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    Due piazze per la pace, Terzo Polo a Milano e Pd-M5s a Roma

    Una pace, due piazze. Perché a Milano, nella manifestazione convocata dal leader del Terzo Polo Carlo Calenda, si riuniranno i non equidistanti, quelli che non vogliono la fine del conflitto ad ogni costo e che, ci tengono a sottolineare, non coniugano la pace con la resa dell’Ucraina. A Roma invece il mondo del pacifismo avrà meno distinguo e più voci. L’associazionismo laico e cattolico, Acli e Arci, i sindacati, la Rete per il Disarmo, con le adesioni di Pd, M5s e l’Alleanza Verdi Sinistra Italia, sfileranno in corteo nella capitale per chiedere un “cessate il fuoco immediato” e un negoziato internazionale: sono attesi in 50mila, ma gli organizzatori sperano 100mila. L’appuntamento è per le 14: il corteo Europe For Peace, appoggiato anche da Anpi, Comunità di Sant’Egidio, Libera, Emergency, partirà da piazza della Repubblica e arriverà in piazza San Giovanni. I manifestanti attraverseranno via Terme di Diocleziano, via Cavour, piazza Esquilino, via Merulana per poi arrivare in piazza di Porta di San Giovanni dove, in apertura, verrà letta la piattaforma dell’iniziativa. Pacifisti si, ma fermi “nel condannare l’aggressore e nel sostegno alla resistenza ucraina”, verrà detto nel messaggio ai manifestanti, nella consapevolezza però che “la guerra va fermata subito: Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato”.
    Dal palco verrà letta anche una lettera del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei. E il Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ha voluto infatti ricordare come “tutte le iniziative per la pace sono buone, l’importante è che le facciamo insieme e l’importante è che non si strumentalizzino per altri scopi”. Al corteo romano parteciperanno anche leader di partito. Per il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte “la manifestazione per la pace segna un ritorno in campo della società. In questa guerra l’Unione Europea è non pervenuta e rischia di perdere la sua leadership” mentre il Pd, al corteo presente con il segretario Enrico Letta, annuncia che sarà non solo a Roma “ma in ogni manifestazione che si mobilita in solidarietà con il popolo ucraino, il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe di Putin. Senza mettere bandierine di partito su questa o quella piazza”. Per Alleanza Verdi-Sinistra Italiana ci saranno Nicola Fratoianni e Angolo Bonelli: “Ci saremo, come abbiamo sempre fatto e sempre faremo per le ragioni della pace, per assicurare un futuro alle generazioni che verranno”. A Milano il raduno è fissato per le 16 all’Arco della Pace. Calenda giura che non sarà un palco ‘di partito’ ma le adesioni disegnano una geografia, questa si politica, che appare alternativa al centrosinistra. Oltre a numerose associazioni e a parlamentari ed esponenti di Azione e Iv, tra cui il leader Matteo Renzi, ci sarà il senatore Pierferdinando Casini, eletto col Pd, e Marco Cappato, esponente dei Radicali. A manifestare anche “pezzi” dei dem come il senatore Carlo Cottarelli, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e anche Letizia Moratti, fresca del divorzio dalla giunta lombarda di centrodestra. “Sarà un palco non partitico – ribadisce Calenda -. Il fatto che venga la Moratti non significa che ci sia vicinanza verso nessun partito, è un palco per l’Ucraina”.

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    Commissario Ue al Bilancio in visita privata a Torino

    (ANSA) – TORINO, 04 NOV – Il commissario europeo al Bilancio,
    l’austriaco Johannes Hahn, è stato oggi in visita privata a
    Torino. Lo hanno accolto il presidente della Regione Piemonte
    Alberto Cirio, il sindaco Stefano Lo Russo e il prefetto
    Raffaele Ruberto. Il commissario Hahn era già stato altre volte
    ma mai a Torino. Ha visitato la sala che ha ospitato il primo
    Senato italiano, il Museo Egizio, la Cappella della Sindone,
    l’Armeria e Palazzo Reale e la Factory 1895 di Lavazza a
    Settimo. Nella visita è stato accompagnato da una guida di
    Turismo Torino. (ANSA).   

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    4 novembre, Mattarella: pace è valore da coltivare e preservare

