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    Quirinale, centrodestra: 'Berlusconi figura adatta'. Pd: 'Delusi e preoccupati'. M5s: 'Irricevibile'

    Il centrodestra in conclave indica la candidatura di Silvio Berlusconi per il Quirinale invitandolo a “sciogliere la riserva”, una decisione che irrita i Dem ed M5s. Le prime reazioni “a caldo” del Nazareno al comunicato congiunto del centrodestra sono: delusione per il merito e preoccupazione per le implicazioni che questa scelta può avere. È quanto fanno sapere fonti del Nazareno.”Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica è per noi un’opzione irricevibile e improponibile. Il centrodestra non blocchi l’Italia. Qui fuori c’è un Paese che soffre e attende risposte, non possiamo giocare sulle spalle di famiglie e imprese”. Così su Twitter il leader M5S Giuseppe Conte dopo il vertice del centrodestra sul Quirinale. 
    “Il centrodestra, che rappresenta la maggioranza relativa nell’assemblea chiamata a eleggere il nuovo capo dello Stato, ha il diritto e il dovere di proporre la candidatura al massimo vertice delle istituzioni. I leader della coalizione hanno convenuto che Silvio Berlusconi sia la figura adatta a ricoprire in questo frangente difficile l’alta carica con l’autorevolezza e l’esperienza che il Paese merita e che gli italiani si attendono. Gli chiedono pertanto di sciogliere in senso favorevole la riserva fin qui mantenuta”. E’ quanto si legge in una nota congiunta delle forze di centrodestra al termine del vertice svolto a Roma. La riunione si è tenuta a Villa Grande. Insieme all’ex premier i leader di Lega e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni e il presidente di Coraggio italia, Luigi Brugnaro. Presente anche Gianni Letta. “Le forze politiche del centrodestra lavoreranno per trovare le più ampie convergenze in Parlamento e chiedono altresì ai presidenti di Camera e Senato di assumere tutte le iniziative atte a garantire per tutti i 1009 grandi elettori l’esercizio del diritto costituzionale al voto”.
    Secondo fonti del centrodestra Silvio Berlusconi farà una verifica sui numeri in vista di un’eventuale sua corsa alla presidenza della Repubblica. Un nuovo vertice si dovrebbe tenere a metà della prossima settimana.
    In un clima sinceramente cordiale Matteo Salvini ha chiesto esplicitamente a Berlusconi di sciogliere la riserva, se ritiene, e di dare rassicurazioni su numeri e soprattutto nomi dei grandi elettori che dovrebbero sostenerlo, specialmente al di fuori del centrodestra. E’ quanto trapela da fonti leghiste al termine del vertice di centrodestra. Il leader della Lega si è presentato con il dettaglio storico degli ultimi presidenti della Repubblica, da Scalfaro a Mattarella, per ribadire quanti voti hanno preso e in quale votazione. Un modo per evidenziare – riferiscono le stesse fonti – la delicatezza della partita e i numeri necessari per portare a casa il risultato. “Il centrodestra deve essere compatto dall’inizio alla fine, qualunque cosa accada” ha assicurato Salvini. Ora si attendono risposte da Berlusconi. La settimana prossima sarà densa di trattative: Salvini infine ha confidato di essere in contatto da tempo con tutti i leader con l’ambizione di svelenire il clima. Per la Lega, Draghi deve continuare a fare il premier.
    “Ripeto quello che ho sempre detto, il candidato deve essere unitario e non divisivo. Non deve essere un capo politico, ma una figura istituzionale”. Lo ha detto Enrico Letta commentando l’indicazione di Silvio Berlusconi candidato al Quirinale per il centrodestra.
    “Il clima di serenità e di valutazione degli interessi generali del bene comune, prima di tutto, deve essere la guida per tutti quelli che hanno la responsabilità, il compito di eleggere il capo dello Stato. Spero che si possa svolgere in questo clima di serena partecipazione, di armonia, di impegno comune per il bene comune”, ha detto Letta lasciando la basilica di Santa Maria degli Angeli dopo il funerale di David Sassoli. 
    “Dopo 30 anni il centrodestra ha una occasione storica di fare una scelta di assoluto livello che non sia necessariamente di sinistra. Per 30 anni è stata la sinistra a dare le carte, diciamo che dopo 30 anni anche al Quirinale il centrodestra penso che abbia tutti i titoli, oltre che i numeri per fare la sua partita. Nessuno può dire ‘Berlusconi no, tu no’ perché è stato Presidente del Consiglio per tre volte. Io sono al lavoro perché voglio dare agli italiani una immagine di efficienza”, ha detto in mattinata Salvini al Villaggio Olimpico a Roma a margine di una iniziativa elettorale a sostegno di Simonetta Matone in vista delle supplitive.
    A margine dell’incontro del centro-destra sulla imminente elezione del Capo dello Stato, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi, confermano a nome dei loro partiti di essere impegnati, in vista delle future elezioni politiche, a non modificare l’attuale legge elettorale in senso proporzionale. Lo rende noto un comunicato sottoscritto da tutti tranne dal leader di Coraggio Italia Luigi Brugnaro.

