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    Figli coppie omogenitoriali, Torino sospende le registrazioni

    Torino interrompe le trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali. Una decisione “presa con grande difficoltà in via cautelativa, in attesa del pronunciamento della Cassazione”, annuncia “amareggiato” il sindaco Stefano Lo Russo, destinatario di una comunicazione prefettizia che lo richiama ad attenersi alle norme ricordando che l’eventuale registrazione costituisce una violazione di legge. “Dietro le leggi – dice – ci sono sentimenti, persone, bimbi, storie personali. È iniquo che un cittadino, a seconda del Paese in cui nasce, abbia diritti o no, è una violenza ed è su queste cose che si fonda l’unità di un continente”. 
    “Nella comunicazione del prefetto si evidenzia che il sindaco, in quanto ufficiale di stato civile, agisce come ufficiale di Governo e non come titolare di un potere proprio e deve quindi attenersi al dispositivo di legge e questo fatto rende non più percorribile la registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali – spiega Lo Russo -. Lo facciamo in chiave cautelativa dell’ente e delle famiglie in attesa della pronuncia della Cassazione, che metterà una parola finale rispetto alla giurisprudenza, che purtroppo sta andando verso una direzione più restrittiva”.   

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    Il 24 aprile Marcia pace straordinaria per l'Ucraina

    (ANSA) – PERUGIA, 23 MAR – Sarà una “edizione straordinaria”
    alla vigilia della Festa della Liberazione, raccogliendo
    soprattutto il grido di Papa Francesco “Fermatevi! La guerra è
    una follia”, quella della Marcia della pace e della fraternità
    PerugiAssisi promossa per domenica 24 aprile. Organizzata
    “mentre infuria la guerra in Ucraina e in tante altre parti del
    mondo”, come ha ricordato Flavio Lotti, anima del comitato
    promotore, durante la conferenza stampa di presentazione che si
    è svolta nel capoluogo umbro. “Ci sarà fra un mese, ma la Marcia
    inizia già oggi per quello che potrà intanto generare tutto
    questo, per moltiplicare le iniziative di pace” ha affermato.   
    “Dal 24 febbraio – ha detto ancora Lotti – la guerra avanza
    facendo strage di innocenti, riducendo le città in cimiteri,
    minacciando la catastrofe atomica e la terza guerra mondiale.   
    Ogni giorno che passa, lo scontro s’innalza e la guerra diventa
    più disumana e cieca distruggendo ogni residuo spazio di pace.   
    Fermiamo ora la guerra, prima che sia troppo tardi”.   
    Secondo quanto annunciato dagli organizzatori sarà una Marcia
    “di chi la fa la pace e non di chi la invoca soltanto”. E sarà
    quindi “delle persone che si prendono cura degli altri, con al
    centro ancora una volta le scuole con i bambini impegnati nella
    pace e nella fraternità”. “Una PerugiAssisi che non avremmo mai
    voluto convocare” ha concluso Lotti.   
    “Avremmo voluto convocare il popolo della pace – ha commentato
    Stefania Proietti – per allargare la pace e non per fermare una
    guerra”.   
    Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi, intervenuto al
    telefono, ha ricordato che la Federazione nazionale della stampa
    sarà in marcia da Perugia ad Assisi, annunciando anche una
    iniziativa in programma il giorno prima. “Verremo ad Assisi – ha
    detto – con una delegazione di giornalisti ucraini, bielorussi e
    russi per lanciare un appello per aiutare tutti quei giornali e
    voci indipendenti che hanno chiuso o che stanno per chiudere a
    causa di questa guerra”. (ANSA).   

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    Moglie di politico ucraino fermata al confine con 28 mln dollari

    Il suo nome è Anastasia Kotvitska ed è la moglie di un importante politico ucraino, e secondo la stampa internazionale avrebbe cercato di fare passare attraverso un valico di frontiera per rifugiati nell’Unione europea oltre 28 milioni di dollari in contanti, contenuti in diverse valige. Tuttavia, stando a quanto scrive The Times, la donna sarebbe stata bloccata al confine con l’Ungheria e sarebbe indagata nel paese magiaro. Il marito, Igor Alexandrovich Kotvitsky, 52 anni, ex parlamentare del Fronte popolare, ha smentito la notizia. “Tutti i miei soldi sono nelle banche ucraine, non ho prelevato nulla”, ha detto. (ANSA).   

