More stories

  • in

    Conte: 'Non credo Di Battista rientrerà nel M5s'

     “Raggi tecnicamente rientra nel vincolo del doppio mandato, Alessandro Di Battista non si è iscritto al Movimento, non credo voglia partecipare alle parlamentarie e rientrare nel Movimento, se vorrà farlo ne parleremo”. Lo dice il leader del M5s Giuseppe Conte a Radio Capital. Sulla possibile candidatura dell’ex procuratore Nazionale Antimafia Cafiero De Raho Conte si limita a dire: “Confermeremo quando presenteremo le liste”. Chi fa le liste? “Le liste – spiega Conte – sono compito esclusivo del leader politico, ma con Grillo ci sentiamo sempre visto che ha il ruolo di garante”.   

  • in

    Salvini: 'Flat tax al 15 per cento anche per i dipendenti'

    Per la leader di FdI Giorgia Meloni “le regole si conoscono – dice a Rtl 102.5 -. A differenza di quello che piace molto alla stampa, non farò la campagna elettorale parlando di nomi, premier e ministri. Le regole si conoscono nel centro-destra. Il partito che prende più voti in una coalizione propone al presidente del consiglio la figura che dovrebbe essere indicata che vorrebbe fosse indicata come premier. Spetta al presidente della Repubblica. Il nome sono io, perché non dovrebbe esserlo? La cosa che non capisco è: perché la Meloni no? Io penso che chi vota Fratelli d’Italia voti in quest’ottica”. Secondo Giorgia Meloni, lo strappo nel centrosinistra “banalmente è calcolo elettorale. Credo che lo spettacolo abbastanza tragicomico al quale stiamo assistendo racconti bene su quali basi muovono queste alleanze tra i nostri avversari. Alla fine, quando una coalizione sta insieme perché condivide dei contenuti le soluzioni si trovano facilmente”. 
    “Vogliamo estendere la flat tax al 15% anche ai dipendenti. Ci possiamo riuscire in 5 anni. Ci sono già persone che la pagano e sono le partite iva”. Lo dice Matteo Salvini parlando a ‘Radio Montecarlo’.
    “Chi fa cosa lo decidono gli italiani con il voto del 25 settembre. Non ci sono ministri adesso, premier, sottosegretari: aspettiamo il 25 settembre”, ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, rispondendo a chi gli chiedeva del disaccordo della Leader di Fdi, Giorgia Meloni, su un suo possibile ritorno al Viminale. “Se gli italiani scelgono il centrodestra e nel centrodestra danno un consenso di più alla Lega – ha aggiunto -, sono pronto a prendermi l’onore e l’onere di prendere per mano questo Paese e di scegliere il meglio per questo Paese”.
    Salvini rispondendo poi a chi gli chiedeva della candidatura di Letizia Moratti in vista delle elezioni regionali del 2023, ha detto: “Siccome abbiamo lavorato in tutta Italia per unire il centrodestra mi auguro che nessuno divida il centrodestra”. “Tutti i sondaggi che ho visto danno il centrodestra vincente. Con chiunque candidato. C’è un governatore in carica che si chiama Attilio Fontana – ha ribadito – per me squadra che vince non si cambia”.
    “Una pillola al giorno leva il medico di torno. Una pillola al giorno del nostro programma dovrebbe levare di torno i signori della sinistra. La pillola di oggi si chiama patrimoniale. Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha già annunciato di voler introdurre una patrimoniale sui nostri risparmi e un’imposta sulle successioni. Noi, al contrario, non approveremo mai, in modo assoluto, un’imposta patrimoniale sulla casa, un’imposta patrimoniale sui risparmi, un’imposta sulle successioni e sulle donazioni”: così su fb il leader di FI Silvio Berlusconi. “Se sei d’accordo, se pensi anche tu che il denaro, guadagnato onestamente e già pesantemente tassato, debba rimanere nostro per i nostri figli e i nostri nipoti, il 25 settembre devi andare a votare e devi votare Forza Italia”, conclude.