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    Quirinale: Renzi, oggi riunione con grandi elettori Iv, sono 45

    “Ci riuniamo oggi con i grandi elettori di Italia viva, che sono 45, quindi non tantissimi, per decidere come aiutare la scelta”. Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi parlando delle elezioni per il prossimo capo dello Stato, ospite di ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai uno. 
    “Noi – ha detto Renzi – abbiamo bisogno di un presidente della Repubblica per 7 anni che abbia tra i grandi obiettivi, quello di aiutare il governo a gestire la fine della pandemia, spendere i soldi europei e confermare l’alleanza atlantica. Su questi temi bisogna capire se il centrodestra, che ha più numeri del centrosinistra, avrà la possibilità di fare una proposta o no”. E sull’ipotesi di un mandato bis di Mattarella, ha aggiunto: “Non ce le vedo tutte le forze politiche che chiedono a Mattarella di restare, secondo lei Salvini va a chiedergli di farlo? “.

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    Covid: da Francia via libera a quinto vaccino, il Novavax

    (ANSA) – PARIGI, 14 GEN – Il vaccino contro il coronavirus
    SarsCoV2 del gruppo farmaceutico americano Novavax, basato su
    una tecnologia classica e non mRna come Pfizer o Moderna,
    diventerà il quinto disponibile in Francia dopo il via libera
    dell’Alta Autorità per la Salute (Has) arrivato oggi.   
    Questo vaccino e quello di Janssen (Johnson&Johnson, già
    disponibile per gli over 55 in Francia) possono in alcuni casi
    essere una “alternativa utile” per le persone reticenti a farsi
    iniettare i vaccini mRna di Pfizer e Moderna, sottolinea in una
    nota l’authority transalpina. (ANSA).   

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    L'ultimo saluto a Sassoli. L'omelia: 'Portiamo nel cuore il tuo sorriso mite'

    Ultimo saluto a David Sassoli, il presidente del Parlamento Ue morto nei giorni scorsi. In mattinata si sono svolti i funerali di Stato nella chiesa di Santa Maria degli Angeli con le più alte cariche dello Stato e i presidenti della Commissione e del Consiglio Ue von der Leyen e Michel. Ieri folla ininterrotta alla camera ardente allestita in Campidoglio. 
    Con una bandiera europea posata sopra, il feretro di David Sassoli è stato accompagnato da sei carabinieri in alta uniforme all’interno della basilica. A Sassoli sono stati tributati gli onori militari con tre squilli di tromba.  

