More stories

  • in

    Sì al rinvio della riforma Cartabia. L'Anm: “Il governo ci ha ascoltato”

    C’è anche il rinvio al 30 dicembre dell’attuazione della riforma Cartabia tra le misure decise dal governo con il dl approvato dal Consiglio dei ministri. La data del 30 dicembre scelta per il rinvio dell’applicazione della riforma Cartabia sulla giustizia penale consente di rispettare gli impegni assunti con la Ue. Il Pnrr prevede che la riforma debba essere applicata entro la fine dell’anno, scadenza a cui è legata l’erogazione dei fondi.
    Ed è una risposta alle sollecitazioni che erano giunte dai 26 Procuratori generali con una lettera al ministro Nordio.

    Agenzia ANSA

    Lo sostiene l’Unione delle Camere penali in un lungo documento della giunta, evidenziando che c’è un” difetto assoluto di ogni plausibile ragione di urgenza” (ANSA)

    “Il Ministro della Giustizia e l’intero Governo hanno fortunatamente dato ascolto alle indicazioni della magistratura associata” sull’ “opportunità di una disciplina transitoria per importanti settori della recente riforma del processo penale”. Il rinvio dell’entrata in vigore “si pone infatti come passaggio necessario alla definizione della disciplina transitoria e – questione di non minore rilievo – al riassetto organizzativo degli uffici giudiziari. È quanto dichiara in una nota il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia.  

  • in

    Chi è Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura

    Vittorio Sgarbi. Sottosegretario alla Cultura, carica che aveva già ricoperto tra il 2001 e il 2002 quando l’incarico gli venne revocato dal Consiglio dei ministri a causa delle tensioni con l’allora ministro Giuliano Urbani sul tema dell’alienabilità dei beni culturali. Storico dell’arte, impegnato politicamente da sempre, è stato candidato a Bologna in questa ultima tornata elettorale per il centrodestra contro Pierferdinando Casini ma non è stato eletto.
    Deputato per Forza Italia in quattro legislature (1994-1996-2001 e 2018), ma nel 1992 era già stato alla Camera con le liste del Partito Liberale, ha aderito a vari schieramenti (dal Pci al Partito Socialista, Lista Pannella-Sgarbi, da Rinascimento a Noi moderati). Dopo la sconfitta elettorale era candidato nelle indiscrezioni a ministro della Cultura e lui stesso si era offerto: “Essendo fuori dal Parlamento sono un tecnico e sono un competente quindi sono disponibile a fare il ministro dei Beni Culturali”, aveva detto. Spiegando che avrebbe voluto il dicastero diviso in due: “Sono talmente modesto che non voglio la cultura, mi basta il patrimonio”. E’ nato l’8 maggio 1952 a Ferrara dai farmacisti Rina Cavallini e Giuseppe Sgarbi, che ultranoventenne si scoprì scrittore di successo, mentre la sorella Elisabetta è l’attuale direttrice generale ed editoriale della casa editrice La Nave di Teseo.
    Laureato in lettere e filosofia, si è specializzato in storia dell’arte diventando uno dei critici italiani più attivi.
    Scrittore, opinionista sempre mosso da un piglio militante e polemico, ha collaborato con vari giornali ed è attualmente editorialista de Il Giornale, scrive su Panorama e Io Donna.
    Personaggio televisivo di grande popolarità, deve la sua prima affermazione alle numerose partecipazioni al Maurizio Costanzo Show. Ma ha condotto anche programmi televisivi suoi come Sgarbi quotidiani su Canale 5 (1992-1999) partecipando, tra le tante cose, anche alla giuria del reality show La pupa e il secchione su Italia 1. Nel 2011 è stato incaricato dal ministero per i Beni e le attività culturali quale curatore del Padiglione Italia e dei padiglioni regionali per la 54ª Biennale di Venezia. Dal 2018 ricopre la carica di sindaco del comune di Sutri (VT) e dal 2022 è anche assessore alla Bellezza del comune di Viterbo. E’ autore di numerosi cataloghi e monografie e libri di critica e storia dell’arte e curatore di numerosi eventi artistici.
    Celibe, ha riconosciuto due figli.   

