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    La benedizione di Francesco per riapertura della porta della spoliazione

     “In occasione della riapertura, dopo 800 anni, della porta del Santuario della Spogliazione, dove San Francesco d’Assisi rinunciò ai suoi beni e si spogliò delle sue vesti, assicuro la mia vicinanza spirituale e, invocando la protezione della Beata Vergine Maria, di cuore imparto la mia benedizione a quanti prenderanno parte al sacro rito”: è la lettera che Papa Francesco ha scritto al vescovo di Assisi, mons. Domenico a Sorrentino, in occasione della riapertura della porta nell’antico Vescovado. Lettera che è stata letta in occasione della cerimonia di riapertura dell’antica porta nei sotterranei del Vescovado di Assisi.  

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    Tar riammette Lady Demonique, candidata nel comasco

    Doha Zaghi , performer fetish con il nome di Lady Demonique, potrà correre come candidato sindaco per il partito Gay – LGBT+ Solidale, Ambientalista e Liberale a San Bartolomeo Val Carvagna nel Comasco. Dopo che la sua candidatura era stata “ingiustamente bocciata dalla Commissione Elettorale” è infatti stata riammessa dal Tar della Lombardia.
    Lo rende noto Fabrizio Marrazzo portavoce del partito Gay secondo cui “i giudici riconoscono “gli errori presenti sul manuale elettorale del Ministero degli Interni, che fissa erroneamente la definizione del censimento dei cittadini al censimento del 2011 e non a quello dell’ultimo anno disponibile (ossia 2020)”. Lady Demonique aveva fatto parlare di sé quando, a causa del suo lavoro, Carlo Calenda aveva stoppato la sua candidatura a consigliera comunale di Como per la lista appoggiata da Azione. 

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    Draghi: 'I miei idoli? I genitori, gli insegnanti e mia moglie'

    “In classe mi hanno chiesto qual è il mio idolo. Io sempre più spesso penso se devo qualcosa a qualcuno, e mi vengono in mentre tre gruppi, i genitori, gli insegnanti e mia moglie”. Così il premier Mario Draghi ai ragazzi della scuola media di Sommacampagna (Verona). “I miei genitori – ha spiegato Draghi – mi hanno aiutato non tanto dal lato materiale ma dal punto di vista spirituale, psicologico, formativo. L’amore per il lavoro, parte della nostra esistenza, il rispetto delle regole, ma anche una coscienza, sapere chi sei, cos’è che combini, vengono dai miei genitori. Poi ho avuto degli insegnanti straordinari a scuola, all’università e anche dopo negli studi successivi in America e in Italia. Quanti bravi insegnanti ci siano la gente lo ignora, ma sono tanti e bravissimi e li avete davanti, sono quelle persone che non solo si sacrificano; si divertono a stare con voi e vi danno primi messaggi della vita, che vi aiutano a trovare la consapevolezza di voi stessi. E gran parte lo fanno col sorriso”. Infine, “la terza persona più importante degli ultimi 40-50 anni è mia moglie. Ogni tanto mi viene in mente la quantità di fesserie che avrei fatto senza di lei. La capacità di capire il momento psicologico che passavo, e la famiglia che si è formata. È una storia bella che si regge su di lei”, ha concluso. A Draghi i ragazzi hanno donato una rosa, destinata alla sua consorte.

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    Tensione sulla Concorrenza, la Lega non vuole la fiducia

    Tensione sulla Concorrenza, dopo che ieri il premier, Mario Draghi, ha convocato il consiglio dei ministri, durato in tutto dieci minuti, per chiedere di velocizzare l’iter di approvazione del ddl ed evitare di non rispettare le scadenze del Pnrr. Il presidente dl consiglio ha chiesto di porre la fiducia qualora fosse necessario sul testo condiviso e l’esecutivo l’ha autorizzata qualora le circostanze lo rendessero necessario.

