More stories

  • in

    Di Maio arrivato in Germania, partecipa a G7 e vertice Nato

    (ANSA) – OLDENBURG IN HOLSTEIN, 12 MAG – Il ministro degli
    Esteri Luigi Di Maio è appena arrivato al resort di Weissenhaus,
    dove fino a sabato si terrà la Ministeriale Esteri G7. Sempre
    nella giornata di sabato, il titolare della Farnesina si
    sposterà a Berlino fino a domenica. Nella capitale tedesca avrà
    luogo la riunione informale dei Ministri degli Esteri della
    Nato. Nel corso della missione in Germania previsti anche vari
    incontri bilaterali. (ANSA).   

  • in

    Dl Ucraina bis: Senato conferma fiducia con 178. Draghi aggiorna ministri su missione Usa

    Con 178 voti favorevoli, 31 contrari e un’astensione, l’Aula del Senato ha confermato la fiducia sul maxi emendamento al decreto Ucraina bis, la cosiddetta legge taglia prezzi per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 20 maggio, passa ora all’esame della Camera. Come risulta dai tabulati di Palazzo Madama, 211 senatori hanno partecipato al voto per la fiducia sul decreto Ucraina bis. Unico astenuto il senatore del gruppo Misto, Gregorio De Falco, mentre 41 sono gli assenti non giustificati (tra cui Vito Petrocelli del M5s). I gruppi con più assenze ingiustificate sono Forza Italia e Misto, ciascuno con 11 parlamentari. Dei 31 voti contrari, 14 sono di Fratelli d’Italia, 11 del gruppo Cal (Costituzione, ambiente, lavoro) e 6 del Misto. A favore si sono espressi Pd, M5s, Lega, Forza Italia, Italia viva e Autonomie e 16 senatori del Misto.
    Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la proroga dello stato di emergenza per intervento all’estero già deliberato in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina. Lo riferisce Palazzo Chigi che spiega: “La proroga è volta a continuare a garantire le attività di soccorso e assistenza alla popolazione, nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’Unione europea, sul territorio dell’Ucraina e dei Paesi limitrofi interessati dall’emergenza”. In apertura del Cdm, parlando ai ministri dell’obiettivo della pace, secondo quanto riferiscono i presenti, il premier Mario Draghi ha ribadito che lo sforzo iniziale è che tutti gli alleati, ma in particolare ovviamente la Russia e gli Stati Uniti, si trovino seduti a un tavolo. Un tavolo in cui, ovviamente, l’Ucraina sia l’attore principale. In questo contesto, ha riferito il premier, Biden deve chiamare Putin. I contatti – ha spiegato il premier – devono essere riavviati, intensificati a tutti i livelli, con la capacità non di dimenticare, perché “impossibile”, ma di “guardare al futuro”. In apertura del Cdm, parlando ai ministri dell’obiettivo della pace, secondo quanto riferiscono i presenti, il premier Mario Draghi ha ribadito che lo sforzo iniziale è che tutti gli alleati, ma in particolare la Russia e gli Stati Uniti, si trovino seduti a un tavolo. Perchè la guerra ha preso una fisionomia nuova. E il vero obiettivo è chiedersi in che modo si costruisce il futuro. Un tavolo in cui, ovviamente, l’Ucraina sia l’attore principale. In questo contesto, ha riferito il premier, Biden deve chiamare Putin. I contatti – ha spiegato – devono essere riavviati, intensificati a tutti i livelli”.
    “Io credo che dopo un terzo decreto” di invio di armi all’Ucraina “avremo già dato come Italia un contributo” sufficiente avendo “fatto la nostra parte: ora dobbiamo caratterizzarci per essere in prima linea su un altro fronte, quello di spingere fortemente per un negoziato ed una soluzione politica”. Così il leader M5s Giuseppe Conte alla registrazione di Piazza Pulita dove aggiunge: “Lo ripeto, credo che ci sia una concentrazione di armamenti in Ucraina sufficiente”. Occorre “dare atto al M5s” che sul conflitto in Ucraina e sulle armi “non stiamo fissando bandierine ma stiamo facendo un discorso chiaro e trasparente: stiamo vivendo uno scenario di emergenza assolutamente imprevisto. Il governo era nato per affrontare l’emergenza pandemica e il Pnrr, ma di fronte ad uno scenario imprevisto non possiamo pensare che il governo vada avanti da sé, decidendo di volta in volta cosa fare e come posizionarsi perché non ha un mandato politico”. Così Giuseppe Conte a Piazza Pulita dove torna a chiedere di sentire il premier in Parlamento: “è giusto ci sia un aggiornamento sullo stato della guerra”.