    Berlusconi: ‘Letta vuole la patrimoniale, no a nuove tasse’

    Agenzia ANSA

    La leader di FdI: Non fa lui i nostri programmi (ANSA)

    Calenda strappa col Pd, Letta ‘noi andiamo avanti’

  • in

    Albertini, Letizia ha un margine di… Azione

    Letizia Moratti, che ha da tempo annunciato di essere pronta a candidarsi a presidente della Lombardia per il centrodestra, ha chiesto all’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini di essere il primo candidato della lista che porterà il suo nome. Lo ha raccontato lui stesso a Telelombardia spiegando che se ci fosse un “incontro fra centrodestra e terzo Polo” la candidatura dell’ex ministro potrebbe beneficiarne. “Letizia Moratti – ha spiegato Albertini a Telelombardia – mi ha chiesto di aiutarla e di essere capolista nella sua lista ove ci fosse una convergenza sul suo nome del Centrodestra. Lei vorrebbe fare una lista extra partiti, diciamo una lista Moratti e collaboro con lei, non per aggredire Fontana, che con tutto rispetto è il candidato della Lega e non della coalizione”.
    Albertini al momento non ha ancora deciso se accettare l’offerta di candidarsi, anche perché è la stessa Moratti ad aspettare la decisione del centrodestra ma l’idea che con Moratti ci sia margine di azione sia per il centrodestra sia per il terzo polo è una “allusione diciamo molto charmant. Su Letizia Moratti ci sono margini di Azione per una Lombardia Viva…”. D’altronde Carlo Calenda “aveva addirittura candidato la Moratti, allora se questo incontro tra il centrodestra e il Terzo Polo potesse avvenire da qui ad un anno sulla candidatura di Letizia Moratti, la sua sarebbe una candidatura molto più civica, manageriale e istituzionale, e meno politica. In una regione come la Lombardia che è fatta di imprenditori, di partite iva, di realtà economiche diverse una figura come la sua, internazionale, una visione gestionale della ‘macchina’ più appropriata, potrebbe essere valutata con più appeal dall’elettorato che non l’ottimo Fontana”.

  • in

    Gualtieri a Conte, romani conoscono disastro Raggi

    “Caro Giuseppe, capisco che sei in campagna elettorale ma tutti i romani conoscono la situazione disastrosa ereditata da Virginia Raggi. Oggi Roma non ha impianti e per questo inquina, consuma suolo, sperpera risorse ed è più difficile da pulire. Con i nuovi impianti noi ridurremo le emissioni di oltre il 90% e in aggiunta investiremo sulle più innovative tecnologie nella cattura della CO2 per arrivare a un ciclo dei rifiuti a emissioni zero”. Lo scrive su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri rispondendo al leader del M5s Giuseppe Conte. Il leader pentastellato infatti gli aveva chiesto se la “firma apposta per il clima” sarebbe stata la stessa che avrebbe messo “per costruire un megainceneritore e diffondere fumi inquinanti qui a Roma”.
    Gualtieri ha quindi ribadito: “Elimineremo i camion che oggi portano i rifiuti in discariche e termovalorizzatori d’Italia e di tutta Europa rendendo finalmente indipendente e pulita la città. Chiudiamo il ciclo dei rifiuti esattamente come nelle grandi capitali europee. Inoltre ridurremo l’utilizzo delle discariche dal 30% al 3%, come chiede l’Europa, per spingere l’economia circolare e fermare i cambiamenti climatici. Se non lo sai, abbiamo presentato un articolato piano rifiuti. Ti invito a studiarlo. Buona lettura”, ha concluso.  