    Agenzia ANSA

    Tra queste Concorrenza. Per i ministri non è escluso il ricorso alla fiducia (ANSA)

    “Sulla concorrenza troveremo un accordo come abbiamo fatto per il catasto”, ha affermato oggi  il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando a Radio 24. 
    Salvini non ha dubbi sul fatto che il provvedimento sarà votato senza fare ricorso alla fiducia. Il leader della Lega ha fatto riferimento alla necessità di garantire il diritto di prelazione alle piccole imprese. 
    “Non penso che il governo rischi né per le spiagge né per il termovalorizzatore di Roma. Certamente mi ha stupito il Consiglio dei ministri convocato all’improvviso perché penso che per me, per tutti gli italiani e per mezzo mondo la priorità sia la pace”, ha detto successivamente Salvini in visita a Garbagnate Milanese per sostenere la ricandidatura a sindaco di Davide Barletta.
    “Ritengo allucinante – ha continuato – che i Cinque stelle dicano che il governo può saltare se i rifiuti di Roma diventano energia e ricchezza”. Per il leader leghista, “la priorità assoluta è pace, lavoro, il cessate il fuoco tra Ucraina e Russia, e tornare a nutrire, con il grano bloccato nei porti, il continente africano altrimenti sarà una strage. Devo dire che sentire il presidente Draghi parlare di pace e non più solo di armi e guerra rincuora. Lavoriamoci”.
    Sul decreto concorrenza, ha aggiunto: “Noi lavoriamo per risolvere i problemi”, e “lo faremo sulle spiagge garantendo che 30mila famiglie possano continuare a lavorare e offrire servizi a chi andrà in vacanza al mare in Italia, senza che le spiagge italiane vengano svendute all’estero. Credo che tutelare questo sia interesse mio, di Draghi e di tutti gli altri”.  
     Draghi, parlando a Sommacampagna agli studenti della scuola Dante Alighieri, ha affermato di non essere stato “eletto ma nominato. Il Presidente Mattarella mi ha chiamato e mi ha chiesto se me la sentivo. Io ho detto si. Mi sono venute in mente le cose che dovevo fare. Era un momento molto difficile: il virus circolava dappertutto, c’era molta gente che moriva, l’economia andava male. Ho pensato a come affrontarle”. 
    Il presidente del Consiglio ha scritto una lettera alla presidente del Senato in cui chiede, tra l’altro, che il ddl concorrenza venga approvato entro maggio. Elisabetta Casellati appena ricevuta la lettera l’ha letta e poi girata al presidente della decima commissione di palazzo Madama e a tutti i capigruppo. I contenuti della missiva saranno oggetto di discussione alla prossima conferenza dei capigruppo che si terrà martedì prossimo alle 15. 
     Dopo aver ricordato che il ddl è stato presentato al Senato il 3 dicembre scorso, il presidente del Consiglio – fanno sapere le stesse fonti – ha segnalato che la commissione competente ha fissato il termine per gli emendamenti e i sub emendamenti fra il 14 e 17 marzo scorso e “ad oggi, malgrado numerose riunioni con le forze parlamentari, le operazioni di voto non risultano effettivamente iniziate. “Coerentemente con gli impegni assunti con il Pnrr, entro il mese di dicembre 2022 – ha aggiunto Draghi – risulta necessario approvare non solo il disegno di legge annuale sulla concorrenza e il mercato, ma anche i relativi strumenti attuativi”

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    Ucraina, Draghi: 'Un dramma, da Putin spaventoso errore'

