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    Anagrafe online da lunedì. Mattarella scarica il primo certificato digitale

     Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scaricato, in anteprima, il primo certificato digitale attraverso la piattaforma “Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente”.    Da lunedì sarà attivo il servizio che consentirà ai cittadini di ottenere i certificati anagrafici online, in materia autonoma e gratuita, accedendo alla piattaforma www.anagrafenazionale.interno.it disponibile anche attraverso l’indirizzo www.anagrafenazionale.gov.it.    I cittadini iscritti all’anagrafe potranno scaricare 14 certificati per proprio conto o per un componente della propria famiglia, senza bisogno di recarsi allo sportello.    Questi i certificati che si possono ottenere:
    Nascita
    Matrimonio
    Cittadinanza
    Esistenza in vita
    Residenza
    Residenza AIRE
    Stato civile
    Stato di famiglia
    Residenza in convivenza
    Stato di famiglia AIRE
    Stato di famiglia con rapporti di parentela
    Stato Libero
    Anagrafico di Unione Civile
    Contratto di Convivenza   
    Per i certificati digitali – precisa una nota del Ministero dell’Innovazione – non si dovrà pagare il bollo e saranno quindi gratuiti (e disponibili in modalità multilingua per i comuni con plurilinguismo). Potranno essere rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio cittadinanza, esistenza in vita e residenza potranno essere richiesti in un unico certificato).   
    Al portale si accede con la propria identità digitale (SPID, Carta d’Identità Elettronica, CNS) e se la richiesta è per un familiare verrà mostrato l’elenco dei componenti della famiglia per cui è possibile richiedere un certificato. Il servizio, inoltre, consente la visione dell’anteprima del documento per verificare la correttezza dei dati e di poterlo scaricare in formato .pdf o riceverlo via mail.   
    Grazie ad ANPR – conclude la nota – le amministrazioni italiane avranno a disposizione un punto di riferimento unico di dati e informazioni anagrafiche, dal quale poter reperire informazioni certe e sicure per poter erogare servizi integrati e più efficienti per i cittadini. Con un’anagrafe nazionale unica, ogni aggiornamento su ANPR sarà immediatamente consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati, dall’Agenzia delle entrate all’Inps, alla Motorizzazione civile. 
    Ecco nel dettaglio il progetto, secondo quanto spiega una nota del ministero della Trasformazione Digitale
    Il progettoANPR è un progetto del Ministero dell’Interno la cui realizzazione è affidata a Sogei, partner tecnologico dell’amministrazione economico-finanziaria, che ha curato anche lo sviluppo del nuovo portale. Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri è titolare del coordinamento tecnico-operativo dell’iniziativa.L’innovazione dell’Anagrafe Nazionale
    ANPR è un sistema integrato, efficace e con alti standard di sicurezza, che consente ai Comuni di interagire con le altre amministrazioni pubbliche. Permette ai dati di dialogare, evitando duplicazioni di documenti, garantendo maggiore certezza del dato anagrafico e tutelando i dati personali dei cittadini.
    Per la Pubblica Amministrazione significa guadagnare in efficienza superando le precedenti frammentazioni, ottimizzare le risorse, semplificare e automatizzare le operazioni relative ai servizi anagrafici, consultare o estrarre dati, monitorare le attività ed effettuare analisi e statistiche.Per i cittadini vuol dire accedere a servizi sempre più semplici, immediati e intelligenti, basati su informazioni condivise e costantemente aggiornate, potendo così godere dei propri diritti digitali. Ma anche risparmiare tempo e risorse, evitando di duplicare informazioni già fornite in precedenza alle diverse amministrazioni che offrono servizi pubblici.Numeri e serviziAd oggi, ANPR raccoglie i dati del 98% della popolazione italiana con 7808 comuni già subentrati e i restanti in via di subentro. L ‘Anagrafe nazionale, che include 5,7 milioni di persone dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), coinvolge oltre 59 milioni di residenti in Italia e sarà ultimata nel corso del 2021. Sul portale è possibile monitorare l’avanzamento del processo di adesione da parte dei Comuni italiani.I prossimi passi
    A questi primi certificati scaricabili online se ne potranno aggiungere facilmente altri senza modifiche al quadro normativo e nei prossimi mesi saranno implementati ulteriori servizi per il cittadino, come le procedure per effettuare il cambio di residenza.

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    Nuove minacce dell'Isis a Di Maio, foto del ministro sulla rivista di Daesh

    La rivista dell’Isis Al Naba torna a minacciare l’Italia e il ministro degli Esteri, pubblicando una foto di Luigi Di Maio in occasione del vertice della coalizione anti-Daesh del giugno scorso a Roma insieme al Segretario di Stato Usa Antony Blinken. Nell’articolo dal titolo ‘Perché il Califfato li spaventa!’ anche un accenno alla ‘conquista di Roma’. Già nel luglio scorso il titolare della Farnesina aveva ricevuto minacce sulla stessa rivista. 
    “Il profeta prevedeva che Roma sarebbe stata conquistata, questi tiranni cercano di rinviare un destino che è inevitabile, anche se radunano eserciti, media, intelligence e altro”, si sostiene nell’articolo di Al Naba, corredato dalla foto di Di Maio e Blinken, che non sono però direttamente citati nel testo. “Il califfato esiste ancora oggi grazie a Dio e al suo sostegno – si legge – nonostante i tiranni d’America e la coalizione dei crociati che conoscono l’obiettivo dello Stato Islamico legato alla parola del Profeta”. “Terrorizzare gli infedeli è un ordine divino”, si legge ancora nel testo che spiega come il messaggio del Corano ai credenti sia di “tenersi pronti e mobilitarsi con ogni mezzo, al fine incutere timore al nemico” e lasciare che Allah semini il terrore nei cuori dei miscredenti”. “Il califfato sarà un incubo e una fonte di preoccupazione per i crociati”, si legge ancora.
    “L’Italia non arretrerà di un centimetro nella sua lotta al terrorismo internazionale. Le minacce dell’Isis al ministro Luigi Di Maio sono minacce a tutta la nostra comunità. A lui la vicinanza mia e di Montecitorio”, afferma il presidente della Camera Roberto Fico.
    “L’Italia non fa passi indietro sulla lotta all’Isis e al terrorismo. Stiamo dando il massimo su questo fronte”. Lo ha scritto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Fb. “Oggi sono contento di annunciare che a dicembre insieme a Tony Blinken apriremo la riunione della Coalizione che avvierà la piattaforma per la lotta al terrorismo in Africa. Un progetto che mira ad estirpare il terrorismo islamico in varie aree del continente”, ha aggiunto. “Ringrazio tutti per la solidarietà, simbolo della nostra compattezza davanti alle minacce terroristiche. Andiamo avanti sempre uniti”, ha ancora scritto Di Maio dopo l’articolo apparso su una rivista dell’Isis. “Il nostro impegno è sotto gli occhi di tutti, l’Italia è in prima linea per contrastare ogni proliferazione terroristica. Lo facciamo per difendere il nostro popolo e le future generazioni. Lo facciamo per ricordare la memoria delle troppe vittime di attentati terroristici”, ha aggiunto Di Maio nel post. 

