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    Ruby ter, al processo di Siena Berlusconi e il pianista assolti. La difesa: 'Grandissimo risultato'

    Silvio Berlusconi e il pianista di Arcore Danilo Mariani assolti perchè il fatto non sussiste al processo Ruby ter a Siena dove erano imputati per corruzione in atti giudiziari. Questa la sentenza del tribunale dopo circa un’ora di camera di consiglio. 
    “Grandissimo risultato, tutti e due assolti con formula piena: sono veramente contento. Non stupito: è il giusto epilogo di questo processo che forse si doveva fermare un po’ prima”. Così’ uno dei legali di Silvio Berlusconi, avvocato Enrico De Martino, al termnine del processo Ruby ter al tribunale di Siena. Il leader di Fi è stato assolto così come il pianista di Arcore Danilo Mariani dall’accusa di corruzione in atti giudiziari. “Ho sentito Berlusconi poco fa, è evidentemente sollevato e soddisfatto”. Lo ha riferito ai giornalisti l’avvocato Federico Cecconi, uno dei legali del Cavaliere, dopo che il tribunale di Siena ha assolto l’ex premier dall’accusa di corruzione in atti giudiziari.
     “Berlusconi assolto a Siena nel processo Ruby ter perché il fatto non sussiste. Chi lo conosce non ha mai dubitato della sua innocenza. Quanto fango prima di arrivare alla verità!” Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia

    .@berlusconi assolto a Siena nel processo Ruby ter perché il fatto non sussiste.Chi lo conosce non ha mai dubitato della sua innocenza.Quanto fango prima di arrivare alla verità!
    — Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 21, 2021

     

    Berlusconi: “Con Angela Merkel e’ andata molto bene”

       

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    Berlusconi: 'Draghi al Colle? Come premier più vantaggi al paese'

    “In volo verso Bruxelles per partecipare al Summit del Ppe. Finalmente ritorniamo in presenza!”. Così su Instagram il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi che partecipa oggi al summit del Partito popolare europeo che precede il Consiglio europeo. Anche il coordinatore Fi Antonio Tajani dice su twitter: “In viaggio con il Presidente Berlusconi. Direzione Bruxelles per il summit del Partito Popolare Europeo”. “Draghi sarebbe certamente un ottimo presidente della Repubblica, mi domando se il suo ruolo attuale continuando nel tempo non porterebbe più vantaggi al nostro paese”, ha detto Berlusconi al suo arrivo al pre-vertice del Ppe.”Berlusconi come lo vedo? Lo vedo in forma dopo un po’ di acciacchi dovuti al Covid e non ha per il momento idea al riguardo”, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se si vedesse al Quirinale. 
    Fi, Brunetta e Carfagna: ‘Bene Gelmini, c’è malcontento’ – “Io non so cosa è successo al ministro Gelmini, le dichiarazioni di ieri sono anche contrarie assolutamente alla realtà. Per esempio per quanto riguarda i rapporti con i nostri ministri al governo c’è sempre stata una riunione dei tre i ministri con i vertici di Forza Italia ogni settimana”, ha detto Berlusconi, aggiungendo: “Oggi i giornali hanno parlato di separazione, tutte cose esagerate e non c’è assolutamente nulla di cui io mi debba preoccupare”. “Penso che ieri il ministro Gelmini abbia espresso un disagio che è diffuso ed è profondo. Far finta che tutto va bene non credo che sia la migliore soluzione per chi vuole bene al proprio partito e credo che il ministro Gelimini abbia avuto il merito e il coraggio di porre con chiarezza questo disagio che è davvero diffuso e condiviso”, ha detto la ministra per il sud e la coesione territoriale Mara Carfagna interpellata sulla situazione in Forza Italia a margine della conferenza ‘Infrastrutture sostenibili: un bene comune’ organizzata da Intesa Sanpaolo. “Inutile ignorare quanto accaduto ieri tra persone che ambiscono solo a rilanciare Forza Italia, che ha un’occasione da cogliere ma vive un momento di difficoltà innegabile. Il malcontento c’è, è diffuso, Mariastella Gelmini ne ha dato corretta raffigurazione, e io stesso l’ho ribadito ieri pomeriggio al Presidente Berlusconi, presente il coordinatore Tajani”. Così in una nota Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione.
    “Non si deve guardare a singole prese di posizione che molto spesso fanno parte di quella dialettica politica di propaganda che purtroppo ancora vige nella politica italiana. Io sono assolutamente sicuro che quelli che sono i nostri principi fondamentali siano condivisi fino in fondo dai nostri alleati”, ha risposto ai giornalisti che chiedevano se gli alleati Salvini e Meloni condividono la posizione europea di Forza Italia.
    “Ci deve essere assoluta tranquillità da parte dei leader europei sul fatto che il Centrodestra italiano è lontano da ogni estremismo e da ogni ritorno al passato”, ha detto ai giornalisti che gli chiedevano sui timori in Europa per le derive estremiste nel Centrodestra italiano. “Nel Centrodestra i valori e le idee fondanti sono quelle portate da Forza Italia che è stato il soggetto federatore del Centrodestra e ha imposto la Carta dei valori scritta da noi che deriva in gran parte da quella del Ppe”, ha aggiunto.
    “Non credo proprio che” alcuni distinguo da parte degli alleati di Centrodestra per esempio sul Green Pass possano regalare Draghi alla sinistra”, ha sottolineato ancora. “Draghi ha con me un rapporto antico e solidissimo, sono stato io che vincendo le obiezioni forti di un mio ministro, Tremonti, l’ho portato a governatore della Banca d’Italia”, ha aggiunto.

