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    Mattarella riceve la moglie e i figli di Piero Angela

    Il Presidente dellla Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto nel pomeriggio al Quirnale la moglie di Piero Angela, Margherita Pastore, con i figli Alberto e Christine, insieme alla Presidente della Rai, Marinella Soldi, all’Amministratore Delegato Carlo Fuortes e alla Direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli. Nel corso dell’incontro è stata consegnata al Presidente Mattarella copia della serie “Superquark – Prepararsi al Futuro”, 16 puntate ideate e scritte da Piero Angela e dedicate alle nuove generazioni, in onda dal 14 ottobre su Rai 3.    

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    Renzi denuncia: “Accordo Pd-5s per tenerci fuori da cariche d'opposizione”

    “Una grave ferita istituzionale, di un’inaudita gravità, l’accordo tra Pd e M5s per lasciare fuori il terzo polo dalle cariche che spettano alle opposizioni. Se succede il giorno dopo c’è una polemica istituzionale enorme perché hanno violato le regole e a quel punto chiederemo il Copasir. Si tratterebbe di una lesione dei diritti dell’opposizione”. Lo dice ai cronisti al Senato il leader di Iv Matteo Renzi sottolineando: “‘è un accordo blindato tra Pd e M5s, ne sono sicuro”.
    “Sono sette – spiega – i posti riservati all’opposizione: tre alla Camera e tre al senato più il Copasir. La settimana prossima si eleggono i primi sei: due vicepresidenti alla Camera e due al Senato e un questore per ciascuna Camera. Questo è il Regolamento, la regola non scritta è che ciascuna forza dell’opposizione sia rappresentata. Nel 2013 il Pd mise alcuni a votare Di Maio. Bisogna che al Senato un vicepresidente rimanga al terzo polo e ragionevolmente il M5s deve cedere, che sono arrivati secondi. Ma hanno fatto un accordo blindato”.
    I capigruppo del Terzo polo in Parlamento saranno uno per Azione e uno per il Italia viva, dice poi Renzi. “Credo che quello alla Camera sarà di Azione – spiega – e quello al Senato di Italia viva. Abbiamo già fatto l’accordo”. Saranno due donne, allo stesso modo del Partito democratico? “Vorrei segnalare – risponde Renzi – che il Pd ha eletto il 29% di donne e noi il 46%, poi credo che faremo come sempre la parità: se c’è un uomo alla Camera ci sarà una donna al Senato”.

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    Orlando: “Il Pd è in una tenaglia tra Terzo Polo e M5s”

    “Alla destra del Pd c’è oggi una forza politica di ispirazione liberale che si è proposta come partito delle élite, con un certo successo nelle aree urbane. Contemporaneamente il M5s, nonostante non poche contraddizioni politiche e programmatiche nascoste con una efficace campagna elettorale, è apparso come una forza in grado di interpretare in modo radicale le istanze dei settori più svantaggiati. Entrambi hanno approfittato di quel tratto identitario irrisolto del Pd”.
    “C’è dunque una tenaglia intorno a noi, una sorta di assedio, anche mediatico”. Così il ministro del Lavoro uscente Andrea Orlando (Pd) su Facebook.
    “C’è la tentazione dell’opa ostile per le altre forze della minoranza parlamentare, c’è l’opportunità di dare un colpo alla principale forza di opposizione per la destra. Un dibattito interno non sempre esaltante ed un certo conformismo dei media fanno il resto. Se il quadro politico ci deve preoccupare, quello sociale paradossalmente però ci può offrire una possibile via d’uscita dall’assedio. Una via d’uscita utile a noi e al Paese, la cui economia è attesa da mesi difficilissimi: la risposta positiva allo shock pandemico, costruita a livello europeo e nazionale – una risposta che al di là della propaganda è in larga parte frutto del lavoro del PD negli ultimi due governi – si va esaurendo”, spiega.
    “Il vero congresso, o almeno la fase più importante, si compie adesso, definendo la piattaforma dell’opposizione. E questo avverrà nel fuoco della lotta politica e sociale, e sarà un’occasione per definire la nostra identità alla luce dei conflitti che sono destinati a svilupparsi. Conflitti nuovi e vecchi, ai quali non si risponde né con rimozioni, né con vecchie formule”. A suo avviso “si deve individuare subito le parole d’ordine delle principali urgenze economiche e sociali e contemporaneamente delineare un programma di riforma del modello di sviluppo”, aggiunge Orlando.