    “Un saluto ed un abbraccio grande ai veneti. In fondo anch’io sono mezzo veneto”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha salutato i giornalisti al suo arrivo alla scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna (Verona).
    In particolare Draghi ha incontrato una classe, la 2D, che nelle scorse settimane aveva inviato una serie di lettere a palazzo Chigi a lui indirizzate, per chiedere spiegazioni sulla guerra. Draghi nella scuola è stato accolto dalla dirigente scolastica Emanuela Antolini, dal sindaco Fabrizio Bertolaso, e dal presidente del Veneto Luca Zaia assieme ad autorità locali. 
    “Spero che l’anno prossimo non ci sia più bisogno di mascherine e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto, alla vostra età è importante stare insieme”, ha detto il premier Mario Draghi incontrando gli studenti. “Gli insegnanti vi aiutano ad avere consapevolezza, assieme ai genitori, ma anche i vostri amici. Stare insieme aiuta a capire chi siete, con amore, con bontà, con allegria. Vi dovete divertire”.
    “Quel che si deve fare è cercare la pace, far in modo che i due smettano di sparare e comincino a parlare. Questo è quello che noi dobbiamo cercar di fare”, ha poi spiegato Draghi. “A Putin ho detto – ha aggiunto – ‘la chiamo per parlare di pace’, e lui mi ha detto ‘non è il momento’. ‘La chiamo perché vorrei un cessate il fuoco’, ‘non è il momento’. ‘Forse i problemi li potete risolvere voi due, perché non vi parlate?’, ‘Non è il momento’. Ho avuto più fortuna a Washington parlando con il presidente Biden; solo da lui Putin vuol sentire una parola e gli ho detto che telefonasse. Il suggerimento ha avuto più fortuna perché i loro ministri si sono sentiti”, ha concluso. “Chi attacca ha sempre torto. C’è differenza tra chi è attaccato e chi attacca, bisogna tenerlo in mente. Come quando uno per strada è grosso grosso e dà uno schiaffone a uno piccolo”. “Quello che è successo – ha aggiunto Draghi – è che il piccolino adesso è più grande e si ‘ripara’ dagli schiaffi, prima di tutto perché è stato aiutato dagli amici, ma anche perché combatte e si difende per un motivo, la libertà”, ha concluso.
    “La responsabilità la sento molto. E questo è parte della serietà. Guidare un Paese in un momento difficile è responsabilità. Ma la responsabilità è anche agire, fare le cose”, ha detto il premier Draghi. “Lo sapevo, ne ero sicuro ma non ci volevo credere. Non si portano 200.000 truppe in assetto di guerra sul confine di un paese se non per attaccare. Io ero sicuro sarebbe successo perché purtroppo è successo anche in passato con l’Unione Sovietica. Allo stesso tempo non volevo crederci. Ho parlato con Putin fino all’ultimo – ha aggiunto – e ci siamo dati appuntamento per risentirci, ma lui ha lanciato invasione. È un dramma terribile, un errore spaventoso fatto da Putin”. 
    Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato poi in visita all’Ossario di Custoza deponendo una corona d’alloro al Mausoleo, che ricorda le vittime della prima e della terza guerra di indipendenza Italiana (1848 e 1866) . L’Ossario custodisce le spoglie dei soldati che facevano parte delle truppe del regno d’Italia e quelle dell’Impero Austriaco, quest’ultimo composto anche da soldati veneti, morti nelle due battaglie di Custoza. Il premier Draghi era accompagnato dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e dalle autorità locali. In occasione del 150/O anniversario dell’Unità d’Italia, il monumento aveva subito un importante intervento di restauro, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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    Netflix fa pace con il fisco e versa 55,8 milioni

    Netflix, il colosso californiano che distribuisce in streaming film e serie tv a pagamento, fa pace col Fisco italiano e chiude il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate versando 55 milioni e 850 mila euro circa in un’unica soluzione.    Si definisce così il fronte tributario in seguito all’inchiesta della Procura di Milano e del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese per omessa dichiarazione dei redditi, ossia per tasse non versate in Italia. Il Gruppo, nel frattempo, dal primo gennaio 2022 ha aperto una sede operativa in Italia.    

