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    Schiacciato dal cancello della sua azienda, muore 81enne

    (ANSA) – LECCE, 13 GIU – Un 81enne, Antonio Coluccia, è morto
    nel pomeriggio nella zona industriale di Soleto-Galatina dove è
    rimasto schiacciato da un grande cancello di ferro all’ingresso
    dell’azienda di sua proprietà. La vittima, di Galatina, era
    titolare di un’impresa di demolizioni auto, soccorso stradale, e
    deposito di auto sequestrate. Era andato a portare il cibo al
    suo cane, un pastore tedesco. Quando ha azionato il telecomando
    per l’apertura, il cancello è uscito dai binari travolgendolo.   
    Vani i tentativi dei sanitari del 118 di rianimarlo. Sul posto
    sono intervenuti i vigili urbani e i carabinieri. (ANSA).   

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    Ucraina: Draghi in israele, opporsi all'uso politico dell'odio

     “In momenti di crisi, di incertezza, di guerra – come quello che stiamo vivendo – è ancora più importante opporsi con fermezza all’uso politico dell’odio. Dobbiamo promuovere la tolleranza, il rispetto reciproco, l’amore per il prossimo: questi sono i veri ingredienti di una pace duratura. La storia della vostra comunità è un esempio a cui guardare con orgoglio”. Lo ha detto il premier Mario Draghi al Tempio italiano di Gerusalemme. 
    “Le istituzioni e la società civile italiana da tanti anni sono attive nella lotta all’antisemitismo. Il governo è impegnato a contrastare le discriminazioni di ogni tipo contro gli ebrei”. Lo ha detto il premier. “Le istituzioni e la società civile italiane sono da tanti anni attivi nella lotta all’antisemitismo, in ambito nazionale e internazionale”, ha aggiunto il premier Draghi. “Il governo è impegnato a rafforzare la memoria della Shoah. Lo facciamo con la strategia nazionale, coordinata dalla professoressa Santerini, e con la Commissione straordinaria presieduta dalla senatrice Segre. Abbiamo adottato la definizione dell’antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance per affrontare pregiudizi e stereotipi – dalle scuole all’amministrazione pubblica. Vogliamo promuovere la conoscenza della cultura ebraica nei musei italiani e coltivare il dialogo tra religioni e fedi per favorire la conoscenza reciproca. Questi sforzi sono essenziali per tutelare la dignità umana, contrastare l’ignoranza, sconfiggere l’indifferenza”, spiega Draghi.
    Il presidente israeliano Isaac Herzog ha ricevuto questo pomeriggio il premier Mario Draghi. “Le buone relazioni tra i nostri paesi si basano su una ricca storia e su valori condivisi. L’Italia è uno dei paesi più importanti al mondo nel campo dello sviluppo e dell’innovazione e vediamo un grande potenziale per la collaborazione”, ha scritto Herzog su twitter.

       

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    Comunali: a Ventotene zero voti per Adinolfi, Caputo sindaco

     L’avventura politica di Mario Adinolfi è naufragata prima di raggiungere l’isola di Ventotene. Candidato sindaco nell’isola Pontina al grido indignatissimo “non si fanno più figli” si è trovato con zero preferenze, una in meno della lista nemica del Partito gay-Lgbt. Nell’isola, meta meno scontata di Ponza ma comunque ambita dal benessere romano, il nuovo sindaco è Carmine Caputo eletto col 55% e seguito dal sindaco uscente Gerardo Santomauro con 223 voti pari al 44,78%.
    Nell’isola ha votato il 73,91% degli aventi diritto: un dato più che buono e che rende lo zero affibbiato ad Adinolfi ancora più eclatante. Come eclatante è la sua reazione. Se la prende con Ventotene tacciandola di essere “paramafiosa”, col suo cane Ludwig, “neanche lui mi ha votato”, con la stampa che non “mi ha mai dedicato una riga” e risparmia Dio “che vuole bene al Popolo della Famiglia in a strange ways, è ironico e lo adoro”.
    L’invettiva su Ventotene mafiosa viaggia in un post su Facebook. “Ho tentato un’avventura romantica contro la logica del controllo paramafioso del voto tipico di un piccolo centro meridionale e ho perso”, scrive deluso e arrabbiato.
    Il risultato di Ventotene ha scontentato anche il Partito gay che ora ricorrerà al Tar. “La sfida di Ventotene, era molto difficile, che sapevamo bene sin dall’inizio, ma abbiamo portato i nostri temi sui diritti, l’innovazione e l’ambiente nel dibattito cittadino – spiega, Luca Vittori, già candidato Sindaco di Ventotene, Portavoce partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale – Inoltre, resta nostra ferma intenzione fare ricorso per la mancanza del rispetto delle quote di genere, da parte delle liste vincenti, in quanto non hanno dato alle donne la giusta opportunità di candidarsi come previsto dalla legge, pertanto chiederemo l’intervento del tribunale amministrativo, per ottenere l’annullamento di tali liste”.
    Adinolfi intanto si consola pensando al progresso fatto dal suo partito “in tutti i comuni in cui ci siamo presentati e quanto decisivi saremo ai ballottaggi”. Ma a Ventotene non ha funzionato l’idea di Adinolfi di riempire le culle: via aborto e dentro il reddito di maternità. Un programma che, a suo dire, non è piaciuto neanche al suo cane.

