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    Emilia, la piccola fan di Mattarella esulta per lui

    E’ la prima fan che da Palermo ha trepidato più di tutti per questo risultato. Da giorni ha seguito tutte le fasi per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Non ha mai smesso di sperare che il suo politico preferito fosse riconfermato. Emilia Saccomando, la bimba palermitana di otto anni, l’unica in Italia che ha avuto modo di parlare con Sergio Mattarella, ha trascorso le ultime ore davanti alla televisione in attesa della ‘fumata bianca’. “Questa mattina siamo usciti per fare alcuni acquisti – racconta la mamma, l’avvocato Monica Manzone – appena ha compreso che il presidente Sergio Mattarella potesse essere riconfermato siamo dovute tornare a casa perché voleva seguire le fasi del voto”. Martedì scorso Emilia era riuscita a parlare con il presidente e consegnarli la terza lettera che gli ha scritto. “Era fiduciosa che potesse finire così – aggiunge la madre – e lei spera di poterlo incontrare, ma al momento dal Quirinale non abbiamo avuto nessuna risposta. Ma comprendiamo che questi sono giorni davvero febbrili”. La bambina in questi anni lo ha rincorso diverse volte. Alla fine, mentre il presidente stava tornando a Roma, Emilia era riuscita a coronare il suo sogno. Accompagnata dalla mamma ha atteso che il presidente Mattarella scendesse dal suo appartamento di via Libertà a Palermo. Così è riuscita finalmente a parlare con il Capo dello Stato diventato ormai il suo “amico del cuore”, tanto da tenere nella sua stanzetta un cartonato a grandezza naturale del presidente. Mattarella le ha chiesto quanti anni avesse e cosa studiasse. “Ho otto anni e studio gli egiziani” ha risposto prima di consegnargli la sua terza lettera. Alla prima missiva il Capo dello Stato aveva risposto: “Cara Emilia, ti ringrazio per la tua attenzione nei miei confronti. Mi rendo conto che, come a tutti i bambini d’Italia, ti sia mancata la scuola ma era purtroppo necessario per non ammalarsi. Ti invito a non avere paura del buio: di giorno c’è il sole e di notte la luna e sono entrambi belle condizioni. Ti auguro di poterti recare in questi giorni al mare, con il suo bellissimo colore azzurro. Tanti auguri per il tuo futuro”. In un’altra lettera inviata a Mattarella la piccola ha invitato il Capo dello Stato nella sua scuola a Palermo per parlare della Costituzione “quando avrà finito di lavorare…”. Chissà se adesso, dopo la riconferma, Sergio Mattarella accetterà l’invito.

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    Giorgetti, dimissioni? Serve nuova fase governo

    “Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l’intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica. Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese”. Così il ministro dello sviluppo Giancarlo Giorgetti al termine di un incontro con il segretario delle Lega Salvini. I due hanno chiesto un incontro a Draghi.

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    Quirinale: Letta, da Mattarella scelta di generosità

    “Per quanto ci riguarda la capacità di giocare di squadra è la ragione vera del successo. Non c’è individualismo, non c’è personalismo”, ha detto il segretario all’assemblea con i grandi elettori in corso alla Camera.
    “Tutti i passaggi politici hanno dimostrato, nel momento più difficile in assoluto, che il campo largo esiste grazie al nostro lavoro. Siamo riusciti a tenere tutti attorno”, ha aggiunto Letta

    “Voglio esprimere un grande ringraziamento al Presidente Mattarella per la scelta che è una scelta di generosità nei confronti del Paese ed è oggi fondamentale, importante e necessaria. Credo che sia una bella giornata per l’Italia e importante per la politica italiana”. Lo ha detto  Letta in conferenza stampa alla Camera

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    La Consulta elegge Amato, è il nuovo presidente. Patroni Griffi ha giurato al Quirinale

