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    Sassoli: la reduce delle bombe di S.Lorenzo, ci mancherà

    Fra le numerose persone che hanno voluto rendere omaggio a David Sassoli, c’è anche una reduce sopravvissuta al bombardamento di San Lorenzo, il primo avvenuto a Roma durante la seconda guerra mondiale, da parte dei bombardieri delle forze alleate. Giunta in auto da Capena, a una quarantina di chilometri dalla Capitale, sorretta da un bastone e dalla sorella più giovane Elvira, Lucia Tomassetti, 91 anni, nella camera ardente allestita in Campidoglio ha chiesto e ottenuto di salutare la moglie e i figli dello scomparso presidente del Parlamento europeo, conosciuto anni fa a una manifestazione in memoria della strage nel popoloso rione romano.
    “Mia sorella è l’ultima reduce sopravvissuta. Abbiamo detto ai ragazzi e alla moglie che mancherà a noi e tutto Paese – spiega Elvira Tomassetti, che aveva un mese il giorno della tragedia, da lei stessa raccontata nel libro ’19 luglio cadono bombe’, donato dalle due sorelle alla famiglia di Sassoli -. Ci sentivamo protetti in Europa con lui. La forza del padre deve diventare ora la forza dei figli”.   

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    'Silvio al Colle', pagina dei seniores di Fi su Il Giornale

    Un’intera pagina sui record e i primati di Silvio Berlusconi per concludere “e quindi, chi come lui?”. È l’iniziativa che campeggia a pagina 5 de Il Giornale con cui ‘Forza Seniores’, il dipartimento di Fi che raccoglie gli over 65 azzurri, lancia la candidatura dell’ex premier al Quirinale.
    “Chi è Silvio Berlusconi”: la locandina-manifesto, con in cima una foto del leader azzurro di qualche anno fa, elenca 22 meriti del fondatore di Forza Italia: la prima è “una persona buona e generosa”, l’ultima è “l’eroe della libertà che, con grande sprezzo del pericolo, è sceso in campo nel ’94 per evitare a tutti noi un regime autoritario e illiberale”.
    Ecco perchè, per i seniores, Berlusconi merita di diventare il prossimo presidente della Repubblica: “il padre di cinque figli e nonno di quindici nipoti”, “un amico di tutti, nemico di nessuno”, “tra i primi contribuenti italiani”, “tra i primi imprenditori italiani per la creazione di posti di lavoro”, “il più giovane imprenditore italiano nominato Cavaliere del Lavoro”, “un self-made man, un esempio per tutti gli italiani”, “l’inventore e costruttore delle città “sicure” con tre circuiti stradali differenziati”, “il primo editore d’Italia e il più liberale”, “il fondatore della tv commerciale in Europa”, “il fondatore con Ennio Doris della ‘Banca del Futuro’, “il presidente di Club che ha vinto di più nella storia del calcio mondiale”.
    Dopo l’uomo e l’imprenditore ci sono i meriti politici: “parlamentare europeo in carica”, “il fondatore del centro-destra liberale, cristiano, europeista e garantista”, “il più votato parlamentare italiano con più di 200 milioni di voti”, “il presidente del Consiglio che ha governato più a lungo nella storia della Repubblica”, “l’ultimo presidente del Consiglio eletto democraticamente dagli italiani (2008)”, “il presidente del Consiglio che in soli sei mesi ha ridato una casa ai terremotati dell’Aquila (2009)”.
    Infine, l’elenco dei successi e degli onori internazionali: “il presidente del Consiglio che mise fine alla guerra fredda realizzando l’accordo di Pratica di Mare tra George Bush e Vladimir Putin (anno 2002)”; “il leader occidentale più apprezzato e più applaudito (8 minuti) nella storia del Congresso Americano”, quindi “l’italiano più competente nella politica internazionale, ascoltato e apprezzato, autorevole e umano, capace di intessere e coltivare le amicizie personali più profonde con i più importanti leader mondiali”. 

