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    Agcom 'assolve' Palombelli su femminicidi, salvata dalle scuse

    L’Agcom “assolve” Barbara Palombelli per le parole sui femminicidi pronunciate nel corso di una puntata di Forum dello scorso settembre. A darne notizia su facebook è Claudia Pratelli, assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro della Giunta Gualtieri a Roma. “Qualche mese fa – scrive – ho presentato un esposto ad Agcom per delle parole di Barbara Palombelli sui femminicidi che reputai molto gravi. Palombelli sostenne durante una puntata di Forum che “è lecito chiedersi se questi uomini siano completamente fuori di testa o siano stati in qualche modo esasperati dalle loro donne” per arrivare a ucciderle. La risposta di Agcom al mio esposto arriva proprio nella settimana del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. È però solo un apparente riconoscimento delle nostre ragioni: le affermazioni di Palombelli colpevolizzano la vittima e deresponsabilizzano l’autore delle violenze e si configurano come una violazione, ma Agcom giustifica tale violazione alla luce delle sopravvenute scuse della giornalista, che invece articolavano proprio i concetti espressi nella frase originaria oggetto della mia segnalazione”.
    “Le parole hanno un peso, specie se a pronunciarle è chi con queste esercita una professione che incide sulla formazione dell’opinione pubblica – aggiunge -. E abbiamo tutti una responsabilità per bandire, dai media e dal discorso pubblico, l’odioso concetto del “te la sei cercata”. Abbiamo un enorme problema culturale: qualsiasi atteggiamento superficiale è complice e non va accettato. Oggi scendiamo in piazza e sfiliamo per le strade di Roma con questa determinazione, senza alcuna ambiguità”. (ANSA).   

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    Papa: anche quest'anno Messa notte Natale anticipata 19.30

    Papa Francesco celebrerà anche quest’anno la Messa della ‘notte’ di Natale, il 24 dicembre, alle 19.30. Lo riferisce il portale di informazione vaticana riportando il calendario delle celebrazioni presiedute dal Papa per il periodo di Natale. Lo scorso anno la Messa della notte del 24 dicembre era stata anticipata per via del coprifuoco, due ore prima rispetto all’orario delle 21.30 nel quale si teneva la celebrazione (fin dagli anni in cui Benedetto XVI era il Papa) nella basilica vaticana. Papa Francesco ha stabilito di mantenere l’orario delle 19.30 scelto lo scorso anno.
    Il primo appuntamento nel calendario reso noto oggi dall’Ufficio delle celebrazioni liturgiche, così come rilanciato dal portale vaticano, è quello del 23 dicembre alle ore 10.00 per gli auguri alla Curia Romana nella Sala Clementina. Poi, l’inizio del calendario natalizio: il 24 dicembre alle 19.30 Francesco presiede nella Basilica di San Pietro la Messa della notte di Natale. Al mattino di sabato 25 dicembre alle ore 12 la tradizionale Benedizione “Urbi et Orbi”. Venerdì 31 il Papa presiederà, nella Basilica di San Pietro, alle ore 17, i Primi Vespri e il Te Deum in ringraziamento per l’anno trascorso. Il primo giorno del nuovo anno, cinquantacinquesima Giornata mondiale della Pace e Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, il Papa presiede alle ore 10 la Messa come anche il 6 gennaio, Solennità dell’Epifania sempre alle ore 10. Il 9 gennaio, nella Cappella Sistina, alle ore 9.30, Francesco presiederà la Messa e il Battesimo di alcuni bambini.    

