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    Conte ai vertici, niente deroghe al limite dei due mandati

    “Alle prossime elezioni politiche non troverete, tra i candidati del M5S, chi ha già svolto due mandati. Non cambia, quindi, la regola che il Movimento si è imposto dalla prima ora come forma di garanzia affinché gli eletti possano dedicarsi al bene del Paese, senza lasciarsi distrarre dai propri destini personali”. Lo ha annunciato su Facebook il leader del M5s Giuseppe Conte.

    “Col Pd per il futuro non escludo un dialogo, non un’alleanza. Per queste elezioni assolutamente non se ne parla di avere rapporti col Pd. Che rapporto può avere il Movimento 5 stelle con una forza politica che sta chiudendo accordi da Calenda a Di Maio a Renzi a Brunetta a Carfagna? Questa è un’ammucchiata dove noi non ci potremmo mai ritrovare, perché sono personalità divisive e litigiose. La politica fatta così significa tutto e il contrario di tutto”, ha detto in giornata Conte in diretta a Rtl. Conte alla fine scioglie la riserva e assicura che “non ci saranno deroghe al limite dei due mandati nel M5s”. L’ex premier fa sapere di averlo già comunicato ai vertici del Movimento, secondo quanto confermano fonti parlamentari.

    M5s:da Fico a Taverna,chi non pu? ricandidarsi per tetto mandati

    “Essere coerenti con i propri valori costa un prezzo, che noi stiamo pagando e stiamo pagando anche questa scissione. Molti compagni di strada, tra cui Di Maio, hanno abiurato a principi e valori. Non lo dico io lo ha detto Di Maio. Abbiamo pagato questo prezzo per non fare compromessi sui principi fondamentali”.

    Agenzia ANSA

    Hanno due legislature anche Crimi, Bonafede, Dadone e Cominardi (ANSA)

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    M5s: da Fico a Taverna, chi non può ricandidarsi per tetto mandati

    Il presidente della Camera Roberto Fico, l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, la vicepresidente vicaria del M5s Paola Taverna e l’ex capo politico Vito Crimi. Sono solo alcuni dei circa cinquanta parlamentari del Movimento che non potranno ricandidarsi alle elezioni, dal momento che è stata confermato il limite ai due mandati, uno dei principi fondanti, difeso dal garante Beppe Grillo mentre in queste settimane montava il pressing per ottenere almeno qualche deroga.    Fra i parlamentari che hanno già alle spalle due legislature ci sono anche il ministro delle Politiche giovanili Fabiana Dadone, e quello per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, l’ex ministro Danilo Toninelli, che in questi giorni ha difeso la regola del limite ai mandati, Riccardo Fraccaro, il presidente della commissione Affari costituzionali Giuseppe Brescia, Nunzia Catalfo, ex ministro del Lavoro e prima firmataria del disegno di legge sul salario minimo, il tesoriere del M5s Claudio Cominardi, Gianni Pietro Girotto e l’ex ministro della Salute Giulia Grillo.

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    Clima: Fridays for future, anche l'informazione è colpevole

    (ANSA) – TORINO, 29 LUG – “Noi sul tema ambientale non ci
    tireremo indietro, ma vogliamo che anche il resto della società
    faccia la sua parte. Se le cose sotto il profilo climatico sono
    andate sempre peggio negli ultimi 30 anni, la responsabilità è
    anche del mondo dell’informazione, che ha sottovalutato il
    problema e non ha detto la verità”. Così Laura Vallaro,
    responsabile torinese di Fridays For Future, ha introdotto oggi
    nell’aula magna del Campus Einaudi di Torino un appuntamento
    significativamente intitolato ‘La grande cecità: come raccontare
    i cambiamenti climatici nei media’, al quale interverranno fra
    gli altri la direttrice de La Nazione Agnese Pieni, il direttore
    di Repubblica Maurizio Molinari, e quello di Green&Blue Riccardo
    Luna. L’incontro nella quinta e ultima giornata del secondo
    meeting europeo di Friday for Future. (ANSA).   

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    Il Copasir ai presidenti delle Camere: 'C'è il rischio di hackeraggio dei parlamentari'

      Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche le forme di ingerenza di “alcuni attori statuali” nei “processi democratici dei Paesi occidentali “diventano “ancora più intense ed accentuate”. Lo scrive il presidente del Copasir Adolfo Urso in una lettera, che l’ANSA ha potuto visionare, inviata ai presidenti di Camera e Senato prima della crisi di Governo.

