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    Papa a Mattarella: “Grazie della testimonianza”. Il presidente: “Quello per la pace è un appello fondamentale”

    “Grazie della testimonianza, grazie, il meglio della testimonianza”. Sono le parole con cui papa Francesco ha salutato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel momento in cui quest’ultimo si congedava al termine dell’incontro in Vaticano. Consegnando al capo dello Stato il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2022, il Pontefice gli ha detto: “Questo l’ho firmato l’8 dicembre e non è stato ancora pubblicato. Questo che le do è un primo esemplare, da me firmato per lei questa mattina”. E Mattarella ha risposto: “E’ un appello per quello che dicevamo, che è fondamentale”. 
    Il capo dello Stato ha anche definito “bellissima” la scelta del Papa di firmare il Documento sulla Fratellanza il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi col grande imam di Al-Azhar. Il clima dell’incontro è apparso estremamente cordiale e quasi familiare. Il presidente Mattarella ha presentato al Pontefice, oltre alla figlia Laura, che lo accompagnava nel ruolo di ‘first lady’, anche i sei nipoti, tre dei quali figli della stessa Laura e tre dell’altro figlio di Mattarella Bernardo Giorgio. Presentati durante l’incontro anche i numerosi membri del seguito, tra cui l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Pietro Sebastiani, e i capi delle varie Segreterie del Quirinale con rispettive consorti.
    Il colloquio privato tra il Papa e Mattarella è durato 45 minuti. Al termine dell’incontro a porte chiuse, la presentazione del seguito e lo scambio dei doni. Il capo dello Stato ha donato al Pontefice una stampa con la Veduta di Roma dal Quirinale e un volume sulla ‘Madonna del cucito’ di Guido Reni che si trova al Quirinale. Il Papa ha ricambiato con una pittura su ceramica raffigurante la Basilica di San Pietro vista dai Giardini Vaticani, quindi con i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace per il 2022, il Documento sulla Fratellanza Umana firmato ad Abu Dhabi con il grande imam di Al-Azhar e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev. Da notare che il Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2022, che ricorrerà il prossimo primo Gennaio, non è stato ancora pubblicato: quindi il Pontefice ha consegnato al presidente una prima copia inedita. Congedatosi dal Papa, Mattarella è andato quindi a colloquio col cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.
    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato in Vaticano per la visita di congedo in vista della fine del mandato settennale. Il corteo presidenziale proveniente dal Quirinale, percorsa Via della Conciliazione, è entrato in Vaticano attraverso Piazza San Pietro e l’Arco delle Campane, per dirigersi al Cortile di San Damaso, da dove il presidente Mattarella è salito alla Terza Loggia del Palazzo apostolico per l’incontro con papa Bergoglio.
    Nei “cordiali colloqui in Segreteria di Stato è stata espressa soddisfazione per le buone relazioni intercorrenti tra la Santa Sede e l’Italia, e ci si è soffermati su alcune questioni relative alla situazione sociale italiana, con particolare riferimento ai problemi della pandemia e alla campagna di vaccinazione in atto, alla famiglia, al fenomeno demografico e all’educazione dei giovani”. Così la Santa Sede sulla visita di Mattarella al Papa. Quindi “sono state prese in esame tematiche di carattere internazionale, con speciale attenzione al Continente africano, alle migrazioni e al futuro e ai valori della democrazia in Europa”.
    Dal primo incontro, il 18 aprile 2015, in Vaticano, il Pontefice e il capo dello Stato italiano hanno avuto numerosi incontri in questi anni, inclusa la visita del maggio 2017 del Papa al Quirinale. Mattarella ha partecipato a diversi appuntamenti pubblici presieduti dal Papa, in Vaticano ma anche a Roma come l’incontro internazionale di preghiera per la pace tra le grandi religioni mondiali, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio nella piazza del Campidoglio il 20 ottobre 2020. Il capo dello Stato aveva presenziato anche a Bari all’evento della Cei “Mediterraneo frontiera di pace”, nel febbraio 2020.
    Per tutto il settennato, Mattarella e il Papa hanno mantenuto un rapporto di grande calore e cordialità, di profonda condivisione e anche amicizia personale. Nell’udienza di oggi, non potranno mancare gli auguri del capo dello Stato al Pontefice, che proprio domani compie 85 anni.    