  • in

    Isabella Rauti sottosegretaria dopo una vita in politica

    Una vita nella politica per Isabella Rauti, nominata oggi dal Consiglio dei ministri nuovo sottosegretario alla Difesa. Eletta alle politiche del 25 settembre al Senato della Repubblica nelle file di Fratelli d’Italia, la parlamentare riveste al momento anche il ruolo di vicepresidente vicario del gruppo a Palazzo Madama. Il su excursus politico è di lunga data, anche per ragioni strettamente familiari, visto che è la figlia dell’ex segretario del Movimento Sociale Italiano, Pino Rauti, nonché ex moglie dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Sessant’anni, la nuova vice del titolare alla Difesa Guido Crosetto, si è diplomata al liceo classico e ha poi conseguito due lauree, una in materie letterarie e un’altra in pedagogia, conseguendo successivamente il dottorato di ricerca in pedagogia presso l’Università degli Studi Roma Tre.
     La passione per la politica per Isabella Rauti è scoccata in giovane età, militando sin da giovanissima nelle organizzazioni di destra, prima con l’adesione al Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, poi, al suo scioglimento, nel 1995, nel movimento Fiamma Tricolore.
    Sempre per Fiamma Tricolore Rauti si è candidata a sindaco di Roma nel 2001, arrivando però sesta al primo turno senza quindi entrare in consiglio comunale. Nel 2004 l’ingresso in Alleanza Nazionale e nel 2009 l’approdo nello schieramento del Popolo della Libertà. Più fortunate le elezioni regionali nel Lazio del 2010, dove è stata eletta consigliere regionale nel listino bloccato del candidato presidente Renata Polverini. Nel novembre del 2013 dopo la sospensione delle attività del Popolo della Libertà ha dato vita al movimento di destra Prima l’Italia. Poi nel 2014 l’adesione a Fratelli d’Italia. E oggi la sua nomina a sottosegretario alla Difesa nel governo presieduto da Giorgia Meloni. 

  • in

    Sindaco Kiev, riattivata parte rete idrica, 40% senz'acqua

    (ANSA) – ROMA, 31 OTT – Il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko,
    ha reso noto che parte della rete idrica della capitale ucraina
    è stata ripristinata, in particolare nei quartieri sulla riva
    sinistra del Dnepr: i residenti senz’acqua sono così passati
    dall’80 al 40%. I tecnici “stanno lavorando per stabilizzare il
    funzionamento delle stazioni idriche il prima possibile.   
    Stamattina, a causa dei danni a un impianto energetico vicino a
    Kiev, l’80% dei consumatori della capitale era senza
    approvvigionamento idrico e 350.000 appartamenti senza
    elettricità. Adesso, il 40% dei consumatori è ancora senz’acqua”
    mentre sono “270.000 gli appartamenti senza elettricità” ha
    scritto su Telegram. (ANSA).   

