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    Tajani, leadership? Prima vinciamo poi vediamo chi alza coppa

     “Prima vinciamo la partita e poi vedremo chi alzerà la coppa”. Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, risponde – ad Agorà estate su Rai 3 – ad una domanda sulla futura leadership del centrodestra.    “Noi – ha aggiunto – non abbiamo preclusioni nei confronti di alcuno, spero che altri non ne abbiano nei nostri”.
    “Berlusconi presidente del Senato? Ma per carità. Berlusconi può fare tutto. Tutti gli riconosco il ruolo che ha avuto. Starà a lui decidere. Ma non c’è alcun accordo alcun patto. Ma lui che ha fatto il presidente del Consiglio per 10 anni, l’imprenditore, sport… si mette a trattare per fare il presidente del Senato? Mi sembra riduttivo. Evidentemente certa stampa di sinistra lo vede come collante del centrodestra e il fatto che non siano riusciti ad eliminarlo dalla vita politica dà fastidio. Mi sembra davvero una bassezza” Così Antonio Tajani ad Agorà estate su Rai 3.
    Gli insulti denunciati ieri da Brunetta? “Io personalmente non li ho mai sentiti. Ma qui il problema non è l’insulto. Qui è una questione di coerenza politica e noi siamo sempre stati coerenti con il nostro fondatore e con i valori di Fi. Se non si è d’accordo non si passa nel campo avverso. Magari si lascia il partito e si rimettono tutte le cariche. Ma passare da un’altra parte non lo concepisco”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani ad Agorà estate su Rai 3.

    Agenzia ANSA

    Il ministro risponde a Marta Fascina. “Mi dicono tappo o nano e ho sofferto e continuo a soffrire per questo” (ANSA)

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    Dl aiuti, verso altra proroga al taglio delle accise della benzina

    Nel nuovo decreto aiuti si valuta di inserire anche una nuova proroga del taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti. Lo si apprende da fonti qualificate. Lo sconto è stato recentemente prorogato fino al 21 agosto e potrebbe ora essere esteso di una quarantina di giorni fino a fine settembre. In un primo tempo sembrava che la proroga non sarebbe stata inserita in questo provvedimento, dal momento che può comunque essere fatta con un un decreto interministeriale a ridosso della scadenza.
    Il governo studia la possibilità di azzerare l’Iva su pane e pasta e ridurla dal 10 al 5% su carne e pesce. Lo ha confermato la vice ministra dell’Economia Laura Castelli. “E’ un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro – ha detto a Radio 24 a chi le chiedeva se nel decreto aiuti si stia ragionando a queste ipotesi – si stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani, interverremo in questo senso nel decreto di luglio”. “Stiamo riassestando in queste ore il decreto (di luglio ndr), le risorse che vengono dall’assestamento sono di più, stiamo contando perché l’aumento dei tassi di interesse erode un po’ queste risorse, ma non è una misura in deficit come tutti i decreti che abbiamo fatto quest’anno”, ha spiegato Castelli, precisando che 12-13 miliardi sono una “cifra possibile, molto vicina alla realtà” e sottolineando che “se non fosse caduto il governo probabilmente avremmo fatto questo decreto di luglio e anche altri interventi prima della legge di bilancio”.
    LE RICHIESTE DEI CONSUMATORI -“Si all’azzeramento dell’Iva su pane e pasta, ma la misura deve essere estesa a tutti i prodotti alimentari, perché non basta intervenire solo su tali beni”. Lo afferma il Codacons, commentando in una nota le dichiarazioni della viceministra dell’economia Laura Castelli su un possibile intervento del governo sull’Iva di pane e pasta. “L’elenco dei maxi-rincari che nell’ultimo periodo hanno interessato il comparto dell’alimentazione è lunghissimo, e rende necessario un intervento che abbracci tutti i beni alimentari”, spiega l’associazione. “Oggi un chilo di pasta, in base ai dati Istat rielaborati dal Codacons, costa in media il 22,6% in più rispetto allo scorso anno, mentre il pane è rincarato dell’11,4%. Coinvolti dagli aumenti dei listini – continua l’associazione – anche frutta, verdura, latticini, olio, acqua, tutti beni primari di cui le famiglie non possono fare a meno, e per questo si rende indispensabile un intervento volto ad abbattere l’Iva e riportare i prezzi al dettaglio alla normalità”. Nella lista degli aumenti annui dei prezzi degli alimentari di giugno 2022 del Codacons spiccano anche l’olio di semi con un aumento del 68,7%, il burro del 28,1%, la farina cresciuta del 20,6%, pomodori del 19,4% e ancora frutta fresca del 10,8% di cui solo le pesche sono aumentate del 18,4%. Vengono toccati tutti i prodotti anche lo zucchero che cresce del 9,5%, il pesce fresco del 10,3%, perfino le acque minerali che salgono del 8,2% come l’olio di oliva, e il caffè con un aumento del 6%.   

