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    Papa: evitare ogni escalation, ora cessate il fuoco

     La notizia della caduta di missili in territorio polacco, quindi in area Nato, angoscia papa Francesco, che chiede lo stop a “ogni possibile escalation” nel conflitto ucraino e il rapido ricorso ad una tregua. “Ho appreso con dolore e con preoccupazione la notizia di un nuovo e ancora più forte attacco missilistico sull’Ucraina che ha causato morti e danni a molte infrastrutture civili”, dice il Pontefice al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro.    “Preghiamo affinché il Signore converta i cuori di chi ancora punta sulla guerra e faccia prevalere per la martoriata Ucraina il desiderio di pace, per evitare ogni escalation e aprire la strada al cessate-il-fuoco e al dialogo”, aggiunge.    Nel saluto ai pellegrini italiani, Francesco ribadisce che “la nostra incessante preghiera è anche per la martoriata Ucraina: il Signore dia agli ucraini consolazione, fortezza in questa prova e dia speranza di pace. Possiamo pregare per l’Ucraina, dicendo: ‘Affrettati Signore'”. E in quello ai fedeli polacchi, saluta “i membri della Fondazione Soar e gli artisti della Polonia, dell’Ucraina, di Israele e di altri Paesi, partecipanti al Festival dei Salmi di Davide, venuti a Roma per presentare il concerto ‘Salmi di pace e di misericordia’”.    L’iniziativa è promossa per sostenere l’Ospedale nazionale dei bambini di Kiev. “Auguro che quest’evento artistico e spirituale favorisca propositi e progetti di fratellanza e di concordia”, sottolinea Bergoglio.    Ma a conclusione dell’incontro settimanale con i fedeli, il Papa riceve anche un dono: una bandiera ucraina con le firme di bambini che hanno scritto parole di pace per il loro popolo e parole di gratitudine a Francesco, che la pace l’ha invocata anche stamane in Piazza San Pietro. Sul simbolico pezzo di stoffa giallo e azzurro ci sono i 19 nomi e cognomi dei bambini e delle loro mamme, in fuga dall’inferno dei missili sparati sull’Ucraina, che hanno trovato accoglienza nella Casa per ritiri spirituali a Lipinki, nella diocesi polacca di Rzeszow.    La “bandiera dei bambini”, riferisce l’Osservatore Romano, è stata consegnata al Pontefice da don Rafal Brej, direttore del Centro di Lipinki.     

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    Morta ebrea nascosta e salvata ad Assisi con la famiglia

    (ANSA) – ASSISI (PERUGIA), 16 NOV – E’ morta Mirjam Viterbi
    Ben Horin, ebrea nascosta e salvata con la sua famiglia ad
    Assisi negli anni 1943-1944. Lo ha annunciato il vescovo
    monsignor Domenico Sorrentino. “Siamo davvero tristi per la
    scomparsa di Mirjam, un’amica personale e di Assisi, una donna
    speciale, molto preparata e, seppur lontana, sempre legata a
    questa città” ha spiegato in una nota.   
    “Ricordo con tanta nostalgia – ha detto il presule – il nostro
    incontro a casa sua a Gerusalemme nel 2019 quando mi fece vedere
    il suo quadernetto verde, il romanzo ‘Gli abitanti del
    castelletto’ che aveva scritto mentre era nascosta qui e che poi
    abbiamo pubblicato perché, attraverso un racconto di fantasia,
    fa comprendere quel grande abbraccio che Mirjam diceva di aver
    ricevuto in Assisi in quegli anni di persecuzione. Per me era
    diventata un’amica personale con la quale mi piaceva scambiare
    lunghe conversazioni telefoniche, seppur difficili visto il suo
    precario stato di salute. Ammiravo molto il senso della verità
    che la contraddistingueva fino ai minimi dettagli e insieme la
    ricerca sempre profonda del senso della vita nel dialogo tra
    ebraismo e cristianesimo con tanta ammirazione per Francesco
    d’Assisi. La sua scomparsa è davvero una perdita grande, la
    affidiamo nella preghiera all’abbraccio di Dio”.   
    Marina Rosati, responsabile del Museo della Memoria, Assisi
    1943-1944 dove si racconta anche la storia della famiglia
    Viterbi, ha sottolineato che “con Mirjam se ne va probabilmente
    l’ultima ebrea salvata in Assisi”. “È un grande dolore personale
    la sua scomparsa – ha aggiunto – perché dal 2008, quando Mirjam
    venne in Assisi con il marito Nathan Ben Horin per presentare il
    suo libro ‘Con gli occhi di allora’, non abbiamo smesso di
    sentirci. Ricordo il desiderio di Mirjam di tornare ancora una
    volta qui. Purtroppo la malattia glielo ha impedito, ma noi
    ricorderemo sempre questa donna straordinaria, testimone di
    quella luce che da Assisi brillò nel buio della Shoah”. (ANSA).   

