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    Mattarella: “Sull'energia urge una risposta Ue all'altezza”

    Di fronte al “vertiginoso innalzamento dei prezzi dell’energia” è “necessaria e urgente una risposta europea all’altezza dei problemi”. Al secondo giorno, Cernobbio plaude al forte richiamo di Sergio Mattarella. Nel suo messaggio alla 48/esima edizione del Forum Ambrosetti, il Capo dello Stato pone l’accento sul fatto che i “singoli Paesi non possono rispondere con efficacia alla crisi”.
    “Nel liberarsi dalla dipendenza russa per le fonti di energia, l’Europa è chiamata, ancora una volta, a compiere un salto in avanti in determinazione politica, integrazione, innovazione”, sottolinea il presidente della Repubblica rilevando che “l’Unione europea è il solo attore continentale che possa agire per calmierare i prezzi dell’energia, sostenendo le attività produttive, assicurando i servizi ai cittadini e, al tempo stesso, agendo sul terreno delle energie rinnovabili, confermando concreta solidarietà all’Ucraina”.
    Mattarella affronta anche il tema del Pnrr. “La puntuale attuazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza, che ogni Paese è chiamato a realizzare, è fondamentale”, scrive il presidente invitando a “continuare su quella strada, legando lo spirito del Green Deal e del Next Generation EU a una Europa cosciente del proprio ruolo e delle proprie responsabilità”. Non manca il riferimento al conflitto in atto tra Mosca e Kiev. “Il prolungarsi della guerra di aggressione in Ucraina, che la Federazione Russa ha avviato consapevole delle gravi ripercussioni e del drammatico impatto sulla vita dell’Europa e del mondo intero – afferma Mattarella – sta mettendo alla prova le nostre coscienze di uomini liberi e desiderosi di pace, riflettendosi sulle nostre società ed economie”.
    Parole, quelle del presidente, che soprattutto nel riferimento alla crisi energetica non restano inascoltate. “Ha ragione Mattarella”, commenta proprio da Villa d’Este, dove si svolge il Forum, Enrico Letta. Serve “una risposta che può essere complessiva solo a livello europeo, mentre a livello nazionale si possono dare risposte utili ma limitate”, sottolinea il segretario del Pd. Arriva il plauso anche di Matteo Salvini, ma con un distinguo. Occorre uno “scudo europeo come per il Covid”, dice il segretario della Lega, che, oltre a puntare il dito contro l’Europa “corresponsabile”, a suo dire, degli aumenti legati all’energia, sostiene come da molti imprenditori gli arrivi la richiesta di “rivedere le sanzioni alla Russia”.
    Affermazioni che scatenano le critiche del terzo polo e del centrosinistra. Per Letta “sono gravissime le affermazioni di Salvini sul tema delle sanzioni alla Russia, ha detto cose che neppure Putin direbbe svelando alla fine la sua vera idea di questa vicenda cioè la vicinanza a Putin. Di che ne dica la Meloni – ha continuato – la coalizione di centrodestra ha una scelta profondamente ambigua su una delle questioni più importanti, ossia l’aggressione all’Ucraina. Salvini, pro Putin e che sostiene le tesi di Putin, è un vero pericolo per il nostro Paese”.
    Tornando alle parole del Presidente Mattarella, Il ministro Andrea Orlando, nel rilevare come sia da recepire il messaggio del Capo dello Stato, si dice convinto invece della necessità di insistere su un grande ammortizzatore europeo in grado di “aiutare le imprese quando vanno in difficoltà”. Il presidente, con la sua “grande saggezza, indica la strada: risposta rapida ed efficace alla crisi energetica da parte della Ue per liberarsi al più presto da dipendenza russa. L’Europa è il nostro riferimento politico”, twitta la ministra agli Affari Regionali Maria Stella Gelmini. Sull’invito di Mattarella arrivano anche diversi commenti dagli imprenditori presenti a Cernobbio. Parla di “messaggio straordinario” in un tweet, Bruno De Molli: “Riprende e sottolinea l’orgoglio dei valori europei da me richiamati, ricordando il sogno ‘mazziniano’, nella mia prolusione in apertura dei lavori”, scrive il ceo di The European House – Ambrosetti. Condivide le affermazioni del Capo dello Stato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, secondo cui le sue parole “sono un significativo e autorevole stimolo”. “Un messaggio che centra i problemi delle imprese e dei cittadini italiani: sappiamo di avere nel presidente Mattarella un sostegno straordinario”, aggiunge Emma Marcegaglia, mentre per Riccardo Illy l’intervento del presidente è “condivisibile”. “La pandemia ha dato l’opportunità all’Europa – argomenta Luca Colombo, director di Meta Italia (Facebook-Instagram-Whatsapp) – di giocare un ruolo fondamentale, cosa che ha fatto affrontando tutte le difficoltà economiche e anche sanitarie uniti e con un senso di solidarietà e comunità”. “Il richiamo di Mattarella – prosegue – sicuramente va un po’ in questa direzione e penso, come si è detto in questi giorni, che la Comunità europea ha ora questo come altro banco di prova nel quale affrontare la crisi energetica e sociale legata agli aumenti di costi e all’inflazione legati a energia e materie prime”.