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    A 91 anni offrì suo vaccino, 'nessun eroismo'

    Già a marzo scorso si stupiva che qualcuno lo volesse proporre come cavaliere della Repubblica per la sua generosità. Da oggi che è commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana continua a ripetere di non sentirsi affatto un eroe. Semmai “generoso”, spiega, è stato il Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha voluto premiare il suo altruismo e la sua sensibilità per aver offerto a Cinzia, mamma di Mattia, disabile 22enne, la sua dose di vaccino contro il Covid. A Giancarlo Dell’Amico, 91 anni, di Carrara, imprenditore del marmo in pensione da soli 5 anni, rinunciare al suo turno era sembrata la “cosa più semplice da fare”. Del resto, ha sempre ripetuto, “chi è anziano viene dopo un giovane: la sua vita l’ha già fatta. Muore un anziano? Requiem”.
    La storia inizia a febbraio scorso, con la campagna vaccinale quasi all’inizio, che procede per categorie. Cinzia, cinquantenne, ne è esclusa, ma per tutelare Mattia attraverso La Nazione rivolge un appello per chiedere che i familiari delle persone fragili abbiano una priorità. Giancarlo lo legge e decide di mobilitarsi, dapprima rimanendo nell’anonimato, poi venendo allo scoperto quando si ‘scontra’ con i protocolli che impediscono di cedere alla donna il suo turno di vaccinazione.
    “Ho mosso le acque perchè volevo portare all’attenzione di chi di dovere persone dimenticate. Mi pareva una mostruosità che certe persone fossero escluse. Lo Stato italiano – commenta – o eccelle come oggi che siamo avanti a tutti nelle vaccinazioni oppure…insomma o troppo buoni o troppo asini”. Arriva la notorietà e anche il risultato. La Regione Toscana decide di allargare la platea delle priorità anche ai conviventi delle persone estremamente vulnerabili o a chi li assiste. “Abbiamo trovato comprensione – spiega oggi il neo commendatore -: a Cinzia il vaccino è stato poi fatto il mio stesso giorno, 15 minuti prima di me, il 4 marzo”, a Carrara.
    Da allora, racconta ancora Giancarlo, ha anche già fatto “la terza dose, perchè sia chiaro, sono un pro vax. Nel corso della mia vita ho visto sconfiggere la difterite, la paralisi infantile, la rosolia, una bestia per le donne incinte. Non è comprensibile chi non vuole capire che ci sono cose che per il bene comune si devono accettare, che bisogna pensare agli altri”. Quanto a Mattia non solo lo ha incontrato: è diventato il suo “nipote putativo, il tredicesimo”.    

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    Trova e restituisce 5mila euro, somalo Cavaliere

    Nel luglio scorso trovò un portafogli contenente cinquemila euro e lo restituì al legittimo proprietario. L’altruismo di Mohamed Ali Hassan, 39 anni, somalo, sposato e padre di sei figli, è stato premiato oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la nomina a Cavaliere della Repubblica. Mohamed vive e lavora da anni come collaboratore domestico a Vibo Valentia nell’abitazione della signora Maria Folino Murmura, vedova di Antonino Murmura, per molti anni parlamentare e figura storica della politica vibonese.
    La storia di Mohamed é un vero esempio di senso civico, come viene sottolineato nella motivazione dell’onorificenza attribuitagli dal Capo dello Stato. La mattina dell’8 luglio scorso, esce insieme alla figlia per recarsi dai carabinieri, ai quali presenta una denuncia poiché la ragazza aveva smarrito la carta d’identità. Una volta regolarizzata la denuncia, durante il tragitto verso il Comune, Mohamed rinviene per strada un portafogli e, con grande sorpresa, vede che contiene una consistente somma di denaro. Grazie alla presenza di un documento di identità scopre che il portafoglio appartiene a una donna di Maierato, un centro ad una decina di chilometri da Vibo Valentia. Non ci pensa su due volte per capire che l’unica cosa da fare é restituire quel portafogli alla legittima proprietaria. Un gesto di “alto senso civico”, come sottolineato nelle motivazioni del riconoscimento quirinalizio, che si arricchisce anche del gesto di declinare con cortesia una ricompensa di 200 euro che gli è stata offerta dalla proprietaria del portafoglio: “Lasci stare – dice alla donna – non mi serve alcun premio per ciò che ho fatto”.