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    Meloni con alleati Nato e Ue per valutare passi

    (ANSA) – ROMA, 16 NOV – Il presidente del Consiglio Giorgia
    Meloni, in Indonesia per il G20, si sta riunendo in queste ore
    con gli Alleati Nato ed europei per verificare quanto accaduto e
    valutare i prossimi passi. Si tratta, in ogni caso, spiega una
    nota di Palazzo Chigi, di un’ulteriore conferma della gravità e
    delle conseguenze della ingiustificata aggressione russa nei
    confronti dell’Ucraina. Meloni “manifesta fortissima apprensione
    e preoccupazione per quanto accaduto in Polonia”,riferisce
    Palazzo Chigi, ed “esprime solidarietà al Governo e al popolo
    polacco”, espressa anche in una telefonata al presidente del
    Consiglio polacco Mateusz Morawiecki. Ieri la premier per un’ora
    a colloquio con Biden per ribadire la solidità dell’Alleanza
    atlantica, poi un incontro con il turco Erdogan su terrorismo e
    migranti (ANSA).   

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    In Polonia c'è una task force Italia a difesa spazio aereo Nato

    L’Aeronautica militare italiana è presente in Polonia con una task force di quattro caccia Eurofighter a difesa dello spazio aereo Nato, con base a Malbork, dove si trovano cento militari italiani. Al confine con l’enclave russa di Kaliningrad incuneata nell’Europa, la task force ‘White Eagle’ dell’Aeronautica militare negli ultimi 4 mesi, dall’inizio della missione che terminerà il 31 dicembre, ha intercettato e sorvegliato 24 velivoli russi, tra caccia Sukhoi e aerei da trasporto Ilyushin.    Proprio ieri era stato effettuato il ventesimo scramble per gli Eurofighter della task force, che ha sede nell’aeroporto Krolewo di Malbork, una base che dista 30 miglia da Kaliningrad, 155 miglia dalla Bielorussia e 230 miglia dall’Ucraina. (ANSA).   

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    'Confisca per le navi delle Ong' L'ipotesi al vertice Piantedosi-maggioranza

    Applicare alle ong una sanzione amministrativa, che consentirebbe anche la confisca delle navi, da preferirsi alle sanzioni penali che in passato non sembrano aver dato effetti. Questa, a quanto si apprende, la misura che sta valutando il Viminale in vista di nuovi provvedimenti, come emerso durante l’incontro sulla gestione dei migranti fra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e i capigruppo di FdI, Lega, Forza Italia e Noi moderati. Una riunione, spiegano fonti di maggioranza, utile anche a “compattare” i quattro partiti alla vigilia della informativa del ministro al Parlamento.Sono stati gli stessi capigruppo di maggioranza, a quanto si apprende, a chiedere a Piantedosi un confronto, occasione per ricostruire gli eventi degli ultimi giorni, alla vigilia dell’informativa urgente del ministro al Parlamento.
    I capigruppo, spiega chi ha partecipato alla riunione, hanno anche chiesto al ministro di sottolineare le prospettive sul fronte della gestione europea dei flussi migratori, nonché sulla possibilità di una sorta di piano Marshall per l’Africa.