    “Tanti lo consideravano uno di noi per quell’aria empatica, un po’ per tutti era un compagno di classe, quello che tutti avremmo desiderato, che sicuramente ci avrebbe aiutato”. Così nella sua omelia al funerale di Stato di David Sassoli il cardinale e arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, amico sin dai tempi del liceo dello scomparso presidente del Parlamento europeo.
    “Sceglievi parole pacate e calibrate, le scagliavi come un arciere nel nostro cuore, parole che hanno modellato il nostro Paese e l’Europa, parole che profumano di fraternità”. Lo ha detto padre Francesco Occhetta, gesuita e politologo, in apertura dei funerali di Stato dello scomparso presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Occhetta ha ricordato che Sassoli aveva “la forza per camminare se tare dalla parte del bene e dei deboli. Lo sapevi e lo dicevi, il miracolo dell’eucarestia è che più cresce condivisione e più diminuiscono pace e povertà – ha aggiunto -. Sempre spinto a fare un passo in più. Il popolo ti ha riconosciuto come un presidente mite e prossimo”.
    “Era un uomo di parte e anche un uomo di tutti, la sua parte era quella della persona: per lui la politica doveva essere per il bene comune. Ecco perché voleva un’Europa unita con i valori fondativi, e ha servito perché le istituzioni funzionassero. Non ideologie ma ideali, non calcoli ma una visione”. Lo ha detto nella sua omelia l’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi, che ha citato l’ultimo messaggio di David Sassoli, prima di Natale, nell’omelia durante il funerale di Stato dello scomparso presidente del Parlamento europeo, suo amico dai tempi del liceo. “Abbiamo visto nuovi muri, i nostri confini in alcuni casi sono diventati confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità, muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo dalla fame dalla guerra dalla povertà – aveva detto Sassoli in un messaggio di auguri sui social, pochi giorni prima dell’ultimo ricovero in ospedale -. Il periodo del Natale è il periodo della nascita della speranza e la speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini e quando combattiamo contro tutte le ingiustizie”.
    “Hai sfondato muri di gomma con la tenacia della tua gentilezza, con l’ostentazione del rispetto che avevi per gli altri, con lo sfinimento del dialogo, la forza della prudenza e la dirompenza della tua mitezza. “A noi lasci una caparbia lezione di ottimismo”. Così gli ex colleghi del Tg1 hanno ricordato David Sassoli, in un messaggio letto durante il funerale di Stato dalla giornalista Elisa Anzaldo. Con voce rotta dalla commozione, Anzaldo ha rievocato quando “arrivava trafelato in studio” poco prima dell’inizio del Tg, il “maledettissimo vizio del fumo”, la sua ritrosia di fronte ai social network: “Lui diceva, ‘ma io sono qui, parliamoci’. Diceva che è social buttare giù un muro, perché dietro c’è un mondo. Che è social accogliere un migrante, perché dietro di lui c’è una comunità. Che La famiglia è più ricca e moderna di un gruppone Facebook”. “Un’ondata di affetto ci ha travolto al Tg1 – ha detto – e ci ha fatto ricordare tanti momenti: se a mensa se ti scappava poco poco l’inizio di una discussione politica non ti si fermava più, partivi da De Gasperi, per concludere che qualcosa comune bisognava farla. E l’hai fatta. Dicevi, il problema degli altri è il mio problema, L’indifferenza non è un’opzione, tutti gli insegnamenti di don Milani che avevi respirato a casa e raccontavi a noi”.
    “Grazie papà, buona strada e, mi raccomando, giudizio”. Rievocando una raccomandazione paterna, Giulio Sassoli, accanto alla sorella Livia, ha concluso il suo messaggio durante il funerale di Stato del padre David, in cui ha ricordato “la sua spontaneità e i modi di fare sempre autentici, in ogni contesto”. “Oltre a buongiorno e buonasera, esclamavi sempre ‘evviva’, come se anche solo incontrarsi fosse già una vittoria” ha ricordato Giulio Sassoli”, rievocando “la dignità di chi non ha mai fatto pesare la sua malattia, né ora né anni fa. In un mondo di scuse, dicevi ‘Sì ma io c’ho da fa”. Ci hai insegnato che la fama e la popolarità hanno senso solo se si riescono a fare cose utili”. E poi ancora “passione e amore”, sono le parole del tuo insegnamento pronunciate fino all’ultimo. La figlia Livia, poi, ha letto l’ultimo messaggio pronunciato da David Sassoli prima di Natale.
    “Sarà dura, durissima, ma in questi anni ci hai dimostrato che niente è impossibile”. Con queste parole Alessandra Vittorini ha concluso un messaggio rivolto al marito David Sassoli, in conclusione del funerale di Stato dello scomparso presidente del Parlamento europeo. “Ci siamo cercati e trovati sui banchi di scuola. In questo tempo lo stare insieme ha fatto i conti con altro e altrove – ha ricordato -. Ti abbiamo sempre diviso e condiviso con altri, famiglia e lavoro, famiglia e politica, famiglia e passioni. Altri luoghi e altri impegni con cui hai costruito con tenacia il tuo modo di essere, di fare, i tuoi valori. Noi siamo stati il tuo punto fermo ma dividerti e condividerti con altri ha prodotto questa cosa immensa a cui stiamo assistendo in queste ore, e che abbiamo visto nei fiori e nei biglietti trovati l’altro ieri attaccati al portone in strada”.

