More stories

  • in

    M5s, Conte: 'La mia leadership non dipende da carte bollate'

    “La mia leadership nel Movimento 5 stelle si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e valori. Quindi è un legame politico prima che giuridico, non dipende dalle carte bollate. E lo dico consapevole di essere anche un avvocato”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in una breve dichiarazione fuori dalla propria abitazione romana.”La nostra comunità mi sembra che si sia espressa in maniera molto chiara sul presidente Conte. Non credo che sia il problema dell’iscrizione, dei nuovi iscritti, dei sei mesi, che possano far cambiare il risultato. Credo che si proceda a una nuova votazione secondo le indicazioni del giudice di Napoli”. Lo ha detto il senatore del M5s Vito Crimi, al termine della riunione con il presidente del M5s Giuseppe Conte, a cui ha partecipato anche il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli.”Il provvedimento del Tribunale di Napoli non ha accertato l’invalidità delle delibere adottate, ma dispone, in via meramente provvisoria, la sola “sospensione” delle suddette delibere” sulla base del nuovo Statuto del Movimento. E’ quanto scritto in una nota diffusa dal Movimento nella quale si annuncia che queste delibere saranno rivotate a breve anche dagli iscritti con meno di 6 mesi di anzianità.”L’interpretazione fornita dal Tribunale di reclamo, peraltro, contrasta la prassi consolidata nelle votazioni seguite dal Movimento e un indirizzo che mirava a scongiurare che la comunità fosse infiltrata da cordate organizzate ad hoc al fine di alterare le singole votazioni, complice anche la gratuità e semplificazione dell’iscrizione. Va chiarito, in particolare, che il provvedimento del Tribunale di Napoli non ha accertato l’invalidità delle delibere adottate, ma dispone, in via meramente provvisoria, la sola “sospensione” delle suddette delibere”, si leggenella nota.”Il Tribunale Civile di Napoli, in sede di reclamo, ha disposto la sospensione dell’efficacia delle votazioni con cui nell’agosto 2021 è stato modificato lo statuto del Movimento 5 stelle e anche l’elezione di Giuseppe Conte alla presidenza, carica prevista dallo stesso statuto”. Lo conferma l’avvocato Lorenzo Borré, legale che ha sostenuto il ricorso di tre militanti, in rappresentaza di diverse centinaia di iscritti che hanno partecipato al pagamento delle spese legali con una raccolta di fondi.Il Tribunale, presieduto dal giudice Gian Piero Scoppa, come si legge nel dispositivo, sospende “le delibere impugnate dall’Associazione movimento 5 stelle del 3 agosto 2021 di modifica dello statuto e del 5 agosto 2021 di nomina del presidente”. Il Tribunale, inoltre, “rimette ogni determinazione in ordine alle spese della presente procedura all’esito del pendente giudizio di merito”.

  • in

    M5S: attivista, sconfitti sono Conte, Fico e Di Maio

     “E’ stata ripristinata la democrazia all’interno del Movimento 5 Stelle. I veri sconfitti sono Conte, Fico e Di Maio che hanno tutti pari responsabilità politiche”. Lo dice all’ANSA Steven Hutchinson, uno dei tre attivisti napoletani del Movimento 5 Stelle che ha presentato il ricorso su cui si è pronunciato il Tribunale di Napoli.    “Si ritorna – aggiunge – allo Statuto uscito dagli Stati generali del febbraio 2021. Da qui bisogna ripartire.    Auspichiamo che vengano riconosciuti gli errori da tutti i responsabili”.    

  • in

    M5S: Conte, Di Maio non cerchi di logorarmi

    Non possiamo tollerare “guerre di logoramento”: dice Giuseppe Conte in un’intervista a ‘La Stampa’ dopo le tensioni con Luigi Di Maio. L’ex premier promette un momento di confronto, ma osserva: “La forza del M5S è di non cedere al correntismo della vecchia politica”. “Nessuno deve sentirsi indispensabile nemmeno io”. Il dialogo con Salvini sul Colle? “Non significa sotterfugi né accordi inconfessabili”.
    Quanto alla richiesta di uno scostamento di bilancio, servono “risposte coraggiose”. Sul terzo mandato “decideranno gli elettori”. “Credo che una legge proporzionale sia lo strumento più efficace per interpretare la fase politica”.   