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    The Economist incorona Draghi, 'Italia Paese dell'anno'

     L’Economist incorona l’Italia ‘Paese dell’anno’: “è cambiata” con Draghi, “un premier competente e rispettato a livello internazionale” e non si può negare che “sia migliore di un anno fa”. C’è “una maggioranza che ha sepolto le divergenze a sostegno di un programma di profonde riforme” in vista dei fondi del Recovery ed un’economia che si sta riprendendo meglio di quelle francesi e tedesche, scrive la rivista mettendo però in guardia sul “pericolo che questa insolita esplosione di governance possa subire un’inversione” se Draghi andasse al Quirinale, “un incarico più cerimoniale”, lasciando il posto ad un premier “meno competente”.    

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    Mattarella agli ambasciatori: 'Oggi con voi è un commiato'

    “È con grande piacere che torno ad accogliervi al Quirinale per il saluto di fine anno. Oggi, per me, è anche l’occasione di un commiato”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al corpo diplomatico accreditato in Italia. “Ci si può salvare solamente agendo tutti insieme. È una considerazione, quest’ultima, più volte ricordata nei nostri incontri, ben prima dell’avvento della pandemia. La realtà dei nostri giorni ci lascia intendere come in ogni ambito delle relazioni internazionali approcci esclusivamente nazionali non abbiano speranza di successo”. “Il mio auspicio è per un 2022 che consenta ai nostri popoli di far tesoro delle lezioni che abbiamo appreso in questi due anni, per un miglior futuro”.
     DIRETTA
      
    “Le crisi in atto hanno generato lo scorso anno, secondo le Agenzie delle Nazioni Unite, un incremento del fenomeno migratorio, che ha raggiunto un livello che supera i 280 milioni di essere umani, mentre i profughi, nello stesso periodo, hanno superato gli 82 milioni di persone. E’ evidente che non possiamo chiudere gli occhi, ripiegarci su noi stessi, ma dobbiamo avere il coraggio di raccogliere le sfide, elaborando congiuntamente soluzioni all’altezza degli impegni liberamente assunti a livello internazionale”.
    Dal cambiamento climatico “e dalle connesse sfide della transizione energetica e tecnologica – ha detto Mattarella – come anche della sicurezza alimentare e della tutela della biodiversità, dipende il futuro dell’umanità”. “L’accordo raggiunto alla recente Conferenza di Glasgow – afferma Mattarella – ci fa sperare di poter contenere l’aumento della temperatura entro due gradi o, con uno sforzo ulteriore, entro un grado e mezzo. Mantenere credibile tale scenario è di vitale importanza”. “Le regole non possono essere dettate dalle tecnologie: è imperativo lavorare per applicazioni che abbiano ben chiaro che è la persona – con i suoi inalienabili diritti e le imprescindibili tutele di essi – a essere il punto di riferimento centrale. Non sono gli algoritmi a poter decidere la nostra esposizione alle informazioni, a influenzare le nostre preferenze, a incanalare le nostre scelte”. “Raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica al 2050 è una missione che richiede determinazione e coerenza. Presuppone mirati interventi nel breve termine, significative modifiche nelle abitudini personali nel medio e ampi cambiamenti strutturali nel lungo periodo. Offre in cambio, tuttavia, grandi opportunità in termini di crescita inclusiva e sostenibile nonché di equità sociale e intergenerazionale”. “Il necessario processo di transizione energetica – afferma il Capo dello Stato – può rappresentare un vero e proprio acceleratore per una rafforzata cooperazione tecnologica internazionale che tenga conto degli interessi di tutti e non lasci indietro nessuno. Gli investimenti richiesti possono apparire ingenti ma il “ritorno” in termini di salute pubblica, occupazione, qualità della vita e salvaguardia dell’ambiente è – e sarà – certamente superiore”. 

