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    Domani il Cdm sui balneari. Poi caro-bollette e Superbonus

      La riforma delle concessioni balneari che dovrebbe arrivare domani sul tavolo del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbe essere introdotta con un emendamento al disegno di legge delega sulla concorrenza, attualmente all’esame del Senato.”Noi siamo sotto un attacco inaudito da circa un mese a questa parte. Riteniamo che ci sia un piano ben organizzato e con un regista preciso. Abbiamo di fronte la magistratura e Palazzo Chigi che sta cercando di fare tutto il possibile per mettere in liquidazione le spiagge italiane, oltre all’attacco da parte dei soliti media organizzato e ben confezionato”. Così Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari, interpellato dall’ANSA in vista del cdm di domani. Secondo Licordari “Lega e FI stanno cercando di difenderci ma allo stesso tempo sorreggono il governo. Anche loro non conoscono il testo che andrà domani in cdm”.Scatteranno velocemente le novità che il governo introdurrà per far ripartire, in sicurezza, i lavori collegati al Superbonus. Le norme, secondo quanto si apprende saranno inserite nel prossimo decreto sulle Bollette che il governo porterà nel Consiglio dei Ministri che potrebbe tenersi o giovedì o venerdì prossimo. Nelle norme, oltre al codice identificativo, una sorta di bollino, che accompagnerà le operazioni di cessioni del credito, è anche previsto un limite massimo di tre cessioni del credito se queste operazioni avvengono all’interno del sistema bancario.Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%. I massimali aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione. “Con questo decreto – commenta il ministro – si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione dei costi e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro alle esigenze del settore e dell’efficientamento energetico”. Governo al lavoro per mettere a punto il nuovo decreto contro il caro bollette: in mattinata, secondo quanto si apprende, il ministro dell’Economia Daniele Franco è stato a lungo a Palazzo Chigi con il suo staff in riunione con il sottosegretario alla presidenza Daniele Garofoli. Insieme Franco e Garofoli hanno poi incontrato anche la dg di Confindustria, Francesca Mariotti, per fare un punto sulle linee generali del provvedimento. Le nuove misure dovrebbero da un lato dare nuovi aiuti a famiglie e imprese e dall’altro, su un orizzonte di medio periodo, aumentare la produzione di gas nazionale – e lo stoccaggio – e delle rinnovabili, anche attraverso la spinta a scuole e uffici pubblici a dotarsi di pannelli solari.”Il caro bollette è una emergenza nazionale, troppi settori rischiano di fallire. Ne parlerò con Draghi: servono subito il decreto Energia e idee chiare per il futuro. L’Italia ha bisogno di aumentare l’estrazione di gas e, per i prossimi anni, serve una riflessione seria sul nucleare di ultima generazione. I troppi No ideologici fanno male al Paese”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini citando il caso di una palestra nel centro di Bologna che “ha ricevuto una bolletta del gas più che raddoppiata a parità di consumi: da 2.426,37 euro da pagare a fine dicembre 2021 a 5.090,65 da saldare entro il 31 gennaio 2022. Nello stesso periodo di riferimento – continua la nota – il costo dell’energia elettrica è passato da 3.025,69 a 4.294,20 euro. Simili prezzi, uniti alle difficoltà che il settore delle palestre ha accusato per la pandemia, rischiano di stroncare molte attività”.
    “Questa è la settimana giusta per dare un messaggio forte alle famiglie e alle imprese, perché la ripresa è a rischio. Spingiamo il governo ad andare nella giusta direzione, aiutare famiglie e le imprese”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta parlando del caro bollette a margine della presentazione del libro L’uomo delle regole, di Nicola Graziani, a Roma. “Famiglie e imprese, già in difficoltà a causa della crisi economica, subiranno l’ennesima stangata dovuta al rincaro di luce e gas. Il governo, incapace e senza alcuna strategia, continua a non fare nulla”. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni su Twitter.

