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    Incontro Salvini-Berlusconi ad Arcore, non aumentare le tasse

    Lungo e cordiale incontro tra il leader della Lega Matteo Salvini e il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ad Arcore. Lo riferisce la Lega.
       I due leader si sono visti martedì pomeriggio e hanno fatto il punto della situazione politica con particolare riferimento alla riforma fiscale e alla necessità di non aumentare le tasse per famiglie e imprese.    

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    Principe Alberto II di Monaco da domani in Puglia e Basilicata

    (ANSA) – BARI, 19 APR – E’ tutto pronto per la tre giorni
    in Puglia e Basilicata del Principe Alberto II di Monaco, che
    sarà domani a Terlizzi e Trani, giovedì a Canosa, Poggiorsini e
    Matera, venerdì ad Alberobello. La visita del principe sovrano
    inizia a Terlizzi (Bari), dove Alberto II torna dopo 25 anni in
    quello che fu il feudo dei Grimaldi dal 1532 al 1641.   
    All’ingresso della città, in via Giovinazzo, alle 14.30
    svelerà l’insegna stradale “Terlizzi sito storico Grimaldi” per
    poi far visita, nella chiesa Santa Maria, alla tomba di un suo
    antenato vissuto nel 1546. A seguire, in piazza Cavour, ci sarà
    il saluto ufficiale da parte del sindaco Ninni Gemmato e
    l’esibizione degli inni nazionali. In corso Umberto sarà
    scoperta una iscrizione lapidea in memoria della Signoria dei
    Grimaldi di Monaco e poi nella Cattedrale avverrà l’incontro con
    il vescovo monsignor Domenico Cornacchia. L’evento conclusivo è
    in programma nella Pinacoteca “Michele de Napoli”, dove sarà
    esposta la croce d’argento donata al Capitolo della Collegiata
    di Terlizzi, da parte di Onorato Grimaldi che dal 1632 fino al
    1639, anno in cui è morto, fu signore feudale e arciprete di
    Terlizzi.   
    Domani sera il principe si sposterà a Trani. Il giorno dopo,
    giovedì 21, sarà a Canosa. La visita inizierà alle 9 con lo
    scoprimento di una targa stradale all’ingresso della città.   
    Successivamente verrà accolto a Palazzo di Città dal sindaco. A
    seguire la passeggiata in corso San Sabino e alle 10.30 ci sarà
    la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti
    nella villa comunale. Il principe sarà poi a Poggiorsini, dove
    visiterà i ruderi della Rocca del Garagnone e in serata a
    Matera. Venerdì concluderà il tour pugliese con una visita
    privata ad Alberobello. (ANSA).   

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    Pasqua:Presidente Albania in Calabria per rito Arbereshe

    (ANSA) – CIVITA, 19 APR – Il presidente della Repubblica di
    Albania Ilir Meta è giunto a Civita, piccolo arbereshe della
    provincia di Cosenza, per la prima tappa della sua visita nella
    comunità arbereshe di Calabria in occasione della ripresa, dopo
    l’interruzione di due anni dovuta alla pandemia,
    dell’appuntamento delle Vallje, tradizionali danze evento clou
    della Pasqua delle comunità albanesi d’Italia cui assisterà nel
    pomeriggio.   
    Il Capo di Stato di Tirana, accompagnato dall’ambasciatrice in
    Italia Anila Bitri, è stato accolto al suo arrivo nella
    cittadina del Pollino dal sindaco di Civita Alessandro Tocci,
    presenti l’assessore regionale alle Politiche agricole Gianluca
    Gallo, in rappresentanza della Regione Calabria, la presidente
    della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, la consigliera
    regionale Simona Loizzo.   
    Il presidente Meta, nel pomeriggio, si sposterà a Frascineto,
    altro comune arbereshe della zona nord della Calabria, dove
    incontrerà gli altri sindaci dei comuni italo-albanesi e
    assisterà anche in quel comune alle Vallje, danze molto
    particolari formate da uomini e donne vestiti in costumi
    tradizionali arbereshe che si snodano per le vie del paese
    intonando viersh, canti epici e d’amore.   
    Secondo la tradizione, le Vallje fanno rivivere “la
    commemorazione della vittoria riportata da Giorgio Castriota
    Skanderbeg, il quale, alla guida di un piccolo esercito,
    sconfisse le armate turche guidate dal rinnegato Balabano,
    salvando la cittadella di Kruja il 24 aprile 1467”. (ANSA).   

