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    Il Vaticano condanna ‘ogni atto di violenza contro l’arte’

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 26 MAG – Il Vaticano condanna
    l’operato dei cosiddetti ‘ecovandali’. “Nell’attenzione alle
    opere d’arte, che da secoli sono patrimonio dell’umanità e che
    diventano meta di turisti del mondo intero, è utile ribadire che
    la loro protezione è responsabilità di tutti e per questo si
    deve condannare con convinzione ogni forma di violenza che
    attenta alla loro conservazione”. Lo sottolinea il Pro-Prefetto
    del Dicastero per l’Evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella,
    in un documento del Vaticano sul turismo. (ANSA).   

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    Cdm estende lo stato di emergenza a Marche e Toscana

    Il Consiglio dei ministri ha esteso lo stato di emergenza ad alcuni comuni di Marche e Toscana colpiti dall’alluvione.  La riunione del Cdm, convocato per le 18, è durato una decina di minuti. La premier Meloni è rientrata dal secondo sopralluogo nelle aree colpite dall’alluvione a distanza di pochi giorni dove ha accompagnato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen 
    Il Consiglio dei ministri estende lo stato di emergenza ai comuni delle Marche e della Toscana colpiti dall’alluvione, che si aggiungono a quelli dell’Emilia Romagna. Nelle Marche, sono coinvolti i comuni di Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino la provincia di Pesaro e Urbino. Per i primi interventi di soccorso alla popolazione, sono stati stanziati 4 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. La stessa cifra, con la stessa finalità, è stata stanziata per i comuni toscani di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e di Londa della città metropolitana di Firenze.   

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    La politica sull’Amazzonia sotto attacco in Brasile

        Prima resa dei conti in Parlamento a Brasilia, dove le politiche per l’Ambiente e per i Popoli indigeni dell’Amazzonia si trovano sotto attacco, nel silenzio assordante del presidente progressista Luiz Inacio Lula da Silva. Nel mirino del Congresso – dove l’esecutivo non ha la maggioranza, ed il cosiddetto Centrão (un insieme di partiti minori) rappresenta l’ago della bilancia – sono finiti i portafogli di Marina Silva e Sonia Guajajara.
        I poteri delle due ministre, note a livello internazionale per il loro impegno, e volti credibili dell’inversione di rotta delle politiche del Paese sull’Amazzonia, potrebbero essere presto ridimensionati in virtù di un provvedimento sulla riorganizzazione dei ministeri, presentato da un deputato del Movimento democratico brasilero (partito del cosiddetto Centrão), che ha già ottenuto un primo via libera dalla commissione mista Camera-Senato.
        Il testo, che ora deve essere approvato in plenaria, sottrae a Silva – tra le altre – la competenza sull’Agenzia nazionale per l’acqua, per trasferirla allo Sviluppo regionale, guidato da Waldez Góes, vicino al Centrão. E le conseguenze dell’iniziativa sul neonato ministero dei Popoli Indigeni sono anche più preoccupanti, poiché lo svuota della funzione di riconoscere e delimitare le terre protette, passando questa attribuzione al Ministero della Giustizia, presieduto da Flavio Dino, braccio destro di Lula, e sicuramente più politico nelle sue scelte.
        Un progetto, quello sul ministero degli Indigeni, da leggere anche in combinazione con un primo via libera ad una votazione d’urgenza su una norma che limita la demarcazione delle terre indigene a quelle che erano già state occupate dai popoli nativi prima dell’entrata in vigore della Costituzione del 1988, rispolverando il cosiddetto ‘Marco temporal’. Manovre che strizzano l’occhio ai latifondisti dell’agribusiness (zoccolo duro delle politiche dell’ex presidente Bolsonaro) che non hanno mai fatto mancare il proprio dissenso per le politiche delle due ministre.
        Stanno “smantellando la politica indigena” ha reagito Guajajara. “Il trasferimento della competenza per la delimitazione delle terre è un errore pericoloso. Questa misura – ha spiegato – mette a rischio i diritti delle popolazioni native e apre spazio affinché le influenze politiche e gli interessi economici prevalgano”. Sulla stessa linea i commenti di Silva, che ha definito gli affari dei latifondisti agricoli come un ‘agrobusiness’ (un ‘business di mostri’). Mancate politiche per mitigare le emissioni di carbonio nel settore – ha avvertito – potrebbero deragliare gli accordi internazionali del Paese. Intese come quella Ue-Mercosur, per intenderci. “L’immagine internazionale di Lula non è sufficiente” – ha ammonito – per “garantire investimenti e chiudere accordi internazionali”.
        Intanto il presidente, che si era fatto promotore del soccorso agli indigeni Yanomami (accusando Bolsonaro di genocidio) resta in silenzio, mentre dai vertici del suo partito, il Pt, si grida “vittoria”, perché la “Commissione mista ha approvato un parere favorevole all’organizzazione dei ministeri”. 

