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    Musk chiede su Twitter se vendere il 10% delle sue azioni Tesla

    (ANSA) – WASHINGTON, 06 NOV – Elon Musk non finisce mai di
    stupire su Twitter. Stavolta, con un post che farà ancora una
    volta discutere, sfida la proposta di Joe Biden e dei
    democratici di una tassa sugli asset dei miliardari americani
    chiedendo ai suoi 63 milioni di follower se sia il caso di
    liberarsi del 10% delle azioni di Tesla in suo possesso.   
    Il post appare come una provocazione, ma Musk ha spiegato di
    fare sul serio, promettendo che si atterrà al risultato del
    sondaggio. Finora le risposte al suo post sono oltre 700 mila, e
    circa il 56% approva la decisione di vendere. Le azioni di Tesla
    nelle mani del suo fondatore a fine giugno erano oltre 170
    milioni. Venderne il 10% significherebbe un ammontare di circa
    21 miliardi di dollari. (ANSA).   

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    Nicaragua: elezioni, domani Ortega cerca un quinto mandato

    (ANSA) – MANAGUA, 06 NOV – Oltre 4,3 milioni di elettori sono
    chiamati a votare domani in Nicaragua per elezioni presidenziali
    e legislative fortemente criticate a livello internazionale per
    l’azione del governo di Managua che ha fatto incarcerare decine
    di leader oppositori.   
    Avendo eliminato almeno sette aspiranti candidati
    presidenziali dell’opposizione, fra cui Cristiana Chamorro,
    figlia della ex presidente Violeta Chamorro, il presidente
    uscente Daniel Ortega si avvia ad una riconferma per un quinto
    mandato, il quarto consecutivo, insieme alla moglie e
    vicepresidente, Rosario Murillo.   
    Questa situazione ha fatto sì che nessuna istituzione o
    organizzazione di rilievo (Osa, Ue o Gruppo Carter) abbia
    inviato una Missione di osservatori.   
    Di recente, l’Alto Rappresentante per la Politica estera
    della Ue, Josep Borrell, ha definito il Nicaragua “una ditatura”
    e le elezioni “una farsa”.   
    Da parte sua il Congresso americano ha approvato una legge,
    denominata ‘Renacer’, che si propone di stimolare pressioni
    politiche, diplomatiche ed economiche per giungere in Nicaragua
    a elezione veramente libere e trasparenti. (ANSA).   

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    Mattarella, per Ue e Africa destino comune

    Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è arrivato al Palazzo Presidenziale El Mouradia, ad Algeri, dove la delegazione italiana è stata accolta dal Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune.
    “L’Italia spinge per la collaborazione con i paesi sull’altra sponda del mediterraneo che sono la porta per la collaborazione tra Ue e Africa. Penso che il futuro dell’Africa e dell’Ue sia necessariamente comune e in questo ambito l’Algeria ha un ruolo decisivo”, Lo afferma il presidente Sergio Mattarella ad Algeri a fianco del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, sottolineando che “il felice rapporto tra Algeria e Italia può essere da ispirazione”.
    “Intendiamo intensificare il nostro dialogo” con l’Algeria “anche attraverso il quarto vertice intergovernativo che spero possa avvenire presto, per sviluppare la nostra collaborazione in tutte le forme possibili”.
    “Sono molto lieto di incontrare il Presidente Mattarella: siamo d’accordo su tutti i temi su cui abbiamo discusso. Abbiamo parlato della collaborazione economica sapendo che l’economia italiana è basata sulle Pmi e questa è nostra ambizione”. Così il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune a fianco del capo dello Stato, al termine dei loro colloqui. “Per questo – aggiunge – siamo ottimisti e speriamo che comitato italiano-algerino possa portare a risultati positivi. Abbiamo mandato due ministri in Italia che hanno discusso su industria e start up”.
    “L’Europa e l’Africa sono chiamate a fare di più, nel segno di una collaborazione aperta, efficace, sincera, dove le posizioni sono talvolta distanti, ma sempre rispettose e costruttive”. Così Mattarella al quotidiano algerino Liberté, parla del dossier migranti nel giorno del suo arrivo ad Algeri. “Come italiano e come europeo, considero il Mediterraneo come una componente che ha definito l’identità del mio Paese e dell’Europa intera. Essere oggi in Algeria, un Paese mediterraneo e africano, è un simbolo della nostra comune identità e dei nostri valori condivisi”, ha aggiunto il presidente della Repubblica.
       

