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    Elezioni, Casellati in Basilicata con FI. Renzi capolista in Toscana, Lombardia e Campania

    Alle 20 scade il termine per la presentazione delle liste nelle varie Corti d’appello e comincia a farsi più chiaro il quadro delle candidature.
    TERZO POLO – “Io guiderò la lista al Senato in Lombardia, Toscana e Campania”, annuncia il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “Le liste, naturalmente, hanno provocato molti problemi . Ringrazio tutti gli amici che hanno dato la disponibilità, quelli che hanno fatto un passo indietro con eleganza e stile, quelli che sono più o meno giustamente arrabbiati. Tutti comunque siamo in pista per una grande campagna elettorale”.
    CENTRODESTRA –  Claudio Durigon e Alfredo Becchetti, rispettivamente coordinatori della Lega Lazio e Roma, hanno depositato le liste alla Corte di Appello di Roma. Durigon ha confermato che per I collegi uninominali del centrodestra “Giorgia Meloni sarà candidata a L’Aquila”.  Negli uninominali del Lazio saranno candidati Fabio Rampelli, Antonio Tajani e Claudio Durigon. Salvini avverte: “Sì è chiuso tutto da ieri, stiamo aspettando che anche gli altri alleati diano il materiale. Sono orgoglioso, noi non abbiamo nomi noti ma sindaci, imprenditori e rappresentanti del volontariato che sapranno cosa fare in Parlamento. Ed è riconfermata la squadra di governo”
    – Casellati in Basilicata – La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sarà candidata per FI all’uninominale. Lo conferma il coordinatore veneto di Fi, Michele Zuin, che in questi minuti sta presentando le liste per il Veneto in Corte d’Appello a Venezia.
    – Berlusconi candidato a Monza, Piemonte e Lazio 2 – Berlusconi è candidato a Monza all’uninominale del Senato ed è capolista nel collegio 2 e nel collegio 3 del Senato. Sempre al Senato al collegio 1 è candidata Licia Ronzulli come capolista. Marta Fascina, la compagna di Silvio Berlusconi e deputata, è candidata alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1 (che comprende Milano Monza )al collegio 1 e, come capolista, al Collegio 2. E in Lombardia sono candidati anche Stefania Craxi, Valentina Aprea e Alessandro Cattaneo.
    – Le candidature di FdI in Campania – Sarà l’ex presidente del Senato, Marcello Pera, a guidare il listino per l’elezioni al Senato nel collegio Campania 1. A seguire la senatrice Giovanna Petrenga, il coordinatore di Fdi a Napoli Sergio Rastrelli (figlio dello scomparso ex presidente della Regione Campania e nipote del gesuita Massimo, fondatore a Napoli delle prime fondazioni antiusura) e la giornalista Gabriella Peluso, capo ufficio stampa del Consiglio regionale della Campania. Petrenga però guida il listino al Senato anche nel collegio di Campania 2. Scende in campo per la Camera anche Marta Schifone, componente del direttivo di Fdi, figlia di Luciano, storico dirigente di An, più volte consigliere regionale della Campania e assessore nella giunta regionale Rastrelli. Corrono per la riconferma i deputati uscenti Edmondo Cirielli e Antonio Iannone che all’ uninominale per la Camera a Caserta sfida Piero De Luca, candidato del Pd, figlio del presidente della Regione. Fuori la consigliera regionale Carmela Rescigno, subentrata nell’assemblea regionale a Marco Nonno, e 4 sindaci: Nello Donnarumma (Palma Campania), Antonio Del Giudice (Striano), Pietro Sagristani (Sant’Agnello) e Giovanni Corrado (Cicciano).
    – Tosi candidato con FI a Verona – Flavio Tosi sarà il capolista per Forza Italia nel collegio plurinominale alla Camera Verona. Lo conferma lo stesso ex sindaco. Tosi aveva annunciato il suo ingresso nel partito di Silvio Berlusconi il 15 giugno scorso a Roma, dopo il risultato del primo turno delle elezioni comunali di Verona, che lo avevano visto escluso dal ballottaggio.

