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    Malore per il sindaco di Venezia, ricoverato in ospedale

    (ANSA) – PADOVA, 25 MAR – Il sindaco di Venezia Luigi
    Brugnaro è stato portato all’ospedale di Padova dopo essere
    stato colto da un malore stasera, mentre si trovava ad una cena
    con amici, a Borgoricco (Padova). Brugnaro, 60, anni, leader di
    Coraggio Italia, si trova attualmente ricoverato nel pronto
    soccorso del policlinico, in osservazione. Lo apprende l’ANSA da
    fonti qualificate. Le condizioni del sindaco di Venezia non
    sarebbero gravi. (ANSA).   

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    Ucraina: Yevheniia, “orgogliosa mio popolo, Russia si fermi”

    (ANSA) – ANCONA, 24 MAR – “Mi sento orgogliosa del mio
    popolo”. Yevheniia Stoianova, studentessa 22enne ucraina, di
    Voznesensk nella regione di Mykolaïv, vive ad Ancona dove
    frequenta un master all’Università Politecnica delle Marche.   
    “All’inizio della guerra non avrei mai pensato che sarebbe
    durata così tanto, – dice all’ANSA – credevo se si sarebbe
    conclusa molto più rapidamente, invece gli ucraini stanno
    mostrando di essere molti uniti e resistono, vanno avanti e non
    molleranno tanto facilmente. Mi sento orgogliosa del mio
    popolo”. Ad un mese esatto dall’invasione militare russa in
    Ucraina, quella che doveva essere una guerra lampo è una partita
    ancora aperta, contro ogni pronostico.   
    “Oggi non credo più che questa guerra finirà presto – aggiunge
    -, morte e devastazione purtroppo andranno ancora avanti, non so
    fino a quando”. Intanto importanti città vengono distrutte, come
    Mariupol che la studentessa definisce come “la nuova
    Stalingrado”. Yevheniia racconta di aver perso durante il
    conflitto due suoi giovani conoscenti: “uno di loro viveva a
    Kherson, città al sud dell’Ucraina, è morto nel bombardamento
    del suo palazzo, aveva 22 anni, mentre un 28enne della mia città
    è rimasto ucciso mentre combatteva: si sarebbe dovuto sposare a
    breve. Morti orribili e indicibili come quelle dei bambini”.   
    Secondo Yevheniia il numero di giovani e bambini rimasti
    uccisi “è più alto” di quanto raccontino i bollettini ufficiali
    perché “i corpi di alcuni non vengono trovati subito”. “Spero
    che la guerra finisca presto e che la Russia si fermi – dice la
    22enne – Anche nella mia città, Voznesensk, è stato bombardato
    un palazzo, e i miei genitori che vivono ancora la ormai
    trascorrono tutte le notti nascosti nel bunker: ci stiamo quasi
    abituando a questo orrore, spero finisca presto”. (ANSA).   

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    Ucraina: Rai, non si procederà con il contratto di Orsini. Berlinguer, non condivido lo stop

    “La direzione di Rai 3, d’intesa con l’amministratore delegato della Rai, ha ritenuto opportuno non dar seguito al contratto originato su iniziativa del programma “Cartabianca” che prevedeva un compenso per la presenza del professor Alessandro Orsini nella trasmissione”. Lo annuncia una nota di Viale Mazzini.
    Era stato il Foglio, ieri, a parlare di un compenso di “circa duemila euro a puntata”, per un totale di sei appuntamenti, per Orsini, docente di Sociologia del terrorismo internazionale alla Luiss e noto per le sue posizioni filo-russe, che martedì scorso ha partecipato a Cartabianca, l’approfondimento di Rai3 condotto da Bianca Berlinguer. Il Pd, con Andrea Romano, aveva definito “assolutamente inaccettabile che le risorse del servizio pubblico radiotelevisivo vengano utilizzate per finanziare i pifferai della propaganda di Putin” e aveva chiesto spiegazioni ai vertici dell’azienda. Da parte sua Berlinguer aveva chiarito che al sociologo “erano stati offerti numerosi e più cospicui contratti dalla concorrenza” e spiegato che le posizioni di Orsini erano state messe a confronto “con idee diametralmente opposte”, in nome di un dibattito ‘non univoco né omologato”.
    “Apprendo che il contratto sottoscritto dalla Rai e dal professore Alessandro Orsini sarà interrotto per decisione della direzione di Rai3 senza che io sia stata consultata in merito. Una decisione che limita gravemente il mio ruolo di autrice e di responsabile di Cartabianca per quanto riguarda la questione fondamentale della scelta degli ospiti e di conseguenza dei contenuti sui quali si costruisce la discussione”. Lo dice Bianca Berlinguer, sottolineando di non condividere la decisione, in nome di un dibattito pluralista.
    “Apprendo che la Rai ha deciso di rescindere il mio contratto stipulato per sei puntate con Carta Bianca. Molte altre trasmissioni di informazione mi avevano offerto compensi ben superiori a quello della Rai. Ho scelto Bianca Berlinguer perché penso che sia una garanzia di libertà. Questa libertà va difesa. Per questo motivo, annuncio che sono pronto a partecipare alla trasmissione di Bianca Berlinguer gratuitamente”. Lo scrive su Facebook Alessandro Orsini, commentando la decisione della Rai di non procedere con il suo contratto. Il docente della Luiss rimanda poi a un articolo che pubblicherà domani sul Fatto Quotidiano.
       