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    Il migrante che salvò nonna e bimbi: 'Che sorpresa me cavaliere'

    “Pensavo che la cosa si fosse chiusa a luglio, fosse superata, invece venerdì sera mi hanno chiamato da Roma per dirmi che dal presidente Mattarella mi è data l’onorificenza di cavaliere. Non me lo aspettavo, è una sorpresa che mi ha fatto un grande piacere. Io ormai non ci pensavo neanche più. So che dovrò andare a ricevere l’onorificenza ma non so quando sarà. Il presidente Mattarella è una persona che stimo, sono contento che abbia deciso questa cosa anche per me. So che in Italia è una onorificenza molto importante, mi fa molto piacere averla”. Così Mamadou Fall, 39enne, senegalese, l’uomo che il 9 luglio scorso a Follonica (Grosseto) salvò da un’aggressione in un condominio a colpi di martello, una donna di 69 anni e i suoi due nipoti di 9 e 11 anni mettendo a rischio la vita. Era in casa alla tv e sentì le urla dentro il palazzo, così uscì di casa e intervenne bloccando l’aggressore. Ora, è insignito dal Presidente Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Mamadou Fall, abita a Follonica dal 2006, lavora come cameriere in un ristorante del lungomare.
    “E’ un lavoro stagionale, ora siamo fermi”, dice. Non sa se dopo tanti anni in Italia chiederà la cittadinanza. “Non è una cosa a cui sto pensando, almeno ora”, ha aggiunto mentre sulla donna salvata insieme ai nipotini (un bimbo fu ferito da un colpo) non l’ha più incontrata “ma a Follonica ogni tanto parlano di lei, sta migliorando, ha ricominciato a camminare”. “La notizia dal Quirinale ci riempie di gioia e orgoglio – commenta il sindaco Andrea Benini contattato da Mamadou Fall dopo aver ricevuto la telefonata dal Quirinale -. La concittadina, che sta proseguendo in un lento recupero, e alla quale va il pensiero affettuoso mio e di tutta la città, ha dovuto affrontare insieme ai suoi nipoti, e tutta la sua famiglia, qualcosa di incomprensibilmente doloroso e folle.
    Mamadou ha compiuto un gesto di straordinario coraggio, con naturalezza; avrebbe potuto affacciarsi, chiudere la porta e chiamare i carabinieri; invece ha letteralmente messo in pericolo la sua vita per salvare quella di tre innocenti”. Il Quirinale conferirà il titolo “per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto per difendere una donna da una violenta aggressione”. “E’ una persona molto riservata e di grande modestia, e non ama i riflettori – viene descritto -. Il suo gesto, di enorme coraggio, merita però riconoscimento e sono certo che questa esposizione non gli sarà di imbarazzo”. 

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    Attivista disabili, da Cavaliere farò ancora di più

    “Sono ancora emozionato, per me è un onore grandissimo ed è bello aver ricevuto questa onorificenza dal presidente Mattarella, una figura che stimo molto. Questo sarà per me una spinta per fare ancora di più in futuro”. A dirlo è Andrea Mucci, 23 anni, nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per il suo fantasioso contributo nella promozione della cultura dell’accessibilità”. Mucci è dunque tra i 33 insigniti dal presidente Mattarella e si recherà a Roma il prossimo 29 novembre. è infatti il fondatore del progetto #mollaloscivolo, nato nel 2016 proprio su suo impegno di lui stesso, affetto da disabilità, per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza di abbattere le barriere architettoniche. Il progetto è nato prima con un blog e poi con una campagna. Oggi Mucci è consigliere del Quartiere 2 a Firenze (è stato eletto in una lista civica a sostegno del sindaco Dario Nardella) e il suo lavoro, spiega, “consiste anche nel raccogliere le segnalazioni.
    In riferimento alle barriere architettoniche sono stati fatti passi avanti, ma c’è ancora tanto lavoro da fare, soprattutto nel creare una cultura dell’accessibilità. Il progetto riguarda Firenze e non solo, questo riconoscimento sarà di input per proseguire sempre di più con grande convinzione su questo progetto. Dobbiamo sempre porre al centro il concetto di persona”. Tutto è partito quando Andrea era studente alle scuole medie: “Un pomeriggio volevo andare in centro col mio scooter elettrico con cui faccio questi spostamenti” ma “mi resi conto che per me non era possibile a causa delle barriere architettoniche. Da lì ho capito che dovevo fare qualcosa, nell’interesse di tutti, non solo delle persone con disabilità, ma anche ad esempio verso anziani e bambini che possono farsi male con tutti questi ‘ostacoli’ in giro”. Il progetto è cresciuto e Andrea è diventato appunto consigliere del Quartiere 2: “Con l’impegno di migliorare la situazione – racconta – ma senza abbandonare lo studio. Sono laureato in scienze umanistiche per la comunicazione e ora sto facendo un master”.       

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    Malgioglio, l'ex portiere che aiuta i più deboli

    Sono due le carriere del piacentino Astutillo Malgioglio, oggi 63enne, che i bambini degli anni ’80 ricordano sicuramente negli album di figurine per il suo nome quantomeno particolare e per i suoi folti baffi: quella da calciatore, durata 16 anni, con 264 gare disputate a difendere la porta tra i professionisti, e quella nell’aiutare i bambini, cominciata quando aveva 19 anni, e mai terminata. Una attività “emozionante e gratificante” quella dell’ex portiere di Brescia, Roma, Lazio e Inter accanto ai più piccoli, che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha riconosciuto assegnandogli il titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo costante e coraggioso impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia”. “Sono imbarazzato, penso di non meritarmi questa onorificenza. Il lavoro che faccio con i bambini già mi gratifica, ringrazio il Signore per questo”, racconta all’ANSA l’ex portiere, che nel 1977, visitando un centro per disabili nel Bresciano, sentì di doversi impegnare per i meno fortunati.    Insieme alla moglie Raffaella, fonda a Piacenza l’associazione ‘Era 77’ dedicandosi ai bambini distrofici e l’anno successivo con i soldi messi da parte come calciatore apre una palestra, “per farla diventare un punto d’incontro – spiega – e aiutare coloro che sono affetti da problemi psicomotori. Non c’è un motivo particolare che mi ha spinto a farlo, si vede che ero predisposto per queste cose. I miei genitori erano poveri ma si sono sempre impegnati nel sociale e avevano forti valori spirituali, che mi hanno trasmesso”.    Malgioglio si laurea in medicina e diventa anche assistente all’infanzia, mentre la moglie è insegnante di educazione fisica. “Quando ero calciatore non è stato semplice, tra partite, ritiri e allenamenti non avevo molto tempo, cambiavo spesso città e ogni volta ricominciavamo. Appena potevo però scappavo dai bambini”. Nel 1995 la palestra chiude, e allora la sua attività diventa ‘itinerante’. Insieme alla compagna sviluppa progetti di sporterapia e continua a battersi per l’integrazione nello sport fra disabili e normodotati. Da allora “facciamo tutto con i nostri mezzi e grazie al passaparola andiamo nelle case di chi ha bisogno”.    

