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    Eliminare green pass, caos in commissione su emendamento Lega

    Caos in commissione Affari sociali della Camera sull’esame del decreto Covid. I lavori sono stati sospesi e aggiornati alle 16, dopo che la maggioranza si è spaccata su un emendamento presentato dalla Lega in cui si chiede di eliminare il green pass dopo il 31 marzo. Dopo una richiesta di accantonamento, l’emendamento, che ha il parere contrario del governo, ha ricevuto il voto favorevole della Lega e delle opposizioni, FdI e Alternativa, ma comunque non è passato. I lavori riprenderanno alle 16, dopo una riunione di maggioranza.
    “Come deciso in molti Paesi europei, è arrivato anche in Italia il momento di rendere meno stringenti le norme per contrastare la diffusione del Covid, di restituire un po’ di libertà e serenità agli italiani, che hanno affrontato questa sfida difficilissima con serietà e grande spirito di sacrificio”. Lo afferma in una nota il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
    “Questo nostro atteggiamento di serietà continuerà, abbiamo preso una responsabilità con gli italiani, col presidente della Repubblica, e con il Parlamento, chiediamo a tutti di essere altrettanto seri e responsabili. A me ha colpito che stamani la Lega abbia di nuovo votato emendamenti dei provvedimenti che erano in corso di discussione fuori da una logica di maggioranza e contro i pareri del governo. Noi chiediamo serietà. E’ l’unico modo per cui questo lavoro comune vada avanti con efficacia”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, nella sua relazione alla direzione Pd.

    “La settimana parlamentare ha preso il via con le dichiarazioni di voto sulla fiducia al decreto Milleproroghe, il cui iter proseguirà domani. Sarà poi la volta del decreto 1 del 2022 che riguarda le misure per fronteggiare l’emergenza Covid. Credo che un progressivo superamento delle restrizioni sia di buon senso e in questo solco si stanno già muovendo governo e Parlamento”, ha scritto su Facebook il presidente della Camera Roberto Fico, in un post dedicato ai lavori parlamentari della settimana.

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    Energia:Occhiuto,comunità rinnovabili occasione per Calabria

    (ANSA) – CATANZARO, 21 FEB – “La Regione Calabria sta già
    mettendo mano al piano per l’energia che è troppo datato e va
    integrato, ma oggi qui teniamo un’importante iniziativa
    presentando ai sindaci questa opportunità delle comunità
    energetiche”. Lo ha detto il presidente Roberto Occhiuto
    parlando con i giornalisti a margine dell’incontro organizzato
    dalla Giunta regionale calabrese sulle opportunità offerte dalle
    comunità energetiche rinnovabili. All’iniziativa, presenti
    moltissimi sindaci e rappresentanti degli enti locali calabresi,
    hanno partecipato la sottosegretaria di Stato al Ministero per
    la Transizione ecologica, Ilaria Fontana, l’assessore regionale
    con delega all’Energia, Rosario Varì e il deputato del M5s
    Giuseppe D’Ippolito.   
    “Le comunità energetiche rinnovabili – ha aggiunto Occhiuto –
    servono a produrre energia e a cederla gratuitamente in maniera
    tale che si possa intervenire strutturalmente per risolvere un
    problema che, in questo periodo, sta investendo tutto il Paese e
    che la Regione non può affrontare semplicemente dando dei
    contributi, quelli infatti è utile che li dia stato attraverso
    le leggi di bilancio. La Regione si deve attrezzare per per
    tentare di risolvere strutturalmente il problema”.   
    Per Occhiuto “la Calabria è una miniera di energia e in passato
    l’ha prodotta spesso a vantaggio di grandi imprese nazionali e
    multinazionali con pochi vantaggi per i calabresi. Anche in
    questo ambito occorre un governo regionale che sappia utilizzare
    le risorse a vantaggio soprattutto dei cittadini calabresi
    mettendo a frutto le opportunità che le grandi imprese possono
    offrire. Nel caso di specie, però, non si tratta di grandi
    impresa ma di comunità che possono anche essere costituite per
    iniziativa di amministrazione locali intelligenti, lungimiranti
    e che avranno in questa attività il sostegno convinto e
    determinato della Regione”. (ANSA).   

