Rimandati a settembre del direttore dell'ANSA Luigi Contu
Il capo dello Stato ha sciolto il Parlamento dopo che M5s Forza Italia e Lega non hanno votato la fiducia a Draghi. Ora speriamo nella legge di Schumpeter: da ogni crisi nasce un’opportunità.
Subterms
Il capo dello Stato ha sciolto il Parlamento dopo che M5s Forza Italia e Lega non hanno votato la fiducia a Draghi. Ora speriamo nella legge di Schumpeter: da ogni crisi nasce un’opportunità.
Confronto a distanza sulle prime pagine, in vista delle urne, tra i due leader del Partito democratico e del Movimento 5 stelle.
‘La scelta è chiara, o noi o Meloni, due Italie profondamente diverse’, spiega Enrico Letta a Repubblica, e citando le ultime parole di Berlinguer dice che quella del Pd sarà ‘una campagna casa per casa, strada per strada’. Per una lista aperta ed espansiva, le proposte contano più della coalizione, e nel solco del governo Draghi.
Parlando con tutti, anche con i ministri ex Fi: ‘Lo dico anche a chi a casa mia storce il naso’. L’agenda Draghi punto di partenza, ma andando più avanti su lavoro, giustizia sociale, lotta alle disuguaglianze e diritti. Ma con i 5S il percorso è interrotto: il 20 luglio è stato punto di non ritorno.
‘Il Pd è arrogante. I progressisti siamo noi’, afferma alla Stampa Giuseppe Conte, secondo cui sulla fine del governo Draghi c’è una diffusa ipocrisia e ‘si prova a scaricare la colpa sul M5s, che ha solo chiesto di risolvere alcune criticità’: ed è ‘un’ infamia’ dire che ha tradito.
Quanto alla fine del campo largo, ‘non si può pensare – riflette – di definire con arroganza un perimetro di gioco e stabilire arbitrariamente chi vi è ammesso’. ‘La nostra agenda ci definisce come veri progressisti’, e tocca al Pd decidere che fare: ‘Ovvio che se cercano una svolta moderata che possa accogliere anche Calenda noi non ci possiamo stare’.
Secondo il segretario democratico, la sfida elettorale sarà “chi vuole stare in Europa contro chi vuole i nazionalismi”, e quella che farà il Pd questa estate “sarà una campagna casa per casa, strada per strada”, con le feste dell’Unità che saranno una chiama per i volontari. “Ne metteremo insieme 100 mila”, spiega il segretario, “Ad agosto saremo in tutte le città semideserte, nelle periferie, per parlare con chi in vacanza non è potuto andare”.
Per quanto riguarda le alleanze, Letta dichiara di non voler tracciare confini, e spiega di voler dialogare con Calenda, Renzi, Di Maio e Speranza. E anche con i ministri usciti da Forza Italia che “meritano apprezzamento”, aggiunge: “Lo dico anche a coloro che a casa mia storcono il naso”. Niente spazio invece per i Cinquestelle. In quel caso “il percorso comune si è interrotto il 20 luglio e non può riprendere, è stato un punto di non ritorno”, afferma il leader dem: “avevo avvertito Conte che che non votare la prima fiducia sarebbe stato lo sparo di Sarajevo”.
Il presidente dei Cinquestelle ritiene da parte sua che sulla fine del governo Draghi ci sia “una diffusa forma di ipocrisia” e “si prova a scaricare la colpa sul Movimento, che ha solo chiesto di risolvere alcune criticità”. “È un’infamia” – attacca Conte – dare del traditore al Movimento. “Il primo colpo di questa crisi – riflette – l’ha sparato chi ha inserito nel decreto sugli aiuti una norma sull’inceneritore di Roma sapendo perfettamente di mettere due dita negli occhi al Movimento”. E secondo il presidente dei pentastellati, “un governo di unità nazionale che non riesce a costruire un terreno di dialettica politica, ma si affida a un decisionismo autoreferenziale”, dice, “finisce inevitabilmente per andare in cortocircuito e saltare”.
Quanto al campo largo, “L’ho sempre detto. Non si può pensare di definire con arroganza un perimetro di gioco e stabilire arbitrariamente chi vi è ammesso”. E ora “tocca al Pd decidere che cosa fare”, afferma Conte, che mette dei paletti: “Se i dem cercano una svolta moderata che possa accogliere anche l’agenda di Calenda, noi non ci possiamo stare”.