  • in

    Legge elettorale: si apre dibattito, due circoscrizioni per l'Emilia

    L’Emilia Romagna supera in termini di popolazione il Piemonte, circostanza che potrebbe portare non solo ad un aumento del numero dei deputati eletti, ma soprattutto ad un aumento del numero delle circoscrizioni elettorali, da una a due, come appunto il Piemonte. Una circostanza che può essere perseguita solo con una legge, che aprirebbe il varco ad altri interventi in campo elettorale. La circostanza – apprende l’ANSA – è stata già segnalata al Viminale da alcuni gruppi parlamentari ed è stata discussa informalmente in Commissione Affari costituzionali della Camera. Un elemento apparentemente tecnico ma che provoca tensioni tra piccoli e grandi partiti, dato che un numero maggiore di circoscrizioni incide sulla distribuzione dei deputati, favorendo le forze medie e piccole.
    La popolazione del Piemonte, come si può leggere sul sito Istat, all’1 gennaio ammonta a 4.274.945 abitanti, mentre quella dell’Emilia Romagna ha raggiunto quota 4.438.937. Dopo il taglio del numero dei Parlamentari, il Piemonte elegge alla Camera 29 deputati complessivamente, 15 nella prima circoscrizione (Piemonte 1) che comprende Torino, e 14 nell’altra circoscrizione (Piemonte 2), che comprende le restanti province. Anche l’Emilia Romagna elegge 29 deputati ma in una unica circoscrizione. La questione non è formale perché un maggior numero di circoscrizioni complessive (oggi sono 28) favorisce leggermente i partiti più piccoli, in base al meccanismo dei migliori resti.
    Per esempio alle elezioni del 2018 Leu in Emilia Romagna ha ottenuto un solo deputato, ma sarebbero stati due se le circoscrizioni fossero state due. “Le soluzioni possibili sono varie – osserva Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera – si può aumentare le circoscrizioni in Emilia Romagna, oppure ridurre il Piemonte ad un’unica circoscrizione, o ancora entrambe le cose. L’unica cosa che non si può fare, è non fare nulla”. L’aumento del numero delle circoscrizioni richiede però un intervento legislativo, diversamente dalla modifica del numero dei parlamentari spettanti a ciascuna Regione. Infatti per il Testo Unico sulla legge elettorale, sulla base del Censimento del 2021 (non ancora pubblicato dall’Istat) il governo potrà intervenire con un semplice decreto legislativo, un atto amministrativo, su cui le Commissioni parlamentari si esprimono con un parere. L’incremento delle circoscrizioni, tuttavia, non è un fatto pacifico, proprio perché favorirebbe i partiti medi e piccoli rispetto a quelli grandi, contrapponendo quindi i primi ai secondi indipendentemente dalle coalizioni. I contrari osservano che la definizione di una circoscrizione non dipende solo dal numero assoluto degli abitanti in una Regione, ma dall’esistenza in esse di diversità sociali che la giustificano: ad esempio Piemonte, Lazio o Campania hanno una netta diversità tra il capoluogo, che è una metropoli, rispetto al resto della regione, che giustifica due circoscrizioni. La contro obiezione è che invece Veneto e Sicilia, che hanno due circoscrizioni, non hanno la polarità tra una metropoli e la provincia, come appunto l’Emilia.

  • in

    Covid: Pd, “Marche arancioni? C'è chi strizza occhio no-vax”

    (ANSA) – ANCONA, 07 FEB – “Le Marche tornano in zona
    arancione! Se è vero, come sostenuto dal presidente Acquaroli,
    che ciò non è dovuto al numero dei contagi bensì a quello dei
    ricoveri, non è difficile comprendere come tale situazione sia
    stata determinata da chi in questi mesi ha preferito strizzare
    l’occhio ai movimenti ‘no-vax’ anziché promuovere la campagna
    vaccinale in modo soddisfacente e non ha fatto nulla di concreto
    in termini di gestione sanitaria”. Così in una nota il
    coordinamento dei segretari provinciali Pd Marche.   
    “Infatti, tra gli ammalati ricoverati nei nostri ospedali c’è
    un’altissima incidenza di non vaccinati. – affermano i dem –
    Invece di attaccare il Governo o di commentare, come se fossero
    telecronisti, ogni cosa che accade, Acquaroli e i suoi assessori
    dovrebbero farsi un esame di coscienza circa il loro operato che
    ha portato a esercitare sugli ospedali una pressione divenuta
    ormai insostenibile e, in alcune zone della regione, drammatica.   
    Tutto ciò a discapito di altri servizi sanitari indispensabili”.   
    “Pertanto, a farne le spese saranno ancora una volta medici
    ed infermieri continuamente frustrati dalla politica sanitaria
    della giunta regionale; – prosegue il coordinamento dei
    segretari provinciali Pd – i cittadini che non si vedono più
    garantire le prestazioni ordinarie; le attività economiche che
    rischiano di subire ulteriori perdite. Auspichiamo un totale
    cambio di rotta da parte della Giunta regionale: al momento
    siamo primi per occupazioni delle terapie intensive e tra gli
    ultimi con le vaccinazioni. Speriamo che l’accaduto possa
    incentivare i marchigiani che non hanno ancora ricevuto la prima
    dose – conclude – a rivedere le proprie scelte”. (ANSA).   