    la Lega presenta liste in corte di Appello a Roma (ANSA)

    PARTITO DEMOCRATICO – Il segretario del Pd Enrico Letta sarà candidato come capolista alla Camera in Lombardia e Veneto. È quanto si apprende da fonti Dem, mentre Carlo Cottarelli sarà capolista al Senato a Milano e il professore e microbiologo Andrea Crisanti sarà capolista in EuropaRipescato Stefano Ceccanti per il Collegio di Pisa
    SINISTRA ITALIANA-VERDI – Carlotta Bonvicini, Aboubakar Soumahoro (candidato anche all’uninominale a Modena) e Giovanni Paglia sono i capolista di Sinistra-Verdi alla Camera in Emilia-Romagna, presentate in mattinata alla Corte d’Appello di Bologna. Alle loro spalle Luca Fornasari, Eleonora Evi e Cristina Megozzi. Al Senato confermata, invece, la candidatura di Possibile, con Giuseppe Civati e Beatrice Brignone, alternandosi come capolista nelle due circoscrizioni. Dietro di loro, nel collegio 2 c’è Fausto Tomei, di Sinistra Italiana e in Coalizione Civica a Bologna.

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    Elezioni: ancora polemiche sui confronti tv. Salvini: 'Spazio per tutti'

     “A me piacerebbe che tutti possano confrontarsi con tutti, a me piacerebbe confrontarmi con Enrico Letta”. L’ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini ,rispondendo , ospite di Rtl102.5, alla domanda se fosse d’accordo che Giorgia Meloni partecipi a un confronto in tv in rappresentanza del centrodestra. Quindi ha aggiunto: “Io spero che sulle reti televisive tutti abbiano il modo di confrontarsi con tutti. Non faccio l’organizzatore di dibattiti tv ma gli italiani hanno diritto di capire. Con Letta mi confronterei domattina”.
    “I primi messaggi di questa mattina li ho mandati al segretario della Cgil, della Cisl e della Uil per invitarli a trovarci, parlare di Quota 41 e confrontarci. Le polemiche sulle candidature le lascio ad altri”, prosegue. “La polemica sui confronti tv è una questione posta in modo sbagliata, non credo che mancherà nessuna possibilità per gli italiani per capire le differenze e le posizioni. Ma mi sembra una polemica posta male, io non mi infilo in questa polemica” replica il segretario del Pd, Enrico Letta, a Matteo Salvini su Radio 24.
    ”Il servizio pubblico non faccia l’errore di impedire a cittadine e cittadini di avere tutti gli strumenti per formarsi una propria idea su chi votare. È necessario che a tutti i leader siano date le stesse opportunità di confronto. Non si lasci ai partiti la decisione su come organizzare la propria presenza in TV”, scrive l’Esecutivo Usigrai in una nota.
    ”Non è tollerabile quanto dichiarato dall’artista Bruno Vespa in un’intervista a La Stampa, che il dibattito tra Letta e Meloni sia “il risultato di un accordo tra le due parti”. Non è una decisione che spetta alla politica. L’Usigrai torna a ribadire la centralità dell’informazione del servizio pubblico e non ha nessuna intenzione di lasciare ad altri soggetti privati il ruolo di garanzia che, specie in periodo elettorale, deve essere proprio della rai, un’azienda che, ricordiamo, è ricca di professionalità interne che svolgono con serietà il proprio lavoro, ogni giorno”.
    E al momento sembra che il Tg1 si sia offerto di ospitare il confronto. ‘Il Tg1 e la Direzione Approfondimento – si legge in una nota della Rai – stanno organizzando due “Serate Speciali – Il confronto” in cui si realizzerà un dibattito elettorale televisivo secondo un format prestabilito. La messa in onda dei “confronti” è stata programmata per il 7 e il 15 settembre in prima serata su Raiuno. Alla serata del 15 settembre sono invitati leader di PD, M5S, Lega, FI, FdI e della lista Azione-IV. Nella serata del 7 settembre sono invitati i leader delle altre liste e formazioni politiche. Esattamente come accade in occasione dei grandi appuntamenti elettorali internazionali, sarà predisposto un sistema di “regole d’ingaggio ” puntualmente definite per garantire ai protagonisti parità di condizioni e, al contempo, per assicurare ai telespettatori un dibattito che sia quanto più possibile approfondito e coinvolgente”.