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    Draghi in Cdm sollecita lo sblocco delle riforme per attivare il Pnrr

    Cdm lampo convocato dal premier Mario Draghi Il premier Mario Draghi, secondo quanto riferito, per mettere i partiti e tutto il governo di fronte alla responsabilità di procedere con rapidità all’approvazione delle riforme che rappresentano il passaggio fondamentale per attuare il Pnrr. Durante il CdM il premier Mario Draghi ha segnalato la necessità “nel pieno rispetto delle prerogative parlamentari”, di porre in essere tutte le iniziative per richiedere un’iscrizione in Aula del ddl concorrenza entro la fine di maggio, in modo da pervenire a una rapida approvazione e procedere alla trasmissione alla Camera. “Il mancato rispetto di questa tempistica – ha aggiunto Draghi – metterebbe a rischio, insostenibilmente, il raggiungimento di un obiettivo fondamentale del Pnrr, punto principale del programma di Governo”.
    In particolare, sempre secondo fonti ministeriali, l’attenzione è rivolta alla riforma della Concorrenza e alla necessità di sbloccare le concessioni per i balneari. Il premier Mario Draghi ha chiesto di velocizzare l’iter di approvazione del ddl concorrenza, per evitare di non rispettare le scadenze del Pnrr. Il premier avrebbe anche chiesto al Cdm di apporre la fiducia qualora fosse necessario sul testo condiviso.
    Il premier “nella comunicazione ha dato l’indicazione di poter chiudere la legge delega sulla concorrenza entro maggio, anche con la fiducia se necessario”, ha riferito il ministro per il Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, lasciando palazzo Chigi. ” C’è un grande lavoro fatto fino ad ora da parte dei senatori e di tutte le forze politiche. Credo che in questo momento ci sia bisogno di un ultimo passaggio. Vedremo se dovremo mettere la fiducia o arriveremo con un chiarimento dell’ultimo miglio: sono fiducioso”.
    “Bene aver ascoltato le categorie, bene aver accolto diverse proposte dei balneari, ma ora bisogna correre per rispettare gli impegni del Pnrr”. Cos’ la ministra e capo della delegazione azzurra al governo, Mariastella Gelmini, conversando con l’ANSA, al termine del Consiglio dei ministri.
    “Come sulla riforma fiscale, la Lega, Forza Italia e il resto del centrodestra di governo hanno evitato che aumentassero le tasse su casa e risparmi, anche sul decreto concorrenza l’obiettivo è tutelare 30.000 piccole aziende italiane e 100.000 lavoratori del mare. Siamo ottimisti che si possa trovare un accordo positivo su un tema che, peraltro, non rientra negli accordi economici del Pnrr”. Così i capigruppo di Lega e Forza Italia, Massimiliano Romeo e Annamaria Bernini.   

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    Ucraina, informativa di Draghi al Senato (L'INTERVENTO INTEGRALE)