  • in

    Rigettata richiesta Palamara di ricusare giudici Perugia

    (ANSA) – PERUGIA, 12 MAG – La Corte d’appello di Perugia ha
    rigettato l’istanza di ricusazione avanzata da Luca Palamara dei
    giudici del tribunale del capoluogo umbro che lo stanno
    giudicando per corruzione. L’udienza per la trattazione
    dell’istanza si era svolta il 9 maggio scorso e i giudici si
    erano riservati di decidere.   
    La difesa di Palamara aveva avanzato la richiesta di
    ricusazione sostenendo che “il tema sulla terzietà del giudice”
    è stato “creato” dall’Anm “che ha chiesto di costituirsi parte
    civile in un processo dove due membri del collegio sono iscritti
    alla medesima associazione”.   
    La Procura generale di Perugia, guidata da Sergio Sottani,
    aveva chiesto invece il rigetto della domanda affermando che
    “non sussistono ragioni per ritenere un interesse dei giudici
    nel processo, in quanto le condotte addebitate all’imputato, in
    relazione alle quali l’Anm ha inteso presentare la propria
    domanda di costituzione di parte civile, sulla base della
    prospettazione accusatoria, si pongono in assoluto contrasto con
    i principi che governano l’agire del magistrato e che
    danneggiano il prestigio e l’indipendenza della magistratura”.   
    (ANSA).   