    È Giuliano Amato il nuovo presidente della Corte Costituzionale. Torinese, 83 anni, professore emerito di diritto pubblico comparato, più volte ministro, ha all’attivo due mandati da presidente del Consiglio nel 1992-1993 e nel 2000-2001. Nominato da Giorgio Napolitano il 12 settembre 2013, è il giudice costituzionale con maggiore anzianità, rimarrà in carica circa 8 mesi prima del termine del suo mandato di nove anni.
    Conflitti sui valori, dalla famiglia alle questioni di genere, quanta sicurezza e quanta libertà: “questi sono i conflitti più impegnativi da comporre”, “la Costituzione dice molto”, ma “non dice quale soluzione” trovare “ed è qui che la collaborazione tra Corte e parlamento diventa essenziale”. Lo ha detto il presidente della Consulta, Giuliano Amato. Dal cognome della madre e del padre, dall’ergastolo ostativo al suicidio assistito, la Corte indica una soluzione possibile, ha ricordato, “ma saremmo molto più contenti se le soluzioni arrivassero dal parlamento”.Questa mattina al Palazzo del Quirinale ha prestato giuramento, dinanzi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Giudice della Corte Costituzionale, Filippo Patroni Griffi , eletto dal Consiglio di Stato il 15 dicembre 2021.    Erano presenti alla cerimonia il Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, il Presidente – facente funzioni – della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, i Giudici costituzionali in carica, i Giudici emeriti della stessa Corte ed altre Autorità dello Stato. E’ quanto si legge in una nota del presidente della Repubblica. 

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    TEMPO REALE/ E' Mattarella bis, la richiesta della maggioranza

      I partiti della maggioranza trovano l’intesa per riconfermare Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. L’ottava votazione al via dalle 16.30 si chiuderà quindi con la fumata bianca per l’attuale inquilino del Colle. La decisione di convergere sul capo dello Stato arriva dopo una mattinata di incontri e consultazioni tra i leader, il premier e lo stesso presidente della Repubblica che, raccontano in ambienti parlamentari, avrebbe ricevuto diverse telefonate dai leader di partito stamane mentre si trovava nella sua nuova casa di Roma. Mario Draghi ha fatto da trait d’union tra il Colle e le forze politiche dopo un colloquio con Mattarella a margine del giuramento al Quirinale di Filippo Patroni Griffi come giudice della Corte Costituzionale.
    È opportuno che Mattarella resti al Colle “per il bene e la stabilità del Paese” avrebbe detto il premier – secondo quanto si è appreso da fonti autorevoli – allo stesso presidente della Repubblica e ai leader politici, che ha sentito nella mattinata. Dopo un vertice dei leader della maggioranza l’annuncio dell’intesa per chiedere a Mattarella di restare. Nel pomeriggio, verso le 15, arriverà l’atto formale con una visita dei capigruppo della maggioranza al Quirinale.
    L’accelerazione che ha portato alla decisione di presentarsi da Mattarella per chiedergli di restare, è arrivata dopo che sono naufragate altre ipotesi avanzate da Salvini, che alla fine si è allineato: ‘Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo’. Salvini ha sentito poi al telefono Draghi preannunciandogli una visita a conclusione delle votazioni. Il sì a Mattarella arriva con una nota anche dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che comunica direttamente al capo dello Stato il sostegno del suo partito. “Grande soddisfazione” anche dal leader del Pd Enrico Letta: “È un grande successo per il Paese, il Parlamento e la stabilità del governo”. Un invito a non perdere tempo viene da Pier Ferdinando Casini che fino a questa mattina era uno dei nomi su cui una parte delle forze politiche era pronta a convergere: “Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse del Paese”. 

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    Quirinale, vertice dei centristi con Fi: uniti su Casini

    (ANSA) – ROMA, 29 GEN – Disponibili a sostenere oggi Pier
    Ferdinando Casini per il Quirinale: è quanto è emerso al termine
    di una riunione durata circa un’ora e mezza, appena terminata,
    alla quale hanno partecipato il coordinatore di Forza Italia,
    Antonio Tajani, Lorenzo Cesa dell’Udc, Maurizio Lupi per Noi per
    l’Italia e Giovanni Toti e Paolo Romani per Coraggio Italia.   
    Un vertice importante perché, dopo lo strappo tra Forza
    Italia e il resto del centrodestra, sancisce la nascita di un
    nuovo gruppo di grandi elettori che porteranno avanti trattative
    autonome. (ANSA).   