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    ==Ucraina: De Paolis, indagare subito sui crimini di guerra

    (ANSA) – ROMA, 25 LUG – Ritiene “importante indagare sui
    crimini di guerra mentre ancora si combatte” ma ora in Ucraina
    “bisogna definire chi può investigare e come acquisire le
    prove”. Lo sostiene in un’intervista a La Repubblica, Marco De
    Paolis, procuratore generale militare a La Spezia. “In questo
    momento sul campo possono esserci soltanto gli ucraini –
    evidenzia -. Ma quello che è accaduto richiede un impegno molto
    più ampio – dice -. Credo che sia necessario un organismo
    internazionale imparziale che invii personale qualificato per le
    indagini”. Dall’inizio del conflitto sono arrivate molte
    segnalazioni di brutalità sulle quali la Corte Penale
    Internazionale si è attivata, “ma bisogna vedere se ha la
    capacità effettiva per investigare – sostiene De Paolis -. Penso
    però che la Corte avrebbe maggiore credibilità se tra i
    firmatari ci fossero quelle potenze che non la riconoscono:
    Stati Uniti, Russia, Cina, India, Israele, Turchia, Egitto e la
    stessa Ucraina. Sarebbe molto meglio avere un organo che
    rispecchi l’intera composizione delle Nazioni Unite, anche se
    questo non è di facile attuazione”. Secondo il procuratore
    generale militare: “In questo momento è importante che organismi
    internazionali prendano posizione per fare pressione sugli
    aggressori – evidenzia-: devono sottolineare che, se anche
    l’Ucraina non sarà in grado di processare i criminali russi,
    esisterà un altro organismo capace di fare Giustizia”. (ANSA).   

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    Anche Baroni, lascia Forza Italia, “Non c'è spazio per i moderati”

    Anche la deputata Annalisa Baroni lascia Forza Italia. “La posizione politica assunta dal partito in piena crisi di governo – spiega la deputata – è stata sconcertante. Mai mi sarei aspettata che Fi scippasse a Conte e ai 5s la responsabilità di far cadere l’esecutivo, condannando il Paese all’instabilità e mettendo a rischio importanti provvedimenti a favore di famiglie e ceti produttivi. Non mi riconosco più in questa Fi, che ormai da tempo insegue Salvini e il suo populismo. Ha ragione Mariastella Gelmini quando dice che in Forza Italia non c’è più spazio per i moderati. Da oggi non faccio più parte di Forza Italia e lascio ogni carica all’interno del partito”.i.   

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    Anche assessore lombardo lascia FI, 'condivido scelta Gelmini'

    (ANSA) – BRESCIA, 25 LUG – L’assessore regionale lombardo
    alla Casa Alessandro Mattinzoli lascia Forza Italia e la guida a
    livello provinciale a Brescia del partito di Berlusconi. “Non
    riconosco più FI che ho conosciuto – commenta Mattinzoli – Stimo
    la Gelmini (ministra a sua volta uscita nei giorni scorsi dal
    partito, ndr) ma il tema non è seguire la Gelmini. È che in
    questo momento condivido pienamente con lei la scelta. Con una
    pandemia che torna ad essere aggressiva, con la crisi economica,
    energetica e idrica facciamo cadere un governo autorevole a
    guida Draghi per sostituirlo con chi? Draghi era la persona più
    autorevole per guidare l’Italia”.   
    “La forza della coalizione di centrodestra – prosegue
    Mattinzoli – non è mai stata il pensiero comune, ma al contrario
    è la differenza tra i partiti. Forza Italia si sta appiattendo
    al pensiero della Lega”. Sul suo ruolo da assessore regionale
    Mattinzoli spiega: “Stimo Fontana e faró quello che lui riterrà
    utile per il bene della Lombardia. Sono a sua disposizione”.   
    (ANSA).   

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    L'ultima di Musk, flirt con la moglie di Mr Google