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    Mattarella firma il decreto per l'attuazione del Pnrr

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato stamane il decreto recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. 
    Mattarella è in visita oggi ad Algeri accompagnato dal ministro degli Esteri Di Maio. Al Palazzo Presidenziale El Mouradia la delegazione italiana è stata accolta dal Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune.    

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    Mattarella incontra i fondatori della Scuola Politica “Vivere nella Comunità”

    Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale i membri fondatori della Scuola Politica “Vivere nella Comunità”: Pellegrino Capaldo, Marcello Presicci, Paolo Boccardelli, Massimo Lapucci e Bianca Maria Farina.La Scuola Politica “Vivere nella Comunità” è un’iniziativa formativa che vede coinvolte le più importanti aziende pubbliche e private del Paese fra cui Intesa Sanpaolo, Generali, Cassa Depositi e Prestiti, Poste Italiane, ANSA, Ferrovie dello Stato e le Fondazioni CRT e Compagnia di San Paolo.Il progetto formativo multidisciplinare, gratuito per gli studenti grazie al sostegno delle imprese e fondazioni coinvolte, intende contribuire al dibattito civico e politico, elaborando attraverso i suoi partecipanti e i docenti coinvolti, analisi sulle problematiche che riguardano il nostro Paese. L’obiettivo, oltre a formare i giovani partecipanti, è quello di individuare attraverso un ciclo di seminari promossi dal prestigioso Supervisory Board, delle linee guida utili al mondo della pubblica amministrazione, della cultura, delle infrastrutture e dell’economia.La seconda edizione si aprirà con una Lectio Magistralis della Ministra Marta Cartabia.

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    Il Papa andrà a Cipro e in Grecia

     Il terzo viaggio all’estero di papa Francesco nel corso di quest’anno, dopo quelli in Iraq (5-8 marzo) e a Budapest e in Slovacchia (12-15 settembre), sarà a Cipro e in Grecia, dove il Papa si recherà dal 2 al 6 dicembre prossimi. Lo ha riferito oggi il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni: “Come annunciato, Papa Francesco si recherà a Cipro dal 2 al 4 dicembre prossimi, visitando la città di Nicosia, e in Grecia dal 4 al 6 dicembre, visitando Atene e l’isola di Lesvos. Il Santo Padre si recherà nei Paesi su invito delle Autorità civili ed ecclesiastiche locali. Il programma del viaggio sarà pubblicato a suo tempo”.      

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    Caos M5s, rinviata la conta sul capogruppo in Senato