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    Lettera di Tiziano Renzi al figlio:'Per te sono ostacolo'

     “In questi anni ho avuto la netta percezione, la certezza, di essere considerato un ostacolo e comunque un fastidio. Come sai gli unici colloqui erano conditi di rimproveri e di sfiducie preventive”. Lo si legge in un passo del testo sequestrato nell’ottobre 2019 dalla Guardia di Finanza in un pc di Tiziano Renzi. Lo scritto, una lettera, è finito agli atti del processo per bancarotta in corso a Firenze che vede tra gli imputati i genitori dell’ex premier. Secondo un’istanza della difesa di Tiziano Renzi, in cui si chiedeva di considerarlo non utilizzabile – e che è stata respinta dal Tribunale – il documento sarebbe “una missiva del signor Tiziano Renzi al figlio senatore”. Risalirebbe ai primi giorni del marzo 2017. Il padre sembra rivolgersi al figlio con rammarico e costernazione, in una specie di sfogo. L’estensore accusa Renzi jr. di non prenderlo in considerazione e si lamenta dei guai giudiziari che sta passando.    Nel testo, che non è chiaro se sia mai stato recapitato a Matteo Renzi, non mancano stoccate ai fedelissimi dell’ex premier: “Carrai – si legge nel testo attribuito a Tiziano Renzi – non si deve mai più far vedere da me, uomo falso”, quindi si legge ancora di una “banda Bassotti Bianchi, Bonifazi e Boschi” che “hanno lucrato senza ritegno dalla posizione di accoliti tuoi e io sono stato quello che è passato per ladro”.     “Riguardo al tuo auspicio che vada in pensione – si legge in un altro passaggio – devo con forza affermare che in pensione mi ci manda il buon Dio non te”. “Questa vicenda – affermerebbe ancora Tiziano Renzi, ritenuto l’autore della missiva – mi ha tolto la capacità di relazione. Tutti quello che hanno avuto rapporti con me sono stati attenzionati solo per questo fatto”. “Sono – aggiunge – come il re Mida della m.., concimo tutti, stanno interrogando tutti”.    Il tribunale ha rigettato un’eccezione della difesa di Tiziano Renzi secondo cui il documento sarebbe stato sequestrato violando le regole sul sequestro della corrispondenza e le guarentigie dei parlamentari. Per il tribunale al testo non sarebbero applicabili le regole per i sequestri di corrispondenza ma “la disciplina ordinaria in materia di sequestro, con riferimento a lettere o pieghi non ancora avviati dal mittente al destinatario o già ricevuti da quest’ultimo, poiché tali oggetti non costituiscono corrispondenza, implicando tale nozione un’attività di spedizione in corso”. La difesa ha tentato di far uscire la lettera dal fascicolo processuale del processo in corso per la bancarotta relativa a cooperative di servizi pubblicitari. Ma il tribunale ha detto no così le parti potranno chiedere di discuterne con imputati e testi durante il dibattimento.  La circolazione del documento con la lettera di Tiziano Renzi al figlio Matteo è “l’ennesima conferma di un modus operandi degli inquirenti fiorentini che si commenta da solo e che in assenza di violazioni del codice penale si concentra sulle difficoltà di rapporto tra padre e figlio. Nel merito l’ennesima dimostrazione del fatto che Matteo Renzi non ha mai agevolato suo padre nelle sue attività professionali. Nel metodo l’ennesimo schiaffo alla civiltà giuridica, alla vita delle persone e alla privacy di una famiglia colpita da una pervicace campagna mediatica senza precedenti”. Si legge in una nota della difesa di Tiziano Renzi.    

