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    Mattarella, il rafforzamento della Difesa Ue rafforza anche la Nato

    I risultati raggiunti dalla Nato “sono evidenti e straordinari: primo fra tutti i 70 anni di pace nel continente europeo. L’Alleanza atlantica rappresenta per l’Italia una pietra angolare in coordinamento con Ue che contribuisce alla stabilità. Sono convinto che il rafforzamento dell’Unione europea in questo campo (Difesa e sicurezza ndr) basato sulla complementarietà con la Nato e la condivisione di risorse militari fornirà contributo prezioso e qualificato al processo di rafforzamento dell’Alleanza alla stabilità dell’indispensabile rapporto transatlantico”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella dalla base Nato di Napoli. 
    Mattarella è in visita al Comando Jfc Naples della Nato per il 70′ anniversario della presenza dell’Alleanza Atlantica in Italia. Presenti anche il vicesegretario Nato Mircea Geoana, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, l’ammiraglio Robert Burke comandante del Comando interforze alleato di Napoli.    

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    Emiliano, tampone gratis a chi non si vaccina è un errore

    (ANSA) – TARANTO, 17 SET – “C’è chi dice: va bene, avete
    fatto il Green pass, ma ora fate i tamponi gratuiti. Così quelli
    che non si vogliono vaccinare possono evitare di vaccinarsi e
    fanno i tamponi gratuiti. Ci siamo permessi di dire
    nell’incontro con il ministro Brunetta che questa era una scelta
    sbagliata. Devo dire che con il Green pass il governo ha fatto
    una cosa straordinaria e quindi il presidente del Consiglio
    Draghi ha tutto il mio elogio insieme al ministro Brunetta”. Lo
    ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano,
    in un incontro a Taranto nell’ambito del Medimex, a cui ha
    partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi
    Lopalco.   
    “Ci sono i sindacati – ha puntualizzato il governatore – che
    dicono addirittura: facciamo il vaccino obbligatorio.   
    L’obbligatorietà di un vaccino non è una barzelletta perché il
    corpo è sacro e ogni trattamento sanitario obbligatorio ha il
    suo impatto, ha le sue conseguenze giuridiche. Sappiate però che
    i nostri bambini, neonati o quasi, hanno obbligo vaccinale e
    senza rispettare l’obbligo vaccinale non vanno né all’asilo nido
    né alle scuole per l’infanzia”.   
    Però “l’obbligo – ha detto ancora Emiliano – è l’estrema
    ratio. Questo perché il corpo è sacro. Viene costruito un
    sistema che spinge alla vaccinazione ed è una motivazione soft
    che io condivido. Escludo che persone con intelletto non abbiano
    capito che il vaccino sia centrale in questa vicenda, è pura
    malafede”.   
    Il presidente Emiliano ha infine ricordato che la Puglia è la
    regione che “ha vaccinato nella fascia di pericolosità il più
    alto numero di persone, come ha iniziato a vaccinare i ragazzi
    dai 12 ai 19 anni ha fatto crollare del 50% i contagi in quella
    fascia”. (ANSA).   

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    La Nuova Sardegna festeggia i 130 anni

    “Due giorni di festa per parlare di futuro”. Così Antonio Di Rosa, direttore del quotidiano La Nuova Sardegna, anticipa il weekend di eventi per i 130 anni del giornale.
    Dall’inizio dell’anno sono state tante le iniziative, ma l’appuntamento clou va in scena da oggi alle 17 in piazza d’Italia a Sassari. Il salotto buono della città in cui La Nuova Sardegna è nata e ha solide radici, ospiterà incontri, dibattiti, eventi, concerti, interviste e testimonianze.
    Di Rosa sarà il padrone di casa, affiancato da Anna Piras, giornalista Rai, già caporedattrice regionale e oggi vicedirettrice di Rai Parlamento. Ci saranno Roberto Briglia e Gianni Vallardi, presidente e ad di DbInformation, che dal 2016 edita il giornale. Con i principali attori politici, istituzionali, economici, sociali e culturali dell’isola ci saranno, in presenza o in collegamento, i ministri della Transizione ecologica, dell’Istruzione e dello Sviluppo economico, Roberto Cingolani, Patrizio Bianchi e Giancarlo Giorgetti (i primi due oggi, il terzo domani), e giornalisti come Bianca Berlinguer, Giovanni Floris e Lucia Annunziata,, Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, e Carlo Bonini, vice direttore di Repubblica.
    Il 9 agosto 1891 intellettuali e politici sassaresi – tra cui Enrico Berlinguer, il nonno dell’ex segretario del Pci, Pietro Satta Branca, Giuseppe Castiglia e Antonio Stara – fecero stampare il primo numero del settimanale La Nuova Sardegna, che il 17 marzo 1892 divenne un quotidiano. Chiusa nel 1926 dal fascismo, riprese le pubblicazioni nel 1947. Vent’anni dopo la comprò l’imprenditore Nino Rovelli. Dal 1980 fa capo al Gruppo Editoriale L’Espresso, che nel 2016 l’ha ceduta in affitto alla DBInformation.
    “130 anni sono tanti, ma saremo ancora a lungo testimoni di eventi rilevanti- afferma Antonio Di Rosa – La Nuova è un giornale democratico e liberale, lo è sempre stato, altrimenti non sarebbe stato chiuso per 21 anni dal fascismo”. Oggi “è il giornale di riferimento del Nord Ovest, ma è stimolo e motore in tutta la Sardegna”, aggiunge il direttore che ha un’idea precisa di ciò che accade nell’isola. “Troppe iniziative sono al palo”, denuncia. “Il Recovery Fund è l’ultima occasione, occorre sfruttare i tanti soldi in arrivo dall’Ue per infrastrutture, trasporti, bonifiche, agroalimentare, sistema portuale – sottolinea – servono investimenti che producano occupazione e sviluppo”.
    La Nuova, dal canto suo, “sarà sempre con chi vuole il bene della Sardegna e si adopera per questo”, assicura infine Di Rosa. “C’è chi trova ogni cavillo per non fare nulla – c’è un partito pericoloso, per niente minoritario, che non vuole che si faccia nulla e dice che va tutto bene, ma non bisogna temere di scommettere su seri piani di sviluppo economico e sociale”.Parlando di futuro, il pensiero va ai giovani. “Ci si lamenta perché i ragazzi vanno via – conclude Di Rosa – ma per consentire che tornino dopo essersi formati bisogna creare le condizioni”.    