    Zingaretti: campo largo per un’opposizione incisiva, avversario non è chi ha fatto strada con noiSul campo largo proposto da Letta per fare opposizione al centrodestra, “penso che le forze di opposizione dovranno fare questo accordo sulla base dei propri principi e battaglie. Ma ha ragione Enrico Letta: una opposizione che si coordina è più forte, più incisiva, si può fare un gioco di squadra. Quindi, sta alla sensibilità dei leader capire che se si gioca una partita di squadra si può essere efficaci, sempre nel rispetto delle autonomie. L’opposizione deve essere non solo in Parlamento. Io sarò parlamentare di Roma da domani e ovviamente farò le mie battaglie parlamentari ma non perderò mai quello che sono stato in questi 15 anni: terra, scarpe, cuore e testa nei quartieri, nelle città e nelle scuole e nelle Università. Quindi farò di tutto e se non lo faccio telefonatemi per ricordarmelo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, neo eletto alla Camera dei deputati, intervistato sul sito del Messaggero.
    “L’iniziativa di Conte per rafforzare i 5 Stelle è assolutamente legittima in una democrazia. C’è una trasformazione di questo movimento guidato da questa leadership. Non dobbiamo demonizzare i tentativi di costruire un rapporto con il Paese che rafforzi l’opposizione. Noi come Pd dobbiamo aprire in fretta una fase di nuovo radicamento sociale, politico e culturale raccogliendo il segnale delle elezioni . Noi siamo il secondo partito italiano e la svolta sarà quella di tornare di nuovo e con più chiarezza vicino alle persone”, ha proseguito Zingaretti. “Ripeto: noi dobbiamo smetterla di pensare che gli avversari siano movimenti con i quali abbiamo fatto pezzi di strada e ne faremo insieme e pensare a ricostruire un radicamento partendo dal voto del 25 settembre ci chiede di fare: opposizione sociale culturale parlamentare a questo governo”, ha sottolineato.

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    Lazio: Zingaretti, mi dimetto entro tre settimane

    (ANSA) – ROMA, 12 OTT – “La legislatura regionale è conclusa
    abbiamo approvato il collegato in bilancio in giunta che sta
    per andare in consiglio, molto importante. Si può fare in due o
    tre settimane, subito dopo io mi dimetterò”. Lo ha detto il
    presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, neo eletto
    alla Camera dei deputati, intervistato sul sito del Messaggero.   
    “A quel punto la forbice credibile per le elezioni sarà tra il
    18 dicembre e fine gennaio. Ma deciderà l’alleanza e il
    consiglio “. (ANSA).   

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    Berlusconi: 'Eccomi di nuovo al Senato'

    Il leader di Fi Silvio Berlusconi a palazzo Madama per registrarsi in vista della prima seduta dell’Aula in programma domani. Ad accogliere l’ex premier, la capogruppo di Fi al Senato, Anna Maria Bernini.
    Domani il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, informa il partito azzurro, sarà presente alla prima seduta di questa XIX legislatura.
    “Eccomi di nuovo al Senato: ho appena completato le pratiche per la registrazione. Domani sarò presente alla prima seduta di questa XIX legislatura a Palazzo Madama”, ha scritto su Twitter il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

    Il tweet di Silvio Berlusconi

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    Il ritorno di Berlusconi in Senato