    La cerimonia per la festa delle Forze armate si è chiusa con l’inno di Mameli. Poi accompagnato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato piazza Venezia in macchina, per raggiungere Bari dove continueranno le celebrazioni della giornata dell’Unità nazionale e la festa delle Forze Armate.In precedenza, dopo l’inno di Mameli, il presidente della Repubblica aveva ricevuto dai corazzieri la corona d’alloro e sotto le note della Leggenda del Piave era salito a deporla davanti al sacello del Milite ignoto, all’Altare della patria. Presenti alla cerimonia la premier Meloni e i presidenti di Senato e Camera La Russa e Fontana, e il ministro della Difesa Crosetto.”Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Crosetto.
    “La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale”. Scrive il presidente della Repubblica.”E’ un momento che unisce e un momento che ci unisce a tutte le persone che per difenderci e per la nostra credibilità, si sono sacrificate”. Così la premier Giorgia Meloni parlando ai cronisti del valore della festa delle Forze armate al termine della cerimonia.”Oggi si conclude fisicamente un viaggio, ma quello che deve proseguire è il viaggio ideale, che ci ricorda il sacrificio che hanno fatto molti uomini e ci deve impegnare nei nostri sforzi quotidiani nel servirlo come hanno fatto queste persone, anche ignoti, persone su cui si fonda la nostra democrazia e libertà. Non c’è onore più grande di servire un Paese”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla cerimonia alla stazione Termini che ricorda l’anniversario dell’arrivo a Roma, nel 1921, del treno partito da Aquileia su cui era posta la salma del Milite Ignoto.

    Il capo dello Stato al Sacrario militare dei Caduti di Oltremare di Bari – “Ci siamo abituati alla pace. L’Europa unita è stata per 70 anni l’antidoto più forte a egoismi e nazionalismi. Diverse generazioni sono nate e cresciute in un Continente che sembrava aver cancellato non soltanto la parola guerra ma talvolta persino la sua memoria. Poi improvvisamente la guerra – la tragedia della guerra – è riapparsa nel nostro Continente. E’ accaduto a causa della sciagurata e inaccettabile aggressione che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina e il suo popolo. Dalla fine di febbraio si combatte, si muore nel cuore d’ Europa”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando a Bari in occasione del 4 novembre.”I punti fermi della nostra bussola restano la vocazione europeista e il solido legame transatlantico. Quanto sta accadendo nella nostra Europa parla alla responsabilità degli uomini delle istituzioni. Ci dice che la pace si costruisce ogni giorno. Prima di tutto nella coscienza delle nuove generazioni, nel cuore di quel popolo che si sente europeo, accomunato dalla medesima concezione di libertà, di diritti, che ripudia l’idea stessa di guerra. Come dice la nostra Costituzione, che indica anche la via e gli strumenti che rendano concretamente possibile questa scelta”.

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    Ucraina: Mattarella, pace è valore da coltivare e preservare

    “La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Crosetto in occasione del giorno dell’Unità nazionale della festa delle forze armate.    

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    4 novembre: Crosetto, Milite Ignoto esempio per Paese

     “Oggi si conclude fisicamente un viaggio, ma quello che deve proseguire è il viaggio ideale, che ci ricorda il sacrificio che hanno fatto molti uomini e ci deve impegnare nei nostri sforzi quotidiani nel servirlo come hanno fatto queste persone, anche ignoti, persone su cui si fonda la nostra democrazia e libertà. Non c’è onore più grande di servire un Paese”.    Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla cerimonia alla stazione Termini che ricorda l’anniversario dell’arrivo a Roma, nel 1921, del treno partito da Aquileia su cui era posta la salma del Milite Ignoto.    

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    Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate

    Alle ore 9.00, in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parteciperà alla cerimonia di deposizione di una corona da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella sulla tomba del Milite Ignoto. Partecipano anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

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    Rave: decreto presentato al Senato, al via iter parlamentare

    Prende il via, ufficialmente al Senato, l’iter parlamentare del primo decreto del governo Meloni che contiene, tra l’altro, le misure anti rave illegali. Come ha riferito in Aula la vicepresidente Mariolina Castellone il decreto è stato presentato il 31 ottobre scorso – data in cui è stato varato – dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Il provvedimento non è stato assegnato ad alcuna commissione, non essendosi ancora costituite (la loro prima convocazione è prevista il 9 novembre alle 10.30 e poi alle 12, per eleggere gli uffici di presidenza).
    “Togliere di mezzo questo obbrobrio giuridico è solo un fatto di buon senso e del resto, come dimostrato a Modena, è già possibile intervenire. Per questo presenteremo al dl aiuti ter un subemendamento che abroga la norma sui rave party così da eliminarla il prima possibile, chiedendo la sottoscrizione a tutti i gruppi parlamentari”. Lo annuncia Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera che sottolinea: “Dubbi, ripensamenti, propositi di riscrittura anche profonda del testo nell’esame parlamentare della norma anti rave attraversano la maggioranza e da giorni esponenti del governo e dei partiti che lo sostengono”, dice tra l’altro.

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    Dl aiuti ter: salta sospensione multe per non vaccinati

    Il governo ha depositato il proprio pacchetto di emendamenti al dl aiuti ter in discussione in commissione speciale alla Camera. Si tratta di 4 proposte di modifica che vanno dalle accise sul carburante ai mutui per la casa per i giovani under 36. Nel pacchetto non è incluso l’emendamento annunciato dal governo riguardante il congelamento delle multe per chi non è in regola con gli adempimenti vaccinali. Sulla proposta di modifica c’era stato, nei giorni scorsi, l’ok del Mef ma – secondo quanto viene riferito da fonti parlamentari – non è escluso che il tema sia trattato in un provvedimento successivo che riguardi tutta la materia.