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    Circa 15 mila progetti approvati per ricostruzione

    (ANSA) – NORCIA (PERUGIA), 30 OTT – Sono circa 15 mila i
    progetti approvati per la ricostruzione dell’Italia centrale
    colpita dal terremoto di 6 anni fa, per un impegno di spesa di
    4,7 miliardi di euro.   
    Al 30 settembre, nel complesso – da quanto si evince dal
    report della Struttura commissariale – le richieste di
    contributo presentate per la ricostruzione degli immobili
    privati erano 23.420, per un importo richiesto di 8,3 miliardi
    di euro: 13.089 nelle Marche (5,6 miliardi), 3.805 in Umbria
    (1,05 miliardi), 4 mila in Abruzzo (790 milioni) e 2.517 nel
    Lazio (834 milioni).   
    I progetti approvati con la concessione del contributo da
    parte degli Uffici speciali regionali, a fine settembre, erano
    14.958, per un valore complessivo di 4,8 miliardi (3,7 a fine
    2021, 1,6 miliardi a fine 2020): 3,2 miliardi nelle Marche, 585
    milioni in Umbria, 576 in Lazio, 344 in Abruzzo.   
    A fronte di 15 mila cantieri autorizzati, a fine settembre
    scorso risultavano conclusi i lavori in 7.762 edifici o
    aggregati edilizi (con oltre 17.600 singole unità immobiliari
    riconsegnate ai proprietari): 4.937 nelle Marche, 1.232 in
    Umbria, 880 in Abruzzo e 713 in Lazio. (ANSA).   

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    La Russa: 'Celebro il 25 aprile ma non sfilerò in cortei di sinistra'

    Un’intervista del presidente del Senato Ignazio La Russa a La Stampa, incentrata in gran parte sulla sua militanza nella destra e sull’azione di governo, fa insorgere il Pd sul tema delle celebrazioni del 25 aprile.
    “Da quando sono nato, in famiglia e nella mia parte politica, ho sempre sentito una condanna feroce delle leggi razziali e da sempre ho un rapporto strettissimo con la comunità ebraica milanese di amicizia personale, per esempio con Walker Meghnagi e già con suo padre Isacco, esponenti di spicco della comunità ebraica. E non solo con loro” spiega. “Potrebbe limitarsi a essere un fatto personale, ma dal punto di vista politico la destra italiana è sempre stata per l’esistenza e l’indipendenza d’Israele – ricorda – quando altri ne minacciavano l’integrità, ed è sempre stata senza titubanze pronta a condannare le leggi razziali, per non parlare del dramma della Shoah”.
    Alla domanda se celebrerà o no il 25 aprile risponde: “Dipende. Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi. Perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa di completamente diverso, appannaggio di una certa sinistra. Non ho avuto difficoltà come ministro della Difesa a portare una corona di fiori al monumento dei partigiani al cimitero Maggiore di Milano. E non era un atto dovuto”. Per lui “bisogna superare fascismo e antifascismo”. 
    IL PD INSORGE
    Il Pd insorge. “Il #25Aprile è la Festa di tutti gli italiani perché grazie al 25 aprile tutti siamo cittadini italiani. Anche chi allora stava dalla parte sbagliata”. Lo scrive sui social il segretario del Pd, Enrico Letta.
    “Ricordo al Presidente @Ignazio_LaRussa il significato del #25aprile: la libertà dal nazifascismo. Un giorno che è festa e che dovrebbe vederci uniti. Il Presidente del Senato è la seconda carica dello Stato. Non lo dimentichi”, scrive su Twitter la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi.
    LA REPLICA DI LA RUSSA
    “Alla presidente Malpezzi che rispetto e di cui apprezzo l’onestà intellettuale e a chi in queste ore mi sta attaccando, chiedo cortesemente di leggere non il titolo volutamente fuorviante de La Stampa ma il testo della mia intervista correttamente riportata dal giornalista Colonnello in cui emerge chiaro il mio rispetto per la ricorrenza del 25 aprile tanto da averlo celebrato da ministro della Difesa. La mia contrarietà è semmai solo al modo in cui finora si svolgono molti cortei che lungi dal celebrarlo, ne fanno manifestazione appannaggio della sinistra”, afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
    LA REPLICA DEL DIRETTORE DELLA STAMPA 
    ”Prendo atto della retromarcia del Presidente La Russa, che da seconda carica dello Stato deve essersi reso conto dell’enormità delle sue parole”, dice il direttore de La Stampa Massimo Giannini in replica alla smentita del presidente del Senato al titolo dell’intervista del suo giornale. ”Il nostro titolo, infatti – continua Giannini -, non ha “fuorviato” un bel niente. Valuti chiunque se un titolo che dice “Non celebrerò questo 25 aprile” travisa il senso di una risposta che, a domanda del nostro Paolo Colonnello “celebrerà il 25 aprile?”, recita testualmente “Dipende. Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi”. Dunque, se ne deduce che, ad “oggi”, non lo celebrerà. Quanto al “domani”, chissà, magari il Presidente La Russa ha in animo di festeggiarlo privatamente, nella sua casa in cui troneggia il busto del Duce, oppure di organizzare qualche suo corteo alternativo, cosa che a questo punto dell’avventurosa transizione italiana, purtroppo, non si può escludere”. 