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    Da Davigo a Lotti possibili testimoni processo Palamara

    (ANSA) – PERUGIA, 13 GEN – Ci sono anche i nomi dell’ex
    procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, dell’ex consigliere del
    Csm Piercamillo Davigo, di Luca Lotti e di Cosimo Ferri tra
    quelli, 24 in tutto, che la Procura di Perugia guidata da
    Raffaele Cantone, intende chiamare a testimoniare in aula
    nell’ambito del processo che vede imputati l’ex magistrato
    romano Stefano Rocco Fava e l’ex consigliere del Csm, Luca
    Palamara per rivelazione di segreto d’ufficio. Rinviati a
    giudizio nell’ottobre scorso il processo nei loro confronti
    davanti al terzo collegio del Tribunale di Perugia comincerà il
    19 gennaio.   
    A citare Pignatone come testimone è anche la difesa di Fava,
    rappresentata dall’avvocato Luigi Castaldi. Mentre i nomi di
    Lotti e Ferri compaiono in tutte le liste testi depositate da
    accusa e difesa.   
    Tra i testimoni citati da Luca Palamara, difeso dagli avvocati
    Roberto Rampioni e Benedetto Buratti ci sono magistrati in
    servizio alla procura di Roma e a quella di Napoli, lo stesso
    Davigo e il consigliere del Csm Sebastiano Ardita.   
    Mentre la Procura del capoluogo umbro vuole chiamare in aula
    anche l’imprenditore Fabrizio Centofanti e l’avvocato siciliano
    Piero Amara come fa anche la difesa di Stefano Rocco Fava. Parte
    civile nei confronti di questo ultimo il procuratore aggiunto di
    Roma, Paolo Ielo, che ha depositato una lista testi composta da
    13 nomi. (ANSA).   

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    Nervi tesi in Sicilia, voci di dimissioni di Musumeci

    A Palazzo dei Normanni si rincorrono voci su possibili dimissioni di Nello Musumeci da governatore in Sicilia, dopo lo strappo nella maggioranza sul voto dei grandi elettori del Capo dello Stato. L’ANSA apprende che Musumeci vorrebbe annunciarle alla ripresa dei lavori parlamentari, che sono stati sospesi. Sono attimi frenetici nel centrodestra, l’assessore Toto Cordaro, che tiene i rapporti col Parlamento, in questo momento è nella stanza del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.”Non posso non prendere atto dell’esito del voto espresso dall’Aula e del suo significato politico. Se qualche deputato – vile e pavido – si fosse illuso, con la complicità del voto segreto, di aver fatto un dispetto alla mia persona, si dovrà ricredere. Perché il voto di questo pomeriggio – per la gravità del contesto generale – costituisce solo una offesa alle Istituzioni regionali, a prescindere da chi le rappresenta. Nella consapevolezza di avere ottenuto la fiducia del popolo siciliano, adotterò le decisioni che riterrò più giuste e le renderò note entro le prossime 24 ore”. Lo dice il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci.Il voto. Per la Sicilia sono Gianfranco Miccichè di Forza Italia, Nunzio Di Paola del M5s e Nello Musumeci (Db), giunto terzo, i tre grandi elettori che voteranno per il Capo dello Stato.
    I votanti sono stati 67, tre i deputati (tutti del centrodestra) in congedo. Il più votato è stato Miccichè, 44 preferenze. A seguire Nunzio Di Paola (32), che ha ricevuto più voti rispetto al numero dei parlamentari dell’opposizione che ieri avevano concordato di convergere sul capogruppo pentastellato. Il governatore Musumeci è giunto terzo con 29 voti, “tradito” dunque da alcuni franchi tiratori della maggioranza, avendo avuto meno preferenze rispetto al numero complessivo degli onorevoli di centrodestra. Ogni deputato ha espresso due preferenze, molti i voti singoli a Miccichè e Di Paola. Hanno ricevuto un voto i deputati: Giuseppe Lupo (Pd), Anthony Barbagallo (Pd), Antonello Cracolici (Pd), Nello Dipasquale (Pd), Michele Catanzaro (Pd), Baldo Gucciardi (Pd), Giuseppe Arancio (Pd), Claudio Fava (Centopassi), Michele Mancuso (Fi), Riccardo Gallo (Fi), Eleonora Lo Curto (Udc).