    Signor Presidente,Onorevoli Senatrici e Senatori,
    L’informativa di oggi intende approfondire i principali aspetti legati alla guerra in Ucraina.In particolare, mi soffermerò sulla situazione militare sul terreno; sulle conseguenze del conflitto dal punto di vista umanitario, alimentare, energetico; sullo sforzo italiano di sostegno all’Ucraina; sulle sanzioni nei confronti della Federazione Russa;sulle iniziative negoziali in corso; sull’azione del governo in tema di diversificazione delle forniture energetiche e di aiuto alimentare ai Paesi più esposti.
    La guerra in Ucraina è giunta al suo 85esimo giorno.La speranza da parte dell’esercito russo di conquistare vaste aree del Paese in tempi brevi si è scontrata con la convinta resistenza da parte del popolo ucraino.La Federazione Russa si è ritirata da ampie porzioni del territorio ucraino, per concentrare le sue forze nell’area orientale del Paese.Anche qui, l’avanzata russa procede molto più lentamente del previsto.Nell’ultima settimana, le forze ucraine hanno ripreso il controllo di Kharkiv nell’Est del Paese, la seconda città per popolazione in Ucraina.L’esercito ucraino ha finora respinto i tentativi da parte russa di attraversare il fiume Severskij Donec’, e quindi di accerchiare Severodonetsk – a circa 100 chilometri a nord-ovest di Lugansk.
    Nel sud-est dell’Ucraina, l’offensiva russa si è trasformata in un’occupazione militare. A Kherson, le forze russe hanno lasciato alla Guardia Nazionale Russa il presidio dell’area. Il 1° maggio la città ha adottato il rublo russo ed è stata agganciata alla rete di telecomunicazioni russa Rostelecom – un segnale di un progressivo radicamento della Russia nell’area. L’attività dell’aviazione e i lanci missilistici russi continuano su Mariupol e nell’area del Donbass.Secondo lo Stato Maggiore ucraino le Forze russe stanno cercando di annettere nuovi territori negli oblast di Donetsk e Lugansk.
    Il costo dell’invasione russa in termini di vite umane è terribile. Le ricostruzioni con immagini satellitari hanno individuato 9.000 corpi in quattro fosse comuni nei dintorni della città di Mariupol.La scorsa settimana sono state ritrovate fosse comuni a Kiev dopo quelle scoperte in altri luoghi liberati dall’occupazione russa, ad esempio Bucha e Borodyanka.L’Italia ha offerto il suo sostegno al governo ucraino per indagare su possibili crimini di guerra.In questo contesto, la nostra Ambasciata ha comunque ripreso le sue attività a Kiev. Ringrazio ancora una volta l’Ambasciatore Zazo e tutto il personale dell’Ambasciata per lo spirito di servizio, la professionalità e il grande coraggio dimostrati. 
    Al 3 maggio, il numero di sfollati interni è arrivato a 7,7 milioni di persone. Secondo l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite, circa 6 milioni di persone – soprattutto donne e minori – dall’inizio delle ostilità hanno lasciato l’Ucraina per i Paesi vicini. Se si sommano queste due cifre, sono quasi 14 milioni i residenti in Ucraina che hanno dovuto lasciare le proprie case – quasi un cittadino su tre.Oltre 116 mila ucraini sono arrivati in Italia – di cui 4mila minori non accompagnati.Sinora abbiamo inserito circa 22.792 studenti ucraini nelle scuole italiane. La maggior parte – quasi 11 mila – sono bambine e bambini delle scuole primarie.Desidero ringraziare il ministro Bianchi, il personale della scuola e tutte le bambine e i bambini italiani per questa meravigliosa manifestazione di amore e di efficienza collettiva. Voglio ringraziare anche la Protezione civile, gli enti del terzo settore e tutti i cittadini italiani che sono impegnati nell’accoglienza dei rifugiati.L’Italia è orgogliosa di voi – della vostra accoglienza, della vostra solidarietà, della vostra umanità.