    Sassoli, il messaggio “politico” della figlia Livia

    Alla cerimonia hannno partecipato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Mario Draghi. Entrato nella basilica, Draghi ha stretto la mano al premier spagnolo Pedro Sanchez, giunto poco prima di lui, e poi ha salutato i vertici delle istituzioni europee, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Luciana Lamorgese, Luigi Di Maio e Renato Brunetta sono fra i primi ministri giunti alla basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, a Roma. Fra i circa 300 partecipanti già nella basilica ci sono anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il segretario del Pd Enrico Letta, il senatore a vita Mario Monti, Gianni Letta, e la delegazione del Parlamento europeo. 

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    Quirinale: Salvini, centrodestra compatto su Berlusconi. Letta: 'Si dialoga ma senza il Cav'

    “Centrodestra compatto e convinto nel sostegno a Berlusconi, non si accettano veti ideologici da parte della sinistra. Spero che nessun segretario e nessun partito si sottraggano al confronto ed alla responsabilità”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini.  
    Centrodestra unito nel nome di Berlusconi? “Noi siamo assolutamente disponibili a dialogare ma abbiamo già detto che il dialogo deve avvenire su un nome condiviso di una personalità istituzionale, non di un capo partito. Lo abbiamo detto in modo chiaro, mi sembra una cosa di buonsenso, non eccezionale o strana”. Lo dice il segretario Pd Enrico Letta, uscendo dalla sede di Arel, ai microfoni di Fanpage e Fattoquotidiano.it. Salvini si è detto disponibile a restare al governo anche senza Draghi: è un segnale? “In queste ore c’è qualche elemento di dialogo positivo, ma siamo solo all’inizio”, afferma. 
    Il vertice del centrodestra è convocato per domani alle 13.30 a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi. La riunione inizierà al termine dei funerali di David Sassoli, a cui prenderanno parte diversi esponenti del centrodestra. 
    “Il clima che si respirava l’altro giorno quando è stato commemorato David Sassoli in Parlamento era straordinario, di serenità e di armonia, di desiderio da tutte le parti di contribuire a guardare agli interessi del Paese e non alle differenze di parte. Si tratta di una grande lezione, un grande contributo. Se i grandi elettori, parlamentari e non, procedessero all’elezione del presidente della Repubblica, David avrebbe un grandissimo merito”, ha detto Gianni Letta parlando all’uscita della Camera ardente di Sassoli davanti alle tv.
     “Trovo molto sagge le parole di Gianni Letta. Ha fatto un appello molto serio. Sono totalmente d’accordo con Letta, Gianni”. Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a Metropolis Live, sui canali on line del gruppo Gedi. 
    “Noi dimostreremo coi fatti che l’unico sicuro ‘ago della bilancia’ in questa partita sarà proprio il Movimento 5 Stelle, il gruppo di maggioranza relativa in questo Parlamento. Abbiamo l’onore ma anche l’onere di rappresentare 11 milioni italiani” Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte in assemblea congiunta dei deputati e senatori.

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    La camera ardente di Sassoli. Il saluto di Mattarella e Draghi

    Il presidente del Parlamento Ue David Sassoli avrà i funerali di Stato e sarà omaggiato dalle più alte cariche italiane ed europee. La commozione trasversale per la prematura scomparsa dell’esponente del Pd, nelle prossime ore, avrà Roma come protagonista.
    La musica sacra di Johann Sebastian Bach in sottofondo e le corone di fiori delle istituzioni italiane ed europee hanno fatto da cornice nella camera ardente predisposta in Campidoglio per il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. I sette Mottetti e le Cantate di Bach a tema funebre o meditativo si sono alternate mentre cittadini, autorità e parlamentari rendevano omaggio a Sassoli, il cui ritratto sorridente con alle spalle la bandiera UE, spiccava dietro il feretro. Attorno ad esso i cuscini e le corone di fiori delle istituzioni italiane (Presidenza della Repubblica, del Consiglio, Camera e Senato) ed europee (Parlamento e Commissione). Alcuni cittadini hanno posato un fiore vicino alla bara mentre molti si sono fatti il segno della croce.

