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    Ddl Zan, per protesta contro il voto di FI Vito lascia incarichi partito

     Elio Vito, con una lettera al presidente di Fi Silvio Berlusconi, lascia gli incarichi interni al partito dopo che Forza Italia ha votato al Senato a favore della pregiudiziali sul ddl Zan che hanno bloccato l’iter della proposta di legge.”Per coerenza con le mie convinzioni, che mi portarono a votare a favore della proposta di legge alla Camera, quando pur nella posizione contraria del Gruppo, fu garantita comunque la possibilità di votare secondo coscienza, a malincuore rimetto l’incarico che mi hai affidato”.  “Tempo fa – scrive Vito Berlusconi – mi hai onorato della nomina a responsabile del Dipartimento Difesa e sicurezza di FI. Ma su un tema che riguarda anche la sicurezza (le cronache di questi mesi sono piene di episodi di violenza a danno di persone Lgbt), FI ha manifestato, anche nei pochi voti che ci sono sin qui stati, la sua contrarietà; mi riferisco al ddl Zan, che contrasta proprio odio, discriminazione e violenza”.    Vito, annunciate le dimissioni, nella lettera, insiste sul fatto che il ddl Zan “non limita affatto le libertà di espressione e di opinione, che sono tutelate dalla Costituzione”. “Naturalmente – osserva ancora il parlamentare di Fi – ogni legge è perfettibile e tentativi di miglioramento del testo sono sempre apprezzabili. Però noi abbiamo votato pregiudiziali e sospensive, dopo mesi di ostruzionismo in Commissione, per impedire l’esame”.    Infine Elio Vito sottolinea che “la sacrosanta rivendicazione della nostra vocazione europeista e della nostra appartenenza al Ppe, potrebbe essere contraddetta con il contrasto che stiamo manifestando al ddl Zan, proprio mentre Ursula von der Leyen guida l’Europa contro le leggi anti Lgbt di Polonia e Ungheria”.  

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    Bianchi,dopo 80enni prof abbiano priorità terza dose

    (ANSA) – BARI, 27 OTT – “Ho richiesto che dopo gli 80enni,
    cioè quelli più fragili,
    siano ancora una volta gli insegnanti ad avere la priorità
    assoluta per la terza dose”. Lo ha detto il ministro
    dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a margine della cerimonia
    regionale d’inaugurazione dell’anno scolastico 2021/2022 in
    Puglia, che si svolge nel Castello Svevo di Trani. (ANSA).   

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    Vaccini: il Papa ha ricevuto la terza dose

    In Vaticano è cominciata da qualche giorno la somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid. Papa Francesco, come per la prima e seconda somministrazione, sarebbe stato – secondo quanto si apprende – tra i primi a riceverla. Bergoglio è ultraottantenne, categoria che anche in Vaticano è considerata prioritaria per la vaccinazione.

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    Lo Russo s'insedia, sfida è far ripartire Torino

    (ANSA) – TORINO, 27 OTT – “È un grande onore e una enorme
    responsabilità, ci attende una sfida importante, far ripartire
    Torino, questo è il mandato che ci è stato consegnato.   
    Mettiamoci al servizio per Torino”. Così il neo sindaco di
    Torino, Stefano Lo Russo, nel suo discorso di insediamento
    questa mattina in Sala Rossa.   
    Per il sindaco Lo Russo sono “tre le grandi priorità. Prima
    di tutto – dice – lavoro e ripartenza economica, poi giustizia
    sociale, diseguaglianze e inclusione. Abbiamo il compito di
    ricucire socialmente Torino e far sentire tutti i torinesi
    davvero protagonisti. Terza urgenza far tornare davvero vincente
    la vocazione internazionale della città ed essere anche
    protagonisti dell’emergenza climatica e ambientale dandosi
    obiettivi concreti, verificabili e esempio di come si possa
    essere un modello virtuoso di sviluppo”.   
    Il sindaco declina poi un metodo di lavoro che passerà per
    “ascolto e confronto, per riportare i torinesi ad aver fiducia
    nelle istituzioni e partecipare alla vita democratica. Ascolto
    dei cittadini, dei corpi Intermedi a cui ridare centralità, del
    sistema delle istituzioni, ridando centralità agli organi e alle
    istituzioni dello Stato e decentrate in una dinamica corretta di
    relazioni che rispetta i ruoli e lavora in ottica di
    collaborazione. Poi – aggiunge – far ripartire il concetto di
    merito e competenza, nelle politiche, nelle scelte delle
    persone, nell’azione amministrativa. Terzo l’innovazione, nelle
    idee, nelle consuetudini, nelle persone. Dobbiamo stare nel
    cambiamento da protagonisti”.   
    Lo Russo cita infine gli strumenti con cui attuare l’azione
    amministrativa, “le risorse umane, le risorse economiche
    pubbliche e private, e la rete delle relazioni, ricreando su
    basi nuove un tessuto capace di tornare a fare sistema, a
    partire dal Pnrr. Non possiamo perdere tempo, neanche un
    secondo”. (ANSA).   