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    Letta scrive ai militanti, 'la scelta è tra il Pd e la destra'

    “Care democratiche e cari democratici, mancano tre settimane. Tre settimane per supportare il nostro programma per un’Italia democratica e progressista”.  “Non c’è alternativa possibile, lo sappiamo tutti: o noi o loro”. Lo scrive Enrico Letta in una lettera inviata questa mattina ai circoli e ai militanti del Pd.
     “O il futuro o il passato. O il progresso o la conservazione reazionaria. O la giustizia sociale o il privilegio e la rendita. O la destra o la sinistra”, scrive ancora il segretario dem, aggiungendo che “chi nega che in fondo sia solo questa la scelta, semplicemente mente”.
    Quello del Pd, scrive Letta, è “l’unico programma che può restituire speranza al Paese”. E ci sono “tre settimane per scongiurare quello che da una vita intera combattiamo, ciascuno come può e come sente. Scongiurare che l’Italia sprofondi a destra e si consegni a chi vuole riportarla indietro, a un passato di disuguaglianze, isolamento, discriminazioni”. L’impegno da qui al 25 settembre, aggiunge,  “non è una scelta di campo. È una scelta di vita e di futuro”.
    E chi nega che in fondo la scelta sia solo tra la coalizione democratica e progressista e la destra, secondo il leader dem “semplicemente mente. Oppure antepone, come troppe volte è accaduto in passato, i suoi calcoli di parte o le sue ansie di affermazione personale agli interessi della nazione”. Di qui l’invito a non lascare nulla di intentato: “Ogni voto in più è un argine in più, un progetto di futuro in più”

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    Il Papa promulga nuova Costituzione dell'Ordine di Malta