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    Draghi positivo, dovrà saltare saltano le missioni in Angola e Congo

    Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è risultato positivo al Covid-19 ed è asintomatico. A rappresentare il Governo nelle missioni nella Repubblica dell’Angola e nella Repubblica del Congo, previste mercoledì 20 e giovedì 21 aprile, saranno i ministri Di Maio e Cingolani. E’ quanto spiegano fonti di Palazzo Chigi.Saranno i ministri Di Maio e  Cingolani – confermano fonti di governo – a rappresentare il governo nella missione in Angola e Congo del 20-21 aprile. Missione che – ribadiscono – viene quindi confermata nonostante l’assenza del premier Draghi perchè positivo
    Il presidente del Consiglio si trova nella sua abitazione di Città della Pieve, secondo quanto risulta all’ANSA. Draghi aveva raggiunto la casa di campagna a Città della Pieve nei giorni scorsi con la famiglia per trascorrere le festività pasquali. 

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    Il sindaco di Kyrylivka rapito dai soldati russi

     Il sindaco di Kyrylivka, nella regione di Zaporizhzhia (Sud-Est dell’Ucraina) Ivan Malieiev, è stato rapito dai soldati russi. Lo afferma l’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, citato da Ukrinform. In precedenza Malieiev aveva rifiutato di collaborare con gli occupanti russi.    Secondo la pubblicazione locale di Melitopol, i veicoli militari russi hanno circondato il villaggio. Le truppe sono andate di casa in casa.    Anche il figlio 16enne del governatore della regione del Sud-Est Zaporizhia è stato rapito dai soldati russi a un posto di blocco. Lo ha reso noto lo stesso governatore Oleg Buryak parlando con Ukrinform. Il ragazzo, stando al racconto del padre, l’8 aprile scorso stava guidando un’auto che faceva parte di un convoglio di evacuazione da Melitopol a Zaporizhia. In macchina c’erano due donne che conosceva e tre bambini piccoli. Il convoglio è stato fermato dall’esercito russo al posto di blocco di Vasylivka, i soldati si sono avvicinati per controllare. “Hanno visto il telefono di mio figlio e lo hanno tirato fuori dall’auto”, ha detto Buryak, “loro hanno i tablet e hanno scoperto che sono il padre di Vlad. Per tutto questo tempo abbiamo cercato di risolvere il problema da soli, ma non ha funzionato”. Secondo testimoni oculari, l’auto è stata trattenuta al posto di blocco per tre ore. Dopo, tutti, tranne il ragazzo, sono stati rilasciati. I conoscenti hanno detto di aver implorato di rilasciare Vlad, ma invano.

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    Ucraina: Papa, basta mostrare muscoli, si scelga la pace