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    Gualtieri si insedia al Campidoglio, 'ora si inizia, con impegno e passione'

    Il nuovo sindaco di Roma Roberto Gualtieri é arrivato in Campidoglio per il passaggio di consegne con la prima cittadina uscente Virginia Raggi. All’ingresso principale di Palazzo Senatorio ci sono decine di persone che hanno voluto assistere all’evento, insieme a molti cronisti e operatori televisivi. Applausi per l’ex ministro al suo arrivo che si è fermato a salutare sorridente i presenti, senza rilasciare dichiarazioni. 
    I due si sono affacciati insieme al balconcino dello studio del sindaco con vista Fori Imperiali. Poi Gualtieri si è riaffacciato da solo per salutare i fotografi.
    “I miei migliori auguri a Gualtieri. Fare il sindaco è il mestiere più bello e complesso. A livello umano e politico è un’esperienza piena. Io sono stata onorata di guidare per 5 anni questa città, la più bella del mondo. Consegno con grande senso delle istituzioni la città nelle mani del nuovo sindaco”. Lo ha detto la sindaca uscente Virginia Raggi nel passaggio di consegne in Aula Giulio Cesare.
    “Sono onorato finalmente di assumere questo ruolo cui dedicherò tutto mio il impegno e la mia passione” le prime parole del neo sindaco Gualtieri. Con la sindaca uscente “abbiamo parlato dei dossier più importanti e ora inizierà per me il lavoro. Ringrazio Raggi per il lavoro di questi anni e ora inizia fase per me intensa e appassionante”.

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    Barbero: 'Donne insicure e poco spavalde, meno successo'

    Scoppia la polemica sui social dopo le dichiarazioni sulle donne dello storico e scrittore Alessandro Barbero su ‘La Stampa’, secondo il quale “Vale la pena di chiedersi se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi”. E, sapendo di rischiare di essere “impopolare”, Barbero si domanda: “E’ possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi?”.
    Insorgono con una valanga di reazioni di indignazione, rabbia, sdegno i suoi lettori, le femministe, il mondo accademico e della politica e le persone comuni e l’hastag #Barbero diventa trend topic su twitter. “Uno storico capace che dice castronerie di proporzioni cosmiche senza vergognarsene. #Barbero C’é da domandarsi cosa stia accadendo agli intellettuali in questo paese. Sembrano tutti cacciari. Boh” scrive su twitter Carlo Calenda. “Ma cos’è, una gara a chi la spara più grossa?” dice Marianna Aprile, E, “Niente, abbiamo perso pure Barbero” sottolinea Maria Cafagna.
    “Alessandro Barbero era un simpatico divulgatore, che ha deciso d’improvviso di demolire simpatia e storia con demagogia su greenpass, guerra mondiale e ora “differenze strutturali” con gli uomini che impedirebbero alle donne successi politici. Temo interventi su razza ed è chiusa” dice Gianni Riotta.
    E Anna Paola Concia tuona, facendo riferimento al femminicidio nel bresciano di Elena Casanova: “Vede #Barbero questo è un esempio di uomini #spavaldi che in modo arrogante ha avvisato tutti che avrebbero ucciso questa donna. E lo ha fatto senza che nessuno lo abbia fermato. Spavaldo lui, spavaldo chi non lo ha fermato?”.
    Anche la scrittrice e giornalista Costanza Rizzacasa D’Orsogna sottolinea: “Peraltro, l’aggresività non dovrebbe affatto essere un valore, né sul lavoro né altrove”.
    E Lavinia scrive: “Non ho particolare stima di #Barbero, ma leggere nelle sue frasi un attacco alle donne è la solita imbarazzante strumentalizzazione di chi vuole fare del vittimismo un tratto caratteriale femminile. Sempre più fiera, da donna, di non far parte di questa setta di analfabete. “vale la pena di chiedersi, professor #Barbero, quanto le donne devono faticare ogni giorno per avere successo anche senza essere ‘spavalde’, aggressive e sicure di se’.
    Ma semplicemente come sono” afferma la scrittrice Viola Ardone. Ma c’è anche chi si schiera dalla parte dello storico che già aveva guidato la protesta degli accademici contrari al Green pass, come Alberto Castiglioni che dice: “Barbero si conferma un gigante. #Barbero è semplicemente una persona onesta che ha coraggio di affermare pensieri scomodi . Dubito che il professore intendesse dare un giudizio negativo o creare una classifica uomo vs donna. Semplicemente siamo diversi e complementari”. E Daniela Santanché afferma: #Barbero ci insegna cos’è davvero, sotto i birignao radical chic, un (cosiddetto) intellettuale progressista… Non a caso l’unico leader donna in Italia si chiama @GiorgiaMeloni, e non sta a sinistra!”