    Alla crisi umanitaria dovuta all’invasione russa rischia di aggiungersi una crisi alimentare.Russia e Ucraina sono tra i principali fornitori di cereali a livello globale.Da soli, sono responsabili di più del 25% delle esportazioni globali di grano.26 Paesi dipendono da loro per più di metà del proprio fabbisogno. Le devastazioni belliche hanno colpito la capacità produttiva di vaste aree dell’Ucraina.A ciò si aggiunge il blocco da parte dell’esercito russo di milioni di tonnellate di cereali nei porti ucraini del Mar Nero e del Mar d’Azov.La guerra in Ucraina minaccia la sicurezza alimentare di milioni di persone, anche perché si aggiunge alle criticità già emerse durante la pandemia. L’indice dei prezzi dei prodotti alimentari è salito nel corso del 2021 e ha toccato a marzo i massimi storici. La riduzione delle forniture di cereali e il conseguente aumento dei prezzi rischia di avere effetti disastrosi in particolare per alcuni Paesi dell’Africa e del Medio Oriente, dove cresce il pericolo di crisi umanitarie, politiche, sociali.La guerra ha avuto anche degli effetti significativi sul mercato energetico, aumentando l’incertezza.I prezzi erano già molto alti anche prima della guerra, ma l’incertezza certamente è aumentata.A causa delle difficoltà tecniche legate al conflitto, è stato interrotto il flusso di gas russo verso l’Europa attraverso il gasdotto Sokhranivka, da cui passa circa un terzo del totale.I prezzi restano comunque a livelli molto alti rispetto ai valori storici e sono soggetti a forte volatilità.
    Fin dall’inizio dell’invasione, il Governo si è mosso con convinzione per sostenere l’Ucraina.Abbiamo stanziato oltre 800 milioni di euro in assistenza per i profughi.Circa 300 milioni fanno parte dell’ultimo Decreto Aiuti.Rafforziamo la capacità di accoglienza dei rifugiati e forniamo ai profughi l’accesso all’assistenza sanitaria pubblica.Siamo un Paese ospitale: lo stiamo dimostrando e intendiamo continuare a farlo. 
    L’ Italia ha inoltre stanziato 110 milioni di euro in sovvenzioni al bilancio generale del governo ucraino per la gestione dell’emergenza – a cui si aggiungono fino a 200 milioni in prestiti.Finanziamo con 26 milioni di euro le attività di varie organizzazioni internazionali attive in Ucraina e nei Paesi limitrofi. Nel quadro del meccanismo europeo di protezione civile, è stato organizzato un trasporto umanitario di circa 20 tonnellate di materiali umanitari della Cooperazione italiana. Il servizio nazionale di protezione civile ha donato beni come letti da campo, tende, medicinali e apparecchiature mediche all’Ucraina, e ha offerto assistenza anche a Slovacchia e Moldova. 
    Per impedire che la crisi umanitaria continui ad aggravarsi, dobbiamo raggiungere il prima possibile un cessate il fuoco e far ripartire con forza i negoziati.È la posizione dell’Italia ed è un’aspirazione europea che ho condiviso con il Presidente Biden e i leader politici del Congresso durante la mia recente visita a Washington.In questi incontri ho riscontrato un apprezzamento universale per la solidità della posizione italiana, fermamente ancorata nel campo transatlantico e dell’Unione Europea. Questa posizione ci permette di essere in prima linea, con credibilità e senza ambiguità, nella ricerca della pace.Da questo punto di vista, il colloquio del Capo del Pentagono Austin con il ministro della Difesa russo Shoigu, avvenuto il 13 maggio, rappresenta un segnale incoraggiante.Si tratta della prima telefonata dall’inizio della guerra.
    Nella giornata di ieri, la Federazione Russa ha comunicato al nostro Ambasciatore a Mosca l’espulsione di 24 diplomatici italiani.È un atto ostile, che ricalca decisioni simili prese nei confronti di altri Paesi europei e che risponde a espulsioni di diplomatici russi da parte dell’Italia e di altri Stati membri dell’Unione Europea.È essenziale comunque mantenere canali di dialogo con la Federazione Russa.È soltanto da questi canali che potrà emergere una soluzione negoziale.
    L’Italia si muoverà a livello bilaterale e insieme ai partner europei e agli alleati per cercare ogni possibile opportunità di mediazione. Ma dovrà essere l’Ucraina, e nessun altro, a decidere che pace accettare. Anche perché una pace che non fosse accettabile da parte dell’Ucraina non sarebbe neanche sostenibile.A fine giugno si terrà il Consiglio Europeo, nel quale affronteremo anche la questione dell’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.Come ho già detto in Parlamento, l’Italia è favorevole all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.A inizio luglio, sarò ad Ankara per il vertice bilaterale con la Turchia – il primo di questo tipo da 10 anni.In questo incontro discuteremo delle prospettive negoziali e diplomatiche del conflitto, e del rafforzamento dei rapporti tra Italia e Turchia.Se oggi possiamo parlare di un tentativo di dialogo è grazie al fatto che l’Ucraina è riuscita a difendersi in questi mesi di guerra.L’Italia continuerà a sostenere il Governo ucraino nei suoi sforzi per respingere l’invasione russa.Lo faremo in stretto coordinamento con i nostri partner europei.Ne va non solo della solidità del legame transatlantico, ma anche della lealtà all’Unione Europea.Il Governo ha riferito più volte sul tema al Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, che ha sempre riscontrato la coerenza del sostegno offerto rispetto alle indicazioni e agli indirizzi del Parlamento.
