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    Mattarella a Parigi, il 5 luglio incontro con Macron

    Il presidente Sergio Mattarella sarà in Francia per una visita di Stato il prossimo luglio. Secondo un programma in via di definizione il capo dello Stao dovrebbe arrivare a Parigi il 4 luglio e ripartire il sei. Il colloquio con il presidente Emmanuel Macron avverrà nella mattinata di lunedì 5 luglio. Lo stesso giorno Mattarella incontrerà il Presidente dell’Assemblea Nazionale, mentre il giorno successivo il Primo Ministro, il Presidente del Senato, la Sindaco di Parigi.
    Dopo alcuni incontri al Quirinale con capi di Stato riprendono quindi i viaggi all’estero del presidente della Repubblica. Mattarella nel pomeriggio del 5 luglio terrà anche una “lectio magistralis” all’Università La Sorbona e incontrerà rappresentanti della collettività italiana. Nella mattinata del 6 luglio è in programma un incontro con la Direttrice generale dell’UNESCO.   

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    Guerra di sondaggi: passa Meloni, il Pd supera tutti

    Secondo il sondaggio Swg sugli orientamenti di voto degli italiani, la Lega – pur lasciando per strada in una settimana uno 0,5% di consensi – resta il primo partito nelle preferenze attestandosi al 20.9%. Subito dietro, e ancora in crescita (+0,3%) Fratelli d’Italia al 20,4%, più staccato – e in controtendenza rispetto alle stime di altri istituti demoscopici, il Pd che perde 0,2 punti in una settimana arrivando al 19% dei consensi. Torna a crescere (+0,3%) il Movimento 5 stelle, cala impercettibilmente Fi (oggi al 6,8%) mentre Azione conferma il suo 3,4% staccando Sinistra Italiana (l 2,3%) di un altro 0,3%.
    “La crescita di Fratelli d’Italia è un’ottima notizia, ma la corsa interna nel centrodestra non ci interessa. Ho detto che lavoravo per superare i 5 Stelle e l’ho fatto, poi per superare il Pd e lo sto facendo. Mi interessa questo”. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni commentando gli ultimi sondaggi e il sorpasso di FdI sulla Lega, a margine di un’iniziativa a Verona. “Mi interessa che due dei principali partiti (in testa nei sondaggi, ndr) oggi siano nel centrodestra – ha aggiunto – e che complessivamente con qualsiasi legge elettorale si votasse, nonostante i tentativi che potranno inventarsi per tentare di restare in sella anche se continuano a perdere le elezioni, sulla carta gli italiani vorrebbero che fosse il centrodestra a governare”.
    “I sondaggi ? non sono interessata…, guardo sempre ai sondaggii consapevole di quanto siano volatili. Non è la Lega che mi interessa. A me interessa che Fdi ha sorpassato il Movimento 5 Stelle prima e il Pd dopo, percè contro quelli combatto. E mi interessa che in alcuni dei principali sondaggi i primi due partiti italiani sono quelli del centrodestra”. 
    “Abbiamo sbloccato già Roma, la Calabria, Torino e penso che questa settimana ragionevolmente sbloccheremo anche le altre città”. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni sulla trattativa in corso per definire i candidati sindaci del centrodestra a Milano e Bologna, a margine di un’iniziativa a Verona. “Penso che siamo perfettamente in tempo per fare una straordinaria campagna elettorale e lavorare per vincere”, ha aggiunto.
    “Nell’Italia di oggi le priorità sono altre”. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha risposto a una domanda sull’ipotesi di una federazione del centrodestra in futuro, a margine di un’iniziativa a Verona. “Credo che le differenze in politica siano un valore aggiunto ed essendo passata dall’esperienza del Pdl, so che spesso quando si tenta di fondere cose con una loro specificità, in realtà si finisce per perderne molte”, ha aggiunto sottolineando che “mi metto nei panni di un cittadino che legge sui giornali di chi parla di federazione, chi litiga per gli iscritti come fa il M5s e chi parla di come ci presentiamo alle elezioni..” mentre “qui rischia di chiudere il 40% delle imprese italiane, c’è da finire il piano vaccini in una confusione tragica. Quindi, francamente, non è il mio pensiero principale”.

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    Umbria ricorda mons. Ivo Baldi morto di Covid in Perù

    (ANSA) – CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA), 14 GIU – L’Umbria, che
    ha dato i natali a mons. Ivo Baldi, vescovo di Huari in Perù
    deceduto nei giorni scorsi a seguito del Covid-19, lo ha
    ricordato con una messa nella cattedrale di Città di Castello,
    presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della
    Cei.   
    Il vescovo diocesano mons. Domenico Cancian, all’inizio della
    celebrazione, ha tratteggiato alcuni aspetti significativi della
    vita e personalità del religioso scomparso, come anche alcune
    caratteristiche della sua “esemplare attività pastorale” in
    terra di missione.   
    Il cardinale Bassetti, nell’omelia, commentando il passo
    evangelico “Andate e fate discepoli tutti i popoli”, ha
    ricordato quanto mons. Baldi abbia “preso alla lettera” questo
    invito di Gesù, dimostrandosi di essere “un vero credente e un
    figlio di questa terra umbra, come san Francesco d’Assisi”. “Il
    Poverello, infatti – ha commentato il porporato -, dopo aver
    ascoltato alla Porziuncola il discorso missionario, tratto da
    questo invito, capì che doveva annunciare il Vangelo, e lo fece
    soprattutto con la vita, e poi con le parole che sapeva
    rivolgere a ogni categoria di persone”.   
    Bassetti si è soffermato sulle parole del vescovo Baldi
    riguardo al tempo della pandemia in Perù, dalle quali si coglie
    – ha detto il cardinale, secondo quanto riferisce l’Archidiocesi
    – “il suo atteggiamento davanti al pericolo del virus che
    causava così tanti morti”. Parole che esprimono – ha aggiunto –
    “la piena coscienza di ciò che questo pastore si sentiva
    chiamato a fare, anche a rischio della vita: ‘Non possiamo
    vivere senza andare a lavorare – scriveva mons. Baldi – e spesso
    penso e vedo come sia realmente possibile poterne morire'”.   
    (ANSA).   