    Agenzia ANSA

    Indiscrezioni di ‘Repubblica’. Si allarga lo scenario del caso Russia aperto dalle indiscrezioni pubblicate ieri da ‘La Stampa’ (ANSA)

       Urso ha segnalato in particolare il rischio di hackeraggio della posta dei parlamentari, come avvenuto in passato nel Bundestag tedesco. Di qui l’invito a Fico e Casellati a valutare “misure di carattere tecnico e organizzativo volte a contrastare il possibile verificarsi di tali circostanze anche nel caso del Parlamento italiano”.

    Agenzia ANSA

    Gabrielli scagiona l’intelligence. La Stampa conferma i contatti tra il consigliere del Carroccio Capuano e Kostyukov. La replica di Salvini: ‘Solo fesserie’. No comment dell’ambasciata russa: ‘Già detto tutto”. I partiti: ‘Salvini chiarisca’ Letta: ‘Rivelazioni sono inquietanti’. Di Maio: Matteo ‘spieghi le sue relazioni con la Russia’ (ANSA)

           

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    Elezioni: Conte, non se ne parla di avere rapporti col Pd

    “Col Pd per il futuro non escludo un dialogo, non un’alleanza. Per queste elezioni assolutamente non se ne parla di avere rapporti col Pd. Che rapporto può avere il Movimento 5 stelle con una forza politica che sta chiudendo accordi da Calenda a Di Maio a Renzi a Brunetta a Carfagna? Questa è un’ammucchiata dove noi non ci potremmo mai ritrovare, perché sono personalità divisive e litigiose. La politica fatta così significa tutto e il contrario di tutto”. Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, in diretta a Rtl che sulla questione dei due mandati avverte: “La soluzione arriverà in giornata”.

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    Berlusconi: “I transfughi spariranno come Alfano e Bondi”

    “Sono amareggiato perché francamente non pensavo che trovassero un vantaggio ad andare altrove, non è mai successo per tutti coloro che sono usciti da Forza Italia, da Alfano a Bondi sono spariti e spariranno anche loro”. Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi parlando di chi ha lasciato il partito, nello studio di ‘Zona bianca’ in onda su Rete 4. “Riguardo ai ministri che hanno lasciato Forza Italia credo abbiano fatto non solo un grave errore per il loro futuro e la loro carriera politica che non ci sarà, ma hanno tradito i loro elettori”.
    “Sarà Forza Italia a indicare il premier perché io scendo in campo anche stavolta in una campagna elettorale, come ho fatto diverse volte perché sento dentro forte il dovere di farlo e quindi faremo una campagna elettorale in cui cercheremo di far pervenire agli italiani tutte le motivazioni che avrebbero nell’indicare noi con loro voto. Parleremo agli italiani che sono delusi, sfiduciati e che si sono astenuti e non sono andati avanti a votare”. Così il presidente di Forza Italia intervistato a ‘Zona bianca’ su Rete4. “Sulla squadra di governo ci siamo lavorando, ci saranno i migliori nostri parlamentari ma anche protagonisti del mondo della cultura e dell’impresa”, ha detto. 
    “Non ho nessuna ambizione politica, probabilmente mi candiderò in Italia”, ha aggiunto Berlusconi smentendo l’ipotesi di una sua candidatura alla presidenza del Senato.
    ‘IL CENTRO Ѐ FINITO E NON AVRÀ SUCCESSO’
    “Ѐ un centro finto, il centro siamo noi di Forza Italia e non credo che avranno neppure un buon risultato elettorale”. Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi rispondendo a una domanda sui risultati elettorali dei partiti di centro, nello studio di ‘Zona bianca’ in onda su Rete 4.
    “Io non vedo unità nel centrosinistra, anzi. Il M5s non va con il Partito democratico, questo fatto è garanzia per noi della vittoria. C’è Calenda che con questo finto ‘centrino’ pensa di portarlo a sinistra ma saranno pochi voti. Tenga presente che Calenda in 5 anni ha cambiato cinque volte partito e nome del proprio partito. Quindi, non c’è nessuna possibilità per la sinistra di superare i voti del centrodestra”, ha spiegato.
    IL PROGRAMMA DEL CAVALIERE
    “Il mio sogno è di creare intorno alle città dei boschi e all’interno delle città dei corridoi verdi che uniscano tutte le parti verdi dei parchi delle stesse città, perché la natura è straordinaria, ci salva da tante malattie, ci fa vivere anche molto meglio, ma questo è un punto soltanto del programma che ieri abbiamo cominciato a discutere nella riunione che c’è stata con gli altri partiti”. Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi parlando dell’impegno a piantare almeno un milione di alberi annunciato per le prossime elezioni, nello studio di ‘Zona bianca’ in onda su Rete 4. “Aggiungiamo il dentista gratuito, anche per gli impianti costosi, per gli anziani che non hanno la possibilità di averlo. -spiega – E, infine, ci impegniamo a dimezzare i tempi di attesa per gli esami e per gli interventi sanitari perché adesso sono troppo lunghi. Questo ovviamente vede una grande azione nei confronti di tutta la sanità nazionale”. 
    “Farò la campagna elettorale anche sui social network – ha dichiarato -. Io mi sento in forma e penso di poter fare delle cose convincenti e credo non ci saranno comizi, almeno io li considero inutili le presenze territoriali”