    Al tempo stesso, dobbiamo continuare a mantenere alta la pressione sulla Russia attraverso le sanzioni, perché dobbiamo portare Mosca al tavolo dei negoziati. Le misure restrittive fin qui approvate dall’Unione Europea e dal G7 hanno già avuto un impatto significativo sull’economia russa, che sarà ancora più forte nei prossimi mesi.Secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale, il prodotto interno lordo russo calerà dell’8,5% quest’anno, e il tasso d’inflazione raggiungerà il 21,3%.L’indice MOEX della Borsa di Mosca ha perso un terzo del valore rispetto a metà febbraio, prima dell’invasione.Per frenare la fuga di capitali, la Banca Centrale Russa ha alzato i tassi di interesse, che oggi sono al 14%, e ha introdotto controlli sui movimenti di capitali.L’Unione Europea è al lavoro su un sesto pacchetto di sanzioni, che l’Italia sostiene con convinzione.La lista di interventi prevede misure legate al petrolio, restrizioni per alcuni istituti finanziari, l’ampliamento della lista di individui sanzionati.
    L’attività di deterrenza nei confronti della Russia comprende anche l’intensificarsi delle operazioni dell’Alleanza Atlantica.Il Comandante Supremo Alleato ha rafforzato il livello di risposta lungo il fianco orientale – uno sforzo a cui l’Italia contribuisce con 2.500 unità.Nel medio periodo, siamo pronti a rafforzare ulteriormente il nostro contributo in Ungheria e Bulgaria, rispettivamente con 250 e 750 unità, in linea con l’azione dei nostri alleati. Valutiamo infine la possibilità di sostenere la Romania nelle attività di sminamento marittimo del Mar Nero e la Slovacchia nella difesa anti aerea.Il crescere della minaccia russa ha spinto la Svezia e la Finlandia a fare domanda per aderire alla NATO. L’Italia appoggia con convinzione questa richiesta, come ho avuto modo di dire ieri alla Premier finlandese Sanna Marin durante il nostro incontro bilaterale.È necessario affiancare alla NATO una vera e propria difesa comune europea, complementare all’Alleanza Atlantica. Il primo passo deve essere la razionalizzazione della spesa militare in Europa, la cui distribuzione è inefficiente.Nel mio recente intervento al Parlamento Europeo di Strasburgo, ho lanciato la proposta di una conferenza europea che abbia l’obiettivo di iniziare un coordinamento per i nostri investimenti in sicurezza.
    Migliorare le nostre capacità di difesa non basta per costruire una pace duratura, una coesistenza pacifica. Come ha detto il Presidente Mattarella, nel lungo termine servirà anche uno “sforzo creativo” per arrivare a una conferenza internazionale sul modello degli accordi di Helsinki del 1975.Una volta ottenuto il cessate il fuoco e conclusi i negoziati tra Kiev e Mosca, occorrerà costruire un “quadro internazionale rispettoso e condiviso”, per usare le sue parole.Questa conferenza dovrà avere l’obiettivo, come fu per Helsinki, di avvicinare Paesi che oggi sono distanti e rendere duraturo il processo di distensione. Tra i principi di Helsinki c’erano il rispetto del diritto all’autodeterminazione dei popoli, il non ricorso alla minaccia o all’uso della forza contro l’integrità territoriale e l’indipendenza politica di qualunque Stato.Sono valori con cui l’Italia si identifica pienamente e che vogliamo vedere al centro della vita del continente europeo e del mondo. 
    Il Governo ha intenzione di continuare a impegnarsi per far fronte anche alle altre crisi che derivano o sono aggravate dalla guerra in Ucraina.Il conflitto ha messo in luce le fragilità della politica energetica degli ultimi anni e reso ancora più evidente la necessità di diversificare i nostri fornitori.Ci siamo mossi rapidamente per ridurre la quota di gas naturale che importiamo dalla Russia, che nel 2021 è stato circa il 40% del totale.