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    Superbonus: Salvini a Giorgetti, non basta ma è fondamentale

    Sono gli sconti per l’edilizia a fare traballare le larghissime intese: a scatenare le polemiche erano state a dire il vero le parole dello stesso premier e del ministro dell’Economia, Daniele Franco sulle “truffe più grandi della storia” che si nascondono dietro a incentivi pensati per dare una spinta all’economia. Ma quelle parole hanno fatto riemergere dubbi da parte degli altri partiti che “si sono subito accodati” a Draghi, dicono dalle file pentastellate, pur avendo sostenuto finora la misura di bandiera del Movimento, da ultimo anche con la battaglia in manovra per levare il tetto Isee per le villette.
    “Il superbonus è uno strumento assolutamente efficace, stiamo lavorando per rinnovarlo aumentando la possibilità della cessione del credito, perché bloccare la cessione del credito significa bloccare l’edilizia che è l’unico settore che sta correndo in questo momento”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini in diretta su Radio Rtl 102.5. Alla domanda se è d’accordo con il ministro leghista Giancarlo Giorgetti e se i rapporti tra loro si sono ricuciti, Salvini ha risposto: “No, Giorgetti dice che non basta il superbonus. Ovvio che non basta, però è fondamentale andare avanti sulla via del superbonus per aiutare gli italiani e un settore come l’edilizia”. 
    “Il Governo Draghi ha compiuto un anno. Prima o poi, anche i critici riconosceranno che la svolta Conte-Draghi ha salvato il Paese. E dire che a noi è costato tantissimo in termini umani prima ancora che politici: chi va contro la corrente deve essere particolarmente forte e motivato. Se vi fossero tra noi, ancora, inconsolabili nostalgici del Governo Conte vorrei mostrare loro i dati sulle frodi che sono state permesse da leggi scritte malissimo come quelle del Governo Conte (110% ma anche bonus facciate). Secondo l’Agenzia delle Entrate, aver scritto male le norme ha prodotto frodi per oltre 4 miliardi di euro. Avete letto bene: oltre 4 miliardi di euro. Una cifra enorme”. Così il leader Iv Matteo Renzi nell’enews. “L’onestà in politica non sta soltanto nella fedina penale pulita ma – afferma Renzi – anche nella capacità di scrivere leggi giuste. Per un politico la prima forma di onestà è la competenza. Il Governo Conte non è stato il governo della competenza, purtroppo: averlo mandato a casa resterà per sempre un grande merito di Italia Viva e di chi ci ha creduto, contro corrente e contro tutti”.
    “Leggi scritte e approvate dal Governo di cui ⁦@matteorenzi⁩ e Italia Viva facevano parte. Stesso inaccettabile atteggiamento dei 5S sul Tap. Io non c’ero e se c’ero dormivo non funziona e non fa bene alla credibilità della politica”, scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda, commentando la e-news di Renzi sul superbonus.
    La nuova e più restrittiva norma del superbonus in materia di detrazioni fiscale e cessione dei crediti che escludono la facoltà per il soggetto che ha già acquistato il credito di cederlo ulteriormente, “genera molteplici criticità innanzitutto per il settore edilizio e quindi per l’economia dell’Italia e, a valle, anche per le banche che sono tra i maggiori acquirenti dei crediti in questione”. E’ quanto ha detto il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini in un’audizione in Senato sul dl sostegni. “Pur comprendendo le finalità di prevenzione delle frodi, le previsioni recate dall’articolo 28 citato hanno determinato una interruzione del positivo effetto registrato negli ultimi due anni e hanno generato incertezza per i contratti di cessione già stipulati: nonostante la previsione di un periodo transitorio (per i crediti oggetto di opzione esercitata entro il 6 febbraio, termine poi prorogato al 16 febbraio dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 4 febbraio scorso), la norma – ha messo in guardia Sabatini – rischia di mettere in discussione le operazioni già poste in essere e di modificare rapporti e impegni contrattuali già assunti”. Il responsabile dell’Abi ha ricordato infatti che il meccanismo della cessione del credito fiscale (unitamente allo sconto in fattura), infatti, “ha costituito fin dalla sua introduzione un volano per favorire la crescita degli investimenti volti a migliorare l’efficienza energetica e di contenimento dei rischi sismici e idrogeologici connessi agli immobili e, per questa via, ha sicuramente contribuito in misura significativa al recupero del Pil”. Questo meccanismo inoltre “sostiene la ripresa dell’economia – a fronte dell’attuale periodo emergenziale – consentendo di monetizzare sin da subito il beneficio fiscale altrimenti utilizzabile in un prolungato arco temporale e garantendo, dunque, maggiore liquidità immediata a famiglie e imprese” ha concluso Sabatini. Nella gestione del Superbonus, “in caso di frodi dovrà rispondere esclusivamente il cedente originario, beneficiario della detrazione o impresa che ha operato lo sconto in fattura, assieme agli eventuali soggetti che abbiano concorso alla realizzazione dell’operazione fraudolenta. Nessuna conseguenza deve pertanto ricadere sull’acquirente in buona fede”, sottolinea il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini. Il responsabile dell’Associazione bancaria ricorda che “in ordine ai profili di responsabilità solidale e di concorso nella violazione dei cessionari del credito d’imposta relativo al Superbonus, l’art. 121, comma 4, del Decreto Rilancio, prevede che questi ultimi rispondano solo per l’eventuale utilizzo in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d’imposta acquisito. In presenza di concorso nella violazione, invece, i cessionari sono responsabili in solido per il pagamento dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante e dei relativi interessi”. Secondo Sabatini, “occorre che siano chiariti in modo univoco le casistiche in cui trova applicazione il concorso di colpa con riferimento al Superbonus affinché la possibilità di utilizzare – correttamente – in compensazione i crediti d’imposta acquistati in buona fede non sia messa in discussione e non sia compromesso il buon funzionamento del meccanismo di cessione”. 