Del presidente del Consiglio Mario Draghi Conte dice di avere “sempre rispettato il ruolo”, ma “il prestigio non basta”, perché “servono risposte concrete”. Da Draghi – tira le somme Conte – “non abbiamo visto risposte adeguate alle nostre richieste”. La “nostra agenda”, prosegue, “ci definisce come i veri progressisti”. La campagna elettorale è partita. Commentando le promesse di Silvio Berlusconi, dice che “è cominciato il gioco a chi la spara più grossa. Io non partecipo. Voglio stare vicino a chi ha perso la speranza”.
Grillo: “Due mandati sono luce nelle tenebre, serve una legge” – “Possiamo essere morti tra 15 giorni, non lo so. Ma so che questi nostri due mandati sono la luce nella tenebra, sono l’interpretazione della politica in un nuovo modo, come un servizio civile. Sia io che Casaleggio quando abbiamo fatto queste regole non l’abbiamo fatto per “l’esperienza”, per andare avanti, ma perché ci vuole una interpretazione della politica in un nuovo modo”. Così Beppe Grillo sul suo blog dove aggiunge: “Noi siamo questi e la legge dei due mandati deve diventare una legge di Stato. L’Italia si merita una legge sui due mandati e sui cambi di casacca”.
Grillo: ‘Il limite dei due mandati e’ luce nelle tenebre’
“L’Italia si merita una legge elettorale, proporzionale con lo sbarramento, si merita una legge sulla sfiducia costruttiva, si merita tante cose e noi non siamo riusciti a farle: mi sento colpevole anche io. Ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario: sono tutti contro di noi”, prosegue Grillo nel messaggio mandato al Movimento.
“Ho guardato il Parlamento mentre Draghi parlava e non era Draghi che mi sconcertava ma la visione di quel parlamento lì. Una visione vecchia, di gente che è lì da 30 o 40 anni e in cui cominciavamo ad essere dentro anche noi, noi che siamo pure il gruppo più giovane. Questo Parlamento qui non se lo merita nessuno, figuriamoci Draghi. Non se lo merita neanche l’ultimo degli italiani”, sostiene Grillo.
Agenzia ANSA
“Io vi ringrazio perché in tanti mi state scrivendo di ributtarmi nella mischia. Come sempre cerco di essere molto sincero, il che per qualcuno è la mia debolezza anche se io penso che sia la mia forza. Vedrò cosa succede in questi giorni”. (ANSA)
Il cofondatore del M5s attacca Luigi Di Maio: “Ci vuole una nuova interpretazione della politica e vi dico la verità: tutti questi sconvolgimenti, queste defezioni nel nostro Movimento, queste sparizioni sono provocate da questa legge (dei due mandati, ndr) che è innaturale, che è contro l’animo umano. C’è gente che fa questo lavoro, entra in politica per diventare poi una “cartelletta”. Gigino “a cartelletta” ora è di là che aspetta il momento di archiviarsi in qualche ministero della Nato. Ed ha chiamato decine e decine di cartellette che aspettano come lui di essere archiviate a loro volta in qualche ministero”.
“L’Italia si merita tante cose e noi non siamo riuscite a farle: mi sento colpevole anche io”, è il mea culpa di Grillo. “Ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario: sono tutti contro di noi. Siamo degli appestati. E quando tutti, compresi i bulli della stampa, sono contro di noi significa una sola cosa: vuol dire che abbiamo ragione. Non fatevene un problema. Noi siamo antibiotico e se perdiamo questo perdiamo il baricentro in cui collocarci”.
Decreto sicurezza, con zero clandestini in giro per il nostro Paese, e Flat tax sarebbero le prime due proposte in Consiglio dei ministri della Lega al governo. L’ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini, alla festa del partito a Domodossola (Verbania), in vista delle elezioni politiche in calendario il 25 settembre, sottolineando la novità del voto in una unica giornata, domenica, con l’assenza del lunedì. “Ci scommetto un caffè col dolcificante, perché sono anche a dieta – ha aggiunto – che vince la Lega e sarà il primo partito”.
“Stare al governo per un anno e mezzo con Lamorgese e Speranza è stata una fatica inenarrabile. Abbiamo fatto nascere un governo di unità nazionale in piena pandemia, perché quando ci sono decine di migliaia di persone che muoiono il Paese viene prima dei partiti, e per 17 mesi abbiamo votato decine di volte col governo, sia quando eravamo convinti, sia quando lo eravamo meno”, afferma il leader della Lega.
