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    Meloni: 'Italiani ci chiedono di non perdere tempo, avanti così'

    Dopo aver espresso soddisfazione per l’elezione in tempi rapidi dei presidenti di Senato e Camera – “Gli italiani ci chiedono risposte immediate e non perdere tempo. E la votazione di oggi, dopo quella di ieri in Senato, conferma che vogliamo lavorare in questa direzione il presidente di Fratelli d’Italia” – Giorgia Meloni ha lavorato ai dossier urgenti per l’Italia. Lo riferisce il partito in una nota.
    “Avevamo promesso agli italiani di procedere a passi spediti. Ci siamo riusciti: ora continuiamo a lavorare con la stessa velocità per le altre scadenze”, ha detto Meloni uscendo dall’aula. A parte un breve saluto nel cortile della Camera con il segretario leghista Matteo Salvini, Meloni ha ripreso le riunoni “per affrontare i dossier più urgenti come la legge di bilancio, il caro energia e l’approvvigionamento energetico. Su questo ha avuto contatti in giornata con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Infine, ai giornalisti che le hanno chiesto novità sulla composizione e la squadra di governo, la leader ha ribadito: “Per parlare del governo bisogna prima avere un incarico”.

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    Bufera sull'appunto di Berlusconi. Meloni al Cav: 'Non sono ricattabile'

    Scoppia un caso sulla foto rubata di un appunto di Berlusconi al Senato in cui Giorgia Meloni è definita “supponente, prepotente, arrogante e offensiva”. La foto pubblicata in esclusiva da Repubblica.it alza la tensione tra Forza Italia e Fratelli d’Italia.
    In serata a rispondere è la stessa Meloni: “Mi pare che tra quegli appunti mancasse un punto e cioè ‘non ricattabile'”, ha detto uscendo dalla Camera.
    In precedenza era stato il neorpesidente del Senato Ignazio la Russa a intervenire: “Io credo che il presidente Berlusconi dovrebbe dichiarare quello di cui io sono quasi certo, che quella foto è fake, però deve dichiararlo lui non lo posso dire io”.
    Il foglietto di appunti di Silvio Berlusconi è stato messo sul banco dal cavaliere dopo che aveva incassato il no a Ronzulli ministra e aver mandato al diavolo La Russa, scrive Repubblica.it. Nell’appunto c’è anche scritto: “Giorgia non ha disponibilità ai cambiamenti, è una con cui non si può andare d’accordo”.

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    Fontana eletto presidente della Camera: 'La grandezza dell'Italia è la sua diversità'

    Il deputato della Lega Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera. Lo ha proclamato il presidente provvisorio dell’Assemblea di Montecitorio Ettore Rosato dopo aver letto il risultato dello scrutinio della quarta votazione. Fontana ha ricevuto 222 voti. Tutto il centrodestra si è levato in piedi ad applaudire.I votanti sono stati 392, la maggioranza richiesta 197. Oltre a Fontana hanno ottenuto voti: Guerra 77, De Raho 52, Richetti 22. le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.
    IL PODCAST  Ascolta “Fontana è il nuovo presidente della Camera, ma mancano dei voti (di Anna Laura Bussa)” su Spreaker.

    Agenzia ANSA

    “Onorevoli colleghi, è con forte gratuitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il parlamento”. Lo afferma il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel suo intervento dopo la proclamazione.”La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande: la grandezza dell’Italia è la diversità. Interesse dell’Italia è sublimare le diversità”, prosegue Fontana.

    Agenzia ANSA

    Veronese doc, classe 1980, Lorenzo Fontana è vicesegretario responsabile esteri della Lega dal 2016, eurodeputato dal 2009 al ’18, quindi eletto deputato. (ANSA)

    “Anche qui alla Camera buona la prima. Stiamo procedendo in modo spedito, sono contenta e faccio le mie congratulazioni a Fontana”. Lo afferma la leader di Fdi Giorgia Meloni commentando in Transatlantico l’elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera.Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha applaudito nel Transatlantico di Montecitorio non appena in Aula si sono sentiti gli applausi per l’elezione del leghista Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera. Poi Salvini è entrato in Aula.