     La partita sul capogruppo al Senato è rinviata alla prossima settimana ma le fibrillazioni restano altissime tra i Cinquestelle. A Palazzo Madama è ancora in bilico la conferma del contiano Ettore Licheri, che al primo scrutinio ieri ha ottenuto 36 voti, tanti quanti la sua sfidante, Mariolina Castellone. Più o meno quante le firme dei senatori M5s che hanno sottoscritto oggi un’interrogazione al premier Mario Draghi denunciando “assenza di trasparenza” nei confronti di “Parlamento e cittadini” sull’avanzamento del Pnrr.    Giuseppe Conte parla di “sana dialettica”, rifiutando la tesi della spaccatura. Mentre all’interno dell’esecutivo i ministri 5s provano a difendere Reddito di cittadinanza e Superbonus, in Parlamento l’ex premier vorrebbe evitare che la scelta dei due capigruppo – figure cruciali nella delicata partita per il Colle, sempre più vicina – si trasformi in un confronto sulla sua leadership. Intanto smentisce, tramite il suo entourage, qualsiasi frizione con Beppe Grillo e le voci di un gelo del garante nei suoi confronti “.Sono solo falsità.        E sul ‘gelo’ con Grillo, dall’entourage dell’ex premier specificano che si tratta di “un’illazione”. Grillo e Conte “si sentono frequentemente, lo hanno fatto anche in questi giorni, come sempre”.    Alla Camera, Conte spinge per sostituire Davide Crippa e a dicembre l’elezione del nuovo capogruppo si annuncia non meno complessa di quella in scena al Senato, dove rischia di saltare il piano del leader di confermare Licheri.    La candidatura a sorpresa di Castellone (considerata più vicina a Luigi Di Maio, lei si dice “perfettamente nel solco del nuovo corso di Conte”) ha intercettato il dissenso interno: una divisione rispecchiata dai 36 voti a testa del primo scrutinio.
    “Nel gruppo al Senato M5s è in atto un confronto che rafforza il movimento. Questo dibattito ci permetterà di superare questa situazione”. Lo ha detto il ministro degli esteri Luigi Di Maio rispondendo alla domanda su una eventuale spaccatura dei grillini nel gruppo in Senato durante la trasmissione Tg2 Post.    

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    Decreto Infrastrutture: ok definitivo da Senato con 190 sì

    Con 190 voti favorevoli e 34 contrari, l’Assemblea di Palazzo Madama rinnova la fiducia al Governo con approvazione in via definitiva del decreto Infrastrutture e mobilità sostenibile. Il provvedimento diventa legge. Il testo prevede, tra l’altro, la stretta sui monopattini.
    Polemica sulle affissioni discriminatorie. “Da oggi associazioni pro vita e pro famiglia come la nostra avranno sulla loro testa la scure della censura e del bavaglio sui temi quali il gender, l’ideologia Lgbt e l’identità di genere. La discriminazione voluta dal Ddl Zan alla fine è diventata realtà, semplicemente sotto falso nome”. E’ il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, sul voto di fiducia che il governo ha posto, e ottenuto, sul dl Infrastrutture, che vieta “qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto” sia discriminatorio con riferimento anche all’identità di genere. “La dittatura gender non è entrata con il cavallo di Troia del ddl Zan e ora surrettiziamente il Governo Draghi l’ha inserita ugualmente nel Dl trasporti con un emendamento liberticida, a causa del quale non sarà più possibile fare affissioni o camion vela contro il gender, l’utero in affitto e le adozioni per coppie omosessuali. In più, come se non bastasse – aggiunge Jacopo Coghe, vicepresidente della onlus – è stata legittimata la fluidità di genere, come al solito sotto le mentite spoglie delle discriminazioni”. “Abbiamo già sperimentato in passato – conclude la nota di Pro Vita & Famiglia – censure sui nostri manifesti, quando alcuni Comuni hanno bloccato o stracciato le nostre affissioni per norme simili. Non ci siamo arresi allora e non ci arrenderemo ora. Faremo sempre sentire la nostra voce perché la libertà di espressione è sacra ed è sancita dalla Costituzione che, proprio oggi, 4 novembre, è stata ignorata e violata da governo e Senato”. 
    “Il 23 luglio scorso il presidente della Repubblica aveva scritto una lettera in merito alla decretazione d’urgenza richiamando al principio della omogeneità del contenuto delle norme di un decreto-legge. Oggi, in questo dl sulla sicurezza e gli investimenti nelle infrastrutture, viene introdotta una misura ideologica che limita in modo ambiguo e per questo particolarmente pericoloso la libertà di espressione. In particolare introduce nuovamente il concetto di “identità di genere” tipica espressione della nefasta ideologia gender, appena respinta nel Ddl Zan. Questo provvedimento arriva ora al Senato blindato col voto di fiducia, come già alla Camera. Se qualcuno vuol fare passare lo faccia a viso aperto e non tappando la bocca ai parlamentari. Siamo di fonte ad un ennesimo sfregio del Parlamento e al popolo che esso rappresenta”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan in discussione sul dl Trasporti.