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    Rogo Petruzzelli: Regione Puglia, 30 anni fa colazione amara

    (ANSA) – BARI, 27 OTT – “Sono passati 30 anni da quella
    colazione indigesta, da quel 27 ottobre 1991 in cui il
    Petruzzelli smise bruscamente di far sentire la propria voce.   
    Una voce che oggi, dopo un lungo pianto, può schiarirsi e
    cominciare a cantare. Tutte le volte che vuole”. Così la Regione
    Puglia, sui propri profili social, ricorda il rogo che 30 anni
    fa distrusse il teatro Petruzzelli di Bari. “Un caffè amaro
    quella mattina a colazione – si legge – incollati al
    telegiornale delle 8:00, ammutoliti da quell’inquadratura
    dall’alto, dall’ultimo atto del rogo che aveva fagocitato fra
    cenere e fiamme quasi 90 anni di spettacoli, applausi e omaggi:
    uno su tutti, l’inchino al suo cospetto di Alberto Sordi e
    Monica Vitti in Polvere di Stelle. Appena la sera prima, proprio
    su quel palcoscenico, la scena finale della Norma di Vincenzo
    Bellini era stato un oscuro presagio, purtroppo inascoltato.   
    L’incendio privò Bari del suo rubino più prezioso. Per 18 anni
    il brusìo nel foyer poco prima del suono della campanella ha
    ceduto il passo al malinconico silenzio di chi aveva visto da
    vicino, solo per citarne alcuni nomi, Eduardo De Filippo, Dario
    Fo, Carmelo Bene, Riccardo Muti, Carla Fracci, Katia
    Ricciarelli, Luciano Pavarotti, Plácido Domingo, José Carreras,
    Liza Minnelli e Frank Sinatra”. (ANSA).   

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    Bianchi, mai tanti soldi per la scuola, ora più asili nido

    Investire sugli ambienti scolastici, metterli in sicurezza e realizzare “più laboratori” e “aule in grado di adattarsi a diverse esigenze”. Poi “permettere ai ragazzi di tutto il Paese di avere le stesse opportunità per combattere la dispersione”, aumentando i nidi.
    Questo il programma del ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi che in un’intervista a Repubblica afferma: “Non ci sono mai stati tanti soldi per la scuola”. Interpellato su come si spenderanno i 17,59 miliardi nel Pnrr, risponde: “Nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti”, “a novembre partono i bandi per i primi 5 miliardi”.

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    Arriva nuovo dl Recovery, dalla formazione digitale al turismo