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    Covid: primo caso alle isole Cook dopo due anni pandemia

    (ANSA) – ROMA, 14 FEB – Le Isole Cook, uno dei pochi posti al
    mondo che non aveva registrato finora nessun caso di
    coronavirus, ha rilevato il primo contagio dall’inizio della
    pandemia. Lo riportano i media internazionali citando l’annuncio
    del primo ministro Mark Brown. Si tratta di una persona
    risultata positiva a Rarotonga, la più grande delle Isole Cook,
    che proveniva dalla Nuova Zelanda. (ANSA).   

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    Lettera Tiziano Renzi a Matteo, 'Per te io sono un ostacolo'

    (ANSA) – FIRENZE, 14 FEB – C’è e resterà agli atti del
    processo per bancarotta con imputati a Firenze i genitori
    dell’ex premier Matteo Renzi, Tiziano e Laura Bovoli, una
    lettera attribuita allo stesso Tiziano Renzi e indirizzata al
    figlio Matteo. Il tribunale, con un’ordinanza, ha rigettato
    un’eccezione della difesa di Tiziano Renzi secondo cui il
    documento sarebbe stato sequestrato violando le regole sulla
    corrispondenza e sulle guarentigie dei parlamentari. Ma per il
    tribunale in questa circostanza non sarebbero applicabili le
    regole per i sequestri di corrispondenza. Il testo è stato
    estrapolato da un computer di Tiziano Renzi sequestrato dalla
    guardia di finanza nell’ottobre 2019. Lo scritto, digitato su
    file, risalirebbe al marzo del 2017.   
    “In questi anni ho avuto la netta percezione, la certezza, di
    essere considerato un ostacolo e comunque un fastidio. Come sai
    gli unici colloqui erano conditi di rimproveri”, si legge nel
    testo che pare contenere accuse al figlio Matteo. “Riguardo al
    tuo auspicio che io vada in pensione – si legge ancora – devo
    con forza affermare che in pensione mi ci manda il buon Dio, non
    te”. “Questa vicenda – affermerebbe ancora Tiziano Renzi,
    ritenuto l’autore della missiva nell’istanza con cui la sua
    stessa difesa chiedeva di non accoglierlo come prova del
    processo – mi ha tolto la capacità di relazione. Tutti quello
    che hanno avuto rapporti con me sono stati attenzionati solo per
    questo fatto. Sono come il re Mida della m.., concimo tutti,
    stanno interrogando tutti”.   
    “Ora tu hai l’immunità, non esiste più il rischio che tramite
    me arrivino a te. Spero che inizi una nuova stagione di lotta
    per i valori che hanno animato la nostra vita”, si legge sempre
    nella stessa lettera dove, inoltre, l’estensore punta il dito
    sulle persone più vicine al figlio nella sua carriera politica
    di vertice, citando Carrai, Bianchi, Bonifazi e Boschi. Persone
    che “hanno lucrato senza ritegno dalla posizione di accoliti
    tuoi e io sono stato quello che è passato per ladro”. (ANSA).   

