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Zingaretti, nel Lazio immunità di gregge in tempi brevi

“Noi se corriamo e andiamo avanti con l’arrivo dei vaccini penso (che l’immunità di gregge) sia un obiettivo raggiungibile in tempi brevi”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai Tre. Se la Lombardia la raggiungerà per prima? “Me lo auguro. Noi dobbiamo smetterla con questa competizione, è una bella notizia”, ha risposto. 

“Sabato mi vaccinerò con Astrazeneva perché sono nato nel 1965. E’ un segnale di speranza”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Nicola Zingaretti nel corso di una conferenza stampa per illustrare i risultati della campagna vaccinale negli over 80.
L’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ha spiegato che il presidente della Regione si è prenotato online dopo l’apertura delle prenotazioni per la sua fascia d’età. “Il presidente si è prenotato per Astrazeneca come Draghi e la Merkel – ha sottolineato D’Amato – . Non esistono vaccini di serie A e B. I vaccini sono sicuri e abbiamo visto come hanno contribuito al tasso di letalità nel Regno Unito. Il problema non è il vaccino, ma il virus”.
   
“Entro metà maggio anche il Lazio riaprirà le Rsa alle visite dei parenti. Lo faremo seguendo le regole e le raccomandazioni date”.

La vaccinazione completa anti-Covid negli over 80 ha ridotto nel Lazio del 91% l’incidenza d ricovero per il coronavirus in questa fascia di età. E’ quanto emerge da uno studio realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, presentato stamattina. E’ stato confrontato il rischio di ospedalizzazione per Covid-19 in 180mile persone che avevano completato il ciclo vaccinale con altrettanti controlli che non avevano effettuato la vaccinazione nello stesso periodo. L’incidenza di ricovero per Covid-19 nei vaccinati è del 2,7/1000 rispetto al 27/1000 dei non vaccinati a parità di genere, età e comorbidità. Dall’indagine emerge che a questa fascia di età è attribuibile quasi un terzo dei ricoveri per Covid-19 nel Lazio (il 28%) e oltre il 58% dei decessi. “Quindi sono stati evitati 267 ricoveri per queste persone cioè quasi 4.000 giorni di degenza. E’ un risultato straordinario” ha commentato Marina Davoli, direttore del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio.

“Questo studio è un pezzo di strategia di lotta al Covid che abbiamo attuato nella nostra regione. Quello che abbiamo ascoltato ci dice che avevamo ragione. Si doveva partire e concentrarci su chi non solo rischiava di prendere il Covid ma rischiava più di altri di morire”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione della presentazione di uno studio sugli effetti della vaccinazione anti-Covid negli over80. “E’ stata una grande scommessa che abbiamo vinto – ha aggiunto -. Grazie a questa scelta di campo moriranno molte meno persone. Avremo un’estate diversa in cui se continuiamo così, anche a virus circolante, potremo avere una curva di decessi più bassa e meno ricoveri rispetto allo scorso anno. Non vuol dire che abbiamo vinto la battaglia, ma stiamo sulla strada giusta. Quello che ci permetterà di vincere la battaglia al Covid non è la demagogia del liberi tutti o delle mascherine inutili, ma ricorrere a scienza, centri di eccellenza e agli studi”.

“Più del 95% dei decessi per Covid nel Lazio si sono verificati tra gli over 60. Quindi è molto importante che si continui con questo passo per coprire questa fascia d’età”. Così Marina Davoli direttore del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio, nel corso di una conferenza stampa sugli effetti della campagna di vaccinazione anti-Covid negli over 80.


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