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    Quirinale, Tajani a Letta: no a veti, Berlusconi ottimo al Colle

    “Berlusconi è l’unico che ha fatto stare ad un tavolo Bush e Putin: se volesse farlo sarebbe un ottimo Presidente della Repubblica. Porre veti è un errore, bisogna dialogare e confrontarci poi vedremo. Salvini e Meloni sono sempre stati leali. Il centrodestra è e sarà coeso nel giorno della presentazione della candidatura e del voto”. Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, parlando alla Coldiretti. 
    “Non è vero che non c’è mai stato un Presidente leader, Saragat è stato per decenni il leader del Psdi, non c’entra nulla…Credo che il Presidente debba essere un politico: la stagione dei tecnici non può durare all’infinito. Avendo fatto per vent’anni il giornalista, pretendo il rispetto della politica. La politica non può abdicare al proprio ruolo. I rappresentanti devono essere eletti: l’ultimo premier eletto è stato Berlusconi”, ha aggiunto Tajani.
    Il tavolo proposto da Salvini? “E’ una buona idea, se riesce a concretizzarsi”. Così Giorgia Meloni, arrivando a Coldiretti, sul tema del Quirinale. Poi su Berlusconi dice: “La carta Berlusconi resta ancora in campo, ne riparliamo a gennaio come dice Letta”.
    “Io ho invitato i miei colleghi segretari di partito e li inviterò, possibilmente anche prima della fine dell’anno, a incontrarci per parlarne a un tavolo, non sui giornali. Ho avuto l’ok da parte di tutti. Una volta approvata la legge di bilancio, li inviterò di nuovo a Roma per discutere e prevenire problemi, perché non voglio pensare a un gennaio di confusione, di trenta votazioni. Ne parlerò coi segretari di partito quando ci troveremo tutti insieme”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando degli incontri per l’elezione del presidente della Repubblica.
    “Speriamo di approvare la legge di bilancio, un attimo dopo cominceremo ad afferrare un metodo e un criterio” per il Quirinale. “Se ci sarà un confronto più ampio possibile e trasparente offriremo ai cittadini le più ampie garanzie di pervenire a una personalità che possa rappresentare tutti e ci renda orgogliosi di essere italiani, guardandolo in tv o incontrandolo negli appuntamenti istituzionali”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, intervenendo all’Assemblea di Coldiretti.

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    Jfk, dalle carte desecretate rispunta la pista sovietica

    Rispunta la presunta pista sovietica nell’assassinio dell’ex presidente americano John Fitzgerald Kennedy nel 1963. L’amministrazione di Joe Biden ha pubblicato circa 1.500 pagine di documenti finora rimasti segreti, che gli storici sperano possano far luce sulla sua morte.    Secondo le anticipazioni dei media, nelle carte diffuse dagli Archivi Nazionali ci sarebbero appunti di agenti della Cia presi subito dopo la sparatoria, avvenuta il 22 novembre a Dallas. Ma indicazioni interessanti emergerebbero anche sulla presunta pista sovietica, a partire dalla notizia che il killer Lee Harvey Oswald incontrò a Città del Messico il console Valeriy Vladimirovich Kostikov, un agente del Kgb, il 29 settembre 1963, due mesi prima dell’assassinio. Dell’incontro era stato fatto cenno anche in documenti precedenti, ma oggi sarebbero emersi nuovi dettagli, anche se tuttora non sarebbe chiaro chi abbia chiesto l’appuntamento.    Nelle carte c’è inoltre un memo su telefonate anonime fatte all’ambasciata degli Stati Uniti a Canberra, in Australia, un anno prima dell’assassinio. La persona che ha effettuato le chiamate avrebbe sostenuto come il governo sovietico stesse tramando per uccidere Kennedy. Un’altra telefonata è stata fatta invece il 24 novembre, due giorni dopo l’omicidio, sostenendo come dietro alla morte di Jfk ci fosse Mosca. La moglie di Oswald, Marina, che era russa, è menzionata in tutti i file: in uno di questi si spiegherebbe come uno studente marocchino abbia contattato la Cia dopo la sparatoria affermando di essere stato il suo ragazzo, anche se non si sa quale rilevanza possa avere l’informazione per l’indagine.    Sono circa 10 mila le pagine che il Congresso aveva chiesto di desecretare già nel 1992. La prossima scadenza fissata da Biden è il 15 dicembre 2022, quando i documenti rimanenti verranno sottoposti a una rigorosa revisione e quindi pubblicati. Stando all’ordine del presidente americano, le agenzie che desiderano continuare a trattenere determinati documenti oltre il termine del prossimo anno devono fornire alla Casa Bianca “un indice non classificato che identifichi per ciascuno i motivi per i quali l’agenzia propone il rinvio”.    Per la Cnn la diffusione delle carte probabilmente prolungherà l’aspro dibattito tra il governo federale e i ricercatori che si occupano dell’omicidio di Jfk, i quali hanno sempre sostenuto che la Cia, l’Fbi e altre agenzie di sicurezza nazionale hanno continuamente ostacolato una diffusione ordinata da parte del Congresso. E peraltro, secondo numerosi sondaggi, la maggioranza degli americani non crede alla conclusione ufficiale della Commissione Warren secondo cui Oswald nell’uccidere Kennedy agì da solo.    