  • in

    Marcello Gemmato, un farmacista sottosegretario alla Salute

    Marcello Gemmato, farmacista e responsabile sanità di Fratelli d’Italia, è il nuovo sottosegretario alla Salute. Nato a Bari il 21 dicembre 1972, è specializzato in farmacia ospedaliera. Inizia la sua militanza politica da giovane seguendo le orme del padre nel Movimento Sociale Italiano, nel 2012 sceglie di seguire il progetto di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. E’ stato eletto parlamentare nel 2018 nella circoscrizione Puglia nella lista di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni.Ha ricoperto il ruolo di segretario della Commissione Affari sociali. E’ stato rieletto deputato in questa nuova tornata elettorale. In una recente intervista a La Repubblica, Gemmato si è detto contrario al Green Pass perchè “non è una misura sanitaria, non parte da principi scientifici”. Rispetto ai vaccini, ha invece spiegato come “la strategia vaccinale dovrebbe mettere in sicurezza gli anziani e chi ha problemi di salute, vaccinare i bambini di 6 anni non ha avuto senso”. E’ poi dell’idea di “non mettere più obblighi al personale sanitario”. Obbligo che il Consiglio dei ministri odierno ha decisio di far decadere da domani primo novembre. Le mascherine, ha spiegato, “sono utili, bisogna valutare la circolazione e decidere se consigliarle e dove”.Intervenendo poche settimane fa al 79/mo Congresso nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale a Villasimius in Sardegna, Gemmato ha poi sottolineato che le case di comunità, previste nel Pnrr, “non sono la soluzione per rafforzare la sanità territoriale”. “Esistono i medici di medicina generale e farmacie che sono sul campo e più prossimi al cittadino – ha spiegato – bisogna avere un approccio pragmatico. Non farlo e commettere tale errore dopo la pandemia significa non aver capito nulla. Se potremo intervenire sul Pnrr terremo presenti due cose: costante dialogo con le associazioni dei professionisti e, in un Pnrr a misura dei cittadini bisogna partire non dalla strutture ma dai professionisti”. Gemmato e Fratelli d’Italia, in Aula alla Camera si sono poi espressi a favore dell’istituzione di una Commissione parlamentare di Inchiesta sull’uso dell’amianto e della sua bonifica.

  • in

    Fuan contro schwa a Torino, basta orrori grammaticali

    (ANSA) – TORINO, 31 OTT – Protesta stamattina a Torino contro
    l’utilizzo del segno fonetico schwa nei “documenti ufficiali di
    scuole superiori e università” da parte di una ventina di
    militanti di Azione Studentesca Torino e Fuan-Azione
    Universitaria. Si sono ritrovati nel capoluogo piemontese, in
    piazza Carlo Alberto davanti alla biblioteca nazionale. Una
    manifestazione che segue a distanza di una ventina di giorni
    un’altra azione di azioni studentesche di destra, quando una
    serie di adesivi erano comparsi in alcune sedi dell’ateneo nel
    capoluogo piemontese, raffiguranti una schwa arcobaleno sbarrata
    e la scritta “Tieni pulita la tua università”.   
    “Abbiamo deciso di protestare – dicono oggi da Azione
    Studentesca – contro le storpiature ideologiche della lingua
    italiana a cui sempre più spesso assistiamo nelle nostre scuole,
    persino nei documenti ufficiali. L’educazione è una cosa seria e
    va tenuta libera da ridicole strumentazioni portate avanti in
    nome di una falsa inclusività”. Durante la manifestazione è
    stato esposto lo striscione ‘Halloween (con al posto delle ‘e’
    la schwa), basta orrori grammaticali’. “Come rappresentanti
    degli studenti abbiamo voluto prendere nuovamente una netta
    posizione contro l’utilizzo della schwa in università dopo le
    inaccettabili dichiarazioni del rettore e di UniTo. L’università
    è la culla della cultura di una nazione e non dovrebbe cedere ad
    assurde pressioni ideologiche prive di senso”, affermano dal
    Fuan-Azione Universitaria. (ANSA).   

  • in

    Mattarella: auguri a Lula, insieme per pace e sicurezza

    “I migliori auguri di successo nell’assolvimento dell’alto incarico affidatole dal popolo brasiliano. I nostri Paesi condividono un’antica e forte amicizia”. “Su queste solide fondamenta Brasilia e Roma sapranno sviluppare ulteriormente i rapporti bilaterali, estendendoli a tutti gli ambiti di comune interesse, e operare d’intesa per contribuire alla soluzione delle numerose sfide – anche alla pace e alla sicurezza – del momento attuale”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio a Luiz Inácio Lula da Silva. 
    “Nell’apprendere la notizia della sua elezione desidero farle giungere le più sincere felicitazioni della Repubblica Italiana e i migliori auguri di successo. “I nostri Paesi condividono un’antica e forte amicizia, radicata anche nel tessuto sociale grazie alla presenza in Brasile di una grande e ben integrata comunità di cittadini di origine italiana”, scrive Mattarella. Che conclude: “Voglia accogliere i miei più cordiali auguri per il benessere della Sua persona e la prosperità dell’amico popolo brasiliano”.