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    Mattarella conferisce 33 Onorificenze al Merito, ecco i loro nomi e le loro storie

    Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentatré onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia. Il Presidente Mattarella ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà al Palazzo del Quirinale il 29 novembre 2021 alle ore 11.00 e riguarderà gli insigniti del 2020 e 2021.
    Ecco l’elenco (2021) e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato:
    Stefano Caccavari, 33 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo innovativo contributo rivolto alla valorizzazione del patrimonio territoriale in Calabria”
    Giovane imprenditore appassionato di tecnologia e natura. Già nel 2014, per difendere il piccolo comune di San Floro (CZ) dalla creazione di un impianto di discarica, aveva avviato l’Orto di Famiglia di San Floro, un progetto agricolo di custodia del territorio dove le famiglie di tutta la provincia possono avere un piccolo orto già avviato e raccogliere le proprie verdure biologiche.
    Un anno dopo ha lanciato un appello su Facebook per “salvare l’ultimo mulino a pietra della Calabria”. Il post è diventato virale e in 90 giorni sono stati raccolti, attraverso il crowdfunding, finanziamenti da tutto il mondo. È nata così l’azienda agricola Mulinum, che, oltre ad essere uno dei più importanti casi di crowdfunding nel settore agricolo italiano, è diventata un modello agricolo di valorizzazione delle tipicità del territorio (mantiene intatta tutta la filiera dei grani antichi) imitato a livello nazionale e internazionale.
    Dopo il primo Mulinum a San Floro, nel 2019 sono stati realizzati il Mulinum Buonconvento in Toscana, e il Mulinum Mesagne in Puglia.
    Attraverso l’azienda Mulinum, Stefano si è fatto spesso promotore di iniziative di solidarietà e di raccolta fondi per beneficenza. È il caso, ad esempio, della festa dei girasoli con la quale, negli ultimi anni, sono stati raccolti finanziamenti a favore di Croce Rossa Italiana, Protezione Civile e Caritas.
    Enrico Capo, 92 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo teorico ed esperienziale nell’approfondimento e studio delle politiche connesse al servizio sociale”
    Pensionato, già assistente sociale. Ha iniziato la sua esperienza nel servizio sociale minorenni, unità sperimentale del Ministero Grazia e Giustizia, operando nelle borgate abusive a favore di giovani in condizioni di disagio e miseria. In seguito, ha maturato diverse esperienze in enti pubblici e privati in Italia e in missioni all’estero come ricercatore.
    A questa attività esperienziale ha affiancato l’insegnamento nella Università Cattolica e nella Università LUMSA di Roma.
    Attualmente è componente del Comitato direttivo della Fondazione LABOS (Laboratorio per le Politiche Sociali).
    È autore di numerose pubblicazioni su Sociologia, Educazione degli adulti ed Educazione permanente, Servizio sociale, Scautismo. L’ultimo libro, edito Aracne nel 2020, “Dalla culla alla tomba”.
    Raffaele Capperi, 27 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo impegno in prima persona nella sensibilizzazione contro il bullismo e le discriminazioni”
    Operaio. Affetto dalla sindrome di Treacher-Collins. Nel corso degli anni ha subito sette interventi al viso e ha vissuto la condizione di non udente fino ai 19 anni quando ha potuto utilizzare uno specifico apparecchio acustico.
    Da bambino è stato bullizzato e isolato; oggi ha trovato il coraggio di esporsi e usa i social per combattere l’odio e le discriminazioni di cui è stato vittima.
    Marina Cianfarini, 28 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo creativo e originale contributo nel sostegno ai piccoli pazienti ospedalieri”
    Sette anni fa ha iniziato un percorso di volontariato presso il reparto di oncologia del Bambin Gesù di Roma: vestita da fatina racconta favole, scritte da lei, ai piccoli malati. Esperienza che poi ha proseguito anche in altri ospedali a Napoli, Bari, Salerno, Milano, Monza.
    Nel 2015 ha raccolto le favole nel libro “Cuore di fata”. Con un linguaggio semplice, ha creato un mondo di piccoli animali che si misurano con valori come l’amicizia e la solidarietà.
    Ha collaborato con “Insieme per i diritti dei nostri figli”, associazione che ha lo scopo di fornire un supporto alle famiglie che si confrontano quotidianamente con la disabilità, realizzando opuscoli i cui proventi sono stati devoluti alla stessa associazione.
    Attualmente presta la sua opera presso la Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Gemelli di Roma in qualità di volontaria-fatina. E ancora, presso la “Casa di Davide”, struttura che ospita i genitori dei piccoli ricoverati, si dedica all’accoglienza e alla permanenza degli ospiti.
    Giancarlo Dell’Amico, 91 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’altruismo e la sensibilità mostrata in occasione della prima campagna di vaccinazione anti Covid-19”
    Pensionato, fino a 86 anni ha continuato a lavorare per la sua azienda di commercio del marmo. Nel marzo 2021, quando era il suo turno per la vaccinazione anti Covid-19, dopo aver letto sulla Nazione l’appello di una madre di un ragazzo disabile che chiedeva di poter essere vaccinata per scongiurare il rischio di contagiare il figlio, ha chiamato il giornale e offerto alla donna la sua dose di vaccino.
    Ha commentato: “A maggio compio 91 anni, sto bene, sono sazio di vita, non ho paura e aspettare non mi costa nulla. Allora perché non offrire il mio vaccino a una mamma disperata che ne ha più bisogno di me? Non ho fatto nulla di speciale”.
    Il signor Dell’Amico e la madre alla quale aveva offerto la sua dose si sono vaccinati nello stesso giorno, nel marzo 2021.