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    Palamara non parteciperà a elezioni politiche

    (ANSA) – PERUGIA, 22 AGO – “La lista ‘Palamara oltre il
    sistema’ non concorrerà alle elezioni politiche del 25
    settembre, ma l’impegno sul grande tema della giustizia
    ovviamente continua”: è quanto rende noto l’ex magistrato Luca
    Palamara. Sottolineando comunque come “l’enorme entusiasmo e la
    grande partecipazione che hanno animato i numerosi incontri di
    questi mesi sono un patrimonio che non andrà assolutamente
    disperso e rappresentano soltanto l’inizio di un grande progetto
    che ha preso forma e che continuerà a crescere nei prossimi mesi
    per far valere la sua voce e portare avanti il suo impegno
    civile e politico”.   
    “Purtroppo – spiega Palamara – raccogliere le firme de visu,
    collegio per collegio, in tempi così stretti e nel periodo
    estivo, senza avere la possibilità di farlo via pec con la firma
    digitale, ci ha impedito nei fatti di poter concorrere alle
    oramai imminenti elezioni politiche. È doveroso comunque
    sottolineare come in questo modo venga impedita la
    rappresentanza di tutto quel consenso e quell’entusiasmo
    manifestato da tanti cittadini in occasione dei numerosi
    incontri pubblici che sul tema della giustizia sono stati
    affrontati negli ultimi due anni e che proseguiranno nei
    prossimi mesi con tanti incontri pubblici già fissati. È
    indubbio che il sistema elettorale così come è tenda a
    privilegiare i partiti grandi e coloro che sono riusciti ad
    utilizzare un emendamento per assicurarsi la possibilità di non
    raccogliere le firme per presentare le liste col proprio simbolo
    alle elezioni politiche del settembre 2022 precluso invece alle
    nuove forze politiche”. (ANSA).   

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    Elezioni: Durigon, Meloni sarà candidata a L'Aquila

    Claudio Durigon e Alfredo Becchetti, rispettivamente coordinatori della Lega Lazio e Roma, hanno depositato le liste alla Corte di Appello di Roma. Durigon ha confermato che per I collegi uninominali del centrodestra “Giorgia Meloni sarà candidata a L’Aquila”. Negli uninominali del Lazio saranno candidati Fabio Rampelli, Antonio Tajani e Claudio Durigon.    Per la Lega capolista al Senato nel Lazio 1 sarà Giulia Bongiorno, nel Lazio 2 Claudio Durigon. Per la Camera capolista nel plurinominali 01 e nel plurinominale 03, Simonetta Matone, nel secondo Antonio Angelucci. Nel plurinominale 3, dopo l’ex Magistrato c’è Alfredo Becchetti.    

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    Sicilia: ultimatum del Pd al M5s, “dentro o fuori”