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    Covid: verso ingresso senza pass al supermercato e dal medico

    La spesa al supermercato. La farmacia, l’ospedale, l’ambulatorio del medico di base o il veterinario. Una denuncia se si è vittime di reato o per esigenze urgenti di tutela dei minori. Sono queste, secondo quanto si apprende, alcune eccezioni all’obbligo di esibire il green pass per l’accesso a servizi e attività commerciali in arrivo con il Dpcm previsto dall’ultimo dl Covid, in preparazione. Ad essere consentite senza certificato (base o rafforzato) dovrebbero essere quindi le esigenze alimentari (ma non nelle attività di somministrazione, come i bar) e quelle sanitarie, oltre a quelle di giustizia e pubblica sicurezza.La maggioranza è stata battuta nella commissione Affari costituzionali del Senato su un emendamento al decreto Covid, proposto dal M5s, che chiedeva di consentire alle parafarmacie di fare test molecolari e antigenici rapidi anti covid. Contro la modifica, che ha avuto 13 voti contrari e 11 favorevoli, si è schierato tutto il centrodestra. L’emendamento presentato da Gianluca Castaldi, primo firmatario, aveva avuto il parere positivo del governo e del relatore del provvedimento, Nazario Pagano di Forza Italia. Il decreto, ora in discussione in Aula, prevede tra l’altro il green pass rafforzato.

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    Berlusconi sente Salvini, venerdì vertice con Meloni

    Silvio Berlusconi ha sentito, a quanto si apprende, Matteo Salvini e si sono dati appuntamento venerdì per un vertice con Giorgia Meloni a Villa Grande, a Roma.
    “Conto che il prossimo Presidente del Consiglio sia Draghi, che si continui a lavorare con lui. Per il Colle avrete il nome entro 15 giorni”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in una conferenza stampa a Montecitorio. “La Lega non ha nessuna exit strategy dal governo, all’opposto: sarà un anno difficile e serve che la politica ci metta la testa e la faccia. La Lega c’è a prescindere da chi è a Chigi, da chi sarà il premier. L’idea è che si continui con Draghi ma l’importante è andare avanti”., ha aggiunto il leader leghista.
    “Sinora l’autorevolezza di Draghi, penso all’Europa e al Pnrr, è stata fondamentale. Qualcun altro avrà la stessa autorevolezza? Non lo so , non parlo di quello che non so”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa a Montecitorio con Matteo Salvini.
     “Un eventuale elezione di Berlusconi al Quirinale determinerebbe la fine di questo governo con la rottura di un quadro politico e le elezioni. Sarebbe un percorso troppo divisivo per le forze politiche mentre noi dobbiamo trovare una convergenza su figure istituzionali e super partes”. Lo afferma Enrico Borghi, deputato e responsabile Sicurezza della segreteria Pd a Radio Anch’io su Radio1.
    “Noi dobbiamo capire se Berlusconi è davvero in campo e ci vogliamo giocare la partita in questo modo andando verso quella soluzione. Dobbiamo però prepararci un piano B, trovare un’altra figura di centrodestra che sia condivisibile anche dal centrosinistra, io vedo questo schema. Se Berlusconi vuol scendere in campo ci si prova con i numeri del centrodestra sapendo che è difficile avere consensi dall’altra parte. Se questa ipotesi non è più sul tavolo per mille ragioni dobbiamo essere pronti a fare un’altra proposta”. Così Riccardo Molinari, capogruppo Lega a Radio Anch’io.
    “Al momento non ci sono altri nomi” (rispetto a Silvio Berlusconi, ndr). Così il vicepresidente di Coraggio Italia, Giovanni Toti rispondendo alla domanda se c’è un nome diverso dal Cavaliere, per il Quirinale, per salvare l’unità del centrodestra. Toti l’ha detto arrivando alla Camera per la riunione convocata dal suo partito in vista del voto del Colle. Poco prima il governatore aveva incrociato Matteo Salvini e ai giornalisti, su questo, ha spiegato: “Ci siamo parlati di persona come facciamo spesso per telefono, in questi giorni credo che tutti parlino con tutti”. E ha concluso: “Non c’è bisogno di convincere nessuno (sull’eventuale candidatura di Silvio Berlusconi al Colle, ndr). Se ci saranno le condizioni, noi ci saremo”.Vertice centrodestra venerdì? “È una notizia positiva che sia stato convocato. Questo aiuta sicuramente il chiarimento e speriamo avvicini l’inizio di una discussione vera sul Quirinale e su un patto di legislatura. È una discussione che faremo animati da spirito costruttivo”. E’ quanto commentano fonti del Nazareno.E’ stata rinviata a domani l’assemblea congiunta dei deputati e senatori del M5s con Giuseppe Conte sul voto per il Quirinale. La riunione si terrà domani pomeriggio alle 18.
       