    Il timing fino all’incarico. Ieri l’elezione di La Russa al Senato avvenuta con il sostegno dell’opposizione, caos nel centrodestra.
    Appena iniziata la quarta votazione per eleggere il presidente della Camera, i deputati del Pd Rachele Scarpa, Sara Ferrari ed Alessandro Zan hanno esposto un grande striscione con la scritta “No a un presidente omofobo pro Putin”. Il riferimento è a Lorenzo Fontana della Lega, su cui dovrebbero convergere i voti della maggioranza di centrodestra. Il presidente provvisorio Ettore Rosato ne ha chiesto la rimozione ai commessi. 
    Enrico Letta contrario alla nomina di Fontana: “L’Italia non merita questo sfregio”, scrive su Twitter.
    Nel Pd, come risposta all”elezione di Fontana, spunta l’ipotesi di schierare alla vicepresidenza un profilo diametralmente opposto e contrapposto a quello dell’ultraconservatore veneto: Alessandro Zan. Il nome di Zan, paladino dei diritti della comunità Lgbtq+ e padre del ddl contro l’omotransfobia (mai approvato ma sempre rivendicato dal Nazareno) è entrato tra quelli su cui si sta discutendo per la vicepresidenza della Camera.

    Agenzia ANSA

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    Musk si smarca da Kiev: “La rete Starlink costa troppo”

    Elon Musk si ritira dalla guerra in Ucraina. L’uomo più ricco del mondo ha annunciato di non essere più in grado di sostenere i costi della cruciale rete di comunicazione garantita dai 20mila terminali satellitari Starlink donati al governo di Kiev dall’inizio dell’invasione da parte della Russia e rivela di aver chiesto al Pentagono di farsene carico.
    Ennesimo coup de theatre del patron di Tesla, che una settimana fa aveva proposto su Twitter il suo piano per risolvere la guerra, o mossa dettata da vere esigenze economiche anche in vista dell’acquisto di Twitter, la decisione di Musk è destinata comunque a pesare in modo significativo sulla popolazione ucraina ma soprattutto sulle forze armate che usavano i satelliti per comunicare da una parte all’altra del Paese.
    Solo a luglio il comandante generale dell’esercito ucraino, il generale Valerii Zaluzhniy, aveva chiesto a Musk altri 8.000 terminali Starlink, diventati una fonte vitale di informazioni per le truppe di Kiev, perché gli consentono di combattere e restare collegate anche quando i network per i cellulari ed internet sono in blackout a causa degli attacchi di Mosca.
    Per l’imprenditore miliardario, però, non si può più andare avanti. Secondo quanto ha fatto sapere, la sua SpaceX ha speso 80 milioni di dollari finora, ma i costi potrebbero superare i 120 milioni entro fine anno e i 400 nei successivi 12 mesi. “Non siamo nella posizione di donare altri terminali all’Ucraina o di finanziare i terminali esistenti per un periodo di tempo indefinito”, ha comunicato il patron di Tesla nella sua lettera al Pentagono al quale ha chiesto di coprire i costi per il resto dell’anno sottolineando che alcuni Paesi alleati degli Stati Uniti hanno già contribuito a finanziare la rete satellitare. Un alto funzionario della Difesa Usa ha confermato al Washington Post la richiesta di Musk non nascondendo una certa irritazione del Pentagono per il comportamento dell’eccentrico miliardario.
    “Prima fa balenare davanti a milioni di persone una speranza e poi ci presenta il conto per un sistema che nessuno gli ha chiesto ma dal quale ormai dipendono in così tanti”, ha commentato il funzionario definendolo un atteggiamento “tipico” di Musk.
    Musk non è nuovo a questi colpi di testa e poche ore dopo aver rivelato la sua decisione era già su Twitter che rispondeva con sarcasmo a chi gli ricordava che solo qualche giorno fa l’ambasciatore ucraino in Germania lo aveva mandato letteralmente “a quel Paese”. “Stiamo seguendo la sua raccomandazione”, ha risposto il patron di Tesla. Il diplomatico aveva reagito con rabbia alla proposta di pace del miliardario che prevedeva, tra gli altri punti, la riproposizione dei referendum farsa con i quali la Russia ha annesso parte del territorio ucraino. Un piano controverso che, secondo una rivelazione del politologo Ian Bremmer poi smentita dallo stesso Musk, il miliardario avrebbe concordato con il presidente Vladimir Putin in una telefonata.   

