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    Clima, Mattarella: basta ambiguità, è ora di agire subito

    “Non è più tempo di ambiguità e distinguo, è ora di agire subito. Bisogna garantire il massimo sforzo per raggiungere e superare gli obiettivi delle riduzioni previste. La prossima Cop26 sarà una spartiacque e ne dobbiamo essere consapevoli. Non è ammesso distrarsi”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella alla Conferenza “Incontri con l’Africa”. “Il continente africano deve far sentire alta la sua voce. La produzione di energia pulita e la sua distribuzione sono fondamentali per l’Africa”, ha aggiunto il capo dello Stato. 
    “L’Africa ha avuto solo il 2 per cento dei vaccini: c’è un problema di equa distribuzione che va risolto subito. La vera risposta è stimolare l’industria farmaceutica africana. In questo senso l’Europa ha deciso di investire un miliardo di euro, e l’Italia lo sostiene, per stimolare il vaccino africano perchè nessuno ne sarà fuori se non ne saremo tutti fuori”, ha aggiunto Mattarella.
    “Per ogni venti persone vaccinate nel mondo” contro il Covid-19, solo “una è in Africa. E solo 10 Paesi africani hanno raggiunto un tasso di vaccinazione del 10%”. A lanciare l’allarme è Vera Songwe, sottosegretaria generale dell’Onu e segretaria esecutiva della commissione economica per l’Africa, parlando alla terza conferenza ministeriale Italia-Africa, in corso a Roma. “Il tasso di vaccinazione in Africa non supera il 3%”, ha aggiunto dal canto suo Moussa Faki Mahamat, presidente della Commissione dell’Unione africana, anch’egli presente all’evento dal titolo ‘Incontri con l’Africa 2021’.

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    Draghi sente Berlusconi, condiviso il percorso sulla riforma del fisco

    Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un lungo e cordiale colloquio telefonico con il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, durante il quale è stato condiviso il percorso avviato sulla delega per la riforma fiscale e si è discusso delle prospettive legate alla ripresa economica in atto, rende noto Palazzo Chigi.
    Intanto dalla Lega, Giancarlo Giorgetti dice che “dopo il temporale viene sempre il sereno, fa parte delle regole della politica, non c’è niente di sorpredente. Se Salvini è contento io sono contento se Draghi è contento io sono contento, se entrambi sono contenti io sono felice”. “Cosa sarebbe il governo senza la Lega? La risposta è contenuta nella domanda, credo che il presidente del consiglio apprezzi il nostro contributo di idee”, così il ministro dello Sviluppo economico – rispondendo ad alcune domande di Bruno Vespa in occasione del Forum in masseria su “Economia e vino” – ricordando che “quando Bossi non andava d’accordo con Berlusconi c’era la cena del lunedì” e “vedersi una volta a settimana vuol dire che se ci saranno equivoci saranno chiariti subito, il confronto anche in questo caso aiuterà a risolvere i problemi a cui ci si trova di fronte”.

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    Covid: alla Camera dei deputati riaprirà il Transatlantico

     “La prossima settimana ci sarà un confronto tra il Collegio dei Questori di Montecitorio e gli esperti e sicuramente in tempi brevi, compatibilmente con la situazione generale e con lo smontaggio delle strutture allestite, sarà possibile restituire il Transatlantico di Montecitorio alla fruizione di deputati e giornalisti parlamentari”. Lo dice il deputato questore della Camera Gregorio Fontana (Fi), confermando che sul tema “si sta già lavorando”. 
     “Nella scorsa capigruppo – spiega Fontana – era già stato previsto un incontro sul tema con gli esperti. Ci stiamo lavorando, e faremo il punto sui tempi e le modalità per smontare tutto quell’apparato che è stato montato in Transatlantico e che ha permesso alla Camera dei deputati di non chiudere neanche un giorno e di lavorare in sicurezza durante la pandemia. L’obbligatorietà del green pass sarà utile per consentire l’allentamento delle misure in modo da restituire il Transatlantico alla sua funzione e frequentazione”.    

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    Fake news, arrivano ogni giorno ma sono riconoscibili

    (ANSA) – ROMA, 08 OTT – Nella percezione degli italiani, sui
    social network e sui media circolano troppo spesso fake news,
    notizie false, o che mistificano la realtà: 4 cittadini su 10
    ritengono di incorrervi quasi tutti i giorni; un ulteriore 27%
    una o due volte a settimana.   
    Il sondaggio, condotto dall’Istituto Demopolis per Rai
    Radio1, dal 5 al 7 ottobre su un campione di 2000 italiani
    maggiorenni, fotografa una peculiare fragilità nel panorama
    percettivo italiano: esistono indici di una crisi di fiducia che
    investe, con intensità e motivazioni differenti, i media
    tradizionali e soprattutto la Rete ed i Social Network. Oggi,
    meno della metà dei cittadini, il 45%, dichiara di saper
    distinguere una notizia reale da una fake news; il 42% ammette
    invece di non saper sempre individuare le notizie false. E se la
    disinformazione è preoccupante in termini generali, in tema di
    salute può rappresentare un effettivo pericolo per i cittadini.   
    Per oltre 8 intervistati su 10, oggi le fake news nel campo
    della salute sono molto o abbastanza diffuse. Effetto ulteriore
    dell’emergenza Covid in Italia è stata infatti una sorta di
    bulimia informativa che ha contribuito anche a moltiplicare la
    diffusione di notizie spesso false o incontrollate. Nei mesi più
    caldi della pandemia, gli italiani si sono informati molto di
    più rispetto al passato: un terzo lo ha fatto sui media
    tradizionali, 3 su 10 sui Social Network. Contestualmente, il
    38% dei cittadini sostiene di aver maturato dubbi sulla qualità
    delle informazioni. Il 42% degli italiani intervistati afferma
    di dubitare spesso della credibilità delle notizie sui media
    tradizionali (tv, radio, quotidiani). Ma la percentuale di chi
    mette in dubbio l’attendibilità delle informazioni cresce di
    oltre 30 punti, al 75%, tra i fruitori di Fb e dei social
    network. (ANSA).   