    A compimento del processo di riforma del Sovrano Ordine di Malta, papa Francesco ne ha promulgato oggi la nuova Carta Costituzionale e il relativo Codice Melitense, da lui approvati, disponendone l’immediata entrata in vigore. Il Pontefice ha inoltre decretato la revoca delle alte cariche, lo scioglimento dell’attuale Sovrano Consiglio e la costituzione di un Sovrano Consiglio provvisorio, oltre alla convocazione del Capitolo Generale Straordinario per il 25 gennaio 2023, che si svolgerà in ottemperanza al nuovo Regolamento approvato dal Papa.    
    “Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta ha sempre goduto di particolare tutela da parte della Sede Apostolica”, premette Francesco nel decreto emanato oggi, sottolineando anche che essendo esso “un Ordine religioso, dipende, nelle sue diverse articolazioni, dalla Santa Sede”. “Con paterna sollecitudine e premura ho seguito in questi anni il cammino dell’Ordine – prosegue il Pontefice -, apprezzando le opere realizzate in varie parti del mondo, anche grazie al generoso contributo di Membri e Volontari, e constatando altresì la necessità di avviare un profondo rinnovamento spirituale, morale e istituzionale di tutto l’Ordine, specialmente e non solo dei Membri del Primo Ceto, ma anche di quelli del Secondo Ceto”.
    “A tal fine – ricorda – ho affidato al mio Delegato Speciale, Cardinale Silvano Maria Tomasi, c.s., quest’importante opera di riforma, come pure la revisione della Carta Costituzionale e del Codice Melitense e la preparazione del Capitolo Generale Straordinario”.
    “Molti sono stati i passi compiuti – osserva il Papa -, ma altrettanti gli impedimenti e difficoltà incontrati lungo il cammino”. “Dopo aver ascoltato e dialogato con vari rappresentanti dell’Ordine – aggiunge -, è giunto il momento di portare a termine il processo di rinnovamento avviato, nella fedeltà al carisma originario”. Quindi “per tutelare l’unità ed il maggior bene del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta”, Francesco promulga “la nuova Carta Costituzionale ed il relativo Codice Melitense, da me approvati, disponendone l’immediata entrata in vigore”.
    E decreta “la revoca delle Alte Cariche; “lo scioglimento dell’attuale Sovrano Consiglio”; “la costituzione di un Sovrano Consiglio provvisorio”, formato dai seguenti membri: Fra’ Emmanuel Rousseau – Gran Commendatore, Riccardo Paternò di Montecupo – Gran Cancelliere, Fra’ Alessandro de Franciscis – Grand’Ospedaliere, Fabrizio Colonna – Ricevitore del Comun Tesoro; e da Fra’ Roberto Viazzo, Fra’ Richard Wolff, Fra’ John Eidinow, Fra’ Joao Augusto Esquivel Freire de Andrade, Fra’ Mathieu Dupont, Antonio Zanardi Landi, Michael Grace, Francis Joseph McCarthy, Mariano Hugo Windisch-Graetz.
    Il Papa ordina quindi la convocazione del Capitolo Generale Straordinario per il 25 gennaio 2023, festa della Conversione di San Paolo, “il quale si svolgerà in ottemperanza al nuovo Regolamento da me approvato”. Il Capitolo Generale Straordinario “sarà preparato dal mio Delegato Speciale e dal Luogotenente di Gran Maestro, coadiuvati dal Sovrano Consiglio provvisorio”. Francesco conferma infine “tutte le facoltà attribuite in passato al mio Delegato Speciale fino alla conclusione del Capitolo Generale Straordinario, che sarà co-presieduto da Lui e dal Luogotenente di Gran Maestro”.   

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    La Russa: assaltato gazebo FdI, non vogliono confronto

    (ANSA) – MILANO, 03 SET – “Qualche minuto fa un nostro gazebo
    in viale Papiniano a Milano è stato assaltato da una squadra di
    persone mascherate, incappucciate e vestite tutte nella stessa
    maniera. L’ennesima dimostrazione del clima di chi non vuole un
    confronto civile”. Lo ha annunciato il senatore di Fratelli
    d’Italia Ignazio La Russa durante un gazebo organizzato dal
    partito sotto la sede di Corso Buenos Aires a Milano. (ANSA).   

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    Papa Luciani domani beato, quella guarigione miracolosa