  • in

    Il Papa da Fazio: in Libia ci sono lager, Ue trovi accordo sui migranti

    “Ci sono lager nella Libia”, “dobbiamo pensare alla politica migratoria” e l’Europa deve farlo insieme, “l’Unione europea deve mettersi d’accordo” evitando che l’onere ricada solo su alcuni Paesi come “l’Italia e la Spagna”. Lo ha detto il Papa rispondendo alle domande di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa.”Ci manca il toccare le miserie e il toccarle ci porta all’eroicità, penso a medici e infermieri hanno toccato il male durante la pandemia e hanno scelto di stare lì. Il tatto è il senso più pieno”. Così il pontefice a Che tempo che fa. “Toccare è farsi carico dell’altro”.”Dobbiamo prenderci carico della Madre Terra: i pescatori di San Benedetto del Tronto venuti da me hanno trovato una volta tonnellate di plastica e hanno ripulito quel tratto di mare. Buttare la plastica in mare è criminale, uccide la terra, dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.”Mi piacciono i classici, tanto. E mi piace il tango”. Lo ha detto papa Francesco, rispondendo ad una domanda di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” sulla sua recente visita ad un negozio di dischi a Roma.  Alla domanda se sia vero che in passato lo abbia ballato, Bergoglio ha risposto: “Un porteno che non balla il tango non è un porteno”, riferendosi alla sua vita a Buenos Aires. Tuttavia ha precisato che al negozio di dischi è andato, qualche settimana fa, per benedire il locale gestito da amici.”Serve vicinanza con i figli: quando si confessano coppie giovani o parlo con loro chiedo sempre: ‘tu giochi con i tuoi figli?’ A volte sento risposte dolorose: ‘Padre, quando esco dormono e quando torno pure’. Questa è la società crudele che allontana genitori dai figli. Anche quando i figli fanno qualche scivolata, anche da grandi, bisogna essere loro vicini, bisogna parlare ai figli. I genitori che non sono vicini non operano bene, devono essere quasi complici dei figli, quella complicità che permette di crescere insieme padri e figli”.”Una domanda a cui mai sono riuscito a rispondere è ‘perche soffrono i bambini?’ Non ho risposte a questo. Non c’è risposta. Lui è forte nell’amore, l’odio la distruzione è nelle mani di un altro. Nel rapporto di Dio col Figlio potremmo vedere cosa c’è nel cuore di Dio quando accadono queste cose”. Così il Papa da Fabio Fazio su Rai tre. “Gesù mai ha dialogato col diavolo: o lo caccia o gli risponde con la Bibbia, questo vale per tutte le tentazioni. Alla domanda perchè soffrono i bambini trovo solo la risposta soffrire con loro. In questo ha ragione Dostoevskij”.”Oggi il male della Chiesa piu grande è la mondanità spiriturale, è una chiesa mondana. Questa mondanità spirituale fa crescere il clericalismo, una cosa brutta, una perversione della Chiesa, che porta a posizioni ideologicamente rigide. Così l’ideologia prende il posto del Vangelo”. Dobbiamo tornare al centro “Il Verbo si è fatto Carne: lì c’è il futuro della Chiesa”, ha detto il Pontefice.

  • in

    Il Papa: 'No alle mutilazioni genitali femminili, pratica umiliante'

     “Oggi si celebra la Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili”, ha ricordato papa Francesco all’Angelus. “Sono circa tre milioni le ragazze che ogni anno subiscono tale intervento, spesso in condizioni molto pericolose per la loro salute”, ha sottolineato. “Questa pratica, purtroppo diffusa in diverse regioni del mondo – ha aggiunto il Pontefice -, umilia la dignità della donna e attenta gravemente alla sua integrità fisica”. Il Pontefice si è anche scagliato contro la tratta delle persone. “Tante ragazze, le vediamo sulle strade, che non sono libere, sono schiave dei ‘trattanti’, che le mandano a lavorare e se non portano i soldi le picchiano. Oggi succede questo, nelle nostre città. Pensiamoci sul serio”, ha ammonito Bergoglio. “Davanti a queste piaghe dell’umanità – ha aggiunto Francesco -, esprimo il mio dolore ed esorto quanti ne hanno la responsabilità ad agire in modo deciso per impedire sia lo sfruttamento sia le pratiche umilianti, che affiggono in particolare le donne e le bambine”. E poi un pensiero al Marocco e allo sforzo di un paese per salvare Rayan, il piccolo caduto in un pozzo che non è riuscito a sopravvivere.   