    Daniela Di Fiore, 51 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la passione, la professionalità e la sensibilità con cui svolge il servizio di insegnamento a favore dei piccoli ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Agostino Gemelli di Roma”
    Dal 2010 è professoressa della Scuola in Ospedale: insegna italiano e storia ai ragazzi delle superiori ricoverati nella sezione ospedaliera del Policlinico Agostino Gemelli di Roma.
    Nella sua esperienza ha conosciuto circa 400 ragazzi malati di tumore che, anche attraverso i libri di scuola, testimoniavano la loro voglia di vivere.
    È autrice, con Roberto Ormanni, del libro “Ragazzi con la bandana” e, con Gabriele Manzo, di “Storie di incredibile felicità”. Racconta il cancro attraverso gli occhi di questi tenaci studenti. Il ricavato della vendita dei libri viene devoluto ad Agop (Associazione genitori oncologia pediatrica) Onlus per il progetto “La casa a colori”, una struttura di accoglienza per i piccoli pazienti del Gemelli e le loro famiglie.
    Inizialmente pensava che non si sarebbe fermata nella scuola in ospedale per più di un anno ma nel corso del tempo ha cambiato programmi. Come lei stessa spiega: “sono rimasta, perché questi ragazzi mi hanno insegnato il senso della vita, la pazienza, il coraggio. Quando un alunno ti manda un sms alle 6 di mattina, chiedendoti di arrivare un po’ prima così potrà fare lezione prima della radioterapia, non puoi non pensare che siano loro a insegnare a te il modo più bello di stare al mondo”.
    Maria Teresa D’Oronzio, 64 anni, e Michele Lupo, 70 anni, Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il loro impegno nel miglioramento della condizione dei piccoli malati onco-ematologici in Basilicata”
    Genitori di Gian Franco che nel maggio del 2003 muore a 11 anni colpito da una leucemia linfoblastica acuta.
    Nel 2005, con il sostegno degli amici, fondano l’associazione Gian Franco Lupo -“Un sorriso alla vita”. Obiettivo ultimo dell’associazione è migliorare la condizione dei piccoli malati onco-ematologici in Basilicata. Tale desiderio nasce dall’esperienza personale: dopo otto mesi di cura a Gian Franco presso il Policlinico di Bari, si erano dovuti trasferire nel centro di ematologia pediatrica di Monza aggiungendo “alla sofferenza provocata dalla malattia, il distacco dagli affetti”.
    Con il contributo dell’associazione sono stati finanziati, nel corso degli anni, un laboratorio di biologia cellulare presso l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e due camere sterili presso l’Istituto di Ricerca di Rionero in Vulture (PZ).
    Mamadou Fall, 39 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto per difendere una donna da una violenta aggressione”
    Cittadino senegalese, è a Follonica dal 2006. Nel luglio scorso è intervenuto in soccorso di una donna che, mentre rientrava in casa con i due nipoti minorenni, è stata violentemente aggredita con un martello da un uomo con problemi psichiatrici. Quando ha visto la vittima gravemente ferita si è gettato sull’aggressore bloccandolo e contribuendo al suo arresto.
    Michele Farina, 57 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo generoso e appassionato impegno a favore della tutela della dignità e dei diritti dei malati di Alzheimer”
    Giornalista del Corriere della Sera. Ripercorrendo la storia della malattia di sua madre, ha scritto il libro “Quando andiamo a casa?” in cui racconta “l’Italia dell’Alzheimer” attraverso le vicende di pazienti, famiglie, operatori, ricercatori, strutture, associazioni.
    Ha fondato l’associazione “Alzheimer Fest” (a Milano) con l’obiettivo di rappresentare tutte quelle realtà legate alla cura dell’Alzheimer e di sollecitare riflessioni sulla dignità e sui diritti dei malati. L’Associazione organizza ogni anno l’Alzheimer Fest, una “festa nazionale dell’Alzheimer” con spazi di dialogo, informazione, scambi di esperienze. Racconta Farina: “non si festeggia la malattia ma le persone che vivono con essa. Non c’è un intento offensivo ma neppure bonariamente consolatorio. Se si fa festa vuol dire che ogni giorno, oltre ad avere la sua proverbiale pena, deve anche poter dare alle persone la libertà di continuare a vivere e stare con gli altri”.
    Mohamed Ali Hassan, 39 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il senso civico dimostrato in occasione della restituzione di una ingente somma di denaro”
    Cittadino somalo, vive e lavora come collaboratore domestico a Vibo Valentia. Sposato e padre di sei figli.
    Mentre si recava insieme alla figlia alla caserma dei carabinieri per una denuncia di smarrimento documenti, ha trovato per terra un portafoglio con cinquemila euro. Controllati i documenti e rinvenuta quindi l’identità del proprietario – una donna residente in un paese vicino – decide di recarsi dalla donna a restituirlo.
    A missione compiuta, rifiuta anche la ricompensa offerta dalla proprietaria.
    Giuseppe Lavalle, 78 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua preziosa e generosa opera di assistenza e supporto ai ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Nisida. ”
    Da circa 40 anni svolge il suo servizio di cuoco per l’Istituto Penale per Minorenni di Nisida (Napoli).
    “Zio Peppe” – come viene chiamato – è un punto di riferimento, rispettato e amato dai ragazzi di Nisida. In numerose occasioni, insieme alla moglie, ha offerto ospitalità accogliendo nella sua famiglia giovani italiani o stranieri che avessero bisogno di una particolare attenzione.
    Negli ultimi anni è stato anche il promotore di una iniziativa di solidarietà a favore dei senza fissa dimora assistiti dalla Comunità Sant’Egidio: insieme ad alcuni ragazzi di Nisida, autorizzati dalla magistratura, con l’aiuto della moglie e della figlia prepara e distribuisce centinaia di pasti.
