More stories

  • in

    Scuola: Bianchi, niente cattedre vuote a settembre

     “Stiamo lavorando perché anche quest’anno, come l’anno scorso, ma mai in passato, all’inizio delle scuole tutti i docenti siano al loro posto”, dichiara il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervistato da ‘Il Sole 24 Ore’. “Dopo i 60mila dello scorso anno, stiamo assumendo i nuovi docenti previsti per quest’anno e stiamo completando le procedure concorsuali in corso”, riporta il ministro, il quale ricorda che “con le nuove procedure approvate dal Parlamento, il Pnrr ci chiede di assumere ulteriori 70mila docenti entro il 2024”.    Molti i supplenti, ma il loro numero, precisa Bianchi, “va commisurato all’intero organico docente, che si attesta a 800 mila insegnanti, fra posti comuni e di sostegno, e comprende anche una quota fisiologica dovuta ad assenze, distacchi e comandi presso altre amministrazioni”.    La formazione dei professori partirà “questo autunno”, annuncia il ministro. Sarà “gratuita”, precisa. “È una prima grande risposta alla necessità, emersa in pandemia, di aggiornare le competenze digitali del personale e di innovare la didattica”.    L’organico presente è stato mantenuto “fino al 2025/26” nonostante la denatalità, che però “non è solo un problema della scuola – afferma Bianchi – è un tema-Paese. Per questo nel Pnrr ci sono 3,1 miliardi su asili e scuole infanzia, per aumentare di oltre 260mila i posti disponibili”.    “Siamo fieri del lavoro fatto sul Pnrr – dice il ministro -abbiamo rispettato tutti insieme impegni e scadenze”. Bianchi assicura che “famiglie e ragazzi cominceranno a vedere nuovi acquisti per arredi e laboratori, classi digitali, interventi di manutenzione”. Infine, spiega: “Completeremo il rilancio della filiera tecnico-professionale, dopo gli Its cambieremo istituti tecnici e professionali”.    

  • in

    Pravda: “La potenziale premier Meloni sceglie la strada del caos”

    “La potenziale presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni sceglie la strada del caos e porterà l’Italia in una crisi ancora più profonda dell’attuale”. E’ quanto scrive la Pravda, in home page sul suo sito, in una analisi dedicata al ruolo della Meloni e Fratelli d’Italia in vista delle prossime elezioni del 25 settembre.
    “Meloni ha espresso sostegno all’Ucraina e alla fratellanza transatlantica e ha assicurato che il suo governo sarà un solido governo atlantista che sosterrà l’Ucraina nella sua lotta contro la Russia” scrive il quotidiano russo.
    “Il compagno di coalizione di Meloni, il leader leghista Matteo Salvini, è sospettato di ‘aver ucciso’ il governo di Mario Draghi ‘su ordine di Vladimir Putin’ (La Lega ha lasciato la coalizione con il Pd nel precedente governo, che ne ha innescato il crollo e le elezioni anticipate)”.
    “Meloni, storicamente euroscettica, ora non ha più il coraggio di esserlo, e si può capire il perché. Nella situazione attuale con l’UE, non sarebbe in grado né di coordinare il programma della coalizione né di qualificarsi per le elezioni. Pertanto, Giorgia Meloni nega coraggiosamente i sospetti sull’assistenza russa e mantiene il silenzio sulla sua opposizione all’immigrazione e su quella che ha chiamato la lobby LGBT”, prosegue la Pravda.
    Per quanto riguarda l’operazione speciale in Ucraina, Meloni – scrive la Pravda – ritiene che l’Italia non debba essere “l’anello debole dell’Occidente”. L’Italia, invece, dovrebbe dimostrarsi una “nazione orgogliosa e fedele che si toglie lo stereotipo della nazione degli spaghetti e del mandolino, tanto cara ai malvagi”.
    “Come si vede, Meloni pone un chiaro accento sull’immagine, più che sull’interesse nazionale”, conclude la Pravda.   

  • in

    Mattarella al Meeting, 'è tempo di ecologia integrale'

    “A poca distanza da noi, nel cuore dell’Europa, si combatte una guerra scellerata, provocata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina. L’Europa è risorta dal nazifascismo proprio abiurando alla volontà di potenza e alla guerra che ne è diretta conseguenza, ai totalitarismi, alle ideologie imperniate sulla supremazia sia etnico-nazionale sia ideologica. Questa guerra di invasione, con i lutti, le distruzioni, gli odi che continua a generare, scuote l’intera umanità nei suoi valori fondativi e l’Europa nella sua stessa identità”. A sostenerlo è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio al Meeting di Rimini.