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    Conte, il M5s voterà no all'aumento delle spese militari

    L’aumento delle spese militari non è una priorità, il voto del M5s sarebbe contrario. Intervistato dalla Stampa, il leader 5S Giuseppe Conte ribadisce che l’urgenza in questo momento riguarda famiglie e imprese, da proteggere dalla crisi. E all’ obiezione che in caso di voto contrario potrebbe cadere il governo, replica che ‘ognuno farà le sue scelte’, ma confida che il progetto Difesa europea ‘sia portato avanti con ponderazione, razionalizzando e non moltiplicando le spese, e attraverso uno sforzo comune europeo’. E su Zelensky spiega: ‘non ero in Aula perché non sono un parlamentare ma ho ascoltato tutto con attenzione’.    

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    Ucraina: anche frati S.Giovanni Rotondo pregheranno col Papa

    (ANSA) – FOGGIA, 24 MAR – Anche i frati cappuccini di San
    Giovanni Rotondo si uniranno a Papa Francesco nel seguire, a
    distanza e insieme ai fedeli riuniti nel Santuario di Santa
    Maria delle Grazie, la celebrazione di domani nella Basilica di
    San Pietro per la “consacrazione dell’umanità, in modo
    particolare della Russia e dell’Ucraina, al Cuore immacolato di
    Maria”, per “invocare la pace”. “Consapevoli che ‘vuole essere
    un gesto della Chiesa universale, che in questo momento
    drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il
    grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della
    violenza, e affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della
    pace’ – precisano i frati in una nota – i frati, la comunità dei
    credenti di San Giovanni Rotondo e i devoti di Padre Pio
    pregheranno insieme al Pontefice, mediante maxi schermi
    collocati in chiesa, reciteranno con lui l’Atto di consacrazione
    e, subito dopo, concelebreranno una santa Messa che sarà
    presieduta da fr. Maurizio Placentino, ministro provinciale
    della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio”.   
    La Celebrazione della Penitenza, con l’Atto di consacrazione
    dell’umanità al Cuore immacolato di Maria, e la successiva
    concelebrazione Eucaristica saranno trasmesse in diretta sul
    canale televisivo nazionale Padre Pio Tv (numeri 145 del
    digitale terrestre, 445 di TivùSat, 852 di Sky). (ANSA).   

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    M5s: 27 e 28 marzo voto su rielezione Conte

     Il M5s ha convocato l’assemblea degli iscritti per la consultazione in rete sulla rielezione di Giuseppe Conte. Si vota dalle 8 del 27 marzo 2022 alle ore 22:00 del 28 marzo, continuativamente, in unica convocazione. Ad indire la consultazione degli iscritti M5s per i voti del 27 e 28 marzo risulta la vicepresidente vicaria del M5s, Paola Taverna “nella propria qualità”. Anche in questa tornata di consultazione sono esclusi dal voto gli iscritti da meno di 6 mesi.
    Gli iscritti votano anche per l’elezione di un componente del Comitato di Garanzia. Jacopo Berti e Laura Bottici sono i candidati M5s per sostituire Luigi Di Maio al Comitato di Garanzia del Movimento. Lo annuncia il blog del Movimento. Il Comitato di Garanzia è composto da tre membri eletti in rete all’interno di una rosa di almeno sei nominativi proposti dal Garante tra gli eletti ed ex eletti nel rispetto dei principi di tutela delle minoranze e della rappresentatività di genere. Lo Statuto dispone che, in caso venga a mancare anticipatamente un componente, si provvede alla sua sostituzione all’interno di almeno due nominativi proposti dal Garante. Il sostituto resta in carica sino alla scadenza del Comitato di Garanzia in carica al momento della sostituzione. Dopo l’uscita di Luigi Di Maio occorre quindi eleggere un componente del Comitato attualmente composto da Roberto Fico e da Virginia Raggi, già eletti. La rosa di due nominativi proposta dal Garante tra gli eletti ed ex eletti rispetta “i principi di tutela delle minoranze e della rappresentatività di genere”
    L’assemblea M5s convocata per il 27 e 28 marzo si esprimerà anche per l’elezione di tre componenti del Collegio dei Probiviri. Sono candidati Tiziana Ciprini, Fabiana Dadone, Barbara Floridia, Andrea Greco, Andrea Liberati e Danilo Toninelli. Il voto prevede la preferenza di genere. Saranno infatti proclamati eletti i tre candidati che avranno ricevuto il maggior numero di preferenze; nel caso in cui i primi due candidati che hanno ricevuto il maggior numero di preferenze siano dello stesso genere, sarà proclamato eletto come terzo componente il candidato di genere diverso che ha ottenuto più preferenze. In caso di parità – precisa il M5s sul blog – sarà proclamato eletto il candidato più giovane di età tra coloro che hanno ricevuto lo stesso numero di preferenze.
    Gli iscritti M5s sono chiamati il 27 e 28 marzo a votare per la ratifica di precedenti deliberazioni e rinnovare alcune nomine. Tra queste l’elezione di Roberto Fico e di Virginia Raggi alla carica di Componenti del Comitato di Garanzia e l’elezione di Roberto Fraccaro alla carica di componente del Collegio dei Probiviri, deliberate lo scorso settembre. Si rivota anche per la destinazione delle restituzioni dei portavoce nazionali, di approvazione dell’accesso al 2X1000 e al finanziamento privato in via agevolata. Si rinnova anche l’elezione di Michele Gubitosa, Riccardo Ricciardi, Paola Taverna, Alessandra Todde e Mario Turco alla carica di Vice Presidenti (con precisazione del successivo conferimento a Paola Taverna della carica di Vice Presidente vicaria) e la costituzione di Comitati previsti dallo Statuto in via facoltativa, l’elezione dei componenti dei Comitati statutari e dei Comitati istituiti in via facoltativa , 