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    Quirinale: il film della giornata. Casellati non ce la fa

    Non passa la Casellati. Alla presidente del Senato solo 382 voti nel quinto scrutinio per il Quirinale, con una sessantina di franchi tiratori nel centrodestra e sospetti di Fdi su Forza Italia e centristi. La sesta votazione a vuoto tra astensioni del centrodestra e schede bianche del centrosinistra. Ma per la settima, domani alle 9.30, si riapre la trattativa.
    20.19 Si è conclusa nell’Aula di Montecitorio la quarta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Parte ora lo spoglio, che viene effettuato personalmente dal presidente della Camera Roberto Fico. Accanto a lui la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.20.09 – “Ho L’impressione che ci sia la sensibilità di Salvini, spero di tutto il parlamento, per la possibilità di una presidente donna, il M5s lo ha sempre detto”. Lo ha detto Giuseppe Conte parlando di “almeno due, solide e super partes” figure.20.00 – “Adesso sto lavorando perché ci sia unione di intenti e voti e domani si chiuda, e il governo torni a lavorare in piena carica”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.19.52 – “Sto lavorando perché ci sia presidente donna, una donna in gamba, non faccio nomi né cognomi”. Così il leader della Lega Matteo Salvini. 19.39 – Matteo Salvini “l’ho trovato bene, abbiamo discusso in modo franco e aperto e continueremo a farlo”. Lo ha detto Enrico Letta intervistato su La 7.19.27 – “Non credo che la nostra Repubblica preveda che per l’elezione del Presidente serva un accordo sul governo e sarei molto stupito se Draghi lo facesse. D’altra parte se la maggioranza lo vuole eleggere noi siamo ininfluenti “. Lo dice il vice presidente del Senato di Fdi Ignazio La Russa, a chi gli chiede del nome del premier per il Colle.19.21 – “Sono fiducioso che l’inizio di questo dialogo possa portare alla soluzione. Non sarà semplice”. Lo ha detto Enrico Letta parlando con i giornalisti degli incontri con Salvini. “Non sono sicuro che si esca con un nome adesso. Bisogna trovare una soluzione che tiene”.19.13 –  “Non so se domani è il giorno buono. Cerchiamo di essere il più rapidi e efficienti possibili: ognuno è una minoranza ma è importante che dentro la maggioranza che sostiene il governo si trovi un’intesa, che possa essere anche più larga”. Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta a Sky tg24.19.08 – Salvini a colloquio con Conte e Letta, poi con Tajani e Ronzulli. Al lavoro per dare risposta positiva al Paese, di alto livello e al di fuori dei partiti, superando veti e perdite di tempo. E’ quanto fanno sapere fonti della Lega in una nota. 18.49 – “No comment” sul presunto incontro tra il segretario Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Mario Draghi. E’ quanto fanno sapere fonti della Lega. Il leader della Lega si trova alla Camera: sono in corso contatti con gli altri partiti del centrodestra dopo il colloquio tra il leader della Lega, Giuseppe Conte ed Enrico Letta.18.48 – “Abbiamo finalmente iniziato a parlare, ma siamo all’inizio”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta parlando dell’incontro con Salvini.18.41 – E’ terminato l’incontro tra Matteo Salvini, Enrico Letta e Giuseppe Conte. I tre, che si sono riaggiornati tra un’ora, hanno a quanto si apprende vagliate alcune ipotesi.18.39 – “Sono in corso discussioni e poi vedremo, ci stiamo parlando”. Lo ha detto Enrico Letta parlando con i giornalisti dell’incontro con Conte e Salvini.18.22 – Il segretario della Lega, Matteo Salvini s’è visto con il premier Mario Draghi. I due sono stati visti uscire a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro dallo stesso palazzo nei pressi di via Veneto.18.14 – Un incontro è in corso alla Camera, a quanto si apprende, tra Matteo Salvini, Enrico Letta e Giuseppe Conte.17.59 – Una iniziativa trasversale ai gruppi di Pd, M5s e Leu per far salire i consensi a Sergio Mattarella, così da fare superare il numero di 166 raggiunto ieri, è in corso mentre è iniziato il sesto scrutinio. Secondo quanto riferiscono alcuni grandi elettori Dem le capigruppo sono state avvisate, tanto è vero che in questo scrutinio i due