Agenzia ANSA
Intervistata dalla Stampa, la leader di Fdi dice che chi prende più voti andrà a Palazzo Chigi, lei è pronta e lo è anche il suo partito. “Lavoriamo da tempo ad un programma comune, concentriamoci sulle cose da fare’ dice la presidente di Fdi (ANSA)
“Se dovessero vincere: sogni, speranze e bagagli pronti!”. E’ il post su Instagram con cui Francesca Pascale torna a parlare di politica e di elezioni, schierandosi apertamente contro il centrodestra. L’ex fidanzata di Silvio Berlusconi, che lo scorso 2 luglio si è unita civilmente pubblica con Paola Turci, pubblica una foto in cui si vede in primo piano una scatoletta di cannabis naturale e sullo sfondo una spiaggia. Poi l’affondo contro Meloni, Salvini e lo stesso Cavaliere, con gli hashtag “via dall’Italia subito” e “mai con i sovranisti”. Il post è accompagnato anche da una storia in cui c’è un fotomontaggio con le immagini di Matteo Salvini e di Riccardo Magi. “A lui le madonne a noi Maria” scrive la Pascale facendo riferimento alla diretta del leader della Lega al Tg1 durante la quale alle sue spalle c’erano una serie di immagini religiose. Parole e pensieri che hanno raccolto centinaia di commenti e anche insulti, uno dei quali è stato postato nelle storie e al quale la stessa Pascale così ha risposto: “se l’orrido non fosse arrivato, restavo. Invece, eccoli qua nella loro naturale predisposizione”.
Agenzia ANSA
Cerimonia intima per la coppia a Montalcino (ANSA)
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella compie 81 anni. Il capo dello Stato, che in settimana ha sciolto le Camere aprendo di fatto alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, non trascorrerà la giornata in famiglia come fece un anno fa per festeggiare gli 80 anni. E’ infatti a Torino perpartecipare alla cerimonia in occasione del 200° anniversario di istituzione della Scuola allievi carabinieri.
Sui social network sono moltissimi i messaggi di auguri indirizzati a Mattarella. Su Twitter “Auguri Presidente” in mattinata è entrato tra gli argomenti di tendenza.
Gli auguri sono arrivati anche dal premier Mario Draghi. “A nome del Governo e mio personale Le faccio tanti auguri di buon compleanno. In questi mesi ho avuto modo di apprezzare in più occasioni la Sua grande umanità, la Sua dedizione all’Italia, il Suo alto senso dello Stato. È sempre stato una garanzia di continuità, di stabilità, di rispetto della Costituzione. Rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per i cittadini, per le Istituzioni e per la vita politica e civile di questo Paese. La ringrazio per la fiducia che mi ha mostrato e per il sostegno dato al Governo”, ha scritto Draghi in un messaggio al Capo dello Stato.
Tra gli auguri, anche quelli del segretario del Pd Enrico Letta.
#Mattarella #AuguriPresidente pic.twitter.com/BuCc8YRT0X
— Enrico Letta (@EnricoLetta) July 23, 2022
Gli auguri del Papa. “In questo particolare frangente, segnato da non poche difficoltà e scelte cruciali per la vita del Paese, Lei continua a offrire un contributo fondamentale e imprescindibile, con gentile autorevolezza ed esemplare dedizione”. Lo afferma papa Francesco in un telegramma augurale inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del suo 81/o compleanno”.”Nella felice ricorrenza del Suo genetliaco, desidero parteciparle cordiali espressioni augurali, assicurando il ricordo orante per la Sua persona e per l’alto servizio che svolge a favore dell’amato popolo italiano”, scrive Francesco nel suo messaggio al capo dello Stato. “Mi unisco dunque volentieri a quanti condividono l’odierna gioia – aggiunge il Pontefice -, formulando i migliori voti per il Suo compleanno e, mentre Le rinnovo la mia personale stima, invio la benedizione apostolica, che estendo ai familiari, ai collaboratori e all’intera Nazione, chiedendole di pregare per me”.