    Astutillo Malgioglio, 63 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo costante e coraggioso impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia.”
    Ex portiere di calcio. Ha giocato per Brescia, Pistoiese, la Roma di Nils Liedholm finalista di Coppa Campioni e di Eriksson, Lazio e Inter di Trapattoni con cui ha vinto scudetto e coppa UEFA, per terminare all’Atalanta.
    Ha fondato l’associazione “ERA 77” per il recupero motorio dei bambini affetti da distrofia, chiusa nel 2001 per carenza di fondi. Oggi è testimonial in iniziative benefiche, sviluppa progetti di sport terapia e continua a battersi per l’integrazione nello sport fra disabili e normodotati.
    Nel 1977, diciannovenne, visitando un centro per disabili nel Bresciano, sente di doversi impegnare per i meno fortunati. Insieme alla moglie Raffaella, fonda a Piacenza l’Associazione ‘ERA 77’ dedicandosi ai bambini distrofici. Con l’ingaggio da calciatore, realizza una palestra per fornire un servizio gratuito di attività motoria. Da allora non ha mai smesso, tenendo sempre caro nel cuore quello stimolo ad impegnarsi per il prossimo, nato durante la sua esperienza a Brescia.
    Mauro Mascetti, 48 anni e Giovanni Lo Dato, 70 anni, rispettivamente Cavaliere e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il loro lucido e tempestivo intervento nel mettere in salvo un gruppo di ragazzi minacciati dal divampare di un incendio.”
    Mascetti è un autista del Comitato della Croce Rossa di Como e Lo Dato un volontario dell’oratorio della Parrocchia di Lipomo (CO).
    Il 13 luglio 2021, in qualità rispettivamente di autista e di accompagnatore di gruppi parrocchiali, si trovavano su un pullman del Comitato della Croce Rossa con a bordo 24 ragazzi diretti a Livigno per un campo estivo.
    Mascetti si è accorto che, a seguito dell’esplosione di una gomma, il veicolo aveva preso fuoco e che l’incendio si stava propagando rapidamente. Ha valutato, con prontezza e lucidità, che sarebbe stato troppo rischioso arrivare con il mezzo alla fine della galleria che stavano percorrendo e, insieme a Lo Dato, hanno fatto scendere i ragazzi dal pullman portandoli in salvo al di fuori del tunnel.
    Matteo Mazzarotto, 62 anni, e Ivana Perri, 55 anni, Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la loro dedizione all’inclusione e al sostegno per il dopo di noi delle persone con gravi disabilità cognitive-sensoriali”
    Matteo e Ivana sono stati tra i fondatori (e oggi rivestono i ruoli rispettivamente di Vice Presidente e membro del Consiglio di Amministrazione) della comunità “Il Carro di Roma”, una casa-famiglia che accoglie persone con disabilità cognitive-sensoriali gravi e gravissime. Una delle prime case famiglia nate nella Capitale.
    Racconta Matteo: “Nel 1990 abbiamo fondato questa realtà partendo dalla nostra voglia di vita condivisa, dall’idea di fare qualcosa per gli altri. Allora i disabili psichici con scarsa o nessuna autonomia, se non rimanevano in casa, erano destinati a un futuro fatto di istituto. Se non a un ospedale psichiatrico”.
    Matteo e Ivana, da oltre 20 anni, sono gli animatori della casa e vivono stabilmente in loco con la loro famiglia (le loro tre figlie sono cresciute all’interno della comunità).
    Gaspare Morgante, 59 anni, e Laura Terdossi 56 anni, Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la loro originale iniziativa di solidarietà nei confronti di quanti vivono condizioni di solitudine e isolamento”
    Titolari della libreria “Ubik” di Trieste. Nel dicembre 2020 Gaspare e Laura hanno deciso di diffondere, attraverso i profili social, un’iniziativa di “lettura al telefono” per fare compagnia a quanti vivono in condizioni di solitudine, soprattutto anziani. La libreria mette a disposizione i volumi e, per chi vuole, anche la linea telefonica, sette giorni su sette.
    Hanno raccontato: “l’iniziativa che abbiamo voluto adottare risponde alla nostra visione solidale del mondo, al valore civile della letteratura. Ci sono rapporti umani da difendere, e così è nata l’idea di chiamare a raccolta i volontari che hanno voglia di condividere con noi questo modo di stare a fianco delle persone sole”.
    Andrea Mucci, 23 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo fantasioso contributo nella promozione della cultura dell’accessibilità”
    Studente in Scienze della comunicazione. A causa di problemi di mobilità agli arti inferiori è costretto ad usare, per i suoi spostamenti, la carrozzina o lo scooterino elettrico. Desideroso di muoversi in autonomia nella sua città, Andrea ha dovuto scontrarsi da subito con i problemi legati alle barriere architettoniche e, al fine di sensibilizzare sul tema, nel 2016 ha fondato il blog “Contro ogni barriera – Firenze accessibile”.
    Attraverso il blog e i social, si è reso disponibile a dar voce alle segnalazioni dei cittadini in un costante e costruttivo dialogo con l’Amministrazione cittadina. Il progetto “#mollaloscivolo” è stato presentato da Andrea stesso in alcune aziende e scuole della sua città “per diffondere sempre più un’etica del rispetto e dell’attenzione all’altro”. Il suo impegno ha trovato eco anche su quotidiani locali e nazionali.
    Ha rappresentato la necessità di dare vita a una cultura dell’accessibilità perché, come lui stesso ha dichiarato, “l’accessibilità non è un regalo per i più svantaggiati ma un diritto di tutti”. Al tema dell’accessibilità e in particolare alla sfida di “Comunicare i diritti”, Andrea ha dedicato anche la sua tesi di laurea triennale.