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    Bonomi attacca i partiti, 'stanno assediando il premier'

    Il premier Draghi sa cosa serve al Paese per crescere, i partiti invece “non l’hanno ancora capito”. È critico il presidente di Confindustria Carlo Bonomi che, commentando la manovra con il Corriere della Sera, afferma che i partiti “stanno dando l’assalto alla diligenza com’è successo in tutte le manovre finanziarie precedenti, in cui ognuno di solito dà battaglia per la sua bandierina”.
    “Siamo sicuri che il governo sappia bene ciò che va fatto – aggiunge -, ma i partiti lo assediano”. E così “un partito dà battaglia per le pensioni, un altro per il reddito di cittadinanza, un terzo per qualcos’altro ancora”, prosegue il numero uno degli industriali. “La sensazione – dichiara Bonomi – è che ancora oggi i partiti non abbiano capito che bisogna concentrare le risorse sulla crescita e sulla produttività”. Il presidente di Confindustria ha “l’impressione che non venga permesso al governo Draghi di fare quello che il premier ha sempre detto che serve all’Italia: tecnologia, produttività e crescita”.
    Il reddito di cittadinanza “va cambiato – per Bonomi -, perché non intercetta gli indigenti del Nord e disincentiva tanti anche al Sud dal cercare lavoro nell’economia ufficiale”. E poi, sulle pensioni, “non mettiamoci a giocare con le quote 100, 102 o 104, pubblico sì, privato no… Così si sprecano risorse”, aggiunge.     

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    Trovati resti umani vicino ad oggetti del fidanzato di Gabby Petito

    Resti umani e il cadavere di un cane sono stati rinvenuti in Florida, nell’area di Tampa, non lontano da dove erano stati trovati oggetti appartenenti a Brian Laundrie, il fidanzato di Gabby Petito, la ragazza trovata strangolata in Wyoming. Lo ha reso noto l’Fbi. In corso gli esami per verificare l’identità del cadavere.
    Tra gli oggetti trovati al di fuori di un sentiero del Myakkahatchee Creek Environmental Park e, sembra, appartenenti a Brian Laundrie, ci sono uno zainetto e un block notes, hanno spiegato gli investigatori. Un medico legale è sul posto per gli accertamenti del caso. 

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    Gelmini: “Berlusconi era federatore, ora divisioni profonde”

