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    Cei: Settimana Santa, ok a processioni e lavanda dei piedi

    (ANSA) – ROMA, 25 MAR – Si torna, pur con tutte le
    attenzioni, ai riti della Settimana Santa pre-covid. Lo
    stabilisce la Cei che chiede ai parroci di “esortare i fedeli
    alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche
    limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei
    social media per la partecipazione alle stesse”.   
    Per la Domenica delle Palme “si presti però attenzione che i
    ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di
    palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami”. Il
    Giovedì Santo, “per il rito della lavanda dei piedi” si
    consiglia di “sanificare le mani ogni volta e indossare la
    mascherina”.   
    Il Venerdì Santo “il vescovo introduca nella preghiera
    universale un’intenzione ‘per quanti soffrono a causa della
    guerra’”, dice ancora la Conferenza episcopale italiana
    recependo l’indicazione della Congregazione vaticana per il
    Culto divino. Si chiede che l’atto di adorazione della Croce
    avvenga “evitando il bacio”. La Veglia pasquale potrà essere
    celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito. (ANSA).   

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    Pnrr: Garofoli, nei prossimi giorni secondo decreto

    Il Governo sta lavorando e sarà approvato nei prossimi giorni un secondo decreto-legge Pnrr, che faciliterà il raggiungimento dei prossimi obiettivi del piano, “come peraltro già fatto a novembre dell’anno scorso con il decreto n. 152 e prima ancora con il decreto n. 77”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, in una lectio alla Spisa di Bologna, parlando del tema dell’attuazione. Ha ricordato che sono stati raggiunti i primi 51 obiettivi con scadenza il 31 dicembre 2021 e il primo versamento della prima rata dei finanziamenti europei, che ammonta a 21 miliardi, sarà entro metà aprile.    I primi 51 obiettivi sono stati raggiunti e “altri 45 obiettivi” del Pnrr “saranno raggiunti entro giugno. Di questi, sette sono già stati conseguiti. Entro la fine del mese dovrebbero diventare 10. A questi si aggiungeranno altri 7/8 obiettivi da raggiungersi tramite specifici interventi normativi primari”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli in una lectio magistralis alla Spisa di Bologna.    Il Piano, ha ricordato in un altro passaggio della lezione pone “obiettivi ambiziosi: 134 investimenti (235 se si considerano anche i sub-investimenti) e 63 riforme, tutti accompagnati da traguardi ben definiti che devono essere realizzati in tempi certi: la rendicontazione finale è prevista entro il 2026 ma ci sono obiettivi con scadenze molto più ravvicinate che se non realizzati impediscono di accedere ai fondi europei”.    

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    Mattarella: “La giustizia è condizione essenziale per il successo del Pnrr”

    “Siamo nella fase in cui troveranno piena applicazione le riforme approvate dal Parlamento nell’anno appena concluso e l’avvocatura è chiamata a svolgere in essa un ruolo centrale, con lo spirito di collaborazione e servizio al Paese che ha contraddistinto la sua attività durante l’emergenza pandemica”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Consiglio Nazionale Forense, sottolineando che “l’amministrazione della giustizia, efficace e tempestiva, è una condizione essenziale per il successo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
    “L’impegno dell’avvocatura – prosegue il Presidente della Repubblica – è elemento prezioso per permettere di concentrare gli sforzi sui traguardi comuni da raggiungere per assicurare una risposta in questo senso. La qualità della giurisdizione dipende dalla qualificata e leale partecipazione delle parti e, in essa, del foro, alla complessa attività decisionale propria del giudice. L’azione che il Consiglio Nazionale sviluppa per promuovere la competenza e il rigore nell’esercizio della professione forense, nella funzione di tutela di valori costituzionali e del principio di legalità, è apprezzabile e va continuamente alimentata”.    

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    Malore per il sindaco di Venezia, ricoverato in ospedale

    (ANSA) – PADOVA, 25 MAR – Il sindaco di Venezia Luigi
    Brugnaro è stato portato all’ospedale di Padova dopo essere
    stato colto da un malore stasera, mentre si trovava ad una cena
    con amici, a Borgoricco (Padova). Brugnaro, 60, anni, leader di
    Coraggio Italia, si trova attualmente ricoverato nel pronto
    soccorso del policlinico, in osservazione. Lo apprende l’ANSA da
    fonti qualificate. Le condizioni del sindaco di Venezia non
    sarebbero gravi. (ANSA).   