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    'Ombre russe' sulla crisi, tensione sulla Lega. Gabrielli smentisce ma La Stampa conferma

    Scoppia il caso delle ‘ombre russe’ sulla crisi del governo Draghi per i rapporti Lega-Mosca. La Stampa pubblica stralci di documenti attribuiti all’intelligence relativi a contatti a fine maggio tra un importante funzionario dell’ambasciata russa a Roma e il consigliere della Lega per i rapporti internazionali Capuano sul ritiro dei ministri del Carroccio dall’esecutivo.
    Il sottosegretario ai Gabrielli smentisce che i documenti siano attribuibili ai Servizi segreti italiani. “Le notizie apparse sul quotidiano La Stampa, circa l’attribuzione all’intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’Avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il Governo Draghi – afferma – sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli, apparsi nei mesi scorsi”.
    “La Stampa conferma che i documenti visionati dal nostro giornale sono una sintesi informale del lavoro d’intelligence sulla vicenda, comunicati ai competenti livelli istituzionali”. È la precisazione della direzione del quotidiano in merito alle affermazioni del sottosegretario con delega ai servizi Gabrielli secondo cui sono ‘prive di ogni fondamento’ le notizie apparse oggi su La Stampa sull’attribuzione all’intelligence di interlocuzioni tra l’avvocato Capuano e rappresentanti dell’ambasciata della Federazione Russa in Italia per far cadere il governo Draghi.
    Non tarda anche la precisazione dell’ambasciata russa in Italia che non commenta quanto pubblicato oggi da La Stampa su un presunto colloquio tra un funzionario della sede diplomatica e un emissario di Matteo Salvini. “L’ambasciata non ha nulla da aggiungere a quello che è già stato detto in giugno”, riferisce una fonte. In giugno l’ambasciata aveva reso noto di avere “assistito Salvini e le persone che lo accompagnavano nell’acquisto dei biglietti aerei” per il suo viaggio a Mosca previsto per il 29 maggio, poi cancellato. L’ambasciata aveva aggiunto che la cifra era stata restituita da Salvini e che il rimborso sarebbe avvenuto anche se il viaggio ci fosse stato.
    “Ha già chiarito il sottosegretario Gabrielli con una dichiarazione che non lascia adito a dubbi. Il Comitato si è occupato di questa vicenda in tempi non sospetti ottenendo informazioni e rassicurazioni dall’autorità di governo e dall’intelligence. Credo che la dichiarazione di Gabrielli sia sufficiente a evitare che il Copasir sia usato per campagne elettorali. Noi siamo un’istituzione e dobbiamo garantire anche questo”. Così il presidente del Copasir, Adolfo Urso sulla vicenda dei rapporti tra Russia e Lega arrivando alla direzione del suo articolo, Fratelli d’italia a Roma.
    LA REPLICA DELLA LEGA -Salvini, ‘ombre russe sulla crisi di governo? Fesserie’  – “Sono fesserie. Io ho lavorato e lavoro per la pace e per cercare di fermare questa maledetta guerra. Figurati se vado a parlare di ministri e viceministri, mi sembra la solita fantasia su cui c’é Putin, c’è il fascismo, il razzismo, il nazismo, il sovranismo. Non penso che Putin stia dietro al termovalorizzatore di Roma”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini a Radio 24 ha commentato un articolo del quotidiano La Stampa dal titolo ‘I russi all’uomo di Salvini ritirate i ministri?’.
    Elezioni, Salvini: ‘Crisi di governo dettata dalla Russia? A breve smentita’