    I primi a rendere omaggio a Sassoli sono stati il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, accolti alla camera ardente in Campidoglio, dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
    A salutare il presidente del Parlamento europeo anche il presidente della Camera Roberto Fico e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Omaggio anche di Walter Veltroni: il sindaco Gualtieri lo ha accolto all’arrivo e lo ha accompagnato nel percorso, fino all’abbraccio con i familiari di Sassoli. In Campidoglio è giunto Goffredo Bettini, già eurodeputato del Pd e collega di Sassoli a Bruxelles e il sindaco di Firenze (dove David Sassoli era nato), Dario Nardella. Tra i presenti anche Gianni Letta.
    David Sassoli è stato ricordato oggi aprendo i lavori della commissione dell’Europarlamento per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe): “Vorrei esprimere a nome della Commissione le nostre condoglianze per la perdita” del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. “Siamo obbligati – ha detto il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas – a continuare il lavoro istituzionale ma in questi momenti difficili i nostri pensieri sono vicini alla sua famiglia”.
    Il presidente del Consiglio Mario Draghi, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere lunedì a Strasburgo per la commemorazione di Sassoli in programma alle 18 alla plenaria del Parlamento Ue.
    In Campidoglio, dalle ore 10.30, è stata aperta la camera ardente al pubblico mentre le esequie saranno domani a mezzogiorno e vedranno la partecipazione, tra gli altri, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e del numero uno del Consiglio Ue Charles Michel. Ma a Roma ci saranno anche decine e decine di volti della politica italiana ed europea.
    Numerosi parlamentari e comuni cittadini stanno rendendo omaggio al presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Ad arrivare Antonio Tajani e i capigruppo di Fi Paolo Barelli e Annamaria Bernini, ma a che altri parlamentari come Andrea Cangini. Tra i numerosi esponenti del PD sono giunti Luigi Zanda, Graziano Delrio, Stefano Ceccanti, Walter Verini Andrea Marcucci, Franco Mirabelli, Andrea Giorgis Barbara Pollastrini, Alberto Losacco, Gianni Cuperlo, Beppe Fioroni. Anche Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Stefano Fassina, Marco Follini, Sergio Cofferati. Anche il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini.
    Una folta delegazione di Italia Viva guidata da Matteo Renzi, Ettore Rosato, e dai capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone ha reso omaggio alla salma del presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Renzi e gli altri parlamentari di Italia Viva si sono poi intrattenuti a lungo a salutare i familiari di Sassoli ed il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Omaggio anche del ministro della Salute Roberto Speranza e di una delegazione di parlamentari di Leu, guidati dal capogruppo e Federico Fornaro e da Pier Luigi Bersani.
    La presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati in Campidoglio per visitare la camera ardente del presidente del Parlamento europeo. Ad accoglierla, anche in questo caso, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Casellati si è a lungo intrattenuta con la moglie e il due figli del presidente del Parlamento europeo.
    E il saluto del segretario del Pd Enrico Letta insieme a i membri della segreteria del partito. Letta si è a lungo soffermato in raccoglimento davanti alla salma di Sassoli per poi salutare i familiari del presidente del Parlamento europeo. “E’ impressionante la mobilitazione di tantissimi cittadini in queste ore per David Sassoli – ha detto Letta -. È l’entusiasmo per l’Europa e per la buona politica che David ha saputo generare, a cui noi vogliamo dare seguito prendendo delle iniziative in nome di David Sassoli per la buona politica e per l’Europa”. I senatori del pd, guidati dalla capogruppo a Simona Malpezzi e dai suoi vice, Franco Mirabelli e Caterina Biti, hanno reso omaggio a Sassoli.
    Anche il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola si è recato alla camera ardente, insieme alla delegazione Pd. Con i vertici del partito si è schierato in picchetto attorno al feretro del Presidente del Parlamento europeo. In un’intervista al Gr1, il suo ricordo: “David Sassoli è stato un grande interprete dei valori migliori della tradizione democratica italiana rafforzata da un europeismo che lo ha visto protagonista. La sua presidenza non era cerimoniale e non era burocratica. Lui ha combattuto negli ultimi due anni perché il parlamento avesse voce in capitolo al servizio dei cittadini europei”. 
    “Ho conosciuto David Sassoli come presidente dei conservatori europei e posso dire che era una persona leale che rispettava gli avversari e per questo mi mancherà”, ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, dopo aver visitato la Camera ardente.
    “La scomparsa di David Sassoli lascia un vuoto enorme, era un grande italiano e un grande europeo”: queste le prime parole di Luigi Di Maio in apertura del vertice dei ministri degli Esteri Ue a Brest, nel nord-ovest della Francia, dove i rappresentanti delle diplomazie europee hanno osservato un minuto di silenzio, in piedi, in memoria del presidente del Parlamento europeo scomparso due giorni fa.