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    Metsola: 'Spero che l'Italia continui ad essere al centro dell'Ue'

     “La scelta della prima visita a Bruxelles è una buona scelta. Sarebbe importante parlare della guerra in Ucraina. Dobbiamo parlare della strada che l’Italia continuerà a prendere, io spero che l’Italia continui a essere al centro dell’Italia non solo come Paese fondatore ma anche come Paese pro-europeista e filo-atlantico”. Lo ha detto la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, ospite di Mezz’ora in più, su Raitre. Con la premier italiana “parleremo anche del Pnrr, dell’ambizioni europee sul digitale e della crisi energetica”, ha aggiunto. 
    “Per me è importante vedere cosa viene detto una volta che i ministri sono stati eletti, dopo che un governo viene insediato. E le cose che sono state dette sono incoraggianti”: ha detto la presidente dell’Europarlamento. Nel corso della campagna per le Politiche “io ho parlato con tutti i leader italiani. E sono stato chiara: il Parlamento Ue sarà sempre al fianco dei governi pro-europeisti, che sono costruttivi e che vogliono rispettare le regole che noi abbiamo insieme per assicurare delle economie stabili”, ha aggiunto.
    “E’ una bella cosa che stia succedendo qualcosa che era impossibile accadesse anni fa. Forse queste elezioni danno il segno che la politica è qualcosa che puoi fare senza essere oggetto di intimidazioni, senza essere criticata. E’ questo il messaggio che un’elezione di una donna” alla guida del governo “può mandare” a tutti. Lo ha detto la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, ospite di Mezz’ora in più, su Raitre, soffermandosi sul significato che può avere il fatto che l’Italia per la prima volta abbia una presidente del Consiglio donna. Se la strada sarà più facile per Giorgia Meloni in Ue? “Per me non è stato così, ma è un bel simbolo il fatto che abbiamo più donne in posizioni di leadership. Ed è un messaggio per tutti, non solo nell’Ue”, ha spiegato.
    “Per molti anni noi abbiamo dimenticato coloro che prendono una barca sono persone. Nel 2023 commemoriamo la tragedia di Lampedusa del 2013, il mio appello sarà di non tornare alla situazione del 2013 quando l’Ue non ha mostrato solidarietà e non ha guardato la vita come una cosa così preziosa”. Lo ha detto la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, ospite di Mezz’ora in più, su Raitre, soffermandosi sul dossier migranti e rispondendo ad una domanda sulla direttiva del Viminale sulle navi delle Ong. Metsola ha spiegato che giovedì con la premier Giorgia Meloni parlerà anche del dossier migranti   

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    Kiev, tre navi russe pronte a combattimento nel Mar Nero