    Il nostro obiettivo è non soltanto incrementare le forniture di gas naturale di cui abbiamo bisogno come combustibile di transizione, e insisto su transizione, ma anche investire in questi stessi Paesi per aumentare la produzione di energie rinnovabili.L’intesa che abbiamo firmato ad aprile con l’Algeria, ad esempio, prevede un sostegno allo sviluppo di energia rinnovabile e di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio; prevede inoltre lo sviluppo di progetti di reti di trasmissione dell’energia elettrica in Algeria e di interconnessione elettrica tra l’Algeria e l’Italia.
    Il Governo si è poi mosso con la massima determinazione per eliminare i vincoli burocratici che limitano l’espansione delle rinnovabili in Italia. L’energia rinnovabile resta infatti l’unica strada per affrancarci dalle importazioni di combustibili fossili, e per raggiungere un modello di crescita davvero, davvero sostenibile.Il Governo continuerà in ogni sforzo per rendere questi investimenti più rapidi, per smontare, per distruggere le barriere burocratiche che impediscono gli investimenti. Oggi sono solo quelle.Le stime del Governo indicano che potremo renderci indipendenti dal gas russo nel secondo semestre del 2024.I primi effetti di questo processo si vedranno già a fine 2022.Durante la mia visita a Washington ho condiviso con il Presidente Biden la strategia energetica italiana.Ci siamo detti d’accordo sull’importanza di preservare gli obiettivi sul clima – un impegno che l’Italia intende mantenere. Il Governo ha adottato misure molto sostanziose per tutelare le imprese e le famiglie dai rincari energetici.I provvedimenti ammontano a circa 30 miliardi di euro solo per quest’anno, per mitigare gli aumenti dei prezzi dei carburanti e ridurre le bollette.Abbiamo destinato i nostri aiuti soprattutto alle fasce più vulnerabili della popolazione, in particolare le famiglie a basso reddito; e abbiamo aiutato i settori produttivi più in difficoltà, come le imprese ad alta intensità energetica.È ora importante che si trovino a livello europeo soluzioni strutturali, che superino le distorsioni presenti nei mercati dell’energia.La Commissione europea ha presentato ieri il piano RepowerEU, che sarà al centro del prossimo Consiglio europeo straordinario.C’è bisogno di risposte immediate e coraggiose, per alleviare l’impatto della crisi sulle nostre economie.
    Dobbiamo poi agire con la massima urgenza per evitare che il conflitto in Ucraina provochi crisi alimentari.Durante la mia recente visita negli Stati Uniti, ho discusso con il Presidente Biden dell’urgenza di un’azione coordinata – un tema sollevato anche dalla presidenza tedesca del G7. Al Presidente ho chiesto sostegno per una iniziativa condivisa tra tutte le parti che sblocchi immediatamente i milioni di tonnellate di grano bloccati nei porti del sud dell’Ucraina. In altre parole, occorre che le navi che portano questo grano siano lasciate passare e se i porti sono stati – come si dice – minati dall’esercito ucraino siano sminati a questo proposito. Tutte le parti in causa dovrebbero aprire in questo momento una parentesi di collaborazione per evitare una crisi umanitaria che farebbe morire milioni e milioni di persone nella parte più povera del mondo. L’Italia ha promosso un Dialogo Ministeriale con i Paesi del Mediterraneo in collaborazione con la FAO, per delineare le misure d’intervento per la regione.Analoghe iniziative sono state prese dalla Francia, dalla Germania, dagli Stati Uniti. Ma forse la cosa più urgente è fare quello che dicevo prima.
    Voglio infine ringraziare il Parlamento – la maggioranza e anche la principale forza di opposizione – per il sostegno che avete dato al Governo nell’affrontare questa crisi. La risoluzione, approvata a larghissima maggioranza, che ha impegnato il Governo, tra l’altro, a: sostenere dal punto di vista umanitario, finanziario e militare l’Ucraina;a tenere alta la pressione sulla Russia, anche attraverso sanzioni; a ricercare una soluzione negoziale;ha guidato in modo molto chiaro l’azione di Governo e ha rafforzato la nostra posizione a livello internazionale.Il Governo intende continuare a muoversi nel solco di questa risoluzione.Grazie.