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    Catanzaro:proiezioni confermano ballottaggio Donato-Fiorita

    (ANSA) – CATANZARO, 13 GIU – Con lo spoglio ancora in corso –
    secondo i dati del Viminale sono state scrutinate le schede in 2
    sezioni su 92 – le proiezioni confermano comunque che sarà
    necessario il turno di ballottaggio del 26 giugno per sapere chi
    sarà il nuovo sindaco di Catanzaro tra Valerio Donato e Nicola
    Fiorita. Secondo la proiezione del consorzio Opinio Italia per
    la Rai, Donato, candidato civico sostenuto da parte del
    centrodestra (Lega e Fi ma senza simboli di partito) è al 43,7%
    mentre Fiorita, sostenuto da Pd, M5S e altre forze del
    centrosinistra, è al 31,1%. Secondo gli stessi dati – con una
    copertura del campione del 42% – la coalizione a sostegno di
    Donato, composta da 10 liste, ottiene la maggioranza con il
    52,7% mentre il centrosinistra è al 25,8%. Lo spoglio delle
    schede sta procedendo a rilento. (ANSA).   

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    Comunali: YouTrend; Fdi davanti alla Lega anche in comuni Nord

    “Il quadro che emerge dai primi dati di scrutinio di queste elezioni amministrative sembra confermare che la Lega ha perso il primato di primo partito del centrodestra a vantaggio di Fratelli d’Italia anche nelle regioni settentrionali”. E’ quanto emerge da un’analisi condotta da YouTrend.
    “Nei 16 comuni capoluogo delle regioni del Centro-Nord (ossia dalla Toscana in su) in cui si è andati al voto – prosegue il comunicato – i dati parziali elaborati da YouTrend vedono davanti il partito di Giorgia Meloni in ben 12 casi, mentre la Lega sarebbe davanti solo a Belluno e (di poco) a Como. Testa a testa invece a Lodi, dove al momento entrambe le liste sono date al 6,6%. Va detto in realtà che lo scrutinio, in quasi tutti i casi, è alle primissime battute. Tuttavia, se i dati definitivi dovessero confermare questo quadro, si tratterebbe di una notizia molto negativa per la Lega, che dopo essere stata scavalcata da FDI nei sondaggi nazionali puntava a conservare il primato quantomeno nei comuni delle regioni del Nord, dove il partito che fu di Umberto Bossi è sempre stato storicamente molto più radicato”.

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    A esami terza media e maturità mascherina solo raccomandata

    Agli Esami di stato, sia del primo che del secondo ciclo, verrà meno l’obbligo di indossare la mascherina, che verrà solo raccomandata. Sarà dunque proposta una norma al prossimo Consiglio dei Ministri, alla quale seguirà poi una circolare esplicativa alle scuole. E’ quanto si apprende in questi minuti mentre è in corso l’incontro tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il ministro della Salute Roberto Speranza. La riunione tra i ministri Speranza e Bianchi porta avanti il percorso condiviso in vista del prossimo anno scolastico, per la riapertura della scuola a settembre in presenza e in sicurezza. All’incontro ha partecipato anche il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, che ha illustrato il quadro epidemiologico.    

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    Comunali: Lady Demonique sconfitta, per mistress 81 voti

    Lady Demonique non ce l’ha fatta. La mistress Doha Zaghi, candidata sindaco per il partito Gay-Lgbt+ Solidale a San Bartolomeo Val Carvargna, meno di mille abitanti in provincia di Como, non è andata oltre al 14,6% delle preferenze contro Eleonora Bari, che è stata riconfermata con oltre l’85% dei consensi.
    Esclusa dalla commissione elettorale, dopo il veto anche di Carlo Calenda a candidarsi come consigliere comunale di Como, la 31enne era stata riammessa dal Tar della Lombardia nella corsa al municipio di San Bartolomeo. “Ora si rischia di dovermi chiamare signora Sindaca. Quando il gioco si fa duro, le Mistress cominciano a giocare!”, aveva commentato sui social l’aspirante prima cittadina. Dopo tante polemiche, evidentemente, la sua proposta non ha fatto breccia tra gli abitanti del Comune montano al centro della val Cavargna: ha preso soltanto 81 voti. 

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    Referendum: YouTrend, senza amministrative affluenza sotto il 15%

    I referendum sulla giustizia hanno fatto segnare il record negativo di partecipazione, con un dato finale di affluenza inferiore al 21% degli aventi diritto. Ma il dato “effettivo” della partecipazione potrebbe essere stato ancora più basso: secondo un’elaborazione di YouTrend sui dati diffusi dal ministero dell’Interno, escludendo i comuni in cui si è votato anche per le elezioni amministrative, l’affluenza per i referendum è stata pari 14,7%. Il dato complessivo finale è stato “trascinato” oltre il 20% perché laddove si votava anche per i sindaci e i consigli comunali (poco meno di 1.000 comuni) a ritirare le schede per i quesiti referendari è stato ben il 50,9% degli aventi diritto. In altre parole, il quorum per i referendum sulla giustizia è stato virtualmente superato (di poco) solo nei comuni in cui si votava contestualmente anche per le elezioni amministrative.
    Il “traino” delle elezioni amministrative sui referendum non ha avuto come effetto solo un aumento dell’affluenza. Un’altra conseguenza è stata, infatti, l’aumento esponenziale dei voti non validi (schede bianche, nulle e contestate) nei comuni in cui si è votato anche per il sindaco. In questi comuni, secondo i dati del ministero dell’Interno relativi al primo quesito, elaborati da YouTrend, le schede non valide sono state ben il 13,7% di quelle depositate nelle urne, sfiorando il 20% in comuni capoluogo come Barletta e Messina. Per avere un’idea dell’enormità di questo dato basti pensare che, nei comuni dove non si è votato anche per le amministrative, i voti non validi sono stati solo il 2,4%.