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    Recovery: von der Leyen a Roma il 22/6, atteso sì al Pnrr

     La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, sarà in missione a Roma il 22 giugno con l’opinione sul Pnrr italiano. Il viaggio rientra nel quadro del tour delle capitali della leader dell’esecutivo comunitario, per il via libera ai piani nazionali sul Recovery.    La tappa italiana dovrebbe essere annunciata ufficialmente alla fine di questa settimana. Nella sua visita la leader visiterà uno dei progetti inseriti nel Pnrr italiano. Il tour di Von der Leyen prenderà il via mercoledì 16 giugno, con tappe in Spagna e Portogallo, il 17 sarà in Grecia e Danimarca, mentre il 18 si sposterà in Lussemburgo.    

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    Lo Russo vince le primarie del centrosinistra per Torino

    I voti online hanno confermato l’esito dei seggi, consegnando a Stefano Lo Russo la vittoria alle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Torino.
    Il capogruppo Dem, già assessore comunale nella giunta di Piero Fassino, ha ottenuto 4. 229 voti, il 37% del totale. Al secondo posto l’outsider Francesco Tresso, candidato civico, che con 3.932 voti ha raggiunto il 35% delle preferenze. Al terzo posto il vicepresidente vicario del consiglio comunale, Enzo Lavolta, con 2.863 voti, il 25%. Si è fermato al 3%, con 257 voti il radicale Igor Boni. Complessivamente gli elettori sono stati 11. 631.
    “È evidente che la coalizione di centrosinistra non può fare a meno di una forza civica che sia davvero capace di ampliare il nostro campo di gioco, avvicinando mondi che altrimenti non troverebbero adeguata rappresentanza”. Francesco Tresso commenta così l’esito delle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Torino vinte dal dem Stefano Lo Russo. “E’ chiaro che da domani la linea politica deve essere condivisa – aggiunge forte del 35% dei voti contro il 37% di Lo Russo – per trasformare le diverse articolazioni della coalizione in una forza di governo che sappia contrastare e superare la proposta della destra.”Il centrosinistra unito potrà vincere al primo turno se sarà capace di dare risposte ai bisogni evidenti che ci sono, soprattutto nelle periferie cittadine”. Così Stefano Lo Russo, candidato sindaco di Torino del centrosinistra. “C’è una riflessione profonda politica da fare su come dovremo impostare la campagna elettorale – aggiunge – perché è evidente che il centrosinistra ha in questo momento una debolezza strutturale soprattutto nella periferia nord. Adesso si tratta di partire insieme, uniti, a cominciare da Francesco, Enzo e Igor (gli altri tre candidati ndr), ma soprattutto coinvolgendo la coalizione del centrosinistra”.

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    A Lo Russo Primarie Torino, candidato sindaco centrosinistra

    (ANSA) – TORINO, 13 GIU – Con il 37% dei voti Stefano Lo
    Russo, capogruppo Pd in Consiglio comunale, ha vinto le primarie
    del centrosinistra per il candidato sindaco di Torino.   
    I voti online hanno confermato l’esito dei seggi, consegnando
    a Stefano Lo Russo la vittoria alle primarie del centrosinistra
    per il candidato sindaco di Torino.   
    Il capogruppo Dem, già assessore comunale nella giunta di
    Piero Fassino, ha ottenuto 4. 229 voti, il 37% del totale. Al
    secondo posto l’outsider Francesco Tresso, candidato civico, che
    con 3.932 voti ha raggiunto il 35% delle preferenze. Al terzo
    posto il vicepresidente vicario del consiglio comunale, Enzo
    Lavolta, con 2.863 voti, il 25%. Si è fermato al 3%, con 257
    voti il radicale Igor Boni.   
    Complessivamente gli elettori sono stati 11. 631. (ANSA).   

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    Conte: “Polemica strumentale sulla visita ai rappresentanti della Cina, Nato e Ue pilastri”

    Sulla visita ai rappresentanti della Cina ci sono state “polemiche strumentali che l’hanno caricata, non è la prima visita che avrei fatto (ieri non ho potuto raccogliere questo invito….), non è la prima volta che incontro ambasciatori, è normale che un leader esponga la propria proposta alle altre Nazioni, non caricherei assolutamente di significati”. Lo ha detto Giuseppe Conte a “Mezz’ora in più”, su Rai Tre. “L’alleanza Atlantica è un pilastro, così come L’Ue. Il fatto di poter dialogare anche con asiatici importanti come la Cina è di utilità per tutti, ovviamente nel contesto dell’Unità atlantica e dell’Ue”.
    Il doppio mandato “non è nello statuto e non sarà nel nuovo statuto, è nel codice etico, quando affronteremo il codice etico ce ne occuperemo. C’è la posizione di Grillo, da considerare, mi assumerò la responsabilità di formulare una proposta nel quadro della ragionevolezza e poi coinvolgeremo gli iscritti”, ha aggiunto Conte.