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    Fisco: Lega, passo indietro sulla flat tax

    “Rispetto alla scorsa volta siamo quasi tornati indietro”. È questa l’opinione dei deputati della Lega, Massimo Bitonci e Alberto Gusmeroli, dopo la riunione di maggioranza sulla delega fiscale in cui si è deciso di proseguire con incontri al Mef per trovare l’intesa sui temi principali del provvedimento. “Sembrava fosse stato fatto un passo in avanti ma su alcuni temi, come il regime forfettario, non è così”, hanno spiegato, convinti che l’esame in Aula sarà rinviato “di almeno una settimana”.
    Sulla flat tax, hanno chiarito Bitonci e Gusmeroli, “noi lo scivolo non lo intendiamo come il Pd: deve essere un regime graduale con un’altra aliquota superiore al 15%, ad esempio del 20%, su una soglia su cui si può trattare, 75-85mila euro. Il Pd invece sostiene di far rientrare nel regime Irpef chi esce dal forfettario, studiando una detrazione”. La distanza con il Pd c’è anche su altri temi. “La ripartizione ai Comuni della quota della flat tax, per noi deve avvenire sulla base della residenza del soggetto, mentre il Pd è per la redistribuzione a pioggia”, hanno detto i leghisti, che chiedono “sicurezza sul fatto che la mensilizzazione degli acconti non ricada nella cashflow tax, il sistema di contabilità mensilizzato su cui sono contrari anche gli ordini professionali, perché penalizza professionisti e ditte individuali”.
    “È stato accolto l’impianto del cashback fiscale come lo abbiamo proposto: il governo ha accolto lo spirito e la ratio della norma con l’erogazione diretta” delle detrazioni, “e c’è una proposta migliorativa di Leu su cui non poniamo alcun ostacolo”. Lo ha detto la deputata del M5s Vita Martinciglio, al termine della riunione di maggioranza con il governo sulla delega fiscale. “Sulla flat tax attendiamo una riformulazione più specifica sul regime transitorio, che indicativamente sarà biennale. Ma è uno dei nodi da sciogliere perché – ha aggiunto -condiziona l’impalcatura della legge delega che è a invarianza finanziaria”.

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    Forum ANSA con il governatore trentino Fugatti

    (ANSA) – BOLZANO, 22 MAR – La ripartenza dopo l’emergenza
    sanitaria e la gestione di quella causata dalla guerra in
    Ucraina e dall’arrivo dei profughi, saranno due dei temi del
    Forum ANSA in programma domani con il presidente della Provincia
    di Trento Maurizio Fugatti. Il governatore ne parlerà con il
    direttore dell’Agenzia Luigi Contu. Il Forum sarà trasmesso in
    diretta streaming alle 12 su ANSA.it e sulla pagina Facebook di
    ANSA. (ANSA).   

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    Ucraina: Draghi a Palmanova, alleanza istituzioni per accoglienza

    “Il modo in cui abbiamo reagito a tutte le emergenze degli ultimi due anni è stato quello di integrare le decisioni del governo con quelle delle Regioni e dei Comuni.Questa alleanza istituzionale è un patrimonio che dobbiamo tenere” anche “nell’accoglienza dei 60mila” cittadini ucraini “ad oggi, e chissà quanti dopo.Sarà fondamentale”, ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Palmanova (Udine).
    Draghi ha visitato la sede regionale della Protezione civile e l’hub dove sono stoccati i mezzi e i materiali in partenza per l’Ucaina.Alla visita partecipa anche il Capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio.Il premier è accolto, tra gli altri, dal presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, e dal vicepresidente del Fvg con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi.
     “Oggi non è previsto” un sostegno diretto alle famiglie ucraine che ospitano profughi: “passa tutto attraverso un’organizzazione centrale che è la Protezione civile, il ministro dell’interno e quello dell’economia e delle finanze. E questo sembra funzionare. In ogni caso quello che è cruciale è che questi aiuti, che vengano dati direttamente o passino attraverso una procedura, vengano erogati subito, perché il bisogno è ora non fra settimane. Questo è molto importante”, ha detto Draghi.  
    A Palmanova sono previsti anche una riunione operativa con le autorità competenti e un incontro con i volontari della Protezione civile.
    Draghi ha assistito alla partenza dall’hub della Protezione civile di Palmanova (Udine) di quattro camion con farmaci e presidi sanitari destinati all’Ucraina. Tra i presidi, anche respiratori e macchine per raggi X. Il convoglio, scortato dai mezzi della protezione civile, è diretto a Suceava in Romania. Qui il materiale, giunto da diverse regioni e raccolto a Palmanova, verrà depositato in un hub e ritirato da mezzi ucraini. 
    Un gruppo di manifestanti riconducibile all’universo pacifista si è avvicinato alla sede della protezione civile regionale di Palmanova (Udine). Dall’esterno dei cancelli, mentre il premier si trova all’interno della sede, si sentono alcuni fischi. I manifestanti hanno anche esposto ai lati della strada uno striscione con su scritto ‘invochiamo la pace e inviamo le armi’. Le forze dell’ordine hanno quindi fatto allontanare dall’area il gruppo, invitandoli a raggiungere l’area dell’ospedale cittadino, non distante dalla sede della Protezione civile, dove un altro gruppo sta manifestando contro il Green pass. Questi ultimi espongono uno striscione con la scritta ‘Basta dittatura sanitaria’.  