    Il leader di Fi Silvio Berlusconi a palazzo Madama per registrarsi in vista della prima seduta dell’Aula in programma domani. Ad accogliere l’ex premier, la capogruppo di Fi al Senato, Anna Maria Bernini.
    Era finita un’era, come la stampa estera raccontò l’uscita di Silvio Berlusconi dal Parlamento. A 86 anni torna al Senato: quel Senato “patrigno” che il 27 novembre 2013 decise la decadenza del Cavaliere da parlamentare, con 9 voti di scarto. Effetto della legge Severino che impone lo stop a ogni carica elettiva dopo condanne particolarmente gravi.
    Quella decisiva, per l’ex premier, erano i 4 anni inflitti per frode fiscale nel processo sulla compravendita dei diritti Mediaset. “E’ un giorno di lutto per la democrazia” tuonò allora il Cavaliere. Nove anni torna a Palazzo Madama.
    Mantiene insomma la promessa fatta al suo ‘popolo’ radunato davanti a Palazzo Grazioli quel pomeriggio: “Non ci ritireremo in qualche convento, noi stiamo qui, restiamo qui”, disse. Troppo pesante l’onta subita nell’aula del Senato.
    A pronunciare il verdetto, dopo il voto, l’allora presidente Pietro Grasso. Dalla sinistra ci fu un silenzio rispettoso, un timido applauso partì dai 5 Stelle. Ma lo scranno del non-più-senatore era già vuoto. La tensione esplose fuori dai Palazzi, tra chi brindava chiedendo la galera e chi accendeva lumini vestendosi di nero. Berlusconi non si rassegnò e si rivolse alla Corte europea dei diritti umani. Nel suo ricorso puntò il dito contro l’Italia, colpevole di aver violato in vari modi il suo diritto a un equo processo, a non essere processato per un reato che gli era stato contestato in altri 2 procedimenti e denunciando l’applicazione retroattiva della legge.
    Nel 2018 il caso fu archiviato. Per la Corte, non c’erano le condizioni per continuare il procedimento, scrisse, non essendoci più “alcuna circostanza speciale riguardante il rispetto dei diritti dell’uomo”. Poco prima Berlusconi aveva informato i giudici di Strasburgo di non voler andar avanti con il ricorso, chiedendone la cancellazione. Nel frattempo la sua incandidabilità era venuta meno e il leader azzurro lasciò perdere, convinto che non ci fosse “alcun risarcimento adeguato” per la decadenza. A parte una nuova elezione, 9 anni dopo.

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    Roma: report,migliorano servizi pubblici in primo anno Gualtieri

    (ANSA) – ROMA, 12 OTT – I servizi pubblici a Roma migliorano,
    in particolare per quanto riguarda trasporti. Sale anche il
    livello di soddisfazione per la raccolta rifiuti anche se non
    abbastanza, rimanendo sotto la sufficienza, con l’igiene urbana
    che ne resta ampiamente al di sotto.   
    La qualità del servizio di trasporto pubblico, viene
    rilevato sopra la sufficienza ma cala la percezione del
    gradimento dei romani sul servizio di sosta sulle strisce blu.   
    Questo è quello che emerge dal report dell’Agenzia capitolina
    per il controllo della qualità dei servizi pubblici.
    La fotografia dell’andamento per il primo anno di governo
    del sindaco Roberto Gualtieri sarebbe quindi in miglioramento
    rispetto agli ultimi anni. Sotto la sufficienza per i romani il
    tema ‘immondizia’. Sul fronte della raccolta dei rifiuti e della
    pulizia stradale, infatti, il voto medio espresso dai romani è
    4,9 su 10, in lieve salita rispetto all’anno precedente ma sotto
    la sufficienza.   
    Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale il voto
    medio supera la sufficienza per tutte e quattro le voci di
    indagine: 6,5 per i taxi, 6,3 per le metropolitane, 6,2 per
    autobus e tram e 6,1 per le soste su strisce blu. I primi tre
    servizi registrano una crescita rispetto agli anni 2020 e 2021;
    per quanto riguarda i parcheggi in strada invece il voto medio è
    in calo rispetto agli anni precedenti. (ANSA).