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    Milleproroghe: Salvini, non è guerriglia, il Parlamento lavora

    “Il Parlamento è eletto dai cittadini per approvare leggi: non è guerriglia parlamentare se modifica in meglio qualche provvedimento uscito dal consiglio dei ministri, come il superbonus, aiutando imprese e famiglie. Il Parlamento fa il suo lavoro. Altrimenti aboliamo il Parlamento”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta il caso degli emendamenti al Milleproroghe su cui il governo è andato sotto settimana scorsa in commissione. C’è il rischio che la guerriglia parlamentare vada avanti? “No, assolutamente, chi occupa il tempo lavorando non ne ha per fare polemica”, ha risposto Salvini, ospite di 24 Mattino, su Radio 24. 
    “Con l’attuale centrodestra, che governa 14 Regioni e centinaia di comuni, una volta passato il nervosismo delle ultime settimane sono fiducioso che si torni a lavorare in modo unitaria”. “Certo, FdI ha scelto la via dell’opposizione ed è più portata a dire dei no, noi abbiamo fatto una scelta di governo in questo momento preferiamo i sì, però – ha aggiunto – poi ci sarà un coalizione di centrodestra che avrà al centro del programma economico la pace fiscale e l’azzeramento di milione di cartelle esattoriali”.
    “Se nei prossimi 40 giorni – ha detto Salvini – la situazione continuerà a migliorare negli ospedali, nelle strade, nelle scuole e nelle fabbriche, si supera lo stato emergenza e dal nostro punto di vista si superano anche tante restrizioni. Ma è più saggio arrivare a parlarne il 21 marzo, il primo giorno di primavera, quando mancheranno pochi giorni. Ma la situazione fortunatamente mi pare sotto controllo”. “Prorogare lo stato emergenza ad oggi non sembra avere alcun senso”, ha aggiunto. 
    “Io vorrei far parte di un governo che guarda al futuro. Tutto il mondo sta investendo sulla ricerca sul nucleare pulito, sicuro, di ultima generazione, che ci renderebbe molto meno dipendenti dall’estero e renderebbe meno pesanti le bollette di luce e gas. Ma ci sono ovviamente Pd e 5s contrari, è chiaro che su questo tema non si troverà mai un accordo: spero che sarà il prossimo governo di centrodestra a fare questa scelta”, ha dichiarato il leader della Lega.
       

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    Berlusconi a Draghi, garantisco stabilità e impulso al governo

    “L’Italia ha fatto importanti passi avanti ma l’emergenza non è ancora risolta. Per questo è necessario garantire continuità e impulso all’azione di governo. Con senso di responsabilità sto lavorando con tutta Forza Italia in questa direzione”. Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che aggiunge: “Ho confermato al presidente del consiglio Mario Draghi, nel corso di una lunga e cordiale telefonata, che l’apporto di Forza Italia all’azione di governo è stato e sarà sempre costruttivo, caratterizzante e leale, nella convinzione che il Paese abbia bisogno di stabilità e di continuità”. 
    “Non si debbono drammatizzare alcune vicende parlamentari di questi giorni. La normale dialettica nelle due Camera, all’interno di una maggioranza obiettivamente composita, che ha come orizzonte la fine della legislatura e lascerà spazio tra un anno alla normale dialettica tra centrodestra e centrosinistra, non mette in discussione la stabilità del governo, né la necessità del concorso di tutte le forze politiche, tra le quali permangono profonde distinzioni, in un momento ancora così delicato”, ha aggiunto Berlusconi

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    Azione: Calenda, oggi nasce il terzo polo riformista