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    Ucraina, il punto alle 16. I negoziati continuano ma prevale lo scetticismo

     Mentre viene annunciato un nuovo coprifuoco a Kiev e Odessa denuncia bombardamenti dal mare che hanno colpito edifici residenziali, i negoziati vanno avanti senza sosta anche se prevale, da entrambe le parti, lo scetticismo.    Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass” ha detto, riferendosi alla possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky, che “sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile”. “Organizzare un incontro tra i presidenti della Russia e dell’Ucraina richiede un accordo sui possibili risultati dei colloqui, ma le parti attualmente non hanno nulla da mettere sul tavolo a questo proposito”, ha sottolineato Peskov parlando con i giornalisti. E Kiev definisce non seri i colloqui in corso per bocca del consigliere di Zelensky: “La Russia non è seria riguardo ai colloqui di pace” dice Alexander Rodnyansky alla Bbc. Secondo il consigliere, i colloqui mirano a “intrappolare l’Occidente nel pensare che ulteriori sanzioni non siano necessarie. Hanno usato questi colloqui come un modo per distrarre l’attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia. Non si cerca la pace e allo stesso tempo si bombardano città su larga scala”, aggiunge.    I negoziati comunque vanno avanti. Oggi sono durati un’ora e mezzo tra le due delegazioni per continuare poi nel formato dei gruppi di lavoro. “L’incontro è durato dalle 10.30 alle 12 con le delegazioni ufficiali, poi sono arrivati di nuovo i gruppi di lavoro. Oggi lavoriamo tutto il giorno”, ha detto un membro della delegazione ucraina e capo della fazione Sn David Arahamiya, citato dall’agenzia Unian. Non sono state fornite ulteriori informazioni sull’andamento dei colloqui.    Sul terreno, dopo l’ennesima notte di bombardamenti russi che hanno colpito un centro commerciale nella zona nordovest della capitale ucraina, con un bilancio di almeno otto morti, e le navi da da guerra russe che hanno bombardato edifici residenziali a Odessa, secondo il portavoce dell’ amministrazione militare dell’oblast di Odessa, Serhiy Bratchuk, a Kharkiv è stato ucciso un sopravvissuto ai lager di 96 anni.    “Boris Romanchenko, ex prigioniero dei lager nazisti, sopravvissuto a Buchenwald, Peenemunde, Dora Mittelbau, Bergen-Belsen, è stato ucciso da un missile russo lanciato contro il suo appartamento durante ‘l’operazione di denazificazione’. I nuovi fascisti continuano il lavoro di Hitler”, ha scritto sul suo canale Telegram il sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj. A Mariupol bombe russe cadono ogni dieci minuti e oltre ai carri armati e all’artiglieria, la città è bombardata da navi da sbarco russe. Lo afferma il vice comandante del reggimento Azov, come riportato da Ukrinform. Secondo il consiglio comunale di Mariupol, alcuni residenti del distretto della Rive Gauche della città vengono deportati con la forza in Russia, i loro passaporti vengono confiscati. Ma secondo Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino, già 45.000 persone sono riuscite a lasciare Mariupol assediata. “Sono sicura che morirò presto. È questione di giorni. In questa città tutti aspettano costantemente la morte. Vorrei solo che non fosse così spaventosa”. E’ la testimonianza su Facebook di una cittadina di Mariupol, Nadezda Sukhorukova, rilanciata su Twitter da una giornalista ucraina del Kiev Indipendent. Solo ieri Nadezda è riuscita a fuggire da Mariupol attraverso uno dei corridoi umanitari. “Potrebbe non bastare una settimana per prendere il controllo della città di Mariupol”, ha detto il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, citato da Interfax. “Non sono così ottimista sul fatto che bastino due o tre giorni o anche una settimana per chiudere la questione. Sfortunatamente no, la città è grande”, ha spiegato. E il ministero degli Esteri ucraino ha denunciato che 2.389 bambini del Donbass occupato sono stati condotti illegalmente in Russia. “I casi di rapimento di bambini e di altri crimini commessi dagli occupanti russi contro i civili in Ucraina sono oggetto di indagine”, ha aggiunto il governo di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.    L’Unione europea aumenterà il suo aiuto finanziario all’Ucraina per l’acquisto di armi a un miliardo di euro. Lo ha indicato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, arrivando al Consiglio Affari esteri a Bruxelles. “È impossibile” per l’Europa al momento fare a meno del gas russo, mentre per quanto riguarda il greggio le compagnie petrolifere russe hanno iniziato a reindirizzare i flussi verso Est: lo sostiene il vicepremier russo Aleksandr Novak citato dalla Tass. Il possibile embargo dell’Occidente al petrolio russo potrebbe causare una fiammata dei prezzi dell’oro nero che potrebbero schizzare “a 300 dollari al barile”, ha ribadito Novak.    Sono 59.589 i profughi ucraini entrati in Italia dall’inizio della guerra: secondo i dati del Viminale, aggiornati ad oggi, 30.499 sono donne, 23.877 minori e 5.213 uomini. Il premier Mario Draghi ha parlato dal centro di accoglienza per ucraini in fuga di Palmanova (Udine): “Il modo in cui abbiamo reagito a tutte le emergenze degli ultimi due anni è stato quello di integrare le decisioni del governo con quelle delle Regioni e dei Comuni. Questa alleanza istituzionale è un patrimonio che dobbiamo tenere” anche “nell’accoglienza dei 60mila” cittadini ucraini “ad oggi, e chissà quanti dopo. Sarà fondamentale”.   