    “I candidati li hanno scelti prevalentemente gli alleati e non candidare Lupi a Milano come chiedeva Berlusconi è stato un errore, candidare Michetti a Roma è stato un gigantesco errore però, dobbiamo dirci anche, che potevamo essere più forti con Berlusconi nel chiedere candidature più forti. Io l’ho detto con chiarezza: il rapporto con gli alleati dovrebbe contemplare anche le delegazioni che sono al governo. L’ho detto anche a Salvini. Pd e M5s sono ormai una coalizione, noi ci troviamo in Cdm con la Lega che arriva all’ultimo minuto e non sa se deve uscire, se partecipa al voto, quale sarà la posizione e non c’è una sintesi dentro il centrodestra perchè quando Forza Italia era il primo partito Berlusconi sapeva fare il federatore, oggi non c’è e ci sono delle divisioni enormi. In Forza Italia ci sono sempre stati i falchi e le colombe e francamente oggi non è la stagione dei falchi. Se non vogliamo che Fi si riduca ad un cortile in cui sono elette 10 persone la linea politica è più quella di Mara Carfagna che di altri, è una linea di centrodestra, moderata e che ha cultura di governo”. Lo ha detto, a quanto raccontano, Mariastella Gelmini nel corso della riunione del gruppo d Fi.    Gelmini poi fa riferimento, sempre a quanto riferiscono, alla lettera inviata da Berlusconi per designare Barelli come capogruppo: “Se qualcuno ha forzato per far mandare una lettera a Berlusconi la spaccatura è forte e da questa parte non era c’era candidato un amico della Gelmini o di Brunetta (il riferimento è a Sestino Giacomoni ndr) ma un collaboratore tra i più stretti di Berlusconi quindi vuol dire che c’è un problema. Mi auguro che sia la sensibilità di Berlusconi di ascoltare chi è da 15 anni in questo partito e provare a trovare una sintesi. Se faremo finta che i problemi non ci sono perchè non abbiamo votato o andremo a traino di Lega e Fdi ci sarà posto per poche persone in Parlamento e qualcun altro occuperà il nostro spazio perchè secondo me il tempo del populismo e degli estremismi è finito”.
    Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, è in corso una riflessione politica fra i tre ministri di Forza Italia, Mariastella Gelmini, Renato Brunetta e Mara Carfagna. L’incontro si tiene a Palazzo Vidoni, sede del ministero per la Pubblica amministrazione.

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    Draghi in Senato: 'Campagna vaccinale in Italia più spedita che in Ue'