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    Il Papa non andrà a Glasgow, alla Cop26 ci sarà il card.Parolin

    Contrariamente a quanto era stato ipotizzato, papa Francesco non andrà a Glasgow per la Cop26 sul clima. “Rispondendo alle domande dei giornalisti circa la partecipazione della Santa Sede alla sessione della Conferenza delle Parti alla Convenzione-Quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici (COP26), prevista a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre, posso precisare che la Delegazione sarà guidata da Sua Eminenza Rev.ma il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità”, ha dichiarato oggi il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.
    La partecipazione di papa Francesco al Cop26 di Glasgow non era stata mai annunciata né confermata dalla Santa Sede, ma erano stati i vescovi scozzesi a parlarne, precisando anche che il viaggio papale avrebbe avuto tempi brevissimi e avrebbe potuto prevedere un incontro con l’episcopato ma non una messa pubblica per i fedeli locali.
    Nell’intervista alla radio spagnola Cope, lo stesso Pontefice, rispondendo alla domanda se sarebbe andato a Glasgow per la sessione Cop26 sul clima, il 1/o settembre scorso aveva risposto: “Si’, in linea di massima il programma è che io vada. Tutto dipende da come mi sento in quel momento. Ma, in effetti, il mio discorso è già in preparazione, e il programma è di esserci”.
    Ora è arrivato invece il contrordine, su cui possono aver influito sia i tempi limitati a disposizione per una visita comunque impegnativa, sia il fitto calendario di appuntamenti papali sia, non ultime, le fatiche cui il Pontefice continua a sottoporsi a pochi mesi dall’intervento chirurgico al colon dello scorso 4 luglio.   

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    Dallo stadio alle discoteche, le nuove capienze

    Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge che detta, tra l’altro, “disposizioni urgenti per l’accesso alle attività culturali, sportive e ricreative”. Le nuove disposizioni entrano in vigore lunedì prossimo, 11 ottobre. Ecco le principali.
    TEATRI, CINEMA, CONCERTI – In zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienza consentita è del 100 per cento di quella massima autorizzata sia all’aperto che al chiuso. Inoltre l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19.
    MUSEI – Nelle strutture museali è stata eliminata la distanza interpersonale di un metro.
    PUBBLICO A EVENTI E COMPETIZIONI SPORTIVE – La capienza consentita non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 60 per cento al chiuso.
    DISCOTECHE – La capienza nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria.
    SANZIONI – In caso di violazione delle regole su capienza e green pass nei settori di spettacoli, eventi sportivi e discoteche, la chiusura si applica dalla seconda violazione.   

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    Papa: non si gioca con la vita dei popoli e dei bambini

    (ANSA) – ROMA, 07 OTT – “È la guerra a prendersi gioco della
    vita umana” ma “con la vita dei popoli e dei bambini non si può
    giocare. Non si può restare indifferenti. Occorre, al contrario,
    entrare in empatia e riconoscere la comune umanità a cui
    apparteniamo, con le sue fatiche, le sue lotte e le sue
    fragilità. Pensare: ‘Tutto questo mi tocca, sarebbe potuto
    accadere anche qui, anche a me'”. Lo ha detto il Papa
    nell’incontro per la pace al Colosseo organizzato dalla Comunità
    di Sant’Egidio.   
    Il Papa invita i rappresentanti delle fedi ad “aiutare a
    estirpare dai cuori l’odio e condannare ogni forma di violenza.   
    Con parole chiare incoraggiamo a questo: a deporre le armi, a
    ridurre le spese militari per provvedere ai bisogni umanitari, a
    convertire gli strumenti di morte in strumenti di vita. Non
    siano parole vuote, ma richieste insistenti che eleviamo per il
    bene dei nostri fratelli, contro la guerra e la morte, in nome
    di Colui che è pace e vita. Meno armi e più cibo, meno ipocrisia
    e più trasparenza, più vaccini distribuiti equamente e meno
    fucili venduti sprovvedutamente”.   
    Infine l’appello: “In nome della pace disinneschiamo, vi
    prego, in ogni tradizione religiosa, la tentazione
    fondamentalista, ogni insinuazione a fare del fratello un
    nemico”. (ANSA).