  • in

    Salvini, un anno per ridare orgoglio ed unità al centrodestra

    Tempo un anno per ridare orgoglio ed unità al centrodestra, dice Salvini, perché è mancato il gioco di squadra ed ha perso. “Se il centrodestra va diviso…sappiamo cosa è successo in Francia. Così fai vincere le sinistre”. Il leader leghista dice poi di avere “poco a che fare” con Mastella, Casini e Renzi. Per il coordinatore di FI Tajani “i problemi dell’Italia non sono le liti nel centrodestra o nel centrosinistra ma il caro bollette, con imprese e famiglie che rischiano di finire in ginocchio”. “Basta con liti, bracci di ferro all’interno, non servono. Gli italiani ci chiedono di essere seri, credibili, affidabili e di cercare soluzioni”, ha aggiunto.
     “La legge elettorale e le riforme va benissimo ma in questo momento l’emergenza è bloccare gli aumenti di luce e gas. Occorre un decreto urgente, perché per il solo aumento bollette le imprese nel 2022 pagheranno 37 miliardi in più. Se aggiungiamo le famiglie e il gas, superiamo i 50 miliardi”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini ospite di Radio 24, aggiungendo che “un intervento da diversi miliardi a febbraio è fondamentale”. 
    “No, no, io sono orgoglioso si quello che stiamo ottenendo”. Così il segretario della Lega, rispondendo alla domanda se la Lega sta pagando un prezzo troppo alto, aderendo al governo Draghi. Salvini citando poi il lavoro dei tre ministri leghisti e aggiungendo: “Certo, ci sono ministri che non brillano come il ministro dell’Interno” per il numero di “ingressi di clandestini in Italia come non se ne vedevano da anni “. E ha concluso: “Però in un momento di crisi e paura, non voglio stare la finestra a criticare quello che fanno gli altri. Voglio essere laddove si decide e portare la mia idea e il mio contributo”.
    “Io onestamente con Mastella, Casini e Renzi ho poco a che fare, saranno interessanti per il dibattito parlamentare ma nel Paese vero che cosa pensano di riforma pensioni e flat tax?”. Alla domanda su cosa pensi del colloquio tra Silvio Berlusconi e Pierferdinando Casini dei giorni scorsi, ha aggiunto: “Berlusconi è assolutamente libero di incontrare chiunque voglia e onestamente il futuro dell’Italia non lo lascio a tre analisti dei giornali”, ribadendo che “mi metto con chi ha le mie stesse idee di futuro, quindi sul lavoro, sulla famiglia, sicurezza, energia”.
    “Quello che è mancato al centrodestra in questi mesi è il gioco di squadra. Ieri c’è stato il derby Inter-Milan. Con i singoli l’Inter era più forte. Ha vinto il Milan avendo singoli probabilmente meno forti ma è perché ha giocato di squadra. Ecco, il centrodestra ha giocato con i singoli in questi mesi e ha perso, prima alle amministrative e poi non ha fatto bella figura con l’elezione del presidente della Repubblica”.
    “Sta a noi restituirgli orgoglio e compattezza”. “Ora gli elettori di centrodestra sono arrabbiati, delusi ma c’è un anno di tempo per dimostrare nei fatti di che pasta siamo fatti e non lasciare che vinca la sinistra, perché se il centrodestra va diviso.. sappiamo cosa è successo in Francia.. così fai vincere le sinistre”.
    “Non conosco i problemi altrui e non mi interessa giudicarli. So che nel Pd ci sono 5 correnti e gente che la pensa in maniera diversa. Io al ministro degli Esteri – perché Di Maio a oggi è il ministro degli Esteri – chiedo impegno totale e assoluto per evitare la guerra ai confini dell’Europa. La guerra tra Di Maio e Conte mi interessa men che zero, i venti di guerra tra Russia e Ucraina invece mi interessano ahimè di più perché l’Italia ha molto più da rimetterci”.