    Dal pericolo di morte imminente alla completa guarigione: è la storia, che risale al 2011, di una bambina argentina che allora aveva undici anni. Un miracolo per la Chiesa cattolica, attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo primo (al secolo Albino Luciani), Papa per soli 33 giorni, dal 26 agosto al 28 settembre 1978, quando morì nel Palazzo Apostolico, ufficialmente per infarto miocardico acuto. Proprio il riconoscimento di quel miracolo ha dato il via libera alla beatificazione, che avverrà domani in Vaticano, del Pontefice che i cardinali avevano eletto in Conclave dopo la morte di Paolo VI e che, da pastore, con stile sobrio, aveva sempre manifestato attenzione per gli ammalati, per i poveri e per il mondo operaio.
    Sarà una giornata storica anche a Canale d’Agordo (Belluno), paese natale di papa Luciani, che conta poco più di mille abitanti: domattina, gran parte della gente seguirà la cerimonia di beatificazione, presieduta da papa Francesco, attraverso un maxischermo allestito nella piazza centrale del paese intitolata proprio a papa Luciani, mentre una folta delegazione di canalini sarà in piazza San Pietro per assistere dal vivo all’evento.
    La bambina argentina il 20 marzo 2011 ebbe un forte mal di testa che continuò per una settimana, poi si manifestarono febbre, vomito, disturbi comportamentali e della parola. Lo stesso giorno fu ricoverata d’urgenza a Paraná. Secondo quanto riportato in documenti vaticani, dopo gli esami e le cure del caso, fu formulata la diagnosi di “encefalopatia epilettica ad insorgenza acuta, con stato epilettico refrattario ad eziologia sconosciuta”. Il quadro clinico era grave, caratterizzato da numerose crisi epilettiche giornaliere, tanto che fu necessario intubarla. Non essendosi riscontrato alcun miglioramento, il 26 maggio la piccola venne trasferita, con prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva di un ospedale di Buenos Aires. Il 22 luglio il quadro clinico peggiorò ulteriormente per la comparsa di uno stato settico da broncopolmonite. I medici curanti convocarono i familiari, prospettando la possibilità di “morte imminente”. Il 23 luglio 2011 (data del miracolo) – “inaspettatamente”, si legge in un documento del Dicastero delle Cause dei Santi – vi fu un rapido miglioramento dello shock settico, che continuò con il successivo recupero della stabilità emodinamica e respiratoria. L’8 agosto la paziente venne estubata; il successivo 25 agosto lo stato epilettico apparve risolto e il 5 settembre 2011 la paziente venne dimessa con prescrizione di terapia farmacologica e riabilitativa. La bambina riacquistò la completa autonomia fisica e comportamentale.
    Si legge nel documento del Dicastero: “L’iniziativa di invocare il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo primo fu presa dal parroco della parrocchia a cui apparteneva il complesso ospedaliero. Egli si recò al capezzale della piccola e propose alla madre di chiedere insieme l’intercessione del Venerabile Servo di Dio, al quale era molto devoto. Alle loro preghiere si unì il personale infermieristico presente in rianimazione. Le invocazioni furono rivolte esclusivamente a Papa Luciani. Le preghiere furono corali, individuali e antecedenti il viraggio favorevole del decorso clinico. È stato ravvisato il nesso causale tra l’invocazione al Venerabile Giovanni Paolo primo e la guarigione della piccola”.

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    Gentiloni: 'mi aspetto che Mosca rispetti i contratti sul gas, ma l'Ue è pronta'

    “Ci aspettiamo che la Russia rispetti i contratti in essere” di fornitura di gas “ma se anche l’utilizzo dell’energia come un’arma da parte di Mosca” dovesse continuare, “l’Ue è pronta a reagire”. Così, a margine del Forum Ambrosetti, il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, secondo il quale il muro delle divisioni fra i diversi paesi sta cominciando a mostrare delle brecce: “La proposta della Commissione che ieri Ursula von der Leyen ha fatto di un tetto al prezzo del gas può avere finalmente uno spazio per andare avanti, e sarebbe davvero una svolta importante”.
    Secondo Gentiloni, inoltre,è difficile fare previsioni, e il 2023 può essere un anno, dal punto di vista della crescita, più difficile. “È altrettanto possibile, tuttavia, che nel 2023 cominci un declino dell’inflazione”. Perché  “quella che abbiamo davanti non è l’inflazione degli anni Settanta e Ottanta, ma è indotta principalmente dai prezzi dell’energia”, sottolinea Gentiloni. Per cui “questo potrebbe portare a un’inflazione che già dal prossimo anno non torna ovviamente ai livelli precedenti ma scende rispetto ai picchi”.
    Quanto alle scelte italiane di fronte all’emergenza energetica, il commissario europeo ritiene che “l’intenzione del governo di non fare ulteriore debito mi sembra un’intenzione più che giustificata”. La linea della commissione europea, spiega, “è che le misure di sostegno che sono assolutamente necessarie di fronte a questa crisi energetica, debbano essere temporanee, il che non è facile perché quando introduci un sussidio poi toglierlo non è semplice”.
    Intanto, il ministro della Cultura Enrico Franceschini ricorda che il governo sta lavorando per un provvedimento sulle bollette, sia per le imprese che per le famiglie, “perché non è possibile che una famiglia con un reddito basso si trovi una bolletta quadruplicata”. E il ministro della Salute Roberto Speranza, a chi gli chiede se è al vaglio un piano di razionamento dell’energia, spiega che questo sarà valutato: “Tutti i paesi europei stanno dando segnali di una maggiore attenzione che io credo sia giusta nell’utilizzo dell’energia”. sottolinea.