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    Ragazzi ucraini ultimi tedofori Fiaccola benedettina

    (ANSA) – NORCIA (PERUGIA), 21 MAR – La Fiaccola Pro pace et
    Europa Una ha fatto il suo ritorno a Norcia nella serata di
    domenica 20 marzo. Ultimi tedofori due ragazzi ucraini, Eugenio,
    20 anni, e il cuginetto di 11 che si è ricongiunto alla sua
    famiglia già presente a Norcia, nei giorni scorsi, insieme alla
    mamma, in fuga dal loro Paese in guerra. Dietro di loro la
    bandiera dell’ Ucraina e un centinaio di bambini e ragazzi delle
    associazioni sportive di Norcia.   
    Un tema, quello della pace, che ha segnato inevitabilmente il
    percorso della Fiaccola Benedettina 2022, sia in Spagna sia
    lungo il cammino di San Benedetto, fatto interamente a piedi dai
    podisti di Norcia Run 2017, dai Marciatori Simbruini di Subiaco
    e dal Cus di Cassino.   
    Ad accendere il tripode con la luce di Benedetto, il sindaco
    di Norcia Nicola Alemanno, la presidente della Regione Donatella
    Tesei, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo e
    il consigliere delegato dell’ ambasciatore di Spagna in Italia,
    Luis Canovas del Castillo.   
    “La pace – ha detto il sindaco – è l’invocazione che sale da
    questa piazza, soprattutto in questo giorno in cui onoriamo il
    nostro santo patrono Benedetto. Questi ragazzi che hanno
    percorso gli ultimi metri con la fiaccola sono parte integrante
    della nostra comunità. Benedetto fu definito da Paolo VI come
    ‘operatore di pace’ e tutto il cammino della fiaccola è stato
    segnato dal messaggio di pace, condotto in ogni luogo dove è
    stata accolta, insieme alla ferma condanna senza sé e senza ma
    all’azione di guerra intrapresa nei confronti dell’Ucraina”.   
    “L’intercessione di San Benedetto possa allora illuminare le
    menti, far si che si torni al dialogo e tacciano le armi”, ha
    concluso il sindaco.   
    “La fiaccola – ha detto invece Guariglia – è un segnale di
    fede testimonianza e speranza nel futuro. Sogno, che non appena
    le condizioni lo consentiranno possiate raggiungere il monastero
    di Kiev, patrimonio Unesco”. (ANSA).