    “Oggi nasce il terzo polo del riformismo e della cultura di governo: dobbiamo costruire un’alternativa possibile al populismo e al sovranismo”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda,al Palazzo dei Congressi dove si svolge la seconda e conclusiva giornata del Congresso di Azione. Calenda è stato nominato per acclamazione segretario nazionale di Azione dai delegati del primo Congresso del partito.    “Il grande centro non esiste – ja affermato -, esiste un’area pragmatica che contiene le grandi famiglie politiche europee. Diciamo no a Fdi e M5s perchè con loro non si governa, perchè dicono no all’Europa, ai vaccini”.
    “Porto questo partito al 20% e poi ve lo lascio”, ha affermato  Calenda, nel suo intervento conclusivo del primo congresso del partito. “È il campo che ci ha portato al 20% a Roma, il campo dell’audacia, del combattimento per ogni voto, per ogni tessera”, ha aggiunto.
    Rivolgendosi poi a Letta, ha detto: “Certo, che voglio stare con te, ma devi venire tu nel nostro campo”. “Agli amici di Forza Italia – ha aggiunto – dico di venire anche loro nel nostro campo. A Renzi, che ritengo essere il migliore presidente dai tempi di De Gasperi, dico: certo che stiamo insieme. ma non è pensabile che tu sia pagato da uno Stato straniero. Decidi se vuoi fare politica o business. 
    “Io da quando faccio politica non ho più una consulenza. Lo stesso Matteo Richetti. Chi fa politica non fa consulenze: i soldi li trova dai suoi sostenitori. Matteo Renzi questo lo sa perfettamente”.

       

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    Mattarella: “Grati al personale sanitario, sempre in prima linea”

    “In occasione della seconda Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato desidero sottolineare ancora una volta il ruolo cruciale svolto da tutto il personale del comparto sanità e del volontariato nella tutela della salute collettiva.    Da quando il nostro Paese è stato duramente colpito dall’insorgere, repentino e inatteso, di una emergenza sanitaria di così vasta portata, gli operatori di tali categorie si sono trovati all’improvviso in prima linea a fronteggiare un nemico per molti versi sconosciuto. E’ grazie alla loro preparazione professionale e al loro spirito di sacrificio che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti di quelle, già dolorosissime, che abbiamo dovuto patire.    Sono in programma investimenti e nuove strategie per garantire una migliore qualità della cura e dell’assistenza, per accrescere la capacità di prevenzione, per ridare centralità alla persona e al territorio nel quale vive: ma l’efficacia delle riforme, come sempre, è legata alla qualità e all’impegno di chi concretamente la fa vivere con il proprio lavoro e con la propria passione. Quanto è avvenuto in questi anni difficili è motivo di rassicurazione per gli italiani.    Oggi è, pertanto, occasione per me e per tutto il popolo italiano di rendere omaggio all’impegno del personale sanitario e del volontariato e di unirci nel ricordo, grato e doloroso, di quanti hanno pagato con l’estremo sacrificio la propria inclinazione all’altruismo”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata del personale sanitario. 
    Anche il Papa all’Angelus ha ricordato che oggi è la Giornata nazionale del personale sanitario. “Dobbiamo ricordare tanti medici, infermiere e infermieri, volontari che stanno vicino agli ammalti, li curano, fanno sentire meglio, li aiutano”, “nessuno si salva da solo”. “Nella malattia abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi, che ci aiuti” e “l’eroico personale sanitario” ha mostrato la sua “eroicità al tempo del Covid ma rimane l’eroicità tutti i giorni. Ai nostri medici, infermiere e infermieri un applauso e un grazie grande”, ha detto il Papa invitando i fedeli in piazza San Pietro a battere le mani.
    “Se il Paese ha retto a una prova così difficile, pur pagando un prezzo importante in termini di vite umane, ma anche in termini di chiusure e di cambiamenti delle nostre esistenze, è perchè abbiamo uno straordinario Servizio sanitario nazionale che dobbiamo difendere e di cui il cuore sono le donne e gli uomini che lo animano”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla Fnomceo per la 2/a giornata del personale sanitario al quale rivolge “gratitudine” sottolineando la fine della stagione dei tagli e gli investimenti in campo: 124mld nell’ultima legge di Bilancio, 20mld del Pnrr e i fondi Ue sulle aree disagiate.
    “Due anni fa fummo costretti a fare scelte difficili, oggi il 91% della popolazione sopra i 12 anni si è vaccinata e questo ci mette nelle condizioni di gestire in maniera del tutto diversa la pandemia, che purtroppo è ancora in corso, e ci sta permettendo in queste ore di piegare la curva senza ricorrere a chiusure generalizzate”, aggiunge Speranza.”Abbiamo somministrato in 13 mesi e mezzo 133 milioni di dosi e questo lo può fare solo un grande Paese, solo un grande Servizio sanitario nazionale fatto – ha detto – di uomini e donne come voi”.    