    LE NOTIZIE DE LA STAMPA-  Mosca era interessata alle vicende del governo italiano e alla sua possibile destabilizzazione. Lo scrive oggi La Stampa, in un articolo firmato da Jacopo Iacoboni richiamato in prima pagina, in cui viene proposto un retroscena che riguarda i contatti avuti dal consigliere per i rapporti internazionali del leader della Lega Salvini, Antonio Capuano, con Oleg Kostyukov, ‘importante funzionario dell’ambasciata russa’ in Italia. La Stampa riporta stralci di documenti dell’intelligence, con i colloqui tra il consigliere del Carroccio e il funzionario di Mosca, due mesi prima della caduta del governo, nel periodo in cui Lega e Movimento Cinque Stelle si schieravano contro un nuovo invio di armi all’Ucraina. ‘Il diplomatico, facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del governo italiano con questa operazione – scrive La Stampa citando fonti dell’intelligence – avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo’. Il quotidiano torinese afferma che Kostyukov è l’uomo che comprò i biglietti della missione, poi saltata, di Matteo Salvini a Mosca e ricostruisce le fasi di quei rapporti, osservando che le conversazioni tra Capuano e Kostyukov sulla situazione del governo italiano avvengono tra il 27 e il 28 maggio, mentre il giorno prima, il 26 il presidente del Consiglio Mario Draghi tenta di sbloccare la crisi del grano parlando al telefono con Putin.
    LE REAZIONI DEI PARTITI – LPD e IV chiedono informativa urgente su Lega-Russia – ia Quartapelle del Partito democratico e Gennaro Migliore di Italia viva hanno chiesto nell’Aula della Camera una informativa urgente sulla vicenda, pubblicata oggi da La Stampa, in relazione ai presunti contatti tra il leader della lega Matteo Salvini e la Russia.
    Di Maio, ‘Salvini spieghi le sue relazioni con la Russia’ – ‘Credo che Salvini debba spiegare queste sue relazioni con la Russia, negli stessi giorni in cui si faceva pagare in rubli il biglietto per Mosca, che poi ha restituito’. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Morning News di Canale 5, commentando le notizie apparse oggi sulla Stampa in merito ad un presunto colloquio tra il leader della Lega e un importante funzionario dell’ambasciata russa a Roma che gli avrebbe chiesto se la Lega intendeva ritirare i ministri dal governo Draghi. ‘Dobbiamo stare attenti alle influenze russe su questa campagna elettorale’, ha aggiunto Di Maio.

    Elezioni, Di Maio: ‘Salvini chiarisca su Russia, allarme massimo’

    Letta, rivelazioni legami Salvini-Russia sono inquietanti  – “Le rilevazioni di oggi sulla Stampa sui legami tra Salvini e la Russia di Putin sono inquietanti, la campagna elettorale inizia nel modo peggiore, con una grandissima macchia su questa vicenda. Vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il governo Draghi”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a margine dell’assemblea di Coldiretti. Letta ha annunciato che interesserà del tema il Copasir e preparerà interrogazioni parlamentari: “Se così fosse sarebbe una cosa di una gravità senza fine. Salvini non è riuscito neanche a smentire con una dichiarazione che conferma tutti i suoi legami oscuri”.

    Elezioni, Letta: ‘Rivelazioni su legami tra Salvini e la Russia inquietanti

    Magorno, porterò il caso ingerenze Russia al Copasir – “La possibilità di un’ingerenza della Russia nelle prossime elezioni è qualcosa di concreto e vicende simili si sono verificate nel passato, con la campagna referendaria di Renzi. L’Italia ha gli strumenti per garantire la legalità del voto e questi strumenti vanno tutti attivati. Come Copasir lavoriamo da mesi tutelare la nostra democrazia: siamo pronti a intervenire per contrastare ogni eventuali illegalità. Porterò la questione all’attenzione del Comitato in modo da mettere in sicurezza il voto del prossimo 25 settembre”. Così il senatore IV, segretario del Copasir, Ernesto Magorno.

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    Giorgia contro Meloni, il botta e risposta su Instagram

    Botta e risposta su Instagram tra la cantante Giorgia e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. A lanciare il duello è stata la cantautrice romana che qualche ora fa su Instagram ha condiviso nelle Storie un meme che giocava con l’omonimia tra lei e l’esponente politica citando “Io sono Giorgia”, il tormentone del duo milanese MEM & J lanciato dopo un intervento dell’esponente di Fratelli d’Italia e diventato virale.
    Nel post si vedeva la cantante con la scritta “Anche io sono Giorgia ma non rompo i cog….a nessuno”. A stretto giro la risposta della Meloni, che ha condiviso uno screen del post di Giorgia accompagnato da una sua puntuta postilla: “Trovo che la voce di Giorgia sia straordinaria. La ascolto volentieri, da sempre, senza essere costretta a farlo. Così come lei non è costretta ad ascoltare me se non le piaccio. È la democrazia, funziona così ed è bella per questo. Ma su una cosa io e l’artista siamo sicuramente diverse: se a me non piacesse la sua musica o la sua voce, io non avrei bisogno di insultarla”.