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    Draghi risponde ad uno studente: “Spero di esserti di ispirazione”

    “Caro Alessio, mi ha molto colpito che tu abbia scelto di dedicarmi la tesina e ti ringrazio di averla condivisa. Non so se merito simili elogi o paragoni tanto illustri, ma spero che la mia storia possa esserti di ispirazione”. E’ l’incipit della lettera del premier Mario Draghi a uno studente autore di una tesina su di lui. Alessio, ha pubblicato la missiva su twitter commentando “ieri ho ricevuto la risposta all’invio della mia tesina da parte del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Grazie, sono contentissimo”.”In ogni fase della mia vita – scrive Draghi – ho sempre considerato fondamentale impegnarmi nello studio e nel lavoro. I risultati che ho raggiunto sono stati anche merito degli straordinari maestri che ho avuto. Ne hai ricordati alcuni, come Federico Caffè e Franco Modigliani, ed è bello che un ragazzo come te li conosca”.    

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    Elezioni: Salvini, basta tecnici, è tempo di buona politica

    “È passata l’epoca dei tecnici. Noi chiediamo la fiducia agli italiani per la buona politica con la ‘p’ maiuscola. Ci prendiamo le nostre responsabilità”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un punto stampa a Milano. “La Lega – ha aggiunto – ha sempre mantenuto gli impegni presi. È tempo che la buona politica ne risponda. Io non vedo l’ora che arrivi il 26 settembre”. Per il leader della Lega, “avere due o tre nomi a rappresentare gli italiani prima del voto, secondo me, sarebbe utile per la scelta dei cittadini soprattutto in alcuni ministeri importanti, penso agli Esteri, all’Economia, alla Giustizia. Però giustamente prima bisogna vincere le elezioni. Anche perché c’è ancora molta gente che ancora non ha deciso”.
    “A me interessa poco stravincere e avere un milione di disoccupati in piazza il due novembre. Non è possibile, non è pensabile – ha aggiunto Salvini -. Mi interessa vincere e governare un Paese vivo, non un Paese in ginocchio”, un Paese “che lavora e cresce, non che da qui ai prossimi mesi avrà milioni di disoccupati in più. Alcune riforme costano zero – ha spiegato – quota 41 costa 1 miliardo e 300 milioni e si recuperano facilmente dal risparmio dei furbetti del reddito di cittadinanza”. Salvini ha incalzato ancora su un decreto Energia immediato: “trenta miliardi subito, altrimenti rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro: vorrei sapere dal governo e da Letta cosa ne pensano”.
    “Non vengo qua a dire che se governerà la Lega non ci saranno più stupri, violenze e rapine, posso però riscontrare che quando erano in vigore i decreti sicurezza, quando si controllano i confini, si assumevano forze dell’ordine e si accendevano telecamere, i reati diminuivano”, ha detto ancora Salvini da Piacenza, nei giardini vicini alla stazione, ricordando lo stupro di una donna avvenuto in città qualche giorno fa per cui è stato arrestato richiedente asilo. “Per me lo stupratore e lo spacciatore dovrebbero essere trattati come l’assassino: occorre espellere i troppi clandestini che sono in Italia a delinquere”.
    E da Milano arrivano le parole di Enrico Letta. “Cominciamo da Milano la rimonta che ci porterà ad arrivare al 25 settembre – ha detto, arrivando alla festa dell’Unita di Milano, il segretario del Pd, – e convincere gli italiani a cambiare i sondaggi e cambiare le previsioni che danno oggi il centrodestra vincente. Lo faremo innanzitutto con il voto dei giovani che hanno già dimostrato di essere favorevoli nei nostri confronti. E poi parleremo con gli indecisi, i tanti astensionisti che ci sono: sono convinto che li convinceremo con la bontà delle nostre proposte”.  Letta si è detto “fiero e orgoglioso” di aprire la campagna elettorale nel capoluogo lombardo.

    Elezioni, Letta: ‘Da Milano comincia la nostra rimonta’

    “Noi siamo nella situazione energetica attuale perché l’Italia per decenni non si è occupata seriamente del suo approvvigionamento energetico e perché l’Europa invece di preoccuparsi di fare scelte strategiche come questa stava lì a fare norme su come si cucinano gli insetti”: così la leader di FdI Giorgia Meloni parlando in piazza a Perugia. “Quando tentavano di segnalare che l’Europa aveva priorità sbagliate – ha sottolineato – ci dicevano che eravamo antieuropeisti”.