     “Dopo un’avvio stentato la campagna di vaccinazione europea ha raggiunto risultati molto soddisfacenti” e “in Italia la campagna procede più spedita della media Ue: a oggi l’86% sopra i 12 anni almeno una dose e l’81% è completamente vaccinata”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio europeo del 20-21 ottobre. 
    “Voglio ringraziare tutti i cittadini – ha proseguito il premier – che hanno scelto di vaccinarsi, in particolare i giovani e giovanissimi, e chi ha deciso di farlo nelle scorse settimane dopo aver superato le proprie esitazioni. La curva epidemiologica è sotto controllo grazie al senso di responsabilità dei cittadini. Questo ci permette di mantenere aperte le scuole, le attività economiche e i luoghi della nostra socialità. Voglio ricordare che prima dell’ultimo Consiglio europeo, a fine giugno, meno di un terzo della platea aveva completato il ciclo vaccinale. Negli ultimi quattro mesi, l’Italia ha dunque vaccinato metà della popolazione con più di 12 anni. Uno sforzo straordinario, per cui dobbiamo essere grati al nostro sistema sanitario, a partire da medici e infermieri, e all’immane opera logistica compiuta sin dall’inizio di questo governo”. Un applauso dell’Aula ha sottolineato il passaggio su medici e infermieri.
    “Il Consiglio europeo – ha detto ancora Draghi – riaffermerà il proprio impegno a contribuire alla solidarietà internazionale in materia di vaccini. Dobbiamo incrementare la fornitura di dosi ai Paesi più fragili, perché possano proteggere i loro cittadini e per impedire l’insorgenza e la diffusione di nuove e pericolose varianti. Solo il 2,8% di chi vive in un Paese a basso reddito ha ricevuto almeno una dose di vaccino, a fronte di quasi il 50% della popolazione mondiale”. 
    “Al Consiglio, discuteremo inoltre dell’approccio europeo per affrontare e superare eventuali future pandemie”, “dobbiamo investire nella scienza e nella ricerca, che ci hanno permesso di avere vaccini efficaci e sicuri in pochi mesi”. Draghi ha sottolineato che “dobbiamo evitare il ripetersi dei pericolosi episodi di protezionismo sanitario a cui abbiamo assistito nei primi mesi della pandemia. Continueremo a lavorare per migliorare la risposta globale a future crisi sanitarie anche in tutte le sedi multilaterali appropriate. Dobbiamo migliorare la cooperazione tra gli Stati membri dell’UE nel digitale. Vogliamo trovare soluzioni condivise su quattro versanti: la sicurezza cibernetica, la concorrenza, i servizi digitali e l’intelligenza artificiale. Sul fronte della cybersicurezza, il nostro obiettivo è garantire un quadro normativo chiaro e identificare risposte rapide e coordinate. Per quanto riguarda l’agenda digitale, il Consiglio intende definire la tabella di marcia per gli obiettivi del 2030, anche con l’indicazione di scadenze e di un sistema di monitoraggio. Gli obiettivi europei per il 2030 riguardano quattro aree prioritarie: infrastrutture digitali sicure, efficienti e sostenibili; trasformazione digitale delle imprese; digitalizzazione dei servizi pubblici; competenze digitali. L’Italia ha fatto propri questi obiettivi (dell’agenda digitale ndr) e ne ha anticipato il raggiungimento al 2026, anche grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Siamo ancora indietro, ma intendiamo colmare rapidamente il divario che ci separa dal resto d’Europa, e in alcuni settori arrivare a guidare la transizione digitale europea”.
    “L’Italia sostiene il Regolamento UE sui servizi digitali, anche per proteggere efficacemente prodotti e contenuti realizzati in Italia. La nostra convinzione è che quello che è illecito off line debba essere illecito anche on line”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, riferendo in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo. “Sulla concorrenza – ha spiegato -, lavoriamo sulle proposte di regolamentazione europea per il mercato e i servizi digitali. L’Italia sostiene la proposta di Regolamento sui mercati digitali e ne auspica la pronta adozione”.
    “Il Governo si è impegnato a contenere il rincaro delle bollette. Lo scorso giugno avevamo già stanziato 1,2 miliardi per ridurre gli oneri di sistema. Poche settimane fa, siamo intervenuti ulteriormente, con più di 3 miliardi, per calmierare i prezzi nell’ultimo trimestre dell’anno, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione”
    “Per quanto riguarda le migrazioni – ha poi ricordato Draghi –  l’Italia aveva promosso una discussione sul tema nel Consiglio europeo di giugno, con l’obiettivo di incoraggiare una gestione davvero europea dei flussi. Anche i Paesi preoccupati dai cosiddetti ‘movimenti secondari’ hanno preso atto dell’importanza di prevenire e contenere i flussi irregolari e di incentivare i canali di migrazione legale. Su quest’ultimo aspetto, l’Europa dovrebbe impegnarsi di più, seguendo ad esempio il modello dei cosiddetti corridoi umanitari”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, riferendo in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo. “Perché la riconversione del nostro sistema economico abbia successo, è necessario il sostegno di tutti: istituzioni, imprese, cittadini. Dobbiamo portare avanti un’agenda climatica ambiziosa e fare in modo che le nostre scelte siano accettate e condivise in maniera ampia dalla popolazione. La transizione ecologica non comporta una riduzione dei posti di lavoro ma un aumento”.
    “È sempre più chiaro che la transizione digitale, quella ecologica e le altre grandi sfide globali non si possono affrontare con successo senza un profondo e massiccio intervento dello Stato. Va tenuto presente perché l’intervento dello Stato è sia a livello Ue sia nazionale e quando si discute di regole e impegni che stiamo assumendo possono essere affrontati con un impegno delle finanze degli Stati molto consistente”. Così il premier Mario Draghi nelle sue comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue. “Dopo un’avvio stentato la campagna di vaccinazione europea ha raggiunto risultati molto soddisfacenti” e “in Italia la campagna procede più spedita della media Ue: a oggi l’86% sopra i12 anni almeno una dose e l’81% è completamente vaccinata”, ha affermato Draghi nelle comunicazioni alla Camera seguite a quelle del Senato.
    “Dopo aver avuto 132mila morti, in coscienza bisogna fare tutto il possibile e quello che è necessario”. Lo dice il premier Mario Draghi nella replica alla Camera, rispondendo all’onorevole Cabras di Alternativa c’è, che sollevava dubbi sul Green pass. La frase di Draghi è stata accolta da un lungo applauso dell’Aula. 
    Sul Covid “non solo il passato ma il presente ci insegna che questa è la strada giusta: il Regno Unito abbandonata ogni cautela si trova di fronte a 50mila contagi giornalieri e 200 morti ieri. Questo ci insegna che non usciremo da questa situazione in un istante. Anche nell’uscita bisognerà uscire con gradualità”, dice Draghi nella replica in Aula alla Camera. 
    “Ci sono 16 Stati a cui è riconosciuta l’estensione del Green pass. Per altri è in corso di analisi: c’è molto lavoro del ministero della Salute per accordi ad hoc. Se si riuscisse ad avere un coordinamento europeo su questo sarebbe sicuramente meglio, ne parlerò al Consiglio”, spiega Draghi.
    I dati dimostrano “l’efficacia delle misure messe in campo” con l’estensione del Green pass obbligatorio ai luoghi di lavoro: “Dal decreto con l’estensione nei luoghi di lavoro le prime dosi di vaccino sono cresciute del 46% rispetto al trend atteso dal 16 settembre”, aggiunge Draghi nella replica in Aula alla Camera.