delegati d’Aula, Emanuele Fiano e Beatrice Lorenzin non stanno controllando che i parlamentari passino rapidamente nelle cabine elettorali, così da dimostrare di rispettare il mandato di votare scheda bianca.17.58 – Lungo colloquio nell’Aula della Camera tra Pier Ferdinando Casini ed un gruppi poi parlamentari della Lega e del Pd: tra questi ultimi si riconoscono Dario Stefano e l’ex capogruppo a Palazzo Madama Andrea Marcucci. Il gruppo, in una sospensione dei lavori, si fa anche un serie che viene scattato dal senatore leghista Candiani.17.45 – “Abbiamo aperto una trattativa”, con il centrosinistra, “vediamo”. Lo ha detto la capogruppo al Senato di Forza Italia, Anna Maria Bernini, parlando con i giornalisti alla Camera.17.17 – “Salvini farà che gli dice Berlusconi, immagino che vada a ruota di Berlusconi. Cosa dirà Berlusconi? Dirà che la sinistra vuole uno dei suoi alla presidenza”. Così il senatore della Lega Umberto Bossi, parlando con i giornalisti in Transatlantico. 17.12 – Il leader del M5s Giuseppe Conte sta sentendo il centrodestra che “dopo questa forzatura istituzionale e il fallimento della prova appare molto diviso”. Lo riferiscono fonti qualificate del M5s che aggiungono: “si intensificano le trattative”.17.05 – Al via nell’Aula di Montecitorio la sesta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza non ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati ma il vicepresidente Fabio Rampelli. Il quorum richiesto è quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.16.56 – Pd, M5S e Leu voteranno scheda bianca. È quanto risposto ai giornalisti dal capogruppo Leu Federico Fornaro.16.51 – Il centrodestra si astiene alla 6/a votazione. I grandi elettori non ritireranno la scheda.16.37 – Il presidente del M5s Giuseppe Conte e il leader di Leu Roberto Speranza sono appena rientrati al gruppo Pd della Camera, per riprendere l’incontro con il segretario dem Enrico Letta. 16.17 – È terminata la riunione fra il segretario del Pd, Enrico Letta e i leader del M5S Giuseppe Conte e di Leu Roberto Speranza. L’incontro è avvenuto nella sede del gruppo Pd alla Camera per fare il punto sulla quinta votazione per il Colle, con il presidente del Senato Elisabetta Casellati candidata dal centrodestra.16.15 – Il centrodestra si è contato nel voto su Elisabetta Casellati segnando le schede scrivendo in modo diverso il nome della presidente del Senato, anche se nello spoglio il presidente della Camera Roberto Fico ha letto solo il cognome. Secondo quanto hanno confermato varie fonti di centrodestra, la Lega ha scritto Casellati, Fdi e Nci Elisabetta Alberti Casellati, Fi e Udc Elisabetta Casellati, Coraggio Italia Alberti Casellati.15.52 – “Fratelli d’Italia, anche alla quinta votazione, si conferma come partito granitico e leale. Anche la Lega tiene. Non così per altri. C’è chi in questa elezione, dall’inizio ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di centrodestra. Le decine di milioni di italiani che credono in noi non meritano di essere trattati così. Occorre prenderne atto, e ne parlerò con Matteo Salvini, per sapere cosa ne pensa”. Così il leader di FdI, Giorgia Meloni.15.48 – Riunione in corso al gruppo Pd della Camera fra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto speranza per fare il punto sul voto dopo la fumata nera su Elisabetta Casellati, candidata dal centrodestra ,al Colle. Insieme ai leader di Pd, M5S e Leu ci sono i capigruppo.15.41 – “Il fallimento del tentativo di Elisabetta Casellati impone di chiudere subito su un nome diverso”. Lo scrive su Twitter Ettore Rosato, presidente di Italia viva. 15.36 – Secondo quanto si apprende, è cominciato un nuovo vertice del centrodestra e si svolge negli uffici della Lega alla Camera. 