    Elezioni, Conte: ‘Siamo scomodi, hanno cercato di interrompere il nostro lavoro’

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    Parolin: 'Politica cerchi convergenze su cose utili al Paese'

    “Credo che una delle soluzioni dei nostri problemi e dei problemi del mondo pur nella distinzione delle posizioni è cercare delle convergenze su quello che può essere veramente utile per il Paese”. Il segretario di Stato vaticano card. Pietro Parolin, in un’intervista al Tg1, indica al prossimo Parlamento “le priorità di una buona politica, cioè di una politica che si metta a servizio del Paese e delle esigenze concrete del Paese. Ascoltiamo davvero quelle che sono le esigenze, e sono tante, della nostra gente e cerchiamo di dare delle risposte concrete, cercando di mettere insieme le forze”.
    “I cattolici, lo abbiamo già detto tante volte, devono tornare ad esprimere la loro posizione all’interno del dibattito politico: che parlino e che siano anche tenuti in considerazione perché io credo che i cattolici per la loro storia e per i contenuti delle loro proposte possono dare davvero delle risposte effettive ed efficaci ai problemi del Paese e anche a un certo modo di vivere la politica. Evidentemente quando si è all’interno di un partito bisogna accettarne anche la disciplina e le linee guida. Però credo che una posizione più autonoma e più profetica i cattolici potrebbero averla”.  
    “L’appello è che si eviti qualsiasi escalation – dice Parolin sulle preoccupazioni diffuse per una catastrofe nucleare a Zaporizhzhia -, sapendo a quali conseguenze si andrebbe incontro se ci fosse anche per sbaglio un passo falso. l’appello è sempre quello: alla saggezza, l’appello alla moderazione, alla ricerca di soluzioni pacifiche”.  A proposito della delicata posizione della Chiesa sulla guerra in Ucraina, tra bisogno di invocare la pace e necessità di distinguere le responsabilità, Parolin dice di guardare all’attuale situazione “con estrema preoccupazione: sono già passati sei mesi da quando è iniziata questa guerra con tutto lo strascico di orrori”. “Noi restiamo sempre disponibili – afferma -, nel senso di non chiudere la porta a nessuno, cercando di offrire a tutti quelli che sono implicati, ai protagonisti, la possibilità di trovare un terreno neutro nel quale incontrarsi e nel quale cercare una soluzione che sia, come diceva Giovanni Paolo I, ‘giusta e completa’”.

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    Gas, stretta sul riscaldamento. Ecco il piano Cingolani

    Per lo Stato e per i cittadini italiani la parola chiave della prossima stagione autunno-inverno è risparmio di energia. E andando incontro al freddo, il riscaldamento sarà protagonista della stretta. I termosifoni non potranno più andare a pieno regime, si potrebbe tenerli spenti anche per due ore in più rispetto al passato e contenere la temperatura di due gradi nelle aree del Paese in cui il clima è più clemente. Ma anche su luce e gas bisognerà avere comportamenti virtuosi, per evitare bollette esorbitanti.
    Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, sta lavorando con i tecnici al piano di risparmio energetico a cui sarà consigliabile attenersi a partire da ottobre, mese già più freddo in alcune zone d’Italia. In genere il 15 ottobre viene acceso il riscaldamento in circa 4.300 comuni italiani (zona climatica E) che comprendono grandi città come Milano, Torino, Bologna, Venezia.
    Un piano di risparmio, quello del Mite, predisposto dopo i tagli conseguenti alla guerra in Ucraina ma soprattutto per renderci indipendenti dal gas russo e modulato sulla disponibilità che avrà il nostro Paese: gli stoccaggi si avvicinano all’83% ha detto Cingolani oggi ai colleghi in consiglio dei ministri aggiungendo che il piano interessa il settore civile, abitativo, residenziale, sia pubblico che privato.
    “Mediante misure di minima riduzione delle temperature del riscaldamento, l’utilizzo di combustibili alternativi per limitati periodi e l’utilizzo ottimizzato dell’energia sarà possibile conseguire risparmi variabili dell’ordine tra 3 e 6 miliardi di metri cubi di gas in un anno”, ha fatto sapere.
    Per quanto riguarda le imprese, con due misure ministeriali che saranno finalizzate entro la prima metà di settembre, “che riguardano l’energy release (circa 18 twh) e il gas release (circa 2 miliardi di metri cubi)”, ci saranno prezzi controllati per supportare le aziende energivore e gasivore: in pratica sarà loro riservata una quota di energia a prezzi più bassi. Il piano che il Mite sta definendo è “basato sugli studi certificati condotti da Enea in materia di consumo e risparmio energetico” ha precisato il dicastero annunciando una campagna di sensibilizzazione.
    “Sulla scia delle campagne sul risparmio dell’acqua e dell’energia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di informare i cittadini e le imprese delle opportunità offerte dal risparmio del gas, verrà lanciata a breve una campagna informativa che spiegherà alcuni semplici accorgimenti per ridurre l’uso del gas attraverso un migliore utilizzo del riscaldamento e degli elettrodomestici”.
    Fonti di governo escludono al momento il ritorno alla Dad (Didattica a distanza) nella scuola e allo smart working nella Pubblica amministrazione. Che sia riscaldamento o luce o pc, le misure di risparmio dei consumi negli edifici dello Stato o delle Regioni vengono decise in autonomia dalle singole amministrazioni e magari messe a confronto e coordinate a livello centrale. Su questo punto potrebbe arrivare una direttiva, qualcosa in più di una moral suasion. Del resto nessun obbligo sarebbe previsto anche per i cittadini.
    Nell’ambito delle imprese si ragiona su risparmi per le cosiddette ‘interrompibili’, quelle cioè che possono modificare i cicli di produzione senza danni. Una delle proposte è quella di lanciare una manifestazione di interesse per le aziende che sono disponibili a interrompere il ciclo di produzione ad esempio per due o tre giorni. Molto probabilmente ‘aiutati’ a questa scelta con incentivi. E’ anche possibile organizzare un piano programmato dei consumi, per esempio cercando di capire chi può rinviare alcune produzioni o anticipare le manutenzioni rispetto alla seconda metà dell’inverno, quando gli stoccaggi si saranno ridotti.