    Sconti a chi investe in formazione digitale, iniettando risorse nel nuovo ‘Fondo per la Repubblica digitale’. Mobilità più facile per i professori universitari, anche dall’estero, borse di studio per gli studenti. Sono solo alcune delle misure contenute nella bozza del nuovo decreto Recovery che arriverà mercoledì sul tavolo del Consiglio dei ministri. Nella notte è toccato ai tecnici un vaglio del testo, piuttosto corposo, e alcune delle 42 norme contenute nella bozza sarebbero ancora in bilico: dubbi in particolare vi sarebbero, secondo quanto si apprende, su alcune misure legate alle assunzioni.
    Ad annunciare un nuovo provvedimento con “ulteriori semplificazioni” per accelerare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza era stato lo stesso premier, Mario Draghi. Raccolte le indicazioni da parte di tutti i ministeri degli “ulteriori provvedimenti necessari per semplificare gli iter dei singoli progetti e del Piano”, il governo passa ora al varo del decreto legge, che rende concreti alcuni investimenti e alcune riforme previste dal piano, come le misure per sostenere il turismo, tra i più colpiti dalla pandemia, e traghettarlo nel mondo 4.0. Arriva quindi l’annunciato ecobonus all’80% e un contributo a fondo perduto fino a 100mila euro per la ristrutturazione degli alberghi (dall’efficienza energetica all’eliminazione delle barriere architettoniche, alle piscine termali). Ma anche un contributo diretto del 35% per i lavori tra i 500mila euro e i 10 milioni. Nel pacchetto anche la creazione di una “Sezione Speciale Turismo” del Fondo di garanzia per le Pmi e un credito d’imposta del 50% per agenzie e tour operator per lo sviluppo digitale.
    Il decreto punta ad accelerare gli investimenti, con un nuovo intervento su quelli ferroviari ma anche attraverso un taglio dei tempi per le autorizzazioni ambientali strategiche (Vas). Spunta anche un nuovo Fondo dei fondi denominato “Fondo ripresa resilienza Italia”. Per spingere la rigenerazione urbana poi vengono assegnati subito i 2,5 miliardi previsti dal piano di qui al 2026 per combattere il degrado delle città.
    Arriva l’attuazione anche di alcune riforme del pacchetto scuola-università, a partire dalle borse di studio per gli studenti e dall’aumento degli alloggi a disposizione per chi si voglia spostare per fare l’università. Cambiano anche i percorsi di laurea, con la possibilità di conseguire parte dei crediti formativi in corsi attigui, per favorire l’interdisciplinarità.Scatterà anche il concorso per la progettazione di scuole innovative.
    Nella bozza compaiono norme sulla gestione commissariale di Bagnoli e per Taranto, ma anche per il potenziamento del commissario unico alle bonifiche delle discariche abusive. Arriva poi una proroga per la commissione consultiva tecnico-scientifica e per il comitato prezzi dell’Aifa, nelle more della loro riorganizzazione. Nel decreto infine un pacchetto di norme per garantire gli investimenti rafforzando allo stesso tempo il sistema di prevenzione antimafia. (ANSA).   

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    Manovra: clima teso sulle pensioni, confronto prosegue domani