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    Quirinale: Catafalchi 2.0, resta il nodo positivi sul voto per il Colle

    Aula a capienza limitata. Una sola votazione al giorno con ‘chiama’ a fasce orarie. Tampone antigenico di terza generazione di rigore per il giuramento. ‘Catafalchi 2.0’ che consentano il ricambio d’aria salvaguardando però la segretezza del voto. E, ovviamente, mascherine Ffp2 sempre indossate. A dieci giorni dalla prima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il nuovo presidente della Repubblica arriva il protocollo di sicurezza che dovrebbe consentire a questa operazione complessa ed istituzionalmente delicata di svolgersi con il massimo di sicurezza per i grandi elettori. Alla conferenza dei capigruppo della Camera sono state comunicate dal presidente Roberto Fico tutte le misure elaborate dai Questori di Montecitorio e Palazzo Madama per l’elezione in tempo di Covid del nuovo Capo dello Stato. Misure che, però, non risolvono un tema enorme: quello dei grandi elettori che al momento in cui ci sarà da scrivere su una scheda il nome del successore di Sergio Mattarella non potranno recarsi a Montecitorio perchè contagiati o in quarantena. Per loro le porte del Palazzo resteranno chiuse, anche se non manca il dibattito sull’opportunità di fare qualcosa per consentire anche a loro di esprimere il proprio voto.
    Un tema che resta caldo visto il numero dei contagi: oggi se ne registravano quaranta tra i deputati e poco meno di unha decina tra i senatori. Durante le votazioni e lo spoglio la capienza massima dell’Emiciclo di Montecitorio è stata fissata a soli 200 grandi elettori. Ciascun gruppo parlamentare deciderà chi resterà in Aula in proporzione alla propria consistenza. Nelle tribune invece potranno accedere 106 grandi elettori senza contingentamento per gruppo. Il tetto “salterà”, però, per il giuramento del nuovo presidente della Repubblica: saranno ammessi tutti i grandi elettori purché abbiano fatto un tampone antigenico di terza generazione la mattina stessa della cerimonia nelle postazioni per loro allestite a Montecitorio a Palazzo Madama. Il ‘rilassamento’ nei numeri, viene spiegato, è possibile per la breve durata di questa pur significativa fase, stimata tra i 45 ed i 50 minuti in tutto. A meno di particolari situazioni, si terrà una votazione al giorno per la quale complessivamente, tra le fasi di voto e spoglio, sono state previste circa 4 ore e mezza. Nell’ordine, senatori a vita, senatori, deputati e delegati regionali verranno chiamati in gruppi di cinquanta per fasce orarie. Accederanno in Aula da uno degli accessi dell’Emiciclo dove ci saranno quattro cabine poco più grandi dei “catafalchi”: al posto delle tendine, avranno una ‘doppia quinta’, a tutela della segretezza del voto e per far circolare l’aria.
    Dovranno igienizzarsi le mani prima e dopo aver votato, e quindi lasciare l’emiciclo dall’altra uscita. Le regole generali al momento restano quelle che sono: chi può entrare a Montecitorio vota; chi non può, invece no. La questione del voto dei positivi è stata posta da Fdi con Francesco Lollobrigida, chiedendo che venga autorizzato in via legislativa lo spostamento dei grandi elettori positivi nella città di Roma per votare con apposite modalità alla Camera. Fi e Lega hanno proposto di inviare funzionari delle prefetture a prendere il voto dei positivi a domicilio. Pd, M5S, IV e CI si sarebbero invece detti contrari a far votare i positivi, sostenendo che è fisiologico che i malati non possano votare.

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    Caro Bollette, il governo accelera. Si lavora ad un decreto entro gennaio

    Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, durante il periodo natalizio ha consegnato al premier, Mario Draghi, un documento preliminare con un pacchetto di dieci misure (anche strutturali) per contenere il caro-bollette. Il documento di Cingolani serve da base per un provvedimento in materia (probabilmente un decreto legge) che il governo intende emanare entro la fine di gennaio. Lo ha appreso l’ANSA da fonti governative. 
    Secondo il Pd, il tema è una priorità. “L’aumento del costo dell’energia è una priorità su cui il Pd chiede un impegno rapido del Governo, con provvedimenti che rafforzino le misure già messe in campo nei mesi scorsi e con l’ultima legge di bilancio”, afferma Chiara Braga, responsabile Ambiente della segreteria del partito.  “Servono risorse a sostegno dei settori economici più colpiti, della manifattura energivora e delle pmi, anche prevedendo uno scostamento di bilancio, destinando in modo strutturale i proventi delle aste ETS e lavorando su ipotesi percorribili di compartecipazione da parte dei produttori e della finanza che in questa fase stanno realizzando extraprofitti”.