  • in

    Penalisti, dl su giustizia è incostituzionale

     Il dl sulla giustizia ha ” evidenti e gravi profili di incostituzionalita’ e, quanto ai supposti motivi di urgenza, di evidente illegittimita’”. Lo sostiene l’Unione delle Camere penali in un lungo documento della giunta, evidenziando che c’è un” difetto assoluto di ogni plausibile ragione di urgenza”. “Sull’articolo 4bis dell’ordinamento penitenziario, il d.l. propone- scrivono- un inammissibile peggioramento -rispetto a quello gia’ oggetto della valutazione di incostituzionalita’ della Consulta- del quadro normativo in tema di ostativita’ ed accesso alle misure alternative alla detenzione” .
    Sul rinvio della entrata in vigore della legge Cartabia, le “addotte (seppure del tutto genericamente) difficoltà di ordine strutturale e logistico degli uffici giudiziari a darne immediata esecuzione, certamente non possono riguardare tutta la parte della riforma dedicata al sistema sanzionatorio e della esecuzione penale.” affermano i penalisti . “Non si comprende quali difficoltà dovrebbero incontrarsi ,a titolo di esempio, per l’ampliamento del catalogo dei reati perseguibili solo a querela, o per l’attuazione delle modifiche in tema di misure alternative alla detenzione, o per l’affidamento al giudice di merito della facoltà di irrogare direttamente con la sentenza pene alternative al carcere. La pretestuosa estensione anche a questa importante parte della riforma di esigenze di natura organizzativa, qui del tutto irrilevanti, autorizza la convinzione che detto ingiustificato rinvio preluda ad una riscrittura di questa parte della riforma, attesa la sua evidente incompatibilità con la fosca narrazione identitaria del ‘buttare la chiave’ che, all’evidenza, vuole ispirare i primi passi del nuovo governo in tema di giustizia penale”. “Dubbi non meno fondati solleva la pretesa sussistenza di ragioni di urgenza quanto alla parte del decreto relativo all’art. 4 bis dell’ordinamento penitenziario. E’ trascorso oltre un anno e mezzo dalla ordinanza della Corte Costituzionale che sospendeva il proprio dichiarato giudizio di incostituzionalità dell’attuale regime normativo (automatica preclusione normativa della possibilità di fruizione di misure alternative alla detenzione per i reati c.d. “ostativi”), per consentire al Parlamento di adottare le necessarie misure di coordinamento . Il Parlamento è stato inadempiente, ed ora la mera pendenza della udienza fissata dalla Corte per il prossimo 8 novembre non può certo tramutarsi in una ragione di urgenza, trattandosi di un esito chiaro e noto sin dalla pronuncia della ordinanza,” Quanto al merito , i penalisti ribadiscono la convinzione già espressa ieri che il governo introducendo paletti peggiorativi ai principi sanciti dalla Corte costituzionale in materia di ergastolo e reati ostativi all’accesso alle misure alternative alla detenzione, dà luogo a un “gravissimo conflitto tra il legislatore ed il giudice delle leggi, un vero atto di ribellione del primo verso il secondo, in spregio degli assetti istituzionali e costituzionali che regolano quel rapporto”. E parlano di “una inammissibile manipolazione informativa verso la pubblica opinione”, visto che le misure adottate vengono indicate “come riferibili in via esclusiva all’ergastolo ostativo ed ai reati di mafia”, mentre “le misure peggiorative introdotte riguardano tutti i reati ostativi, a cominciare dai reati contro la pubblica amministrazione”.