15:28 – Scintille tra Ignazio La Russa e Giovanni Toti in Transatlantico, davanti ai giornalisti pochi istanti dopo la fine dello spoglio, caratterizzato da una cinquantina di franchi tiratori nel centrodestra. “Hai già espresso la tua soddisfazione per il risultato, stai già festeggiando?”, saluta l’ex ministro FdI il Governatore ligure, con un sorriso che celava a stento grande disappunto. E Toti, impeturbabile, replica: “No, vi lascio spazio, vi lascio andare avanti…”. Quindi, pochi minuti dopo, sempre davanti ai taccuini dei cronisti, un secondo scambio molto acido tra i due, stavolta vicino agli ascensori del palazzo. Chi ha tradito? Viene chiesto sempre a La Russa: “Guardate tra i centristi e in Forza Italia”, risponde. A quel punto, casualmente, passa di nuovo Toti. I cronisti gli riferiscono l’accusa di La Russa: “Io sarei contento se avessi 70 parlamentari – ribatte il dirigente di Coraggio Italia – ma non è così”. Taglia corto La Russa, masticando amaro: “Infatti, ne hai la metà”. 15.26 – “Dopo Casellati non resta che Mario Draghi”. Lo dichiara Luigi Brugnaro, leader di Coraggio Italia.15.04 –  Si ferma a quota 382 la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati nel corso del quinto scrutinio per l’elezione del Capo dello Stato. Gli astenuti sono stati pari a 406. Sergio Mattarella ottiene 46 voti, 38 vanno a Di Matteo, 8 a Berlusconi, 7 a Tajani e altretanti a Cartabia. Casini incassa 6 voti mentre Draghi ne ottiene 3, Belloni 2. Le schede bianche sono state 11, le nulle 9. In tutto i votanti 530, i presenti 936.
    14.51 – Quirinale: ancora fumata nera, Casellati non ha quorum. Voti per Mattarella e Di Matteo
    14.23 – Si è conclusa nell’Aula di Montecitorio la quinta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Parte ora lo spoglio, che viene effettuato personalmente dal presidente della Camera Roberto Fico. Accanto a lui la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.
    13.50 – Finita la chiama dei deputati nell’Aula dei deputati. La seduta riprende alle 14 con il voto dei delegati regionali.
    13.20 – “E’ del tutto inopportuno che la Presidente Casellati nello spoglio odierno co-presieda lo scrutinio delle schede, di fatto controllando i voti per sé stessa. Nel 1992, quando Oscar Luigi Scalfaro si trovò in analoga condizione, si astenne dal presiedere lo scrutinio lasciando il compito al vicepresidente Rodotà. Ci auguriamo il medesimo rispetto delle istituzioni”. E’ quanto dichiara Enrico Borghi della segreteria nazionale del Pd.
    12.33 – “Ho appena esercitato il mio diritto-dovere di votare per scegliere un presidente all’altezza. Sono deluso, da cittadino italiano, dalla fuga della sinistra che diserta il voto. E anche le riunioni della maggioranza. Proporrò di riincontrarci prima del secondo voto del pomeriggio. Se si fugge e non si vota, la situazione non si risolve”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini in conferenza stampa a Montecitorio.
    12.14 – Si è conclusa nell’Aula della Camera la votazione dei senatori per l’elezione del presidente della Repubblica. Ora votano i deputati.
    12.11 – Nessun incontro di maggioranza. I leader di Pd, M5s e Leu, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno disertato l’incontro proposto da Matteo Salvini. I tre leader di censtrosinistra sono stati riuniti per circa tre ore nella sede del gruppo Pd alla Camera. L’incontro si è da poco concluso.
    11.39 – “Consideriamo la unilaterale candidatura della seconda carica dello stato, peraltro annunciata a un’ora dalla quinta votazione, un grave errore. Per il rispetto che si deve alle istituzioni, oggi esprimeremo un voto di astensione nella formula “presente non votante”. Così Pd, M5s e Leu al termine del vertice dei 3 leader.
    11.21 – “ll centrodestra ha trovato l’accordo per il voto di questa mattina, su Elisabetta Casellati che da Presidente del Senato, Seconda Carica dello Stato, diventerebbe Prima Carica dello Stato. Io conosco Elisabetta Casellati da oltre 30 anni e posso garantire sulla sua assoluta adeguatezza a questo eventuale nuovo ruolo super partes. Per tale motivo mi rivolgo ai Parlamentari di tutti gli schieramenti, per chiedere loro di sostenere la Casellati”. E’ quanto si legge in un post sui canali social di Silvio Berlusconi.
    11.16 – I senatori del Pd e di IV non stanno rispondendo alla prima chiama per l’elezione del presidente della Repubblica.
    11.15 – I senatori M5S non stanno rispondendo alla prima chiama della votazione per il presidente della Repubblica.