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    Cda Rai spaccato. Via libera ai direttori dei tg. Decisivo M5s, Soldi vota no. Lucia Annunziata si dimette

    Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai.”Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni”. Lo scrive Lucia Annunziata nella lettera inviata ai vertici della Rai, in cui annuncia le “dimissioni irrevocabili”. “Vi arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi – aggiunge -. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque”.Via libera del consiglio di amministrazione Rai al pacchetto di nomine a direzioni di testate e generi proposto dall’amministratore delegato Roberto Sergio, tra le quali quelle di Gian Marco Chiocci al Tg1 e Antonio Preziosi al Tg2.Le nomine di Gian Marco Chiocci al Tg1 e Antonio Preziosi al Tg2 sono passate in cda Rai – secondo quanto si apprende – con il voto contrario della presidente Marinella Soldi, della consigliera in quota Pd Francesca Bria e del consigliere eletto dai dipendenti Riccardo Laganà. Si è astenuto, invece, Alessandro Di Majo, in quota M5S. Tre i voti favorevoli, sufficienti per il via libera: quelli dell’Ad Roberto Sergio e dei due consiglieri di maggioranza, Simona Agnes e Igor De Biasio.”Sul tema della presenza della parità di genere ci sarà una forte inversione di tendenza e un giudizio complessivo si potrà dare solo quando il quadro complessivo delle nomine sarà definito, soprattutto dopo l’individuazione delle vicedirezioni. I percorsi si costruiscono e non s’improvvisano. Questa governance è al lavoro da soltanto una settimana”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, nel corso del cda.”Le scelte di oggi esprimono con chiarezza la linea rispetto al nuovo corso dell’azienda: il bilanciamento tra voti favorevoli e astensioni sta ad indicare che non si intende firmare nessuna cambiale in bianco; le singole decisioni dei nuovi vertici saranno valutate volta per volta in base ai principi di pluralismo, inclusione, equilibrio di genere”. Lo dice il consigliere Rai, Alessandro Di Majo, in quota M5s, dopo il voto in cda. “Nessuna preclusione – scrive – rispetto alla possibilità di poter condividere singole specifiche scelte, ma allo stesso tempo nessuno sconto su una attenta valutazione nel merito di ciascuna di esse”.”Quanto riportato da alcuni giornali sul fatto che il voto di astensione in Cda del consigliere Di Majo avrebbe sbloccato la partita del centrodestra sulle nomine Rai non è corretto. È utile specificare che il suo voto di astensione non ha avuto alcun peso diretto sulle decisioni assunte oggi e anche se avesse votato no, non sarebbe cambiato nulla perché per bloccare le nomine sarebbero serviti almeno 5 voti contrari”. A precisarlo, in una nota, sono gli esponenti M5s in commissione di Vigilanza Rai. “La sua astensione – affermano – è peraltro in piena linea con il voto espresso nel precedente CdA sul nuovo amministratore delegato, ed esprime evidentemente la volontà di evitare uno scontro a priori pregiudizievole per l’azienda e valutare le prossime mosse dell’attuale governance e in generale del governo. Come Movimento 5 Stelle li attendiamo al banco di prova delle prossime scelte aziendali e soprattutto sulla prospettiva di una vera riforma del servizio pubblico. Non si tratta solo di rivoluzionare la governance, ma di attualizzare la mission del servizio pubblico rendendolo più competitivo rispetto a un mercato che sembra destinato a mettere in forte difficoltà la Rai. Per questo invitiamo tutte le forze politiche a confrontarsi affinché tutto questo decorra dalla prossima legislatura”.Il cda della Rai ha deliberato l’aggiornamento dell’assetto organizzativo aziendale e ha formulato il parere sui direttori di generi e di testata, proposte dall’Ad Roberto Sergio. L’assetto organizzativo illustrato dall’Ad, unitamente alla indicazione dei responsabili dell’area corporate, introduce nuove aree organizzative, tra cui la direzione Coordinamento iniziative strategiche quale punto di riferimento delle attività riferite al piano industriale, al piano di sostenibilità e al contratto di servizio; nell’area editoriale radiofonica è stata creata una nuova direzione denominata Radio digitali specializzate e podcast.Per quanto riguarda le testate giornalistiche – informa una nota della Rai -, Gian Marco Chiocci sarà il nuovo direttore del Tg1; al Tg2 va Antonio Preziosi, che lascia Rai Parlamento, dove si insedia Giuseppe Carboni; a guidare il Giornale Radio e Radio1 arriva Francesco Pionati, mentre Jacopo Volpi diventa direttore di Raisport e del relativo genere. Per i generi Stefano Coletta lascia l’Intrattenimento Prime Time a Marcello Ciannamea e ne prende il posto alla Distribuzione.Angelo Mellone dirigerà l’Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini l’Approfondimento; Adriano De Maio guiderà Cinema e serie Tv, Maurizio Imbriale dirigerà Contenuti Digitali. Per i canali radio, a capo di Radio 2 va Simona Sala e Marco Lanzarone assume la responsabilità della nuova direzione Radio digitali specializzate e podcast. Infine, Monica Maggioni si insedia alla Direzione Editoriale per l’Offerta informativa. Nel corso della seduta, il consiglio ha anche deliberato il rinnovo dei cda delle società controllate, i cui organi sociali erano in scadenza: a Rai Cinema vengono confermati Paolo Del Brocco nel ruolo di amministratore delegato e Nicola Claudio come presidente; Sergio Santo è nominato amministratore delegato di Rai Com, mentre Claudia Mazzola si insedia come presidente. Andrea Vianello viene designato direttore generale di San Marino RTV.”L’informazione della Rai apre un nuovo corso. I direttori appena nominati alla guida delle testate giornalistiche sapranno coniugare imparzialità e diritto di cronaca, al servizio dei cittadini e dei telespettatori che meritano un servizio pubblico all’altezza delle loro aspettative. A Gianmarco Chiocci, Antonio Preziosi, Mario Orfeo, Francesco Pionati e Jacopo Volpi, vanno i miei più sinceri complimenti, certa che riusciranno, con la loro grande professionalità, a fare un ottimo lavoro”. Così, la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli.
    “Complimenti e buon lavoro ai nuovi direttori di testate e generi. Li aspetta un compito di grande responsabilità: quello di dare nuova linfa e un nuovo corso alla Rai. E’ un bene che il cda abbia dato l’ok alle nomine in tempi stretti in modo che si possa ripartire subito e con entusiasmo. La commissione di vigilanza della quale faccio parte monitorerà, come le spetta nell’ambito del suo compito istituzionale, che sia garantito il pluralismo nella principale azienda culturale italiana”. Così il deputato di Fratelli d’Italia, Gianluca Caramanna.”I miei migliori auguri di buon lavoro ai nei direttori Rai Gian Marco Chiocci, Antonio Preziosi, Francesco Pionati, Jacopo Volpi, e a Mario Orfeo per la sua conferma alla guida del Tg3. Il consiglio di amministrazione, guidato dal nuovo amministratore delegato Roberto Sergio, ha scelto professionisti di altissimo profilo che sapranno fondare sull’esperienza e la competenza la garanzia del pluralismo, fondamentale per il servizio pubblico”. Lo afferma il vicepresidente della Camera e parlamentare di Forza Italia, Giorgio Mulè, commentando il pacchetto di nomine varato oggi dal cda della Rai.