    E’ terminato, dopo circa due ore e mezza, l’incontro sulla legge di Bilancio tra governo e sindacati a Palazzo Chigi.”Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha lasciato l’incontro con i sindacati sulla manovra convocato questo pomeriggio a Palazzo Chigi per un impegno. Il confronto che prosegue ora con i ministri Renato Brunetta, Daniele Franco e Andrea Orlando riprenderà comunque domani per “approfondire alcuni aspetti specifici”. Lo fa sapere Palazzo Chigi.Clima teso all’incontro tra governo e sindacati sulla manovra, in particolare sul nodo pensioni, con quello che viene definito “un braccio di ferro”. Così fonti sindacali descrivono la riunione a Palazzo Chigi. Le posizioni restano distanti, al momento non si profila una intesa.”L’incontro non è andato bene”: Sulle pensioni ci sono “solo 600 milioni. Non ci sono risposte sulla riforma complessiva necessaria. Il sindacato valuterà nei prossimi giorni forme e strumenti di mobilitazione per fare scelte adeguate”. Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi sulla manovra.”Non ci vediamo domani. Domani è previsto un incontro con i segretari del sindacato europeo e mondiale. Per domani non è previsto alcun incontro” con il governo sulla manovra. Lo dice il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.41 anni di contributi e 62 anni d’età. E’ la proposta che la Lega avrebbe avanzato al governo, nell’ambito del confronto sulle pensioni in legge di bilancio. Si tratterebbe in sostanza di Quota 41, ma con un limite minimo d’età di 62 anni.Subito il finanziamento del fondo ad hoc per il taglio delle tasse. E solo in un secondo momento, probabilmente durante l’iter in Parlamento (o in extremis con un decreto successivo) il dettaglio delle misure: sarebbe questo, secondo quanto si apprende da diverse fonti, l’orientamento del governo. I tempi sarebbero troppo stretti, viene spiegato, per raggiungere un’intesa prima del varo della manovra, previsto giovedì. Quindi si procederebbe a stanziare nell’articolato della legge di Bilancio i sei miliardi aggiuntivi, che porteranno ad 8 le risorse disponibili per il 2021, lasciando più tempo per chiudere l’accordo sulle misure.Intanto potrebbe essere convocato domani, secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo, il Consiglio dei ministri per approvare il nuovo decreto Recovery, con le misure necessarie ad accelerare la realizzazione del Pnrr. La manovra, invece, dovrebbe essere oggetto di una successiva riunione del Cdm.Con la legge di bilancio dovrebbe arrivare la proroga di Opzione Donna e l’estensione dell’Ape social ad altre categorie di lavoratori gravosi. Lo si apprende da fonti di governo, a margine delle riunioni in corso in queste ore sulla manovra. Il ripristino dello strumento per l’anticipo della pensione delle donne e l’ampliamento dell’Ape social sono tra le proposte del ministro del Lavoro Andrea Orlando, sostenute dalla gran parte dei partiti della maggioranza.”Fondamentale la continuità sui bonus, sapere che non è che si fa una norma e un attimo dopo viene cambiata, gli investimenti si fanno se sono di lungo periodo. La battaglia sui bonus, per dare continuità, è necessario farla, muovendosi in quella direzione”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo alla direzione nazionale del partito. “La tassa sugli assorbenti è una questione di cui dobbiamo parlare di più, raggiungere un risultato importante è anche sfatare un tabù rispetto alla necessità di intervenire”. Nella manovra “sono molteplici le questioni sul tema del lavoro, Orlando se ne sta occupando con impegno. Ridurre le tasse sul lavoro in questa legge di bilancio rappresenta una grande priorità, è un modo per spingere i contratti a tempo determinato e aiutare le persone ad avere più soldi in busta paga”, ha aggiunto Letta.”Il nostro atteggiamento è propositivo e costruttivo. Sulle pensioni abbiamo offerto 4-5 alternative. Noi vogliamo scongiurare il ritorno alla Fornero. Mentre altri sono concentrati su altre battaglie a noi interessa non tornare alla Fornero. In Draghi ho trovato ascolto ci stiamo confrontando con il ministero dell’economia e contiamo di trovare una soluzione partendo dalla conferma di opzione donna e tenendo più basso possibile il limite di età anagrafico. Senza la Lega ci sarebbe il ritorno probabile alla Fornero. Noi siamo per lavoro e pensioni e abbiamo idee chiare. L’intervento deve durare un anno poi si andrà a votare e gli italiani sceglieranno quale sistema pensionistico vogliono. Sicuramente troveremo una soluzione”. Così il leader della Lega Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa.
    Intervistato da Repubblica Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, osserva che “le pensioni non possono essere considerate solo un costo economico” e che “le risorse attuali sono assolutamente insufficienti”. La riforma Fornero – sostiene – ha realizzato risparmi importanti, così come il finanziamento di Quota 100 non è stato interamente utilizzato. “Noi chiediamo che parte di questi risparmi vengano reinvestiti per cambiare il sistema pensionistico, introducendo elementi di equità, flessibilità e sostenibilità”.    “Se troveremo un muro davanti a noi, o se le nostre rivendicazioni e proposte saranno ostacolate o non prese in considerazione, le mobilitazioni saranno inevitabili nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”, avverte il numero uno della Cisl.    Secondo il sindacalista, “il governo deve recuperare un metodo del confronto con il sindacato più strutturato e permanente, altrimenti la manovra rischia di nascere squilibrata e insufficiente a causa dello scarso dialogo che l’ha preceduta”. “Noi – aggiunge – dobbiamo lasciare alle persone la scelta volontaria di andare in pensione dopo i 62 anni o con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età, sapendo che non tutti i lavori sono uguali e che quindi non possono esserlo neanche le regole pensionistiche, quindi c’è la necessità di introdurre elementi di forte flessibilità in uscita dal mercato del lavoro, come fatto ad esempio nell’Ape Sociale, dove chiediamo l’ulteriore allargamento”.