    Finisce malissimo l’amicizia di lunga data fra Elon Musk e Sergei Brin, il co-fondatore di Google. Il patron di Tesla ha infatti avuto una relazione con la moglie di Brin, Nicole Shanahan, lo scorso autunno, un flirt breve ma che ha causato il divorzio della coppia e ovviamente la rottura dei rapporti fra i due giganti della Silicon Valley, nonostante le scuse in ginocchio di Musk.
    Per la complicata vita dell’uomo più ricco del mondo, sia lavorativa sia sentimentale, si tratta di un nuovo capitolo. Non è infatti solo lo scontro con Twitter ad accendere i riflettori sul patron di Tesla. Negli ultimi due mesi è stato accusato di molestie da una hostess della sua SpaceX, è trapelato che lo scorso anno ha avuto due bimbi da una manager di Neuralink, un’altra delle sue società, e uno dei suoi 10 figli lo ha pubblicamente ripudiato.
    Brin e la moglie, Nicole Shanahan, hanno chiesto il divorzio in gennaio per “differenze irriconciliabili”. Carte depositate in tribunale – riporta il Wall Street Journal – poche settimane dopo che Brin aveva scoperto il tradimento della moglie con Musk, uno dei suoi migliori amici. Un tradimento consumato a Miami durante la settimana espositiva dell’Art Basel, agli inizi di dicembre, quando la coppia era già separata ma viveva ancora insieme. Il patron di Tesla allora si era da poco lasciato con la fidanzata, la cantante Grimes. Agli inizi di quest’anno, durante una festa a cui si sono incontrati, Musk si è inginocchiato davanti a Brin, si è scusato e lo ha supplicato di perdonarlo, senza però convincerlo.
    Il co-fondatore di Google e il patron di Tesla erano legati da un’amicizia strettissima. Proprio Musk ha più volte raccontato le sue serate a casa dell’amico. Nel 2008, nel mezzo della crisi finanziaria, Brin gli staccò un assegno da 500.000 dollari per aiutarlo con Tesla. E Musk, successivamente, gli regalò uno dei primi suv elettrici. Poi il tradimento e la rottura dei rapporti, con Brin – l’ottavo uomo più ricco al mondo – che ha anche ordinato ai suoi advisor finanziari di vendere tutte le sue quote nelle società di Musk.
    Brin e Shanahan si sono incontrati sette anni fa a un ritiro di yoga a Wanderlust e si sono spostati quattro anni fa. Tutti e due erano già stati spostati, Brin con Anne Wojcicki, co-fondatrice di 23andMe dalla quale ha avuto due figli, e Shanahan con un manager. La coppia ha iniziato ad avere problemi nel 2021 complici i lockdown da Covid e le difficoltà con la loro bimba di tre anni. Il tradimento con Musk ha inflitto il colpo definitivo alla loro relazione e si è finiti alle carte bollate, con Shanahan che ha chiesto un miliardo di dollari e Brin che si oppone.   

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    “Venite in vacanza da noi”, Kiev ora chiama i turisti

    A 5 mesi dall’inizio della guerra, con aspri combattimenti in corso nel Donbass e bombardamenti sparsi in tutto il paese, Kiev tenta di rilanciare il turismo e dare un ulteriore messaggio di resistenza al mondo. Il portale ‘Visit Ukraine’ propone da qualche giorno sul suo sito vari pacchetti di viaggio nel paese, in alcuni sembrando ignorare l’orrore della guerra, come il “relax” di Leopoli o le gite nel canyon di Kamianets-Podilsky nella zona occidentale, in altri stuzzicando la voglia di avventura e di rischio, come il tour delle “città coraggiose” con un passaggio anche a Bucha e Irpin, le due cittadine vicino a Kiev tristemente divenute il simbolo delle atrocità russe.
    “Visitare l’Ucraina ora – spiega il portale turistico – non significa solo passeggiare per le strade delle belle città e scoprire com’è l’Ucraina. È seguire le orme dei difensori, vedere come le città si stanno riprendendo dagli orrori, guardare negli occhi le persone per le quali la vita non sarà più come prima. Scoprire l’Ucraina di oggi significa vedere come si vive in attesa della grande vittoria e sentire il battito del cuore di tutto il mondo libero. Siate testimoni della grande storia e partite per un viaggio in Ucraina con noi!”.
    Un invito che è un inno alla resistenza alla quale gli ucraini sono chiamati dal 24 febbraio e che, anche grazie all’abile retorica del presidente Voldymyr Zelensky, hanno imparato a promuovere su tutti i social media. D’altra parte la guerra in Ucraina sarà ricordata anche perché è la prima che è stata seguita in tutto il mondo in diretta o quasi sui canali social.
    “Questo è un Paese in cui l’eroico passato ha dato vita a imprese moderne e a persone incredibili. Qui l’aria profuma di libertà e di vita che ha superato le tenebre”, è l’invito di Kiev, che per attrarre turisti ricorda anche le visite in Ucraina negli ultimi mesi di alcune star di Hollywood, da Angelina Jolie in missione umanitaria a Sean Penn, che sta girando un documentario sulla guerra.   

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    Elezioni: Meloni, fango contro di me e FdI, sanno di perdere

     “Con la campagna elettorale è ripartita, puntuale come sempre, la macchina del fango contro me e Fratelli d’Italia. Aspettatevi di tutto in queste settimane, perché sono consapevoli dell’imminente sconfitta e useranno ogni mezzo per tentare di fermarci. Se ci riusciranno o no, quello dipenderà da voi”.    Lo scrive su Facebook la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.  “Il Centrodestra sarà unito, a differenza di una sinistra divisa e litigiosa. Chi governerà lo sceglieranno gli Italiani con i loro voti, chi ne prenderà di più indicherà il premier, come è giusto che sia”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini ad Affaritaliani.it. Con Silvio Berlusconi “non abbiamo parlato di incarichi, ma solo di programmi, con la sicurezza, il blocco degli sbarchi clandestini e la rottamazione di milioni di cartelle di Equitalia come priorità”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini ad Affaritaliani.it rispondendo a una domanda sull’ipotesi Berlusconi presidente del Senato. “Con tutto quello che ha fatto in Italia e nel mondo, può aspirare legittimamente a qualsiasi incarico, ma non ne abbiamo mai parlato”. E infine: “P.S. Draghi è stato abbandonato da 5Stelle e PD, non da altri”.