Casellati: “Ora sfide difficili”. “Nella ricorrenza del Suo compleanno, desidero esprimerLe i più sinceri auguri. Stiamo attraversando un periodo storico denso di incognite e fragilità. Lo scioglimento anticipato delle Camere si inserisce in un contesto di gravi emergenze geopolitiche, economiche, sociali, energetiche, ambientali. Forte è la preoccupazione di cittadini, famiglie e imprese per il loro futuro, per le prospettive del Sistema Paese. Tanti sono gli impegni prioritari a cui l’Italia è chiamata a livello europeo ed internazionale. In questo momento storico particolarmente delicato, la Sua fermezza nel difendere e promuovere l’unità nazionale attingendo sempre allo spirito della Costituzione rappresenta un baluardo più che mai prezioso a tutela dei nostri valori costitutivi: il senso di appartenenza nazionale; l’ancoraggio democratico delle istituzioni; i legami di solidarietà e fratellanza che sono alla base del nostro essere comunità. Nei prossimi mesi La attenderanno altre sfide difficili, ma sono certa che saprà decifrarle ed interpretarle con grande autorevolezza ed incisività, sostenendo e ridando slancio alle migliori energie della nostra amata Italia. ;Nel rinnovarLe i migliori auguri, colgo l’occasione, Signor Presidente, per rivolgerLe un personale ringraziamento per la vicinanza dimostrata nel corso di tutta la legislatura”. Lo scrive la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in un messaggio di auguri al presidente Mattarella.
Il messaggio ai giovani. “Sono molto avanti negli anni, sto per farne 81, sono precisamente vecchio”, ha detto Mattarella un mese fa, in occasione della visita a Villa Maraini-Croce Rossa italiana in cui ha lanciato uno schietto messaggio ai più giovani: “Ciascuno di noi – ha affermato – in qualunque esperienza umana, è irripetibile. In questo lungo percorso ho incontrato tante persone mai due fra di loro uguali, ciascuna persona ha un immenso valore, inestimabile, e allora questo valore va espresso con pienezza di libertà, con pienezza di futuro da costruire”.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato in piazza Castello a Torinoper presenziare alla cerimonia del giuramento degli Allievi carabinieri del 140/o corso intitolato ad Alberto La Rocca, carabiniere Medaglia d’Oro al Valor Militare, che nell’agosto 1944 si consegnò ai tedeschi a Fiesole per salvare la vita di dieci ostaggi civili che sarebbero stati uccisi in conseguenza della sua fuga per unirsi alle brigate partigiane.
La cerimonia cade nel bicentenario dalla fondazione della prima scuola di formazione dell’Arma dei carabinieri, che la Città di Torino ospita dal 1822. Il 12 ottobre 1822 infatti il re di Sardegna Carlo Felice emanò a Torino le Regie Patenti con le quali istituì la figura dell’Allievo carabiniere.
Uno schieramento diretto dal maggiore Alberto Giletti – che include la Banda dell’Arma dei carabinieri, il Gagliardetto del 140/o Corso Formativo, e un Battaglione di formazione composto dagli allievi del 140/o corso – ha reso gli onori oggi in piazza Castello a Torino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato passa in rassegna i reparti schierati, accompagnato dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Con loro anche il capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone, e il comandante generale dei Carabinieri Teo Luzi.
Torino, Mattarella e Guerini al giuramento degli Allievi Carabinieri
Il solo fatto che Mario Draghi avesse un posto a quel tavolo” con Emmanuel Macron e Olaf Scholz sul treno per Kiev “rifletteva come, con la forza della sua statura e della sua credibilità, avesse reso il suo Paese – gravato dai debiti e da una persistente instabilità politica – un partner alla pari con le più importanti potenze europee. Fondamentale per quel successo non è stata solo la sua capacità come ex presidente della Banca centrale europea, ma anche il suo incrollabile riconoscimento che la guerra russa rappresenta una sfida esistenziale all’Europa e ai suoi valori”. Lo scrive il New York Times in un lungo articolo sulla crisi politica italiana.
“Tutto ciò ora è a rischio da quando una ribellione populista, motivata da una presa opportunistica del potere, ha silurato il governo di Draghi”, aggiunge il quotidiano americano sottolineando come i sondaggi per le elezioni di settembre “mostrino che un’alleanza dominata da nazionalisti e populisti di estrema destra è fortemente favorita per guidare l’Italia il prossimo autunno”.
Questo, si legge ancora nell’articolo di Jason Horowitz, “solleva preoccupazioni, ben oltre l’Italia”, su quali “danni un governo italiano più solidale con la Russia e meno impegnato nei confronti dell’Unione europea potrebbe causare alla coesione dell’Occidente di fronte a quella che è forse la più grande combinazione di sfide economiche e di sicurezza dalla Guerra Fredda”.