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    Alto Adige: Svp a Merano cerca il rilancio e la compattezza

    (ANSA) – BOLZANO, 03 SET – E’ stato inaugurato al Kursaal di
    Merano il 65/o congresso della Svp. Il partito di raccolta dei
    sudtirolesi di lingua tedesca e ladina nella città del Passirio
    cerca il rilancio e la compattezza in vista delle politiche del
    25 settembre e delle provinciali nel 2023. Per la Volkspartei il
    2022 è stato finora caratterizzato da tensioni interne per lo
    scandalo Sad, la società privata che per decenni ha gestito il
    trasporto pubblico locale in Alto Adige, e ultimamente anche per
    il caso del consigliere provinciale Manfred Vallazza che,
    secondo il Tar, avrebbe avuto un vantaggio economico a spese
    della mano pubblica nell’ambito dell’edilizia sociale.   
    Le polemiche interne e i sondaggi, che indicano la Svp in
    calo, hanno comunque riavvicinato il governatore Arno
    Kompatscher e il segretario Philipp Achammer, che oggi sarà
    riconfermato alla guida del partito.   
    Il congresso è stato aperto dal governatore uscente del
    Tirolo Guenther Platter del partito popolare Oevp, che non si
    ricandida alle elezioni nel land austriaco in programma il 25
    settembre. Platter ha sottolineato l’importanza dell’Euregio,
    “che è esempio per la collaborazione transfrontaliera in
    Europa”. (ANSA).   

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    Mattarella, sull'energia è necessaria e urgente una risposta europea

    “Il vertiginoso innalzamento dei prezzi dell’energia, favorito anche da meccanismi irragionevoli e da squilibri interni tra i Paesi europei, costituisce uno dei nodi più critici del momento attuale. È necessaria e urgente una risposta europea all’altezza dei problemi. Lo scrive in un messaggio al Forum European House-Ambrosetti, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
    “I singoli Paesi – spiega il capo dello Stato – non possono rispondere con efficacia alla crisi. Nel liberarsi dalla dipendenza russa per le fonti di energia, l’Europa è chiamata, ancora una volta, a compiere un salto in avanti in determinazione politica, integrazione, innovazione”.
    Il capo dello Stato sottolinea che “l’Unione europea è il solo attore continentale che possa agire per calmierare i prezzi dell’energia, sostenendo le attività produttive, assicurando i servizi ai cittadini e, al tempo stesso, agendo sul terreno delle energie rinnovabili, confermando concreta solidarietà all’Ucraina”.
    E ricorda in particolare che “il prolungarsi della guerra di aggressione in Ucraina, che la Federazione Russa ha avviato consapevole delle gravi ripercussioni e del drammatico impatto sulla vita dell’Europa e del mondo intero, sta mettendo alla prova le nostre coscienze di uomini liberi e desiderosi di pace, riflettendosi sulle nostre società ed economie”.
    “La puntuale attuazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza, che ogni Paese è chiamato a realizzare, è fondamentale – spiega il capo dello Stato – . Occorre continuare su quella strada, legando lo spirito del Green Deal e del Next Generation EU a una Europa cosciente del proprio ruolo e delle proprie responsabilità”.
    “La crisi energetica acuisce problemi e difficoltà provocate da una pandemia ancora non definitivamente debellata”. “Nuove fratture si sono aggiunte alle vecchie: la sostenibilità – ambientale, sociale, economica – si mostra sempre più come criterio decisivo per governare il presente e pensare il futuro. La lotta alla pandemia è stata occasione di una svolta europea nel segno della solidarietà” e oggi “occorre continuare su quella strada, legando lo spirito del Green Deal e del Next Generation EU a una Europa cosciente del proprio ruolo e delle proprie responsabilità”, scrive in particolare Sergio Mattarella.