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    Papa: torna a celebrare Mercoledì Ceneri in chiese Aventino

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 14 FEB – Il Papa torna a
    celebrare le Ceneri, mercoledì 2 marzo, nelle chiese
    dell’Aventino con la ‘statio’ e la processione penitenziale
    dalla chiesa di Sant’Anselmo alla basilica di Santa Sabina, dove
    celebrerà la Messa con la tradizionale imposizione delle ceneri.   
    Il rito apre la Quaresima.   
    Lo scorso anno, a causa del Covid, le Ceneri furono celebrate
    da Papa Francesco nella basilica di San Pietro con una presenza
    limitata di fedeli. (ANSA).   

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    Ucraina: appello della Cei, scongiurare il ricorso alle armi

    (ANSA) – ROMA, 14 FEB – La Conferenza Episcopale Italiana
    lancia un appello per fermare le tensioni in Ucraina. “Quanto
    sta accadendo al confine tra Ucraina e Russia preoccupa il mondo
    intero. Il rischio concreto di una guerra, o anche solo
    l’ipotesi che si possa scatenare un conflitto, turba gli animi,
    scuote le coscienze, aggiunge preoccupazioni alle tante che
    l’umanità sta già vivendo per la pandemia e per le altre
    ‘pandemie’ che attraversano il pianeta: povertà, malattie,
    mancanza di istruzione, conflitti locali e regionali… È
    responsabilità di tutti, a cominciare dalle sedi politiche
    nazionali e internazionali, non solo scongiurare il ricorso alle
    armi, ma anche evitare ogni discorso di odio, ogni riferimento
    alla violenza, ogni forma di nazionalismo che porti al
    conflitto”.   
    I vescovi italiani sottolineano che “non c’è più posto per le
    armi nella storia dell’umanità! È la convinzione che ci muove
    alla vigilia dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del
    Mediterraneo che si terrà a Firenze dal 23 al 27 febbraio. I
    popoli sono chiamati a convivere in pace. La cooperazione e il
    dialogo, accompagnati dalla diplomazia, siano regola e stile
    delle relazioni internazionali. E nel giorno in cui ricordiamo i
    santi Cirillo e Metodio, compatroni d’Europa, facciamo appello
    alle comuni radici nella fede cristiana, che è messaggio di
    pace, affinché nel Vecchio Continente ci sia sempre convivenza
    rispettosa, collaborazione sul piano economico, rispetto e
    dialogo duraturi”.   
    La Cei sottolinea ancora che “la pace è un bene prezioso al
    quale l’umanità non può e non deve mai rinunciare”. I vescovi
    pregano “perché sia risparmiato un terribile flagello. Invitiamo
    tutte le Chiese d’Italia ad unirsi a questa intenzione di
    preghiera”. (ANSA).   