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    Nuova partnership tra ANSA e l'agenzia olandese ANP

    L’agenzia di informazione olandese ANP e ANSA hanno firmato un importante accordo di collaborazione che prevede la disponibilità e lo scambio di contenuti da poter utilizzare sulle rispettive piattaforme informative. Si arricchisce così per gli abbonati e i clienti delle due agenzie l’offerta di servizi di informazione internazionale: l’accordo si articola infatti nella possibilità per i partner di utilizzare i rispettivi servizi informativi per uso editoriale e di sviluppare offerte commerciali congiunte a supporto della comunicazione di istituzioni e aziende dei rispettivi Paesi.    Martijn Bennis, ceo di ANP, accoglie con soddisfazione la collaborazione con l’ANSA. “Le agenzie di stampa non sono in concorrenza tra loro. La cooperazione offre quindi enormi opportunità, e lo scambio di contenuti è una di queste. Sono grato all’ANSA per aver organizzato questo accordo di collaborazione, non solo con ANP ma con molte altre agenzie”.    Per l’amministratore delegato di ANSA Stefano De Alessandri, “questa partnership costituisce un ulteriore tassello nella nostra strategia di networking internazionale, che vede nell’Europa un’area di naturale priorità. L’accordo con ANP ci garantirà l’accesso ad un importante flusso informativo e – allo stesso tempo – costituirà un importante passo avanti per lo sviluppo di progetti commerciali a sostegno della comunicazione dei rispettivi clienti nei due Paesi”.   

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    Leader con abiti tradizionali indonesiani, Meloni unica premier

    L’arrivo dei leader al Garuda Wisnu Kencana di Bali, uno dei principali siti d’importanza culturale dell’Indonesia dove sono stati allestiti i tavoli per la cena di gala, è a dir poco scenografico. Gli ospiti – 4 donne su 41 partecipanti al vertice, Giorgia Meloni unica premier – si sono presentati con gli abiti tradizionali indonesiani: camicia sgargiante per gli uomini e scialle per le donne. Tutti tranne Biden, che ha declinato l’invito per non meglio precisati ‘impegni’. Comunque l’ennesima scelta azzeccata del presidente Widodo: addio per una notte ai completi e le cravatte (un sollievo dal caldo) e largo al mistero dell’Oriente. Il G20 d’altra parte ormai sta diventando anche questo: mescolanza. Ponti fra il mondo che fu (a trazione euroatlantica) e quello che verrà (lo è già?). 
    Ma si diceva della maestria della presidenza indonesiana, che si è trovata a dover gestire senz’altro il G20 più difficile della sua storia.
    Ecco, il gossip pre vertice indicava non pochi mal di pancia da parte di alcuni per il fatto di dover sfilare accanto a Lavrov nella tradizionale foto di famiglia. E qui scatta il giallo. “Non vogliamo rendere la vita difficile ai nostri ospiti, mi coordinerò con i partner del G7”, aveva detto in apertura di vertice il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Ora, di norma lo scatto avviene prima dell’inizio dei lavori. A Bali, invece, niente. La presidenza non ha voluto “né confermare né smentire” che la foto fosse stata definitivamente cancellata. Poi il dubbio. Lavrov è partito al termine della prima giornata di lavori: vuoi vedere che lo scatto di gruppo spunterà alla fine del summit?.   

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    G20: Giorgetti vede Georgieva, focus su strategie anti-crisi

    Cordiale e intenso colloquio tra il ministro Giancarlo Giorgetti e il direttore del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva. Al centro del colloquio che si svolto a Bali a margine dei lavori G20, secondo quanto si apprende, la situazione economica e le prospettive per uscire dalla crisi.
    Georgieva ha espresso apprezzamento per il sostegno italiano alle iniziative del Fmi a favore dei paesi con redditi bassi e medi. L’incontro è stato anche occasione per instaurare una collaborazione concreta tra lo staff del ministero e quello del Fondo.