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    Fico: 'Divari sociali inaccettabili, minano senso comunità'

    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è alla Camera per prendere parte alla Cerimonia per ricordare i 150 anni dalla prima seduta a Palazzo Montecitorio in Roma Capitale, in concomitanza con le celebrazioni del 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Oltre a Mattarella, l’evento vede la presenza del Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Presidente della Camera, Roberto Fico. Alla Cerimonia sono invitate rappresentanze delle città dantesche e delle capitali del Regno d’Italia e delle relative scuole.
    Dopo il saluto del Presidente della Camera, sono previsti gli interventi di Carlo Ossola, Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche e di Marina Formica, docente di Storia moderna all’università Tor Vergata di Roma. All’attore Paolo Briguglia è affidata la lettura di un canto della Divina Commedia e con l’interpretazione degli studenti dell’Accademia nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, vengono proposti il discorso della Corona del 27 novembre 1871 e il discorso di insediamento del Presidente della Camera, Giuseppe Biancheri, del primo dicembre 1871. Per l’occasione la facciata di Montecitorio viene illuminata con i colori della bandiera tricolore dalle ore 18 di questa sera fino all’una di sabato e dalle 18 di sabato all’una di domenica 28 novembre. Dalle ore 14, inoltre, è in programma una nuova edizione di “Montecitorio a porte aperte”, l’iniziativa che consente ai cittadini di visitare le sale e gli ambienti più rappresentativi della Camera dei deputati.
    “Impegno primario per le istituzioni deve essere quello di adoperarsi per superare, in coerenza con il dettato della nostra Costituzione, divari inaccettabili che minano alla radice il senso di comunità”, ha detto il presidente della Camera Roberto Fico, aprendo la Cerimonia per i 150 anni dalla prima seduta del Parlamento italiano.
    “La celebrazione odierna deve ricordarci come il Parlamento abbia svolto un ruolo decisivo in tutte le tappe della storia nazionale, contribuendo, malgrado fasi difficili e buie, al consolidamento dell’unità del Paese e alla sua evoluzione istituzionale, economica e sociale”. 

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    Meloni scrive a Draghi: 'Metta in sicurezza i balneari'

     Il governo si assuma “la responsabilità di un’iniziativa legislativa urgente e immediata per mettere in sicurezza il settore, accompagnata da un’adeguata e incisiva azione in sede comunitaria”. È il cuore di lunga lettera inviata da Giorgia Meloni, presidente di FdI, al premier Mario Draghi sulla situazione degli stabilimenti balneari (nonché di porti turistici, alberghi e altri pubblici esercizi) dopo le sentenze del Consiglio di Stato del 9 novembre, che impongono le aste per le concessioni dal 1 gennaio 2024 e che Meloni critica duramente nel metodo, ravvisando un’invasione di campo rispetto al potere legislativo, e nel merito. “Ancora una volta non vengono prese in considerazione le ragioni che vorrebbero tali concessioni non rientranti nel campo di applicazione della direttiva Bolkestein”, scrive la leader di FdI, come riferisce una nota, e prosegue richiamando i casi “ben più eclatanti come quelli di Spagna e Portogallo, i cui legislatori hanno normato il settore disponendo proroghe lunghissime senza incorrere in alcuna sanzione” da parte della Commissione Ue. Meloni definisce il turismo balneare italiano “un unicum nel panorama europeo e mondiale” grazie “agli investimenti sostenuti negli anni dalle imprese” e mette in guardia Draghi sul rischio in un “esproprio di fatto di migliaia di imprese” che non riusciranno a fronteggiare gli appetiti di grandi investitori stranieri e sull’impatto sociale che ne deriverebbe. Uno scenario definito “catastrofico” da Meloni, che conclude la lettera mettendo a disposizione del Governo le proposte depositate negli ultimi anni da Fratelli d’Italia e invitando il presidente del Consiglio a convocare al più presto le associazioni di categoria per discutere la questione. Proprio da un incontro tra i vertici di FdI, guidati dalla stessa Meloni, e i rappresentanti nazionali di categoria è nata l’iniziativa della lettera a Draghi, alla quale seguirà nei prossimi giorni la presentazione da parte di FdI in tutti i Consigli regionali di ordini del giorno dello stesso tenore. “Mi auguro, signor Presidente, – la conclusione di Meloni – che non lasci cadere questo grido di allarme e che assuma le iniziative conseguenti per tutelare un pezzo fondamentale del nostro comparto turistico”.   