    (ANSA) – ROMA, 30 OTT – Tre navi russe con un totale di 24
    missili da crociera del tipo Kalibr sono pronte al combattimento
    nel Mar Nero: “Il nemico sta potenziando la difesa aerea e le
    misure di difesa antisommergibile, visto che il dragamine Ivan
    Golubets è stato colpito ieri all’ancoraggio esterno del porto
    di Sebastopoli”. Lo scrive la Marina delle Forze Armate ucraine
    su Telegram, come riporta Ukrinform.   
    Nel Mar d’Azov, le forze russe continuano a controllare le
    comunicazioni marittime, mantenendo fino a tre navi da guerra e
    imbarcazioni pronte al combattimento. (ANSA).   

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    Mantovano a Norcia, qui le fondamenta d'Europa

    (ANSA) – NORCIA (PERUGIA), 30 OTT – “Per costruire un
    edificio solido mi hanno sempre insegnato che bisogna partire
    dalle fondamenta e le fondamenta dell’Europa stanno qui”: così
    il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri,
    Alfredo Mantovano, a Norcia nel suo intervento a conclusione
    della celebrazione del sesto anniversario dalla scossa di
    terremoto che il 30 ottobre 2016 colpì il centro Italia. “Le
    fondamenta dell’Europa sono qui – ha spiegato – non soltanto per
    ciò che San Benedetto ha significato per l’Europa, ma perché il
    lavoro che ha svolto ha una singolare analogia con quello che è
    in corso dal momento del terremoto”.   
    “La ricostruzione di un mondo che era crollato, quello
    dell’impero, attraverso la terra che veniva dissodata e la
    cultura che veniva salvata – ha detto ancora il sottosegretario
    – oggi ha molto da insegnare a terre che sono state devastate
    dal sisma e che hanno iniziato questo cammino molto faticoso e
    impegnativo”.   
    Parlando a margine della cerimonia con i giornalisti,
    Mantovano ha evidenziato come questo sia il tempo di “completare
    la ricostruzione”. “Tanto è stato fatto e tanto altro deve
    essere completato”, ha aggiunto.   
    Riguardo all’ipotesi di avvicendamenti alla guida della
    struttura commissariale con l’insediamento del nuovo governo, il
    sottosegretario ha tenuto ha dire che “non è questo il momento
    per parlare di avvicendamenti, all’ordine del giorno c’è il
    completamento della ricostruzione”. (ANSA).   

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    In cripta Basilica Norcia ricordato terremoto 2016

    (ANSA) – NORCIA (PERUGIA), 30 OTT – La cripta ricostruita
    della Basilica di San Benedetto a Norcia ha accolto, stamani
    alle ore 7,40, il momento di preghiera per il sesto anniversario
    del terremoto che il 30 ottobre 2016 colpì il Centro Italia. La
    commemorazione per la prima volta, dal dopo sisma, si è svolta
    all’interno della “casa” del patrono d’Europa in ricostruzione.   
    Il vescovo Renato Boccardo ha officiato la cerimonia, alla
    presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
    Alfredo Mantovano, insieme al sindaco di Norcia Nicola Alemanno,
    al commissario straordinario Giovanni Legnini, al Capo
    dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, alla
    presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, all’ingegnere
    Paolo Iannelli soprintendente speciale delle aree colpite dal
    terremoto del ministero della Cuotura e altri rappresentanti
    istituzionali.   
    “È una ricorrenza particolarmente significativa, sei anni dopo
    vediamo i primi passi concreti della ricostruzione”, ha detto
    mons. Boccardo all’ANSA, a margine della commemorazione.   
    “Quando l’uomo è capace di continuare a camminare nonostante
    la fatica e la delusione – ha detto invece il presule nel corso
    della riflessione in cripta – può scoprire all’improvviso una
    nuova gioia di vivere. È questo il grande miracolo che continua
    ad accadere tutti i giorni sotto il sole. L’esempio e
    l’intercessione di San Benedetto ci aiutino ad abitare così, con
    le sue luci e le sue ombre, il tempo della nostra vita”. (ANSA).