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    Sale la tensione tra i partiti. Scontro M5s-Lega su Superbonus

    Il Movimento si sente accerchiato, per gli attacchi al Superbonus che arrivano da tutte le parti e sanno di “campagna elettorale”, soprattutto quelli da parte della Lega. Il partito di Matteo Salvini si prepara, insieme a Forza Italia, a dare battaglia sulla riforma del Csm, forte anche della campagna referendaria che potrebbe partire già in settimana, se la Consulta darà il via libera ai quesiti sulla giustizia. E Fratelli d’Italia cerca di inserirsi nelle divisioni tra gli alleati con una mozione sulle concessioni balneari che punta a spaccare la maggioranza. Si presenta tutt’altro che tranquilla la navigazione delle prossime settimane per il governo Draghi, che si appresta a chiudere, tra giovedì e venerdì, un provvedimento che sulla carta mette tutti d’accordo, quello contro il caro bollette.    Sono gli sconti per l’edilizia a fare traballare le larghissime intese: a scatenare le polemiche erano state a dire il vero le parole dello stesso premier e del ministro dell’Economia, Daniele Franco sulle “truffe più grandi della storia” che si nascondono dietro a incentivi pensati per dare una spinta all’economia. Ma quelle parole hanno fatto riemergere dubbi da parte degli altri partiti che “si sono subito accodati” a Draghi, dicono dalle file pentastellate, pur avendo sostenuto finora la misura di bandiera del Movimento, da ultimo anche con la battaglia in manovra per levare il tetto Isee per le villette. “Mi pare che la strategia sia ormai chiara, tutti contro il movimento. Se è già iniziata la campagna elettorale basta che ce lo dicano”, va giù duro il ministro capodelegazione 5S, Stefano Patuanelli. Nel mirino ci sono soprattutto le parole del collega leghista Giancarlo Giorgetti che in una lunga intervista al Corriere della Sera di fatto smonta la misura che sta “drogando l’edilizia” e chiede che i fondi vengano dirottati a sostegno delle politiche industriali. Tra le righe, ed è il timore maggiore del Movimento, riemergono le ipotesi di un decalage dello sconto più rapido di quanto previsto finora, per spostare le risorse altrove. Un’idea che al momento non sarebbe sul tavolo, assicura chi sta lavorando ai correttivi da apportare ai meccanismi di cessione del credito per i vari bonus edilizi. Ma che potrebbe essere ripresa più avanti, forte anche delle storture emerse nel dibattito di questi giorni.    Le frodi però sono da imputare soprattutto agli altri bonus, ripetono deputati e senatori 5 Stelle, citando il presidente dell’Ance, intervenuto in tv. Il problema sarebbe non tanto il Superbonus, che richiede l’asseverazione e ha un prezzario fin dal suo esordio e rappresenta il 3% dei reati scoperti finora, quanto l’ingresso sul mercato – ha detto Buia – solo negli ultimi 6 mesi di “11.600 imprese con codice Ateco costruzioni senza neanche un dipendente”. Ecco quindi che si richiedono maggiori controlli soprattutto nella fase iniziale, per verificare che il cantiere esista davvero prima di concedere il credito d’imposta, ma anche di subordinare il 110% alle ditte che applicano i contratti sottoscritti dalle organizzazioni più significative, come chiede il ministro del Lavoro Andrea Orlando d’accordo con le categorie.    Il ministro dem, però, è più preoccupato dalla tenuta della maggioranza fino al 2023 che da queste prime scaramucce sul Superbonus, e avvisa che “se la regola sono le mani libere”, come sta accadendo sulla riforma del Csm, “il governo finisce”.    Un nuovo test si avrà in settimana, quando l’Aula della Camera sarà chiamata a votare il decreto sulla proroga dello stato di emergenza Covid e le commissioni si misureranno con gli emendamenti al decreto Milleproroghe. Proprio quella sarà la sede, tra l’altro, per le correzioni al Superbonus. E’ solo rinviato, intanto, lo stress test sulle spiagge. L’esame della mozione di Fdi inizierà domani ma al voto si arriverà solo la prossima settimana. Nel frattempo la maggioranza sta preparando una propria mozione, in attesa di capire come si orienterà il governo che, a breve, dovrebbe produrre un testo con le nuove regole per le concessioni.