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    Meloni rientra a P.Chigi, a breve il Consiglio dei ministri

    La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è appena rientrata a Palazzo Chigi dopo il sopralluogo nelle zone colpite dell’alluvione in Emilia Romagna insieme alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. A breve dovrebbe iniziare il Consiglio dei ministri. La riunione del Cdm, che era convocata alle 18, dovrebbe portare a “ulteriori decisioni sulla gestione dell’emergenza nelle zone colpite dal maltempo”, come anticipato alla vigilia da Palazzo Chig   

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    Von der Leyen, vedere il disastro mi ha spezzato il cuore

    (ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Grazie per avermi ospitato. E’ stato
    duro, mi ha spezzato il cuore vedere il fango, queste cicatrici
    profonde lasciate dalle valanghe. Importante avere questa
    visione dall’altro della devastazione”. Lo ha detto la
    presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a
    Bologna, dopo aver sorvolato le aree alluvionate con la premier
    Giorgia Meloni e il governatore dell’Emilia Romagna Stefano
    Bonaccini. (ANSA).   

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    Meloni a von der Leyen, servirà occhio di riguardo sui fondi

    (ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Credo che sia stato importante che
    von der Leyen vedesse coi suoi occhi l’estensione del problema e
    i problemi multiformi perché avremo bisogno di un occhio di
    riguardo su questa regione, sugli altri fondi, dai fondi di
    coesione in poi, penso al tema agricolo”. Lo ha detto la premier
    Giorgia Meloni a Bologna, dopo aver sorvolato le aree
    alluvionate con la presidente della Commissione Ue Ursula von
    der Leyen e il governatore dell’Emilia Romagna Stefano
    Bonaccini. (ANSA).   

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    Meloni,dopo la conta dei danni chiederemo fondo solidarietà a Ue

    (ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Il sostegno dell’Unione può essere
    in questa fase molto importante: noi nelle prossime settimane,
    fatta la stima complessiva dei danni dell’alluvione faremo la
    richiesta dell’attivazione del fondo di solidarietà, cui
    purtroppo l’Italia ha già dovuto accedere altre volte”. Lo ha
    detto la premier Giorgia Meloni a Bologna, dopo aver sorvolato
    le aree alluvionate con la presidente della Commissione Ue
    Ursula von der Leyen e il governatore dell’Emilia Romagna
    Stefano Bonaccini. (ANSA).