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    Covid, Draghi: 'Difendo la normalità, il prezzo è stato 134mila morti'

    “Possiamo guardare a Natale e alle feste con relativa tranquillità. Ma ci sono stati 134mila morti: ci siamo ripresi una normalità a questo prezzo. Noi vogliamo difendere e difenderemo questa normalità con le unghie e con i denti”. Lo dice il premier Mario Draghi nella replica in Senato in vista del Consiglio europeo. “Il governo come avete visto – ha detto in un’altra risposta – affronta il cambiamento non con spirito difensivo ma con coraggio e determinazione. Di questo credo che tutti voi abbiate dato atto. Ma è anche un cambiamento molto difficile, nell’arco di due anni e mezzo è cambiata la nostra prospettiva in maniera radicale, con il Covid, la transizione ecologica e digitale, le sfide geopolitiche. L’altra linea del governo è affrontare sì con coraggio, lungimiranza, intelligenza, ma con costante sguardo ai più deboli, altrimenti il cambiamento non avviene”.
    “Bisogna chiedersi – ha detto parlando di migranti – come far diventare queste persone risorse nel mondo del lavoro e amici degli italiani, non nemici. Con questo sistema di accoglienza le capacità di assorbire le persone legalmente presenti in Italia sono poche. Dobbiamo investire molto molto di più e riformare il sistema. Sento parlare di difesa delle radici, dell’identità, ma lo si fa affermando le caratteristiche delle nostre radici: uno di questi caratteri è la solidarietà, un altro è la responsabilità. Bisogna ragionare in termini non ideologici ma pragmatici”. 
    “Condivido con Zanda la necessità di progredire sull’Unione politica. Serve un percorso convinto verso l’Unione politica. Come si fa a rassegnarsi che i figli vadano a combattere e morire per decisione di un altro? Ci si riesce solo se ci avviamo convintamente verso un’unione politica, in cui tutti ci sentiamo membri dello stesso stato”.
    Intanto è botta e risposta tra Draghi e l’Ue sulla stretta agli ingressi in Italia decisa dal governo. ‘C’è Omicron che ha capacità di contagio nettamente superiore alle altre varianti, da noi i contagi con Omicron sono meno dello 0,2%, in altri Paesi la variante è molto diffusa: non credo ci sia molto da riflettere su questo’, afferma il premier alla Camera dopo la richiesta di chiarimenti della vicepresidente della Commissione Jourova. Ma Bruxelles insiste e chiede che ‘le misure siano proporzionali e giustificate’. ‘La decisione avrà un impatto sul vertice di domani – afferma una fonte di Bruxelles – L’Europa ha bisogno di migliorare ulteriormente il coordinamento delle misure di fronte alla nuova emergenza Covid’.
    L’Italia, a quanto apprende l’ANSA, ha notificato le misure restrittive sui viaggi alla Commissione europea. L’Ue, spiegano fonti dell’esecutivo europeo, “a metà giornata” ha ricevuto la notifica con cui si informa Palazzo Berlaymont dell’ordinanza del ministero della Salute.