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    Loefven a capo del Pse, 'in orfanotrofio ho capito il valore della società'

    L’ex primo ministro svedese e leader socialista Stefan Loefven è stato eletto con 255 voti e 7 astenuti alla guida del Partito Socialista Europeo. Lo annunciano al congresso del Pse in corso a Berlino, dove Loefven era l’unico candidato.
    “Quando sono nato mia madre, una donna sola, mi ha dovuto abbandonare in un orfanotrofio. Sapeva che non sarebbe riuscita a mantenermi. Deve essere stata una scelta drammatica ma lo ha fatto nella convinzione che la società si sarebbe presa cura di me. In me è rimasto però il seme dell’importanza della società nella difesa della comunità”, ha raccontato Loefven, nel suo discorso al congresso del partito. “Io voglio un Pse aperto e inclusivo, un partito che sappia parlare a tutti i nostri elettori. Credo nell’importanza del sostegno ai sindacati ed al mondo del lavoro, Sono un orgoglioso sostenitore della causa Lgbt, credo nell’uguaglianza e per questo sono un convinto femminista”, ha continuato Loefven. “Siamo chiamati alla sfida delle elezioni europee nel 2024, dobbiamo arrivare preparati, dobbiamo ricostruire la speranza per i giovani che i giorni che ci aspettano saranno ancora migliori di oggi”, ha concluso il socialista svedese.   

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    Fontana cita Carlo Acutis, essere l'originale e non fotocopie

     “Sei nato originale, non vivere da fotocopia”. Lorenzo Fontana sceglie tra le sue poche citazioni nel primo discorso da presidente della Camera Carlo Acutis, il quindicenne di Monza proclamato beato da Papa Francesco il 10 ottobre del 2020, morto per una leucemia fulminante e sepolto, secondo il suo desiderio, nel cimitero di Assisi, per poi essere traslato nel Santuario della Spogliazione il 6 aprile 2019.
    Carlo, che con un permesso speciale fece la prima comunione a sette anni, definiva l’eucarestia “la mia autostrada per il Cielo”. Viveva in tutto la vita normale di un adolescente ma aiutava i poveri e andava ogni giorno a messa, con particolare devozione alla Madonna e a San Francesco. La sua passione per l’informatica gli serviva a a testimoniare la fede realizzando siti web e una mostra sui miracoli eucaristici nel mondo ospitata in tutto il mondo in centinaia di parrocchie e in santuari mariani come Fátima, Lourdes e Guadalupe.
    La madre di Carlo: “Il suo messaggio arriva a tutti””Speriamo che Carlo interceda per i nostri politici, stiamo vivendo momenti difficili, è iniziato un nuovo governo, speriamo che Dio li aiuti a governare bene”. Queste le parole all’ANSA di Antonia Salzano Acutis, mamma di Carlo Acutis. Carlo, ucciso da una leucemia nel 2006, “era proiettato sui più deboli, sui migranti, famiglie in difficoltà – ricorda la madre – e vivendo nel centro di Milano sa quanti ne abbiamo conosciuti”. 

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    Salvini blinda Giorgetti al Mef, “centrodestra unito al Colle”

    Incassata l’elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera, Matteo Salvini si mostra ottimista sulla formazione del governo e assicura che il centrodestra si presenterà unito al Colle, poi governerà per 5 anni. 
    “Uno a zero palla al centro: abbiamo eletto presidente del Senato e della Camera al primo voto”, dice il leader della Lega parlando con i cronisiti in Transatlantico. A chi gli chiede dell’ipotesi che Forza Italia vada da sola al Quirinale risponde: “andremo alle consultazioni insieme”.
    “Sono felice”, ieri c’è stato “un piccolo incidente di percorso. Il centrodestra governerà per 5 anni bene”, assicura Salvini.
    “E’ fuori discussione”, dice poi sul fatto che la Lega indichi Giancarlo Giorgetti come ministro dell’Economia.
    A sostenere il nome di Giorgetti per il Tesoro era stata ieri anche Giorgia Meloni: “Credo che Giorgetti sarebbe un ottimo ministro dell’economia”, aveva detto la premier in pectore ieri sera lasciando la Camera.