  • in

    Stati Generali della natalità, appelli di Papa e Mattarella per la famiglia

    “Il tema della natalità rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Non è immediatamente percepibile, come altri problemi che occupano la cronaca, ma è molto urgente: nascono sempre meno bambini e questo significa impoverire il futuro di tutti; l’Italia, l’Europa e l’Occidente si stanno impoverendo di avvenire”. Lo afferma papa Francesco nel saluto inviato ai partecipanti alla seconda edizione degli Stati Generali della Natalità, che hanno luogo oggi e domani presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma, di cui viene data lettura all’apertura dei lavori. “C’è una periferia esistenziale in Occidente, poco vistosa, che non si nota immediatamente. È quella delle donne e degli uomini che hanno il desiderio di un figlio, ma non riescono a realizzarlo”, afferma papa Francesco. “Molti giovani faticano a concretizzare il loro sogno familiare – sottolinea il Pontefice -. E allora si abbassa l’asticella del desiderio e ci si accontenta di surrogati mediocri, come gli affari, la macchina, i viaggi, la custodia gelosa del tempo libero… La bellezza di una famiglia ricca di figli rischia di diventare un’utopia, un sogno difficile da realizzare”. “Questa è una nuova povertà che mi spaventa – osserva Francesco -. È la povertà generativa di chi fa lo sconto al desiderio di felicità che ha nel cuore, di chi si rassegna ad annacquare le aspirazioni più grandi, di chi si accontenta di poco e smette di sperare in grande”. “Sì, è una povertà tragica – aggiunge -, perché colpisce gli esseri umani nella loro ricchezza più grande: mettere al mondo vite per prendersene cura, trasmettere ad altri con amore l’esistenza ricevuta”. “Non vedere il problema della denatalità è un atteggiamento miope; è rinunciare a vedere lontano, a guardare avanti. È girarsi dall’altra parte, pensando che i problemi siano sempre troppo complessi e che non si possa fare nulla. È, in una parola, arrendersi. Per questo – prosegue il Pontefice – mi piace il titolo del vostro evento, organizzato dalla Fondazione per la Natalità e promosso dal Forum delle Famiglie: ‘Si può fare’. È il titolo di chi non si rassegna. È il titolo di chi spera contro ogni speranza, contro numeri che inesorabilmente peggiorano di anno in anno”. Secondo Francesco, “si può fare vuol dire non accettare passivamente che le cose non possano cambiare”, e “le cose possono cambiare se senza paura, andando oltre gli interessi di parte e gli steccati ideologici, ci si impegna insieme”.
    “La accentuata diminuzione della natalità rappresenta uno degli aspetti più preoccupanti delle dinamiche sociali contemporanee e segnala una difficoltà” e dunque occorre “assumere con determinazione l’obiettivo di affrontare la crisi della struttura demografica del Paese”, favorendo la “famiglia e l’adempimento dei relativi compiti” come “prescrive l’art.31 della Costituzione, che ci richiama, conseguentemente, alla tutela della maternità, dell’infanzia e della gioventù”. Così Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Presidente della Fondazione per la Natalita’ e del Forum delle Associazioni Familiari, Gianluigi De Palo.”La struttura demografica del Paese soffre di gravi squilibri che incidono in modo significativo sullo sviluppo della nostra società”, scrive il presidente della Repubblica.”Un fenomeno – evidenzia Mattarella – accentuatosi con la pandemia e che ha generato nuove disuguaglianze e una diffusa precarietà che scoraggia i giovani nella costruzione di una famiglia. Le azioni previste nell’ambito della legge delega 32/2022, recentemente approvata dal Parlamento, meritano di essere rapidamente rese esecutive, per contribuire alla ripartenza del Paese”.Per il Capo dello Stato “occorre insistere nel perseguire condizioni che consentano alle giovani generazioni di costruire il proprio futuro e, in questo senso, va garantita piena dignità ai giovani, alle donne, alle famiglie”. Le “istituzioni a tutti i livelli” hanno la “responsabilità”, ricorda, di tutelare “la maternità, l’infanzia e la gioventù favorendo gli istituti necessari a tale scopo”. Le donne “devono affrontare ancora oggi troppi impedimenti e difficoltà per raggiungere una piena parità e un apporto essenziale può venire dalla conciliazione dei tempi di cura della famiglia e dei tempi di lavoro. È questione che interpella anche le imprese e la loro funzione sociale. Non può esservi opposizione tra impegno professionale, attività lavorativa e scelta di maternità. Le politiche per la famiglia sono un contributo essenziale allo sviluppo” del Paese.Se non verrà invertita la rotta della natalità con misure strutturali nel 2050 l’Italia avrà 5 milioni di abitanti in meno: solo poco più di una persona su due sarebbe in età da lavoro, con un 52% di persone tra i 20-66 anni che dovrebbero provvedere sia alla cura e alla formazione delle persone sotto i venti anni (16%), sia alla produzione di adeguate risorse per il mantenimento e l’assistenza ai pensionati (32%). In questo quadro le nascite annue potrebbero scendere nel 2050 a 298 mila unità. Sono alcuni dei dati Istat illustrati dal presidente Gian Carlo Blandiardo agli Stati Generali della Natalità.

  • in

    Pnrr: Decaro, “con aumenti servono più risorse per opere”

    (ANSA) – ANCONA, 12 MAG – “Pnrr da rivedere alla luce dei
    rincari e della ‘crisi energetica’? In realtà vanno aggiunte
    delle risorse perché ad oggi, con gli aumenti dei costi delle
    materie prime, dell’energia, le opere pubbliche che ci sono
    state finanziate non possono essere realizzate: i costi perché
    sono aumentati e rischiamo di non dare attuazione compiuta a
    quelle opere”. Così ad Ancona il presidente Anci e sindaco di
    Bari, Antonio Decaro, rispondendo all’ANSA, a margine Assemblea
    annuale di Anci Marche, guidata dalla sindaca di Ancona Valeria
    Mancinelli, su “Comuni oggi: problematiche, prospettive e azioni
    comuni per il presente e il futuro degli enti locali” alla quale
    partecipa, tra gli altri, Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento
    Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.   
    “E’ un tema l’attenzione del governo – ha aggiunto Decaro a
    proposito dell’eventuale aumento di risorse – Abbiamo già
    ottenuto una norma che ci permette di fare le modifiche in corso
    d’opera rispetto ai contratti già stipulati per le cosiddette
    ‘variazioni prezzi’, contemporaneamente chiediamo al governo di
    mettere altre risorse per farci il completare quelle opere che
    ci sono già state finanziate e che ci aiuteranno, come dire, a
    cambiare la vita in meglio delle comunità che noi sindaci
    abbiamo l’onore di amministrare”. (ANSA).   