    Sono circa 100mila i fedeli che hanno partecipato all’Urbi et Orbi di Papa Francesco in Vaticano. Lo riferisce la sala stampa della Santa Sede riportando i dati forniti dalla Questura. Era piena non solo piazza San Pietro ma anche tutta via della Conciliazione fino a Castel Sant’Angelo. “Sia pace per la martoriata Ucraina, così duramente provata dalla violenza e dalla distruzione della guerra crudele e insensata in cui è stata trascinata. Su questa terribile notte di sofferenza e di morte sorga presto una nuova alba di speranza! Si scelga la pace. Si smetta di mostrare i muscoli mentre la gente soffre”. Lo ha detto il Papa. “Chi ha la responsabilità delle Nazioni ascolti il grido di pace della gente. Ascolti quella inquietante domanda posta dagli scienziati quasi settant’anni fa: ‘Metteremo fine al genere umano, o l’umanità saprà rinunciare alla guerra?'”, ha detto citando il Manifesto Russell-Einstein del 1955.La pace è “possibile”. E’ quanto torna a dire il Papa. “Ogni guerra porta con sé strascichi che coinvolgono tutta l’umanità: dai lutti al dramma dei profughi, alla crisi economica e alimentare di cui si vedono già le avvisaglie. Davanti ai segni perduranti della guerra, come alle tante e dolorose sconfitte della vita, Cristo, vincitore del peccato, della paura e della morte, esorta a non arrendersi al male e alla violenza”. “Lasciamoci vincere dalla pace di Cristo! La pace è possibile, la pace è doverosa, la pace è primaria responsabilità di tutti!”, ha detto nel Messaggio Urbi et Orbi.Il Papa ha ricordato che “abbiamo alle spalle due anni di pandemia, che hanno lasciato segni pesanti. Era il momento di uscire insieme dal tunnel, mano nella mano, mettendo insieme le forze e le risorse… E invece stiamo dimostrando che in noi non c’è ancora lo spirito di Gesù, c’è ancora lo spirito di Caino, che guarda Abele non come un fratello, ma come un rivale, e pensa a come eliminarlo”.   

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    L'appello di Draghi: 'Andiamo avanti senza dividerci. A Putin ho chiesto di fermarsi'

    “In un momento pieno di incertezze, di potenziali instabilità, di fragilità interne ed esterne, questo governo di unità nazionale continua a voler governare. Abbiamo fatto molto e lo abbiamo fatto insieme”. Lo dice il premier Mario Draghi in un’intervista al Corriere della Sera” nella quale ripete che l’esecutivo “va avanti fino in fondo” se riuscirà a fare le cose “che servono al Paese”. Draghi afferma di “non essere stanco”, nega di avere intenzione di mollare e assicura che il governo reggerà in aula sulla riforma del Fisco e sulla giustizia. 
    “Ci siamo telefonati con il presidente Putin prima dell’inizio della guerra. Ci siamo lasciati con l’intesa che ci saremmo risentiti. Alcune settimane dopo però ha lanciato l’offensiva. Ho provato fino alla fine a parlargli”  rivela il premier spiegando che anche in un’ultima telefonata “l’ho chiamato per parlare di pace” e gli ha chiesto di incontrarsi con Zelensky e di imporre un cessate il fuoco, “mi ha risposto che i tempi non sono maturi”. Sulle eventuali ricadute delle sanzioni sul gas dice: “Stiamo parlando di uno, due gradi di temperatura. La pace vale dei sacrifici”.

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    Ucraina, Anpi: 'Con armi a Kiev reazione a catena apocalittica'

     “Assistiamo ad un riarmo generalizzato come avvenne prima della prima e della seconda guerra mondiale. Tutto ciò inasprisce le tensioni. Si sta creando a una reazione a catena apocalittica che potrebbe portare ad una catastrofe”. Lo ha detto il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, presentando le celebrazioni per il prossimo 25 aprile. “Faremo il possibile per impedire qualsiasi incidente o provocazione. Le bandiere Nato sono inappropriate in questa circostanza in cui bisogna parlare di pace” ha ribadito Pagliarulo.
    Ma non tutti sono d’accordo. I radicali ad esempio. “Alle manifestazioni per il 25 aprile siano benvenute tutte le bandiere, quelle della Nato e soprattutto quelle dell’Ucraina”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani. “Il popolo ucraino si sta difendendo dall’aggressione di Putin. Sono loro i partigiani da sostenere oggi e l’equidistanza che trasuda dalle parole del presidente Anpi non si addice alla Resistenza né ai partigiani. Proprio per questo abbiamo organizzato il convegno ‘Un 25 aprile anche per l’Ucraina’ con molti esperti che tratteranno i temi dei crimini di guerra di cui si è macchiato lo zar e gli strumenti della giustizia internazionale per giudicarlo di fronte alla Corte Penale dell’Aja. Ci auguriamo che il sostegno all’Ucraina e alla sua lotta per la liberazione sia forte e diffuso in una giornata così importante per il nostro Paese”, concludono.