    Maria Teresa Nardello, 77 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua preziosa opera di promozione e tutela del diritto all’istruzione per i bambini in Sierra Leone”
    Pensionata, ha insegnato lettere nella scuola media di Marano Vicentino e di Schio. Da 18 anni vive a Lakka, periferia di Freetown, capitale della Sierra Leone, dove già Padre Giuseppe “Bepi” Berton, suo conterraneo, missionario saveriano in Sierra Leone dal 1971, aveva operato a favore di disabili, bambini-soldato, orfani e famiglie che non potevano tornare nei villaggi distrutti.
    Nel 2011, con l’aiuto di molti benefattori vicentini, ha fondato la St. Catherine School (dal nome di sua madre) per bambini dai 3 ai 12 anni, e l’associazione Carry, riconosciuta dalle autorità della Sierra Leone, che accolgono anche alunni con problemi psico-fisici e sostengono economicamente i figli di famiglie bisognose.
    Valeria e Federica Pace, 32 anni, Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la loro testimonianza e il loro impegno nella creazione di una rete di sostegno reciproco e confronto per i pazienti affetti da malattie rare in Sicilia”
    Sorelle gemelle, nel 2010 scoprono di essere affette da una malattia rara, la miopatia GNE.
    Dopo lo sconforto iniziale, hanno deciso di mettersi a servizio di chi si trova nella loro stessa condizione. Nel 2012 è nata “Gli equilibristi HIBM Onlus” – di cui sono Presidente (Valeria) e Vice Presidente (Federica) – che ha come missione formare una rete di pazienti affetti da miopatia, promuovendo un vicendevole sostegno e un confronto attivo. Valeria, che è anche coordinatrice della prima rete di associazioni di malattie rare in Sicilia, ha commentato: “è necessario che tutte le persone affette da Miopatia GNE capiscano che possono avere una seconda possibilità. Che mostrarsi, uscire dal proprio nascondiglio, parlare della propria malattia, scriverne, li aiuterà ad avere più coraggio”.
    Martina Pigliapoco, 26 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il coraggio e la sensibilità dimostrate nell’esercizio delle sue funzioni”
    Carabiniera in servizio presso la Stazione Carabinieri di San Vito di Cadore (BL). La mattina del 4 ottobre 2021, allertata dalla centrale operativa, si è recata nelle vicinanze di un ponte tibetano, a Perarolo, dove era stata segnalata la presenza di una persona che aveva scavalcato la ringhiera per gettarsi nel vuoto. La carabiniera, percorsa una parte del ponte, si è seduta a distanza e ha cercato di dialogare con la donna. La conversazione è durata circa tre ore e alla fine del confronto la signora ha desistito dall’intento suicida ed ha abbracciato Martina.
    Walter Rista, 77 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la professionalità e la generosità dimostrate nella promozione di percorsi di risocializzazione per i detenuti”
    Ex giocatore di rugby. Vestì la maglia della nazionale negli anni 1968-70. Presidente dell’associazione Onlus “Ovale oltre le sbarre” promotrice del progetto “Il Rugby nelle carceri”.
    Quasi trenta anni fa, in occasione di una trasferta in Argentina per rappresentare l’Italia in una manifestazione sportiva, ebbe un incidente stradale con un pullman che trasportava detenuti. Rimase impressionato dalla loro condizione e, una volta andato in pensione, maturò il desiderio di fare qualcosa per contribuire a migliorare la qualità della vita dei carcerati.
    Nel 2009 conobbe Pietro Buffa che dirigeva il carcere di Torino, e insieme cominciarono a sperimentare il rugby nel penitenziario. Nel 2011-12 la squadra “La Drole” fu la prima squadra formata da detenuti e iscritta ad un campionato federale (la C2), con deroghe da parte della Federazione, dal momento che le partite devono essere giocate tutte in casa.
    Oggi il rugby è praticato in diversi Istituti di Pena sul territorio nazionale con lo scopo di contribuire, attraverso l’applicazione delle regole e dei valori del rugby, alla risocializzazione del detenuto.
    Gabriele Salvadori, 46 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo decisivo intervento di primo soccorso ad un’atleta caduta in un dirupo durante una gara ciclistica”.
    Vigile del fuoco, coordinatore in servizio presso il Comando di Livorno. Nel maggio scorso, era fra i partecipanti della competizione internazionale di mountain bike “Granfondo Costa degli Etruschi Epic” a Bibbona (LI).
    Quando Ylenia Colpo, un’altra concorrente, è caduta in un dirupo riportando gravi ferite, Gabriele, nonostante gli scarsi mezzi sanitari in suo possesso, l’ha soccorsa e assistita tamponando le ferite e mantenendola sveglia. Il vigile del fuoco ha provveduto inoltre a facilitare le operazioni di soccorso indicando il punto esatto dove intervenire e fornendo le coordinate all’elisoccorso che giungeva per il trasferimento in ospedale.
    Giandonato Salvia, 32 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo nella promozione di un uso sociale delle nuove tecnologie”.
    Giovane economista di ispirazione cattolica. Nel 2019 è stato finalista, con il progetto dell’applicazione per smartphone TUCUM, al Primo Festival dell’Economia Civile. Nello stesso anno è stato pubblicato il suo saggio “Economia sospesa – il Vangelo (è) ingegnoso” in cui spiega la genesi dell’applicazione TUCUM che di fatto teorizza e realizza l’economia sospesa traendo spunto dal famoso caffè sospeso di Napoli.
    L’applicazione permette alle persone in difficoltà di ritirare ciò di cui hanno bisogno presso una rete di partner del progetto (negozi, farmacie, artigiani, liberi professionisti). Obiettivo è quello di favorire la coesione sociale, l’identità collettiva, “lo sviluppo di una economia di prossimità”.
    Fa parte del comitato organizzatore dell’evento “Economy of Francesco”, voluto dal Santo Padre.