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    Dl aiuti bis: Iv, ridurre Iva al 10% su acquisto del pellet

    “Dove potrà spingersi il costo del gas e degli altri materiali utili al riscaldamento delle famiglie resta un preoccupante mistero e potrebbero non essere sufficienti neppure le misure salva bolletta del governo Draghi. Per questo motivo ho presentato un emendamento al dl Aiuti bis che prevede la riduzione dal 22 al 10 percento dell’aliquota Iva applicabile alle cessioni dei pellet di legno”.
    Lo scrive su Facebook la senatrice di Italia Viva Elvira Lucia Evangelista, vice presidente della Commissione Lavori Pubblici e oggi candidata al listino proporzionale al Senato per il Terzo Polo.
    “La speranza – aggiunge – è che il governo approvi questa proposta per far si che vengano applicate misure a favore dei consumatori in modo da permettere un acquisto molto meno oneroso”.   

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    Conte, metodo Draghi può diventare insidia per la democrazia

    “Ci sono gli orfani della forma di governo e dell’agenda Draghi, il Pd, Calenda, Renzi, che auspicano ancora di poter nascondere le loro responsabilità politiche dietro l’ombrello della formula Draghi: sia come agenda priva di contenuti, sia come metodo che, se diventasse la regola, sarebbe insidioso per nostra democrazia”. Lo ha affermato il leader del M5s, Giuseppe Conte, ospite di Radio Cusano Campus.
    “Non c’era confronto, né condivisione con i capidelegazione, si decideva al chiuso di alcuni ministeri – ha aggiunto Conte -. E’ un’agenda che non auspico affatto per la salute della nostra democrazia. La politica, quella che ha visione, strategia e un progetto di Paese, deve riappropriarsi di questo spazio pubblico, fare scelte di responsabilità”.    

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    Pnrr: Draghi chiede uno sprint, entro ottobre 20 target

      Ad oggi risultano conseguiti 9 obiettivi e traguardi del Pnrr. Anticipando quanto previsto nel cronoprogramma condiviso con l’Europa, l’obiettivo è di realizzare nei prossimi due mesi oltre il 50 per cento degli obiettivi e dei traguardi del PNRR in scadenza a fine anno. E’ quanto si apprende da Palazzo Chigi. La presidenza del Consiglio ha chiesto quindi ai ministeri di anticipare, rispetto al cronoprogramma condiviso con l’Europa, il raggiungimento di 11 obiettivi a settembre (anziché 3, come previsto) e 9 entro ottobre, mese nel quale non era contemplata alcuna scadenza 
      Quanto ai mesi di novembre e dicembre prosegue, infine, il lavoro per il conseguimento dei restanti 26 obiettivi e traguardi in scadenza, per un totale di 55, che saranno poi verificati con la Commissione europea, si spiega.

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    Scuola: Bianchi, orari non saranno soggetti a prezzi gas

    (ANSA) – ROMA, 01 SET – “La scuola deve essere l’ultima” ad
    essere interessata da eventuali provvedimenti sui “problemi
    connessi al costo dell’energia”. Lo ha detto il ministro
    dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Radio Anch’io su Radio 1. “La
    scuola ha bisogno di una presenza chiara ed esplicita e non
    soggetta agli andamenti del prezzo del gas”, ha sottolineato il
    ministro commentando ipotesi di chiusure al sabato (con dad) o
    accorpamenti di orari per consumare meno energia negli istituti
    scolastici.   
    “Stiamo investendo tempi prolungati, sui tempi pieni, stiamo
    dando risorse per le mense e per le palestre ma questo è un
    altro piano”, ha aggiunto il ministro. (ANSA).