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    Napoli: sondaggio premia Manfredi, vicino al 50%

    Gaetano Manfredi, candidato sindaco di Napoli di centrosinistra, M5S e forze civiche, è in testa ai sondaggi pubblicati da la Repubblica e la Stampa. L’ex rettore e ministro del governo Conte II se si votasse domani, secondo il sondaggio realizzato da Youtrend per Gedi e pubblicato dai due quotidiani, otterrebbe al primo turno il 48,2%, vicino a una possibile vittoria subito, contro il 26,2% di Catello Maresca, ex pm anticamorra, in lizza con il centrodestra, il 17,4% dell’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino ed il 7,4% di Alessandra Clemente. Notevole il numero di indecisi ed astenuti, pari al 52,4%. In caso di ballottaggio, Manfredi avrebbe il 69,2% contro il 30,8% di Maresca con per ora un 53,6% di astenuti e indecisi. Tra i partiti sarebbero in vetta i 5 Stelle, in forte calo, ma al 28% seguiti dal Pd con il 15,4%.

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    Di Maio-Fico-Raggi eletti Garanti M5s

    Luigi Di Maio, Roberto Fico e Virginia Raggi sono stati eletti membri del Comitato dei Garanti del M5S. La sindaca di Roma si piazza prima con 22.289 preferenze. In seconda posizione Roberto Fico con 11.949 voti, seguito da Luigi Di Maio con 11.748 voti. 
    L’ex ministro e sottosegretario Riccardo Fraccaro entra nel Collegio dei Probiviri del M5S e va a sostituire Raffaela Andreola. Fraccaro ha ottenuto 21.097 voti e ha sconfitto Grazia Di Bari, seconda con 8.976.  
    “Grazie di cuore a tutti, un’altra tappa raggiunta insieme. Un ringraziamento anche ai componenti uscenti del Comitato di Garanzia Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, che hanno portato avanti il loro incarico con grande impegno. Avanti con unità e determinazione in questo nuovo corso con Giuseppe Conte. Il MoVimento 5 Stelle c’è”. Lo scrive su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

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    Green pass: chi è senza non può essere licenziato. Ecco le misure

    Dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, data di scadenza dello stato d’emergenza, il Green pass sarà obbligatorio per l’accesso a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati, anche per i lavoratori esterni all’amministrazione o all’azienda. Lo prevede la bozza di decreto legge sul “super” Green pass, ancora suscettibile di modifiche in Consiglio dei ministri.
    La bozza che l’ANSA ha potuto visionare è composta da 8 articoli, con alcune norme ancora incomplete, e disciplina l’obbligo per l’ingresso nei luoghi di lavoro, per tutti i dipendenti e anche per chi acceda a quei luoghi per svolgere la sua “attività lavorativa e formativa”.
    Green pass subito ai guariti dopo la prima dose
    I guariti dal Covid non dovranno più attendere 15 giorni dalla prima dose di vaccino anticovid per avere il green pass ma lo otterranno subito dopo la prima somministrazione. E’ quanto prevede la bozza del decreto che estende la certificazione ai luoghi di lavoro. L’articolo 4 comma 3 modifica infatti la normativa attuale sostituendo il passaggio in cui si affermava che la certificazione era valida “dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione” con le parole “dalla medesima somministrazione”.
    Chi è senza non può essere licenziato
    Chi non ha il Green pass avrà comunque il “diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”. Lo specificano le norme della bozza del dl per il “super” Green pass, suscettibile di modifiche in Cdm. La bozza prevede sanzioni, inclusa la sospensione e lo stop allo stipendio, per chi per cinque giorni consecutivi si presenti al lavoro senza Green pass. Ma in ogni caso non si potrà arrivare al licenziamento del lavoratore. 
    Obbligo per eletti e vertici delle istituzioni 
    L’obbligo di Green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro si applica anche “ai soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice”. La bozza di dl Green pass estende così l’obbligo – e relative sanzioni – a sindaci e presidenti di Regione, nonché ai consiglieri. Sugli organi costituzionali, come le Camere, però, il governo non può intervenire dal momento che hanno autodichia, autonomia decisionale, dunque una norma dispone: ” Gli organi costituzionali, ciascuno nell’ambito della propria autonomia, adeguano il proprio ordinamento”. Sparisce il termine del 15 ottobre per adeguarsi, che era nelle prime bozze. 
    Magistrati in tribunale solo con il pass, esclusi gli avvocati 
     L’obbligo di esibire il green pass varrà dal 15 ottobre anche per i magistrati, compresi quelli onorari, gli avvocati e i procuratori dello Stato e i componenti delle commissioni tributarie che devono accedere agli uffici giudiziari. Lo prevede la bozza del decreto approvato dal Cdm nel quale si afferma che le disposizioni non valgono invece per “avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia, testimoni e parti del processo”. L’accesso senza il pass, dice ancora il decreto rappresenta un “illecito disciplinare” e come tale sarà sanzionato
    Obbligo vale anche per autonomi e badanti 
    L’obbligo di Green pass per l’ingresso nei luoghi di lavoro vale per tutti i lavoratori privati, dunque sono inclusi gli autonomi e i collaboratori familiari. E’ quanto spiegano fonti di governo, interpellate al riguardo. L’obbligo dunque si applicherà ad esempio all’idraulico o all’elettricista che svolga il suo lavoro nel pubblico e nel privato, ma anche a colf e badanti. La norma dispone infatti che “chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde”.

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    Elezioni: 15 milioni italiani al voto d'autunno

    Sono 15 milioni in circa 1.700 comuni gli italiani coinvolti dalle consultazioni elettorali di settembre ed ottobre, tra amministrative, regionali e suppletive.
    Agli appuntamenti al seggio il sito del Viminale dedica uno speciale.
    AMMINISTRATIVE – Interessati circa 12 milioni di elettorali di 1.157 Comuni, di cui 115 superiori ai 15mila abitanti. Si parte domenica 19 e lunedi’ 20 settembre in Valle d’Aosta. Si vota, invece, domenica 3 e lunedi’ 4 ottobre per le amministrative nei comuni delle regioni a statuto ordinario e nel Friuli Venezia Giulia, con eventuale turno di ballottaggio domenica 17 e lunedi’ 18 ottobre. Sempre il 3 e il 4 ottobre si svolgono le operazioni elettorali relative alle sezioni 2, 44, 73 e 78 del Comune di Lamezia Terme, dopo che il Tar della Calabria ha disposto l’annullamento e la rinnovazione delle operazioni elettorali avvenute nel 2019, con conseguente annullamento della proclamazione degli eletti alla carica di sindaco e alle cariche di consiglieri comunali. Domenica 10 e lunedi’ 11 ottobre sono chiamati al voto gli elettori per le comunali in Sardegna e Sicilia, con eventuale turno di ballottaggio domenica 24 e lunedi’ 25 ottobre. Lo stesso 10 ottobre si svolgono le elezioni amministrative anche in Trentino-Alto Adige, con eventuale turno di ballottaggio domenica 24 ottobre.
    SUPPLETIVE – Il 3 e 4 ottobre si svolgeranno anche le suppletive della Camera nei collegi uninominali 12-Siena della XII Circoscrizione Toscana e 11-Roma-Quartiere Primavalle della XV Circoscrizione Lazio 1.
    REGIONALI – Domenica 3 e lunedi’ 4 ottobre, infine, si votera’ in Calabria anche per il rinnovo della carica del presidente e del consiglio regionale.

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    Mattarella: 'Italia frugale, da 20 anni in avanzo primario di bilancio'

       Da 20 anni l’Italia è in avanzo primario di bilancio. Questo è un segno di frugalità. Si tratta di far crescere l’economia, non di frenarla, per affrontare efficacemente il debito. A sottolinearlo è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un colloquio con il presidente ungherese János Áder ricevuto ogi al Quirinale. Si è trattato – si è appreso – di un franco confronto con l’Ungheria sui temi del debito e delle migrazioni. 
       Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato questa mattina al Quirinale, in separate udienze, il Presidente della Repubblica di Malta, George Vella, il Presidente della Repubblica di Finlandia, Sauli Niinistö, il Presidente d’Irlanda, Michael D. Higgins e il Presidente di Ungheria, János Áder.
       Durante i colloqui si è registrata una ampia convergenza con Malta sul dossier libico e quello più ampio del Mediterraneo. Analoga convergenza si è registrata con la Finlandia sul tema dell’ estensione di sovranità a livello europeo. Inoltre – si è appreso – si è confermata una comune adesione con Helsinki al piano di investimenti europeo sul digitale e la transizione ecologica. Condivisione anche con l’Irlanda sul tema delle migrazioni. Infine, è stata esaminata anche la questione degli accordi di frontiera dell’Unione europea con la Gran Bretagna.