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    Insularità in Costituzione, nasce il comitato del No

    (ANSA) – CAGLIARI, 27 NOV – Dopo il via libera al Senato e in
    attesa del secondo passaggio alla Camera, il testo che prevede
    l’inserimento del principio di insularità in Costituzione viene
    bocciato dagli indipendentisti sardi che hanno fatto nascere un
    Comitato che per ora vede l’adesione di Sardigna Natzione
    Indipendentzia (Sni), ma che è aperto a tutte le altre forze
    sovraniste o a chi vorrà partecipare. La legge ora all’ordine
    del giorno in commissione Affari costituzionali dove è appena
    stata nominata la relatrice Roberta Alaimo (M5s) e il testo è
    già stato trasmesso in Commissione bilancio dove verrà esaminato
    martedì 30.   
    Ma proprio questo testo uscito dalla revisione di Palazzo Madama
    non piace al Comitato: “nella prima lettura al Senato il testo è
    stato annacquato – attacca Bustianu Cumpostu di Sni – perchè non
    è più mirato sulla Sardegna, che ha caratteristiche specifiche,
    ma vengono inserite anche altre isole come la Sicilia che non
    subisce una discriminazione per trasporti e distanza. Inoltre
    c’è una questione psicologica – aggiunge – se si ritiene che la
    Sardegna abbia un handicap sarebbe come ammettere che noi non
    siamo in grado di produrre quello che serve a noi stessi: i
    nostri giovani sapranno che dovranno crescere sapendo di essere
    già in una situazione di assistenza. In più – conclude – per noi
    indipendentisti è un disastro, un’ ulteriore integrazione nello
    Stato italiano. E non regge neppure la questione dei fondi
    europei che sarebbero garantiti dalla legge: la Commissione Ue
    ha risposto che questo fatto sarebbe irrilevante”.   
    Per il Comitato occorre fermare questa legge che “trasforma i
    sardi in questuanti e rappresenta un’ulteriore umiliazione del
    popolo sardo che non avrà nessun vantaggio reale”. (ANSA).   

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    Covid: Bianchi, no ritorno in Dad, scuola è posto più sicuro

    (ANSA) – VERONA, 27 NOV – “Stiamo lavorando per non ritornare
    alla Didattica a distanza. Oggi nel mondo della scuola i contagi
    sono ancora molto limitati”. Lo ha detto il ministro
    dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante la sua visita a
    Veronafiere a Job&Orienta 2021.   
    “Stiamo lavorando – ha aggiunto – non solo per evitare la
    Dad, che è stata un momento importante e che ha permesso a molti
    di avvicinarsi al digitale. Stiamo evitando questa idea della
    paura, questa idea di diffidare l’uno degli altri. La scuola
    rimane il posto più sicuro”, ha proseguito Bianchi. Il ministro
    ha affrontato anche il tema del Pnrr. “La riforma
    dell’orientamento – ha spiegato – è una delle riforme cruciali
    nel Piano di ripresa e resilienza. Stiamo lavorando moltissimo
    con tutte le scuole d’Italia”. (ANSA).   

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    Mattarella premia 30 Alfieri della Repubblica

    “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 30 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che nel 2021 si sono distinti per l’uso consapevole e virtuoso degli strumenti tecnologici e dei social network, anche in relazione ai problemi posti dalla pandemia. I casi scelti sono emblematici di comportamenti da incoraggiare, componendo un mosaico di virtù civiche espresse dai giovani durante questo lungo e difficile periodo”. “Assegnate anche tre targhe per azioni collettive in ambito di agricoltura sostenibile, di comunicazione digitale e di impegno in un’impresa sociale in un carcere minorile”.   

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    A Firenze domenica la Festa dell'Ottimismo

    Domenica 28 novembre a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, si terrà la quinta edizione della Festa dell’Ottimismo. L’evento organizzato dal Foglio con gli ospiti della politica e della cultura si terrà dalle 10 alle 18.
    Tra gli ospiti il Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il leader di Azione Carlo Calenda, il Ministro per il Sud Mara Carfagna e la Coesione territoriale, il ministro della Giustizia Marta Cartabia, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il Commissario Ue Affari economici e monetari Paolo Gentiloni, il segretario del Pd Enrico Letta, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, Fabio Panetta del Comitato esecutivo Banca Centrale Europea e il Ministro della Salute Roberto Speranza.