    (ANSA) – PALERMO, 22 AGO – “Dentro o fuori”: il Pd ha chiesto
    ieri al M5s di dare la risposta entro l’ora di pranzo. Tutto è
    in mano a Giuseppe Conte, sarà lui a decidere se confermare o
    rompere l’alleanza progressista in Sicilia. Finora, assicurano i
    dirigenti siciliani dei 5stelle non c’è ancora una decisione e
    si aspetta la chiamata di Conte che ha in mano il dossier
    Sicilia da giorni. La situazione di stallo sta provocando
    diversi problemi ai dem per la definizione delle liste per le
    regionali (si vota il 25 settembre) e soprattutto sta tenendo
    sulla graticola Caterina Chinnici, che ha vinto le primarie ma
    che ha sempre sostenuto che la sua candidatura a governatrice è
    vincolata appunto all’alleanza che fu fatta per le storiche
    consultazioni giallorosse. Tant’è che non c’è nemmeno l’ombra
    della lista civica della Chinnici, e sono in tanti a sostenere
    che c’è il rischio forte che potrebbe non essere formata. Rimane
    aperta poi la questione “impresentabili”, Chinnici non vuole
    candidati rinviati a giudizio nelle liste della coalizione. Il
    M5s sta andando avanti per la propria strada e non ha preso
    posizione, Claudio Fava invece ha contestato l’approccio
    “giustizialista” di questa richiesta mentre nel PD il confronto
    è esploso anche se il segretario Anthony Barbagallo pare dare
    un’apertura come scrive “La Sicilia” : “Deciderà il Pd”. Dopo
    tre rinvii consecutivi, alle 14 si dovrebbe riunirà la direzione
    regionale dei Dem proprio per affrontare il nodo delle liste. Ma
    tutto a questo sembra legato a stretto filo con la risposta di
    Giuseppe Conte. (ANSA).   

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    Salvini, Meloni in tv per centrodestra? Confronti siano per tutti

        “A me piacerebbe che tutti possano confrontarsi con tutti, a me piacerebbe confrontarmi con Enrico Letta”. L’ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini rispondendo , ospite di Rtl102.5, alla domanda se fosse d’accordo che Giorgia Meloni partecipi a un confronto in tv in rappresentanza del centrodestra.    Quindi ha aggiunto: “Io spero che sulle reti televisive tutti abbiano il modo di confrontarsi con tutti. Non faccio l’organizzatore di dibattiti tv ma gli italiani hanno diritto di capire. Con Letta mi confronterei domattina”.
    “I primi messaggi di questa mattina li ho mandati al segretario della Cgil, della Cisl e della Uil per invitarli a trovarci, parlare di Quota 41 e confrontarci. Le polemiche sulle candidature le lascio ad altri”, prosegue.
    E sulle candidature avverte: “Sì è chiuso tutto da ieri, stiamo aspettando che anche gli altri alleati diano il materiale. Sono orgoglioso, noi non abbiamo nomi noti ma sindaci, imprenditori e rappresentanti del volontariato che sapranno cosa fare in Parlamento. Ed è riconfermata la squadra di governo”.

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    Elezioni: Tremonti candidato con Fdi. Conte apre ad un governo col Pd, ma poi fa retromarcia

     Rush finale per le liste elettorali. L’ex ministro Giulio Tremonti, annuncia la sua candidatura per Fratelli d’Italia. Mentre il leader M5s, Giuseppe Conte, prima apre ad un governo col il Pd, ma poi fa retromarcia.  

    Agenzia ANSA

    “Direi di sì e lunedì tutto sarà pubblico. Comunque se vuole tolgo il ‘direi’ e dico sì'”. Così l’ex ministro Giulio Tremonti annuncia la sua candidatura per Fratelli d’Italia alle prossime elezioni. L’ha detto a ‘Mezz’ora in più’ in onda su Rai3 (ANSA)

    Dopo la lunga avventura con Forza Italia e poi la Lega, Giulio Tremonti sceglie Giorgia Meloni. E’ con lei e con il suo partito che l’ex ministro dell’Economia si rimette in gioco alle prossime elezioni. “Sì, mi candido. Lunedì sarà tutto pubblico”, annuncia a Lucia Annunziata su Rai3 correggendo la prima risposta, un più vago “direi di sì”. Quindi si lancia nell”outing’ politico: “Se vuole tolgo il ‘direi’ e dico sì'”. E’ il primo big su cui cade il velo che aveva avvolto finora il toto nomi del centrodestra, e in particolare di Fratelli d’Italia. E subito l’economista entra nella parte e fa proposte da ministro. O da premier, chissà. Per lui si vocifera non solo un ritorno al ministero di via XX Settembre (sarebbe la quinta volta, 4 tutte con Berlusconi premier), ma anche un debutto a Palazzo Chigi.