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    I partiti si compattano sul governo, Letta loda Draghi

    “Siamo determinati a lavorare perché il governo Draghi completi il suo lavoro senza ambiguità. E’ impegno che ci prendiamo. Draghi ha fatto bene: ci sono temi negoziabili da quelli non negoziabili e su questi va bene mettere la fiducia”. Così il leader del Pd, Enrico Letta, lasciando il congresso di Azione. “Mario Draghi ha fatto bene” a strigliare i partiti. “Lo invito a essere determinato”.
    “Serve un governo che decida, una democrazia che aiuti la crescita senza pensare a tornaconti elettorali. Serve un importante impegno di riforme: da vent’anni abbiamo avuto cambi di maggioranze, solo in questa legislatura un campionario incomprensibile per i nostri osservatori esteri. Ma ora al di là delle baruffe quotidiane i richiami che vengono sull’aggiornamento delle istituzioni siano ineludibili, penso ai tre poteri, ma anche al rapporto tra governo e parlamento”. Così il ministro per lo Sviluppo economico e vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, in collegamento con il Congresso di Azione.

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    Al via il primo congresso di Azione. Calenda, non dialogo con M5s e FdI

    Primo congresso di Azione, il partito fondato dall’ex ministro Carlo Calenda, al palazzo dei Congressi dell’Eur davanti a oltre trecento delegati da tutta Italia. La scenografia è tutta azzurra: a destra e sinistra del palco su alcuni pannelli lo slogan della manifestazione: “La politica non è rumore ma Azione: l’Italia sul serio”. Un breve saluto di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, quindi l’apertura formale dei lavori congressuali con l’intervento di Matteo Richetti, di Stéphane Séjourné, Presidente del Gruppo Renew Europe ed Europarlamentare.
    “Sono sicuro che insieme faremo grandi cose per il futuro del nostro Paese, che insieme senza ambiguità vinceremo le politiche del 2023 e dopo il voto daremo un governo riformista, democratico e europeista eletto dai cittadini per rendere la politica al servizio del nostro Paese”. Così il leader del Pd, Enrico Letta, ospite al congresso. “Sono sicuro che discuteremo, ma anche che litigheremo, con Carlo funziona così, ma poi sempre si prenderanno le decisioni giuste per il bene del Paese”.
    “Non vi posso promettere come ha fatto Letta che vinceremo insieme le elezioni ma sono certo che tra noi ci saranno ampi margini di collaborazione”, ha detto il vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, in collegamento con il Congresso.
     “Non dialoghiamo e non accettiamo il confronto con M5s e Fdi: è una scelta netta e definita – così il leader di Azione, Carlo Calenda -. Il dialogo parte da valori comuni. Dove nella matrice, nelle radici culturali dei popolari, dei liberali e dei socialdemocratici viene la possibilità di sottomettersi ai sovranisti e ai populisti. E’ esaltazione del machiavellismo. Ma lui scriveva quando c’era il primato della forza”. “Con qualunque sistema elettorale non saremo mai alleati con populisti e sovranisti”.  “Se facessi una scelta di convenienza andrei rimosso. E ragazzi, qua ci siamo trovati un candidato. Cottarelli è là pronto….”, ha aggiunto Calenda.
    “A volte è capitato che Banana33, come li chiama Checco Zalone, mi dava lezione di etica – ha detto ancora -. Per un lungo periodo ho risposto agli account anonimi sui social, ora non lo faccio più. Il diritto alla parola deve essere legato alla responsabilità”
    Riferendosi alla lettera del padre di Matteo Renzi, Calenda ha detto di trovare “ignobile che si pubblichi una lettera di un padre a un figlio senza che avesse alcuna rilevanza penale”.