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    Covid:Occhiuto, in Calabria assistenza domiciliare positivi

    (ANSA) – CATANZARO, 12 GEN – E’ stato presentato a Catanzaro,
    nella sede della Regione Calabria, il progetto per l’assistenza
    domiciliare ai pazienti calabresi affetti da Covid-19, che
    prevede l’utilizzo della telemedicina per il monitoraggio a
    distanza, attraverso una app, del livello di ossigeno nel sangue
    dei positivi con l’utilizzo di saturimetri forniti dalla
    Regione. Il progetto, illustrato dal presidente della Regione
    Roberto Occhiuto, presente anche Luca Richeldi, docente
    universitario e responsabile dell’unità di pneumologia del
    Policlinico Gemelli di Roma, è stato messo a punto su iniziativa
    di Agostino Miozzo, consulente della Giunta in materia sanitaria
    e di Protezione civile. L’iniziativa sarà gestita da medici
    calabresi insieme e in collaborazione con il Policlinico romano.   
    “Si tratta di un progetto – ha detto Occhiuto – già presentato
    ai direttori delle Asp e spero che dalla settimana prossima
    potrà entrare a regime con questa nuova formula. I costi dei
    saturimetri saranno a carico della Regione e forniti
    inizialmente ai pazienti dimessi dagli ospedali, ancora
    positivi. Poi in una fase successiva ai positivi, mai
    ospedalizzati”. Occhiuto ha sottolineato che “in Calabria la
    telemedicina sia già praticata in diverse esperienze” e che il
    progetto ha l’obiettivo “di decongestionare gli ospedali nella
    parte dei ricoveri in area medica, perché altrimenti
    rischieremmo tra quindici giorni di avere un sistema ospedaliero
    che implode a causa dei contagi”.   
    “La Calabria – ha detto Richeldi – per le sue caratteristiche è
    la regione ideale per questo approccio proprio perché il
    territorio non è tutto facile da raggiungere”. Agostino Miozzo
    ha parlato “di come la Calabria, al di là del commissariamento,
    abbia sempre avuto ed abbia le sue eccellenze, come la
    telemedicina. Quello che serve è metterle a sistema”. (ANSA).   

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    Protocollo sport, stop squadra con 35% positivi

    “Intesa in Conferenza Stato-Regioni sul protocollo con le nuove regole Covid per gli sport di squadra. Positivo il lavoro fatto per arrivare a questo risultato. Grazie a Vezzali, Speranza, Fedriga, a tutti i governatori, e al mondo dello sport. I campionati vanno avanti”. Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.
    Blocco dell’intera squadra se il numero di positivi è superiore al 35% dei componenti del gruppo atleti; isolamento per i positivi e test continui per 5 giorni per i contatti ad alto rischio, con obbligo di indossare la FFP2 se non si effettua attività sportiva, indipendentemente dallo stato vaccinale. Sono questi, come apprende l’ANSA, gli elementi principali della bozza del nuovo protocollo anti-Covid portato dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, alla Conferenza Stato-Regioni, in corso