  • in

    Dl Ucraina bis, il governo pone la fiducia in Aula al Senato

    Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha posto la questione di fiducia in Aula al Senato sul maxi emendamento al decreto Ucraina bis, la cosiddetta legge taglia prezzi varata per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina. Il provvedimento, all’esame del Senato in prima lettura, deve essere convertito in legge entro il 20 maggio.    

  • in

    Draghi, Ucraina ha bisogno di piano Marshall

    (ANSA) – WASHINGTON, 11 MAG – “L’Ucraina ha bisogno di un
    piano Marshall per la ricostruzione”: lo ha proposto il premier
    Mario Draghi ritirando il premio di politico dell’anno
    all’Atlantic Council a Washington.   
    “Dobbiamo continuare – ha sottolineato Draghi – a sostenere
    il coraggio degli ucraini, che combattono per la loro libertà e
    per la sicurezza di tutti noi. Dobbiamo continuare a infliggere
    costi alla Russia, muovendoci rapidamente con il nostro ultimo
    pacchetto di sanzioni. Ma dobbiamo anche fare tutto il possibile
    per raggiungere un cessate il fuoco e una pace duratura.   
    Spetterà agli ucraini decidere i termini di questa pace – e
    nessun altro. Nel frattempo, dobbiamo prepararci per il mondo in
    cui vivremo domani. Dobbiamo essere pronti a continuare a stare
    con l’Ucraina molto tempo dopo la fine della guerra. La
    distruzione delle sue città, dei suoi impianti industriali, dei
    suoi campi richiederà un enorme sostegno finanziario. L’Ucraina
    avrà bisogno di un Piano Marshall, proprio come quello che ha
    contribuito alle relazioni speciali tra Europa e Stati Uniti. E
    dovremo garantire che le sue istituzioni democratiche rimangano
    forti, stabili, vivaci. L’Ucraina è nostra amica. L’Ucraina
    rimarrà nostra amica”.   
    “Voglio condividere questo premio con il governo, con l’Italia
    e con gli italiani – ha poi affermato il premier -. L’Italia ha
    vissuto momenti molto difficili con la pandemia di Covid eppure
    si è rialzata”.   
    “Questa è l’ora dell’Europa e dobbiamo coglierla”, ha detto
    ancora. “Le scelte che la Ue ha di fronte – ha spiegato – sono
    brutalmente semplici. Possiamo essere artefici del nostro
    destino o schiavi delle decisioni altrui. Quello che mi rende
    ottimista è che non siamo soli. In un momento di profondo
    cambiamento, alcune cose restano uguali: la stretta relazione
    tra la Ue e gli Usa, il legame senza tempo che rafforza
    entrambi”. (ANSA).   

  • in

    Ucraina: Conte, pace fatta con Draghi? Assolutamente no

    “Pace fatta con Draghi? Assolutamente no . Io ho posto questioni politiche con cui mi interrogo con il partito di maggioranza relativa in Parlamento e la popolazione italiana. Chiedere che Draghi venga in Parlamento dopo un’emergenza del genere non è irrituale, è un dovere”.    Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte a Porta e Porta.  La questione del riarmo, la domanda se gli interessi italiani siano sovrapponibili con quelli di Usa e Gb e l’obiettivo che si vuole raggiungere nei confronti con la Russia: sono questi, secondo il leader M5s Giuseppe Conte, le questioni che il premier deve venire a riferire al Parlamento. “Questo conflitto bellico ci sfida, ci sono varie questioni che vanno chiarite e risolte. Sicuramente un confronto parlamentare può aiutarci a farlo” anzi “in questo momento è più necessario che mai ” ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte a Porta e Porta. “Conte non vuole far cadere il governo come sento dire, ma vuole che sia rispettato il contributo del partito che è maggioranza relativa in Parlamento” aggiunge l’ex premier.