    11.06 – “Con questo Parlamento non si decide niente. La soluzione sono le elezioni. Ora combattiamo e sulla base di quello che accradrà faremo le nostre valutazioni”. Così la leader di FdI, Giorgia Meloni a Montecitorio. “Il centrodestra è compatto, ma è anche molto attrattivo”. “Non c’entra una crisi di governo, perché Casellati è stata votata alla presidenza del Senato anche dal M5s. Che cosa c’è di divisivo? Ci sono stati candidati molto più divisivi, è la seconda carica dello Stato ed è assolutamente la proposta più istituzionale, ne potevamo fare di più divisive, ma dire di no a lei è un modo di dire di no a chiunque non è di sinistra”.
    11.04 – Al via nell’Aula di Montecitorio la quinta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto è da questa votazione quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.
    10.41 – Da oggi doppia chiama a Montecitorio per eleggere il presidente della Repubblica. La seconda si terrà alle 17:00. Lo hanno deciso i capigruppo.
    10.13 – Berlusconi ha indicato di votare la Casellati. Lo ha detto, a quanto raccontano alcuni presenti, il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani nel corso dell’assemblea di Forza Italia.
    10.02 – Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha invitato Giuseppe Conte, Enrico Letta, Matteo Renzi e Roberto Speranza e ha proposto un vertice entro le 11, a Montecitorio. Lo fa sapere la Lega che conferma di volere due votazioni.
    9.54 – Matteo Salvini ha formalmente invitato tutti i leader della maggioranza, prima della votazione. Lo fa sapere la Lega. Matteo Salvini ha formalmente invitato tutti i leader della maggioranza, prima della votazione. Lo fa sapere la Lega.
    9.46 – Orientamento per scheda bianca, ma anche valutazioni su candidature alternative. È quanto stanno valutando i leader di M5s, Pd e Leu, riuniti alla Camera. Lo si apprende da fonti di centrosinistra.
    9.45 – I grandi elettori del centrodestra voteranno il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati alla chiama di stamattina. Lo ha deciso il vertice dei leader.
    9.19 – Il centrodestra non ha ancora comunicato al centrosinistra il nome del candidato che oggi dovrebbe votare per il Quirinale. E’ quanto si apprende da varie fonti mentre è in corso il vertice di M5s, Pd e Leu. Le delegazioni stanno valutando come comportarsi nel caso in cui il centrodestra votasse un nome di area nella quinta votazione. L’idea ad ora prevalente sarebbe quella di uscire dall’aula o astenersi. 
    9.17 – E’ cominciato il vertice con i leader del centrodestra, negli uffici della Camera.
    9.14 – L’assemblea dei grandi elettori del Pd slitta dalle 9 alle 10, si terrà sempre alla Camera. Lo rendono noto fonti Parlamentari.
    9.13 – Al momento non sono in programma incontri fra il segretario del Pd Enrico Letta e uno o più leader di centrodestra. È quanto rispondono fonti del Nazareno.
    9.07 – “La desolazione delle manfrine sull’elezione del Presidente della Repubblica certifica 2 cose che @FratellidItalia sostiene da sempre:1. Con questo Parlamento è impossibile decidere qualsiasi cosa. 2. Se fossero stati gli italiani ad eleggere il PdR lo avrebbero fatto in un giorno”. Così il leader di Fdi, Giorgia Meloni, su twitter.
    8.50 – È iniziato alla Camera il vertice di M5s, Pd e Leu, con Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza e i capigruppo delle tre forze politiche.
    8.49 – “Non escludo l’ipotesi che possa esservi anche un Mattarella bis, sarebbe una forzatura nei confronti di Mattarella e oltremodo scorretto ma al venerdì mattina o la vicenda si risolve nelle prossime ore o questa ipotesi è in campo con tutta la sua forza”. Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi su Radio Leopolda.
    8.38 – Il presidente del M5s Giuseppe Conte è arrivato alla Camera per l’assemblea dei grandi elettori del suo partito per il Quirinale. “Dichiaro dopo”, ha detto l’ex premier prima di accedere dall’ingresso del palazzo dei Gruppi.
    8.28 – “Mi sto chiedendo sinceramente se ho fatto bene a fidarmi, siamo stati portati in giro per tre giorni”. Lo ha detto Enrico Letta commentando le ipotesi avanzate dal centrodestra. “Abbiamo sempre lavorato per l’unità. L’impressione è che abbiano tentato di dividerci, con idee fantasiose con l’obiettivo di dividere e non di trovare una soluzione per il Paese”.