    “La passione per l’uomo ha come presupposto la pace, come orizzonte la convivenza democratica, l’equità sociale, il rispetto di ogni persona nella sua libertà, nei suoi diritti, nelle sue diversità” ed è “un’impresa che ci sfida sulla tutela di ogni persona, come nel contrasto alla pandemia, a partire da chi è più debole e in difficoltà. Ci sfida sul terreno della nostra capacità di solidarietà, accoglienza e integrazione. Ci richiama a un senso di giustizia che non tollera regressioni con l’aumento delle povertà e delle emarginazioni”, aggiunge Sergio Mattarella nel suo messaggio in cui lancia anche un appello a “salvare il pianeta”. “E’ sempre la fedeltà alla persona a porci di fronte alla sfida più grande della contemporaneità: la salvezza del pianeta dallo sfruttamento di cui l’uomo stesso si è reso responsabile. Il nostro è tempo, come ripete Papa Francesco, di ecologia integrale: l’uomo deve ricostruire l’equilibrio con l’ambiente e le risorse naturali e può farlo solo in spirito di solidarietà”, prosegue il Capo dello Stato.

    “Il Meeting di Rimini – scrive ancora Mattarella – si propone anche quest’anno come preziosa occasione di incontro, luogo di dialogo, spazio aperto di conoscenza e cultura. Un evento che si rinnova da 43 anni, a riprova delle sue radici profonde, e che continua così a recare il proprio contributo alla crescita della nostra società attraverso la sollecitazione della coscienza di tanti giovani. Il titolo scelto per l’edizione 2022 – “Una passione per l’uomo” – è dotato di grande forza, accresciuta, se possibile, dal contesto nel quale viviamo”. “Più che mai il tema della dignità della persona, della sua difesa, della salvaguardia della sua libertà e della sua integrità, è al centro della sfida che si pone all’uomo contemporaneo. Anzitutto il tema del diritto alla vita. La passione per l’uomo, invece, ha come presupposto la pace, come orizzonte la convivenza democratica, la cooperazione tra i popoli, l’equità sociale, il rispetto di ogni persona nella sua libertà, nei suoi diritti, nelle sue diversità. Un’aspirazione, una speranza, un dovere che nasce dalla coscienza e dal desiderio più profondo dei singoli e delle comunità. Un’impresa che sfida tutti noi. Ci sfida sul terreno della tutela di ogni persona, come nel caso del contrasto alla pandemia, a partire da chi è più debole e in difficoltà. Ci sfida sul terreno della nostra capacità di solidarietà, accoglienza e integrazione. Ci richiama a un senso di giustizia che non tollera regressioni con l’aumento delle povertà e delle emarginazioni. La persona è al centro, e viene prima di ogni altro aspetto. Ed è sempre la fedeltà alla persona a porci di fronte alla sfida più grande della contemporaneità: la salvezza del pianeta dallo sfruttamento di cui l’uomo stesso si è reso responsabile. Il nostro è tempo, come ripete Papa Francesco, di ecologia integrale: l’uomo deve ricostruire l’equilibrio con l’ambiente e le risorse naturali e può farlo solo in spirito di solidarietà”.

    Secondo il presidente Mattarella, “l’azione quotidiana va ispirata a uno sguardo che ci veda consapevoli di essere partecipi e artefici di una storia più grande, ispirata a coerenza fin nei gesti più piccoli. Con questo spirito rivolgo il mio cordiale saluto e auguro giornate fruttuose a quanti prenderanno parte al Meeting e alla numerosa comunità dei volontari che lo organizzano”.   

  • in

    Kiev, morti 44.900 militari russi dall'inizio della guerra

    (ANSA) – ROMA, 20 AGO – La Russia ha già perso circa 44.900
    soldati in Ucraina, 200 nell’ultimo giorno. La dichiarazione è
    stata rilasciata dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine
    su Facebook, come riferisce Ukrinform.   
    Tra il 24 febbraio 2022 e il 20 agosto 2022, il totale delle
    perdite russe in combattimento comprendeva anche 1.907 carri
    armati (+8 nell’ultimo giorno), 4.212 veicoli corazzati da
    combattimento (+17), 1.018 sistemi di artiglieria (+2), 266
    sistemi missilistici a lancio multiplo, 141 sistemi di guerra
    antiaerea, 234 aerei, 197 elicotteri, 3.137 veicoli a motore e
    serbatoi di carburante (+7), 15 navi da guerra/barche, 803
    veicoli aerei senza pilota (+8), 97 unità di equipaggiamento
    speciale (+3). In totale, sempre secondo Kiev, sono stati
    abbattuti 190 missili da crociera nemici. (ANSA).   