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    Ucraina, a Dorohusk, 600 abitanti tutti volontari

    Ci sono il pensionato e l’infermiera, il postino e l’ex dipendente comunale. Le seicento anime di Dorohusk, ultimo villaggio prima del confine tra Polonia e Ucraina, sono molto più che una comunità. Sono il primo punto di arrivo di chi fugge dalla guerra, il primo sorriso contro le bombe, il primo abbraccio dopo la tragedia. E così ormai da un mese l’intero paesino si è dato da fare, mettendo a disposizione le proprie professionalità o il proprio tempo. E chi proprio non poteva ha aperto le porte della propria casa ospitando i profughi ucraini.    Il centro operativo è quello che fino ad un mese fa, prima che la Russia cominciasse l’invasione in Ucraina, ospitava il centro culturale cittadino. Un grande casolare bianco immerso nel verde delle campagne che circondano la zona. Nel piazzale esterno sono stati allestiti diversi gazebo, anche con l’aiuto della Caritas locale. Ci sono beni di prima necessità e pasti per tutti. Seduti sulle panchine, in un raro momento di pausa, un’infermiera chiacchiera con i poliziotti che presidiano l’area, mentre due ragazze continuano a ordinare i nomi degli ospiti, districandosi tra le lettere dell’alfabeto cirillico. A Dorohusk si conoscono tutti, sono amici o parenti, e fin dal primo giorno non hanno avuto esitazione nel farsi trovare pronti di fronte all’imminente ondata di profughi.    Proprio il centro culturale, nei primi giorni della guerra, ha ospitato anche esponenti di governo, arrivati sul posto per ringraziare il villaggio, dove continua incessante il flusso di bus e auto con i rifugiati ucraini. A differenza di altre frontiere, infatti, a Dorohusk c’è solo un accesso autostradale, dove i mezzi vengono controllati e poi lasciati passare dalle guardie di frontiera. “Ora la situazione è leggermente diversa rispetto a qualche settimana fa, l’afflusso di persone è diminuito – racconta la direttrice del centro culturale, Renata Lalik – anche se continuano ad arrivare tantissime persone”.    All’interno della sala che un tempo ospitava eventi culturali è stata allestita una mensa, mentre nella hall c’è la zona notte, con una decina di brandine per poter ospitare i rifugiati almeno per un paio di giorni. Tatiana ha 44 anni ed arriva da Kiev. Con lei c’è la mamma Stefania e la loro cagnolina. “Siamo per metà ebree e stiamo cercando di raggiungere Israele – dice la donna, mentre tenta di tranquillizzare il rumorosissimo Chihuahua -. Lì ci sono le mie due figlie. Una di loro, la più grande, si è appena arruolata nell’esercito”. Poi prende il telefonino, scorre tra le foto e mostra orgogliosa le immagini di una 19enne in uniforme. “Sono molto fiera di lei”, confessa mentre bacia lo schermo dello smartphone.    In una piccola casetta di legno all’esterno dell’edificio, allestita da una compagnia telefonica, una coppia di ragazzi riceve una scheda sim, come quelle che vengono distribuite praticamente in tutti i centri d’accoglienza della Polonia.    Ringraziano e vanno via a mangiare un boccone in sala mensa. Nei gazebo rossi, due giovanissimi volontari mettono in ordine gli ultimi pacchi e salutano. Sempre con il sorriso sulle labbra.    “In fondo non abbiamo fatto nulla si strano – il commento del sindaco, Wojtek Sawa -. Abbiamo fatto quello che una città di confine sa fare meglio, accogliere”.