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    Ucraina: Yevheniia, “orgogliosa mio popolo, Russia si fermi”

    (ANSA) – ANCONA, 24 MAR – “Mi sento orgogliosa del mio
    popolo”. Yevheniia Stoianova, studentessa 22enne ucraina, di
    Voznesensk nella regione di Mykolaïv, vive ad Ancona dove
    frequenta un master all’Università Politecnica delle Marche.   
    “All’inizio della guerra non avrei mai pensato che sarebbe
    durata così tanto, – dice all’ANSA – credevo se si sarebbe
    conclusa molto più rapidamente, invece gli ucraini stanno
    mostrando di essere molti uniti e resistono, vanno avanti e non
    molleranno tanto facilmente. Mi sento orgogliosa del mio
    popolo”. Ad un mese esatto dall’invasione militare russa in
    Ucraina, quella che doveva essere una guerra lampo è una partita
    ancora aperta, contro ogni pronostico.   
    “Oggi non credo più che questa guerra finirà presto – aggiunge
    -, morte e devastazione purtroppo andranno ancora avanti, non so
    fino a quando”. Intanto importanti città vengono distrutte, come
    Mariupol che la studentessa definisce come “la nuova
    Stalingrado”. Yevheniia racconta di aver perso durante il
    conflitto due suoi giovani conoscenti: “uno di loro viveva a
    Kherson, città al sud dell’Ucraina, è morto nel bombardamento
    del suo palazzo, aveva 22 anni, mentre un 28enne della mia città
    è rimasto ucciso mentre combatteva: si sarebbe dovuto sposare a
    breve. Morti orribili e indicibili come quelle dei bambini”.   
    Secondo Yevheniia il numero di giovani e bambini rimasti
    uccisi “è più alto” di quanto raccontino i bollettini ufficiali
    perché “i corpi di alcuni non vengono trovati subito”. “Spero
    che la guerra finisca presto e che la Russia si fermi – dice la
    22enne – Anche nella mia città, Voznesensk, è stato bombardato
    un palazzo, e i miei genitori che vivono ancora la ormai
    trascorrono tutte le notti nascosti nel bunker: ci stiamo quasi
    abituando a questo orrore, spero finisca presto”. (ANSA).   

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    Ucraina: Rai, non si procederà con il contratto di Orsini. Berlinguer, non condivido lo stop

    “La direzione di Rai 3, d’intesa con l’amministratore delegato della Rai, ha ritenuto opportuno non dar seguito al contratto originato su iniziativa del programma “Cartabianca” che prevedeva un compenso per la presenza del professor Alessandro Orsini nella trasmissione”. Lo annuncia una nota di Viale Mazzini.
    Era stato il Foglio, ieri, a parlare di un compenso di “circa duemila euro a puntata”, per un totale di sei appuntamenti, per Orsini, docente di Sociologia del terrorismo internazionale alla Luiss e noto per le sue posizioni filo-russe, che martedì scorso ha partecipato a Cartabianca, l’approfondimento di Rai3 condotto da Bianca Berlinguer. Il Pd, con Andrea Romano, aveva definito “assolutamente inaccettabile che le risorse del servizio pubblico radiotelevisivo vengano utilizzate per finanziare i pifferai della propaganda di Putin” e aveva chiesto spiegazioni ai vertici dell’azienda. Da parte sua Berlinguer aveva chiarito che al sociologo “erano stati offerti numerosi e più cospicui contratti dalla concorrenza” e spiegato che le posizioni di Orsini erano state messe a confronto “con idee diametralmente opposte”, in nome di un dibattito ‘non univoco né omologato”.
    “Apprendo che il contratto sottoscritto dalla Rai e dal professore Alessandro Orsini sarà interrotto per decisione della direzione di Rai3 senza che io sia stata consultata in merito. Una decisione che limita gravemente il mio ruolo di autrice e di responsabile di Cartabianca per quanto riguarda la questione fondamentale della scelta degli ospiti e di conseguenza dei contenuti sui quali si costruisce la discussione”. Lo dice Bianca Berlinguer, sottolineando di non condividere la decisione, in nome di un dibattito pluralista.
    “Apprendo che la Rai ha deciso di rescindere il mio contratto stipulato per sei puntate con Carta Bianca. Molte altre trasmissioni di informazione mi avevano offerto compensi ben superiori a quello della Rai. Ho scelto Bianca Berlinguer perché penso che sia una garanzia di libertà. Questa libertà va difesa. Per questo motivo, annuncio che sono pronto a partecipare alla trasmissione di Bianca Berlinguer gratuitamente”. Lo scrive su Facebook Alessandro Orsini, commentando la decisione della Rai di non procedere con il suo contratto. Il docente della Luiss rimanda poi a un articolo che pubblicherà domani sul Fatto Quotidiano.
       

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    Conte, il M5s voterà no all'aumento delle spese militari

    L’aumento delle spese militari non è una priorità, il voto del M5s sarebbe contrario. Intervistato dalla Stampa, il leader 5S Giuseppe Conte ribadisce che l’urgenza in questo momento riguarda famiglie e imprese, da proteggere dalla crisi. E all’ obiezione che in caso di voto contrario potrebbe cadere il governo, replica che ‘ognuno farà le sue scelte’, ma confida che il progetto Difesa europea ‘sia portato avanti con ponderazione, razionalizzando e non moltiplicando le spese, e attraverso uno sforzo comune europeo’. E su Zelensky spiega: ‘non ero in Aula perché non sono un parlamentare ma ho ascoltato tutto con attenzione’.