    A intervenire è anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che getta acqua sul fuoco. “Scontro con l’Ue? Nessuno scontro. Abbiamo la responsabilità – dice – di tutelare la vita degli italiani, ogni decisione presa è frutto di un’attenta riflessione con la comunità scientifica. Il nostro faro è la salute e non possiamo rischiare di chiudere l’Italia dopo le feste a causa di un’impennata incontrollata di contagi, sarebbe un colpo anche per la nostra economia”. 
    === > L’informativa del premier alla Camera “Voglio prima di tutto ricordare le nove vittime dell’esplosione avvenuta l’11 dicembre a Ravanusa, in provincia di Agrigento. Ai loro cari, vanno le condoglianze del Governo e mie personali. È essenziale che venga fatta luce al più presto su quanto accaduto per accertare le responsabilità. Episodi come questo non devono accadere e sono inaccettabili”. Lo afferma il premier Mario Draghi alla Camera chiamando per nome e per età tutte le vittime. “L’inverno e la diffusione della variante Omicron – dalle prime indagini, molto più contagiosa – ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia. I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell’ultima settimana, neell’UE, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti. In Italia, l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita. Il Governo ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione. Invito i cittadini a mantenere la massima cautela”. “I dati di oggi descrivono un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso. Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297 mila. Dodici mesi fa erano 675 mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore. Le persone ricoverate sono 8.026. Il 14 dicembre 2020 erano 30.860. Negli ultimi sette giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno. Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629. Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri”. Lo dice il premier Mario Draghi nell’informativa alla Camera in vista del Consiglio Ue. “Oggi più dell’85% degli italiani sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% anche la terza. Voglio incoraggiare chi non si è vaccinato a farlo al più presto e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile. Come dimostra l’Iss, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte rispetto a chi ha fatto la terza. Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. E per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come fatto finora”.
    Draghi ha affrontato anche la questione delle bollette. Contro il caro bollette ci sono “stanziamenti imponenti, di misura mai vista prima, orientata a sollevare i più deboli dal rincaro dell’energia. Questi stanziamenti non possono andare avanti all’infinito quindi serve una soluzione strutturale e occorre fare una riflessione sul meccanismo di prezzo dell’energia”. “In Europa è iniziata una riflessione in cui parte attiva è Cingolani. E’ difficile pensare a una riflessione strutturale che non chiami alla partecipazione dei costi comuni chi ha maturato profitti”.
    IL NODO BOLLETTE ANCHE IN MANOVRA

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    Dl Fisco: Camera, ok definitivo al provvedimento. TUTTE LE MISURE

    Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge fiscale. Il provvedimento, su cui ieri il governo ha incassato la fiducia, è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 344 voti a favore e 44 contrari. 
    Tutte le misure:
    Stretta sull’Imu sulle ‘finte’ prime case, bonus per i genitori separati, possibilità di cumulare assegno di invalidità e reddito da lavoro, mini-proroga delle cartelle. Sono alcune delle principali novità introdotte dal Parlamento nel decreto fiscale collegato alla manovra su cui la Camera ha votato la fiducia con 429 sì e 46 contrari.
    L’IMU SI PAGA DOPPIA – Le famiglie non potranno più sdoppiarsi in due case per evitare di pagare l’imposta municipale. L’esenzione sarà valida solo per un’abitazione a nucleo, anche se i coniugi risiedono in due comuni diversi. La norma risponde a una sentenza della Cassazione ancora più restrittiva e che stabiliva il pagamento dell’Imu per entrambe le abitazioni qualora i coniugi fossero residenti in due immobili differenti.
    SBLOCCATO IL BONUS PER I GENITORI SEPARATI – La norma, già approvata in primavera ma rimasta congelata a causa di difficoltà nella sua applicazione, prevede un assegno da 800 euro al mese che va a chi non riceve il mantenimento perché l’altro genitore si trova in difficoltà economiche a causa del Covid. Stanziati in tutto 10 milioni nel 2021, ora per renderlo davvero operativo occorrerà attendere un Dpcm.
    MINIPROROGA DELLE CARTELLE, STOP TARI PER LE CHIESE – Slittato al 9 dicembre (al 14 con i 5 giorni di tolleranza) il termine per il pagamento delle rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio. Proroga di due mesi, al 31 gennaio, per l’Irap per chi lo scorso anno ha goduto di un esonero che non spettava, misura per le imprese medio-grandi che hanno superato i limiti per gli aiuti di Stato. Più tempo (da 150 a 180 giorni) anche per le cartelle sospese per l’emergenza Covid. Sul fronte Tari, basiliche ed altri edifici ecclesiastici saranno d’ora in poi esentati. Arriva anche lo stop all’esenzione Iva per il Terzo settore: per il mondo del volontariato il governo studia però una proroga di qualche mese che potrebbe essere inserita in manovra.
    LAVORO – Via libera alla possibilità di cumulare l’assegno di invalidità con un reddito da lavoro fino a 4.931,29 euro. Torna una scadenza, il 30 settembre 2022, per l’utilizzo da parte delle aziende di lavoratori in somministrazione assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il lavoro. Si rinforza la figura del preposto alla vigilanza della sicurezza. Estese al 2021 le norme per l’applicazione della malattia ai dipendenti privati per quarantena precauzionale, per i lavoratori fragili e in caso di ricovero ospedaliero.
    SANITÀ – Estesa alle strutture sanitarie private accreditate la possibilità fino 2022 di assumere specializzandi a tempo determinato con part time. Rinviato al 2023 l’obbligo per ospedali, farmacie e ambulatori di trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri. Posticipata a luglio 2022 l’abolizione della fatturazione elettronica per vendita di beni e prestazioni transfrontalieri (esterometro). Sgravi per le startup che assumono lavoratori con disturbo dello spettro autistico per due terzi del personale.
    P.A E ENTI LOCALI – Stanziati 990 milioni per il 2021, inclusi 600 milioni per le spese sanitarie delle Regioni legate al Covid. Regioni e enti locali possano utilizzare le graduatorie di concorsi banditi da altre pubbliche amministrazioni.
    TRASPORTI – Cancellati i limiti sulla massima portata consentita per i trasporti eccezionali su strada. Prorogata di altri 12 mesi la durata delle concessioni di aree demaniali nei porti.

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    Quirinale: Letta, presidente mai stato un leader politico

    “Il ruolo del presidente della Repubblica è unico, così lo hanno disegnato i costituenti. Rappresenta un arbitro, un motore, un garante che dà voce a tutti i cittadini. Da qui si capisce la delicatezza del profilo che deve avere il presidente della Repubblica e rivedendo i 12 presidenti viene fuori che non c’è mai stato nessun leader o capo politico. E non è un caso. Richiede una figura di spiccata sensibilità delle istituzioni. Questo non sarà banale nella scelta”. Lo dice il segretario Pd Enrico Letta a ilSole24ore.com.
    “Dobbiamo continuare con presidenti istituzionali, consensuali, in grado di rappresentare tutto il Parlamento”. 
    Parole, quelle del segretario del Pd che d fatto stoppano la corsa al Colle di Silvio Berlusconi. “Berlusconi – dice intanto il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani a Rainews24 – non ha mai affermato di volersi candidare al Quirinale. Siamo noi che glielo abbiamo proposto, perché è l’uomo più adatto con Mario Draghi per dare prestigio e forza al nostro Paese, a livello nazionale ed internazionale”.