    Maria Vittoria Sebastiani, 86 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’impegno, di tutta una vita, a favore della promozione della cultura del dialogo e dell’incontro”.
    Appassionata di letteratura e mediazione culturale. Ha insegnato sia nelle scuole secondarie, sia all’Università, in Italia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
    Da tre anni tiene lezioni di italiano a cittadini stranieri nello spazio autogestito di Casetta Rossa presso il parco Cavallo Pazzo del quartiere Garbatella di Roma.
    Commenta: “Dobbiamo cambiare impostazione, passare dal concetto di accoglienza a quello di incontro”.
    Carmelo Sella, 69 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua fattiva collaborazione per la costruzione di un oratorio per i bambini di un villaggio senegalese”.
    Muratore in pensione, ha sei figli e cinque nipoti. Ha cominciato a lavorare già molto piccolo nella fornace del padre Agostino dove, dagli anni Trenta, si realizzavano tegole di argilla.
    Nel gennaio 2021, a un anno dalla sua pensione, a seguito della richiesta da parte del nipote Agostino, Presidente dell’associazione “Don Bosco 2000”, ha deciso di partire per il Senegal con i volontari dell’associazione per costruire un oratorio per i bambini di un villaggio nella savana, nella Regione Tambacounda.
    Mariangela Tarì, 47 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua preziosa, intensa e appassionata testimonianza delle difficoltà quotidiane legate alla condizione di caregiver familiare”
    Insegnante di sostegno. Madre di Sofia, bambina disabile, e di Bruno, colpito a 5 anni da un tumore al cervello.
    È autrice del libro “Il precipizio dell’amore” che trae origine da una lettera pubblicata sulla prima pagina de La Repubblica nel 2018, prima testimonianza pubblica della vita della sua famiglia e di quanti condividono il compito di prendersi cura: i caregivers. Racconta anni di lotta quotidiana contro la malattia, la burocrazia e il continuo esercizio “di forzare la felicità”. Ma comunica anche la spinta a farsi promotori di qualcosa di importante. Si legge: “Il dolore è come l’amore, è una potenza creatrice”. Con questo spirito ha fondato l’associazione di promozione sociale “La Casa di Sofia” (a cui è devoluto il ricavato del libro) che si occupa di migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità o gravemente malati attraverso la terapia ricreativa. È impegnata nella sensibilizzazione sulla condizione dei caregivers e sul tema del ‘dopo di noi’. Ha scritto: “siamo circondati da persone che nascondono nella loro borsa dei pannolini arrotolati, questa è una storia grande che riguarda tutti… Il mio desiderio, la ragione per cui ho scritto questo libro, è di riuscire almeno un poco a trasformare un ragionamento astratto in una sensazione (…). Se, una volta spento il faro, la sensazione rimasta sarà di empatia, allora qualcosa di buono sarà stato fatto, perché la cura più importante di tutte è solo la relazione tra le persone. Le regole del gioco le si cambia stando insieme, stando in ascolto”.
    Sulla questione del ‘dopo di noi’ stigmatizza: “alla politica chiedo di non portarmi a pregare che mia figlia muoia un secondo prima di me”.
    Stefano Tavilla, 56 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo impegno nella divulgazione e informazione sul tema dei disturbi del comportamento alimentare”
    Padre di Giulia, morta nel 2011 all’età di 17 anni per cause derivanti dalla bulimia di cui soffriva da tempo. Poco dopo la scomparsa della figlia ha fondato a Pieve Ligure, l’associazione “Mi nutro di vita – associazione per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare”, di cui è rappresentante legale, per contribuire ad un’opera di sensibilizzazione rispetto ai disturbi del comportamento alimentare, aiutare le famiglie che affrontano queste problematiche, favorire i contatti fra associazioni di scopo similare al fine di creare una rete di collaborazione anche con le strutture di cura.
    Al suo impegno si deve l’istituzione della Giornata del “Fiocchetto lilla” per i disturbi alimentari, il 15 marzo 2018.
    Annamaria Valzasina, 59 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua encomiabile dedizione all’insegnamento e alla formazione dei giovani studenti”
    Maestra elementare. Malata di cancro, pur di non trascurare la sua classe in vista della fine del percorso di scuola elementare, ha nascosto la malattia agli studenti e organizzato le terapie chemioterapiche nei momenti di pausa dal lavoro.
    Una ex alunna dell’Istituto Comprensivo “Antonio Rosmini” di Bollate ha scritto al Presidente Mattarella per raccontare l’impegno della sua insegnante.
    Cristina Zambonini, 35 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo esempio di forza d’animo e per l’appassionato contributo nella promozione della cultura del dono”
    Conosciuta come “la ragazza dei tre cuori”. Nel 2006, a diciannove anni, a causa di una cardiomiopatia dilatativa fulminante, viene inserita in lista per un trapianto cardiaco che avverrà un mese più tardi a Bergamo. Dieci anni dopo il trapianto, nel 2016, in seguito ad un grave rigetto cronico deve tornare in lista e affrontare un secondo trapianto cardiaco.
    Nel 2017 fonda, insieme a sei amiche, “Cuori 3.0 onlus” per sostenere coloro che sono in attesa di un trapianto o hanno vissuto questo percorso. Racconta: “abbiamo cercato di fare sensibilizzazione in modo leggero, parlando di donazione dove non te lo aspetti, in un concerto, in una festa, in una mostra d’arte, con leggerezza perché la drammaticità della donazione è già implicita in sé”.
    Collabora attivamente con molte altre onlus, tra cui AIDO, ACTI, ADMO, AVIS e con il Centro Nazionale Trapianti.