  • in

    Gualtieri, Stancanelli nuovo Capo Gabinetto di Roma

    (ANSA) – ROMA, 20 AGO – Alberto Stancanelli prenderà il posto
    di Albino Ruberti. “Ho chiesto al dottor Alberto Stancanelli,
    consigliere della Corte dei Conti, di assumere l’incarico di
    Capo di Gabinetto del Sindaco di Roma Capitale e lo ringrazio
    per aver accettato la mia proposta”. Così il sindaco Roberto
    Gualtieri. “Procederò oggi stesso a richiedere l’autorizzazione
    al Presidente della Corte dei Conti per rendere formalmente
    operativo quanto prima il nuovo incarico”.   
    “Ringrazio ancora Albino Ruberti per lo straordinario lavoro
    svolto in questi mesi”, sottolinea. “Alberto Stancanelli è un
    tecnico esperto, che conosce a fondo l’amministrazione di Roma
    Capitale e con cui ho avuto modo di collaborare in modo
    eccellente nella sua attuale veste di Capo di Gabinetto del
    ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
    Enrico Giovannini, e prima della ministra Paola De Micheli, e
    anche per questo gli avevo già conferito l’incarico di
    consulente giuridico del Sindaco”, spiega Gualtieri. “Nella sua
    qualità di consulente giuridico del Sindaco, nelle more della
    formale autorizzazione da parte della Corte dei Conti per il
    nuovo incarico, il Consigliere Stancanelli avrà una prima
    riunione di lavoro con il vicecapo di Gabinetto vicario De
    Bernardini già domani pomeriggio”, aggiunge. (ANSA).   

  • in

    Tecnici Senato, impossibile ridurre il debito al 60% del Pil

        Ci sono vari strade “per superare l’attuale rigidità delle regole imposte dal Patto di Stabilità e Crescita”. Una di queste è “l’eliminazione dell’obiettivo del 60% debito/PIL, che è arbitrario e introduce un indesiderabile inasprimento della politica fiscale”: lo scrivono i tecnici del Servizio Bilancio del Senato, nell’ultimo dossier elaborato che riguarda la riforma delle regole Ue.
    Secondo gli esperti “è quasi impossibile ridurre il debito al 60% del PIL nei prossimi decenni, per l’euro zona e per molti dei suoi Stati membri”.   

  • in

    Mons. Pizzaballa, i palestinesi si sentono abbandonati

       “Sul piano politico e sociale israeliani e palestinesi sono accomunati dalla mancanza di fiducia: nessuno si fida già di nessuno e nessuno vuole già sentire parlare del processo di pace dopo il fallimento. La politica in entrambi i lati del muro è debole, mancano leadership e visione, e a Gaza ci sono due milioni di persone rinchiuse nella povertà di una piccolissima striscia di terra senza acqua e luce. In Cisgiordania l’espansione degli insediamenti rende sempre più labile la prospettiva di un accordo. C’è la coscienza tra i palestinesi di essere stati abbandonati dalla comunità internazionale che non si occupa già di loro che sono rimasti soli a lottare per il loro Paese, per la Palestina. In questo contesto si lavora per Giustizia e pace dando una parola di verità, ma che dia anche fiducia e superi la rassegnazione e la ribellione”. Lo dice il Patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Giovanni Battista Pizzaballa, intervenendo all’incontro inaugurale del Meeting di Rimini.    “Parlare di pace e giustizia in Terra Santa è sempre faticoso: sia per eludere la retorica sia perchè Giustizia e pace sembrano un miraggio lontano che lascia negli animi sfiducia ma anche ribellione e rassegnazione”, sostiene, aggiungendo che “l’impegno per la giustizia e la pace devono essere la prima ed immediata espressione della vita di fede.    Difendere i diritti di Dio significa anche difendere i diritti dell’uomo. Non si può parlare di giustizia e pace dal punto di vista cristiano senza parlare di perdono. Non si piò pensare a un futuro sereno se non si libera la storia dall’enorme bagaglio di ingiustizie del passato. Non si tratta di dimenticare, ma sarà difficile costruire un futuro sereno se si pone alla base della propria identità nazionale e sociale l’essere vittima. In questo il perdono è fondamentale”, conclude.    

  • in

    Papa: vede Riccardi, preoccupazione per conflitto in Ucraina

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 20 AGO – Questa mattina Papa
    Francesco ha ricevuto in udienza il fondatore della Comunità di
    Sant’Egidio Andrea Riccardi. A quanto si apprende, tra i temi
    del colloquio in primo piano la preoccupazione per la guerra in
    Ucraina, giunta ormai a sei mesi dal suo inizio, per le vittime
    che ha provocato e il futuro delle famiglie che sono state
    costrette ad abbandonare il loro paese. Anche per gli altri
    conflitti che continuano in diverse parti del mondo, si è
    sottolineata l’importanza del ruolo che possono svolgere le
    religioni a favore della pace e la necessità di moltiplicare
    l’impegno per l’accoglienza ai rifugiati con il sistema dei
    corridoi umanitari. (ANSA).