  • in

    La Russa: 'Musumeci unico nome Fdi, ma ascolteremo alleati'

     “Oggi ho preferito lasciare ai bravissimi coordinatori regionali siciliani di Fratelli d’Italia la partecipazione all’incontro da loro stessi convocato per trovare una soluzione comune alla questione della indicazione del candidato presidente. Mi hanno anticipato che ascolteranno con attenzione eventuali proposte degli alleati, pur convinti che la soluzione ottimale sarebbe quella di confermare subito il Presidente uscente che è in testa in tutti i sondaggi. Da parte nostra, per indicazione di Giorgia Meloni, non avanzeremo proposte alternative a Musumeci pronti a valutare però quelle degli alleati, specie se saranno chiare e univoche. In tal caso ci riserviamo di dare in tempi brevi la nostra risposta che, solo se positiva, consentirà di definire subito dopo un’intesa sulle altre posizioni di vertice”. E’ quanto afferma Ignazio La Russa, senatore di Fdi, interpellato sulla situazione in Sicilia.
    Quanto a Raffaele Stancanelli, il cui nome era circolato con insistenza nei giorni scorsi, La Russa – rispondendo ad una domanda – spiega: “è mio amico e spero rimanga tale anche dopo che verrà ribadita la decisione di FdI di non essere disponibile ad avanzare alcuna nostra candidatura dopo l’impegno di Giorgia con Musumeci. Non vi è quindi alcun giudizio o veto su Stancanelli, che è un ottimo politico, come non vi è nei confronti di almeno altri tre nomi di FdI potenzialmente idonei al ruolo. Vi è invece esclusivamente la decisione di tenere fede lealmente alla posizione assunta convinti che, ancora oggi, Musumeci sarebbe la candidatura migliore se trovasse con le opportune intese l’adesione degli alleati”.   

  • in

    Urso querela Repubblica, 'false affermazioni in articolo'

    “Il senatore Adolfo Urso ha presentato oggi querela nei confronti del quotidiano ‘La Repubblica’ per le false affermazioni contenute in un articolo del 5 agosto ove si sosteneva che persona legata a Putin avesse finanziato la sua campagna elettorale. Il senatore Urso aveva smentito immediatamente la notizia con comunicato riportato da tutte le agenzie. Nonostante ciò il quotidiano ‘La Repubblica’ non aveva né sollecitato chiarimenti né preso atto della smentita. Da qui l’iniziativa giudiziaria”. Lo rende noto l’ufficio stampa del senatore Adolfo Urso.

  • in

    Osvaldo Napoli, stop a campagna inciviltà e insulti

    “Insulti sul piano personale, accuse di fascismo, ingiurie e liti da ballatoio: da destra e da sinistra emerge schiuma e rancore contro Azione e Carlo Calenda, colpevoli di aver fatto una scelta politica eretica, di esserci sottratti e di voler sottrarre milioni di italiani da quella gabbia mentale che è il bipolarismo italiano inteso come assalto all’arma bianca, un arrembaggio di pirati. Lo spettacolo offerto da personaggi come Mulè e Bonelli è la fotografia della povertà morale e politica di una campagna elettorale brutta, partita con il piede sbagliato. Proviamo tutti a stare sui problemi del Paese, a dare risposte alle questioni più avvertite dai cittadini e ad animare un confronto più rispettoso della dignità di tutti. Ogni partito ha le proprie ricette da proporre, le proprie soluzioni, su questo confrontiamoci e se necessario scontriamoci. Ma lasciamo fuori certe bassezze, perché sono queste che disgustano gli italiani e tengono gli elettori lontani dalle urne”. Lo scrive in una nota Osvaldo Napoli, deputato di Azione.

  • in

    Pd a Lega, a bloccare Tav fu governo gialloverde

     “Ai colleghi della Lega vorrei ricordare l’unica volta in cui la Tav è stata bloccata da un governo italiano è stato durante l’esecutivo gialloverde, guidato da Giuseppe Conte del M5S e con Matteo Salvini ‘illustre’ vicepremier. Proprio quel blocco, con la pantomima della Commissione benefici costi, guidata dal Professor Ponti, ha portato alla più grande manifestazione politica di piazza avvenuta a Torino negli ultimi 30 anni”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.