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    Quirinale, Letta: 'Mai visto un presidente scelto in anticipo'

     “Di Quirinale si parlerà a gennaio, anche perché io non ho mai visto in questi decenni un presidente della Repubblica scelto con mesi d’anticipo. Quindi quello che accade in questi giorni è solo un chiacchiericcio che distrae dalle cose importanti”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine dell’assemblea lombarda del partito, in corso di svolgimento a Palazzo Pirelli a Milano. “Io non dirò nulla fino a gennaio, poi ovviamente tutti sono liberi di fare ciò che vogliono, visto che siamo in un Paese libero”, ha aggiunto Letta. “Penso che sia una cosa molto saggia quella di concentrarsi sulle cose da fare oggi, che sono tantissime: dall’uscita dalla pandemia alle scelte sulle tasse sul lavoro che vanno ridotte”, ha aggiunto Letta. A chi gli chiedeva se stesse parlando con il Movimento 5 Stelle di una possibile candidatura alla carica di Presidente della Repubblica, Letta ha risposto: “No, io non sto parlando con nessuno di Quirinale”.
    Sulla questione interviene anche il leader della Lega Matteo Salvini. “Rispetto la richiesta di Mattarella: non si tirano per la giacca nè lui nè Draghi. Stiamo lavorando per avere un Presidente che non sia proprietà del Pd ma rappresenti tutti” dice arrivando all’assemblea nazionale di Federmanager. 
       

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    La politica ricorda i caduti di Nassiriya: 'Profondamente grati a chi ha onorato il Paese'

    “Nelle operazioni di ristabilimento della pace e per la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, la Repubblica Italiana continua a rappresentare un esempio, grazie alla vicinanza e alla capacita’ di dialogo con le popolazioni locali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in occasione della Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
    “Le Istituzioni e tutta la comunità nazionale devono rinnovare un sentimento di profonda gratitudine verso queste donne e uomini che con dedizione, lontani dagli affetti, hanno reso onore al nostro Paese. Essi incarnano lo spirito più autentico delle missioni internazionali che è, e deve restare sempre, quello di uno strumento al servizio della causa della pace”. Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico in occasione della giornata in ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace celebrata dal presidente di Montecitorio accanto alla targa posta nel 2009 in ricordo dei caduti. 
    “Onoriamo oggi la memoria di tutti i caduti militari e civili italiani nelle missioni internazionali per la pace. Nessuno deve dimenticare il loro estremo sacrificio in difesa dei nostri valori.” Lo afferma il presidente del Senato, Elisabetta Casellati. “Il loro ricordo – prosegue – è indelebile nella coscienza degli italiani. Tutti abbiamo un debito di riconoscenza verso i militari e i civili impegnati per la pace nel mondo, per la generosità e la professionalità con cui quotidianamente assolvono al loro compito in contesti di grande pericolo”.
    “Il giorno della strage di Nassiriya, quel 12 novembre 2003, è la Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. È un ricordo che stringe tutto il Paese intorno alla vita di questi nostri caduti, al loro servizio all’Italia nelle aree di crisi per garantire il rispetto dei diritti umani, al dolore delle loro famiglie. Averli persi è un dolore che non smette di accompagnarci: continuiamo a ricordare e onorare le loro vite con gratitudine”. Lo scrive su Facebook la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.
    “A 18 anni dalla strage di Nassiriya onoriamo la memoria di tutti gli italiani, militari e civili, sacrificatisi per la democrazia, la sicurezza e la libertà nelle missioni internazionali. A loro va il nostro ringraziamento e l’impegno di continuare a lottare contro il terrorismo”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.   

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    Con Quota 102 16.800 in pensione in 2022,assegno 26.000 euro

    Nel 2022 saranno 16.800 le persone che andranno in pensione con Quota 102. E’ la stima contenuta nella relazione tecnica della manovra. L’assegno medio – si legge – è pari a 26 mila euro e in totale il prossimo anno il costo è di 175,7 milioni. Il numero dei potenziali beneficiari sale l’anno successivo arrivando a 23.500 per poi ridiscendere nel 2024 a circa 15 mila persone. In tutto, tra il 2022 e il 2025, la spesa per Quota 102 è di 1,7 miliardi. Contemporaneamente calano le risorse per finanziare Quota 100, che termina il prossimo anno e non viene rifinanziata: già nel 2024, gli “oneri” si riducono di 1,8 miliardi. 

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    Papa Francesco lascia monastero Clarisse Spello

    (ANSA) – SPELLO (PERUGIA), 12 NOV – Papa Francesco ha
    lasciato il monastero di Vallegloria, a Spello, dove ha pranzato
    con le clarisse. Lo ha fatto a bordo della Fiat 500 con la quale
    era arrivato. Dall’interno dell’auto con i finestrini abbassati
    il Pontefice, sorridente, ha stretto le mani di alcuni dei
    fedeli (una cinquantina in tutto) che lo attendevano. Uno di
    loro ha gridato “lunga vita al Papa”. (ANSA).   

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    Mattarella, l'impossibile è possibile se c'è fiducia

     “Questa realizzazione dimostra che le cose che appaiono impossibili sono in realtà possibili.    Purché ci sia iniziativa, fiducia, affidamento alla solidarietà”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella partecipando all’inaugurazione del PalaSermig, il palasport del Servizio missionario giovanile. “Questa è una iniziativa che vale per chi la frequenterà potendo, grazie ai volontari, fare sport in maniera aperta e serena, crescendo nella capacità di fare squadra, di competere con gli altri, ma lo è anche come punto di coesione per chi vive qui intorno. E’ esempio di come si vive insieme, di come si è comunità”.    

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    Papa ad Assisi per incontrare 500 poveri

    (ANSA) – ASSISI (PERUGIA), 12 NOV – Papa Francesco è arrivato
    ad Assisi dove incontrerà circa 500 poveri provenienti da ogni
    parte d’Europa nella Giornata mondiale loro dedicata.   
    Per il Pontefice è la quinta volta nella città del Poverello.   
    Prima di recarsi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli
    dove lo attendono fedeli e autorità, si è recato in visita alle
    Clarisse del monastero di Santa Chiara. (ANSA).   

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    Imbrattato Palazzo civico Torino; Lo Russo, offesa comunità

    (ANSA) – TORINO, 12 NOV – L’ingresso di Palazzo civico, a
    Torino, è stato imbrattato nella notte. “Cambia la giunta ma non
    la minestra” è una delle scritte, accompagnata da insulti nei
    confronti del Pd e della polizia e all’annuncio di un corteo
    indetto per il 3 dicembre dai collettivi studenteschi vicini
    all’area antagonista. “Palazzo civico è di tutte e tutti i
    torinesi. Imbrattarlo con insulti è un’offesa a tutta la
    comunità”, commenta su Facebook il sindaco Stefano Lo Russo.   
    “Non è la violenza verbale e il vandalismo a fermare
    l’amministrazione – aggiunge -, proseguiremo con la stessa
    passione e continueremo a preferire il dialogo e il confronto”.   
    (ANSA).