    Agenzia ANSA

    Anche Claudio Lotito entra in scena: il presidente della Lazio tenta di nuovo la sorte con Forza Italia. Sarà candidato all’uninominale in Molise, al Senato, dopo il ricorso presentato sulla mancata elezione del 2018 e rimasto finora nel limbo. Nella stessa regione si candida Lorenzo Cesa, il segretario dell’Udc in pista alla Camera. Non senza qualche malumore degli esponenti locali. Ma le novità finiscono qua. Il centrodestra è alla stretta finale, quando mancano meno di 24 ore alla deadline per il deposito delle liste. L’ufficialità è rinviata probabilmente a domani. A parte i centristi di ‘Noi moderati’, che annunciano di aver completato il lavoro. FI, invece, appare ancora in ritardo. Il partito risente dell’effetto domino innescato da rivalità interne tra big – in primis quella tra la presidente del Senato, Elisabetta Casellati e la capogruppo Anna Maria Bernini per un collegio conteso – scelte imposte dall’alto e conseguente delusione e rabbia degli azzurri locali. 

    Agenzia ANSA

    Laura Castelli rinuncia al collegio di Novara. I due fratelli Pittella passano ad Azione. De Magistris capolista nel Lazio e in Calabria. Calenda: ‘Albertini ha chiesto candidatura con un sms’ (ANSA)

     “In politica pensare di governare da soli, io me lo auguro, è improbabile. Una prospettiva di lavorare domani con altre forze politiche come il Pd ci può stare. Però dico al Pd e ai nostri elettori: le delusioni maturate ci rendono ancora più prudenti e intransigenti. D’ora in poi noi ci siederemo a un tavolo con condizioni più chiare del passato, declinando principi politici ancora più elevati e ambiziosi e non cederemo su nulla”, afferma Conte ospite di “Mezz’ora in più”, su Rai 3.  Poi la marcia indietro: “Mi sembra evidente, peraltro, che ad oggi il Pd abbia preso un’altra strada rispetto alla nostra e alle priorità di governo che abbiamo condiviso nel Conte II – scrive su Twitter -. Nelle condizioni attuali con i vertici nazionali del Pd folgorati dell’agenda Draghi non potremmo nemmeno sederci al tavolo. E noi i nostri valori, le nostre battaglie, non li svendiamo. Lo abbiamo già dimostrato, senza paura di pagarne il prezzo”. Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha proposto a Stefano Ceccanti, costituzionalista e deputato uscente, di candidarsi alla Camera nel collegio uninominale di Pisa, dopo la rinuncia di Fratoianni, che sarà capolista di Verdi-Si nel proporzionale in Toscana. Si registra anche un nuovo caso per le liste del Pd. La viceministra dell’Economia Laura Castelli ha rifiutato la candidatura nel collegio uninominale di Novara e annuncia che correrà solo nelle liste plurinominali di Impegno Civico collegate ai Dem. 

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    Il 24 riunione Agcom su presenze tv e duelli tra leader

    (ANSA) – ROMA, 21 AGO – L’Agcom, nella prossima riunione, già
    convocata per mercoledì 24 agosto alle 15.30, dopo la
    presentazione delle liste elettorali,
    esaminerà il monitoraggio della campagna elettorale a proposito
    della par condicio e la lettera del presidente della Vigilanza
    Rai Barachini e altre segnalazioni relativa alle ‘modalità di
    organizzazione’ delle presenze delle forze politiche a Porta a
    Porta, ‘in particolare nella fase conclusiva’ del periodo
    elettorale. È quanto si legge in una nota dell’Autorità per le
    garanzie nelle comunicazioni. (ANSA).