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    Cop27: Macron sostiene idea Lula, conferenza 2025 in Amazzonia

       Il presidente francese, Emmanuel Macron, appoggia “con convinzione” la proposta del presidente eletto brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, di organizzare la conferenza dell’Onu sul clima nel 2025 in Amazzonia. “Mi piacerebbe molto organizzare una Cop in Amazzonia, quindi appoggio pienamente l’iniziativa del presidente Lula”, ha detto da Bangkok dove sta partecipando al forum della cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec). 
       Ieri, Lula aveva annunciato alla Cop27 di Sharm el Sheik che il suo Paese è candidato a ospitare la Cop30 nel 2025 in Amazzonia.”Siamo venuti alla Cop27 per parlare con il segretario generale delle Nazioni Unite e chiedergli che il summit del 2025 si svolga in Brasile e in particolare in Amazzonia, nello Stato di Amazonas o nello Stato di Parà”, ha detto.
       “Mi sembra molto importante che sia fatto in Amazzonia, che le persone che difendono il clima conoscano l’Amazzonia”, haaggiunto nel suo primo discorso alla conferenza Onu’evento in Egitto, durante un evento con i governatori degli Stati amazzonici. (ANSA).   

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    Manovra, Giorgetti: 'Dobbiamo fare presto, lunedì in Cdm'

     “L’impegno che ci siamo presi è di convocare un consiglio dei ministri lunedì” per approvare la manovra. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti interpellato a margine del G20. “Dobbiamo fare presto”, ha aggiunto. 
    “Bisogna razionalizzare il credito d’imposta. Serve un alert sul fatto che la cessione dei crediti non è scontata. Salvo il pregresso, lo Stato non può continuare a garantire il ritmo del credito d’imposta attuale. Bisogna capire se da parte del sistema bancario arrivi una opportuna proposta” ha aggiunto Giorgetti.

    Agenzia ANSA

    “Noi ci aspettiamo che vengano mantenuti gli impegni sull’attenzione importante sulla finanza pubblica e sull’energia ma principalmente un intervento forte sul cuneo fiscale”. (ANSA)

       

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    G20, Meloni: 'Mia figlia a Bali? Ho il diritto di fare la madre come ritengo'

    “Ho il diritto di fare la madre come ritengo e ho diritto di fare tutto quello che posso per questa Nazione senza per questo privare Ginevra di una madre”. Chiuso il G20 a Bali, Giorgia Meloni interviene con un post dai toni polemici nel dibattito sui giornali e sui social in merito alla presenza di sua figlia Ginevra di 6 anni al summit in Indonesia. La presenza della piccola (che aveva fatto il suo debutto il giorno del giuramento del governo al Quirinale) è stata argomento di discussione in questi giorni tanto che la premier, terminati gli incontri ufficiali, ha deciso di dire la sua: “Mentre torno a casa dalla due giorni di lavoro incessante per rappresentare al meglio l’Italia al G20 di Bali, mi imbatto in un incredibile dibattito sul fatto che sia stato giusto o meno portare mia figlia con me mentre andavo via per quattro giorni – scrive sulla sua pagina Facebook – La domanda che ho da fare agli animatori di questa appassionante discussione è: quindi ritenete che come debba crescere mia figlia sia materia che vi riguarda? Perché vi do una notizia: non lo è”. Parole che sembrano suonare come una risposta a distanza ad un commento apparso ieri sul quotidiano la Stampa firmato da Assia Neumann Dayan dal titolo “Se mamma Giorgia va a Bali con Ginevra”. In un passaggio del pezzo la Neumann scrive: “Le operaie non si portano le figlie in fabbrica, chissà come mai (…) sono piuttosto certa che Meloni non avrebbe problemi a colloquiare con la Cina mentre aiuta Ginevra a fare le sottrazioni (…) certo io se fossi in lei mi farei questi tre giorni a Bali tra adulti, figlia mia scusami ma mamma sta salvando l’Italia, se hai bisogno chiedi a papà, torno presto, lavati i denti”. La presenza di Ginevra a Bali è l’argomento anche di un commento di Claudia De Lillo sulle colonne di Repubblica dal titolo “la premier madre”. “Perchè – scrive De Lillo – in questi quattro giorni che richiedono ogni energia mentale, fisica ed emotiva di un capo di Stato, Giorgia Meloni ha scelto di prende su di sè il carico – gratificante, inevitabile, pesantissimo – di una figlia al seguito? Non per passare del tempo di qualità che difficilmente è contemplato dal protocollo.(…) E allora perchè? Probabilmente (…) lei ritiene che la vicinanza alla figlia sia prioritaria anche quando lo Sato chiede 48 ore di coinvolgimento e attenzione assoluti”. Sul tema interviene anche Mara Carfagna che in un tweet ricorda la sua esperienza: “Anche io ho portato mia figlia a congressi e appuntamenti politici. Nessuno giudichi le scelte delle madri”.   

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    Migranti, l'Ue apre. Johansson: 'Pronti ad aiutare l'Italia'. Piantedosi: 'I flussi vanno governati'

    Nell’Aula della Camera l’informativa urgente del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sulla situazione dei migranti.
    In Aula al Senato l’informativa del Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, sulla gestione dei flussi migratori.
    “La priorità assoluta è la tutela della dignità delle persone. Questa è la lente attraverso cui mettere a fuoco le decisioni dell’Esecutivo a cui spetta il compito di governare i flussi migratori”, ha detto il ministro.
    Sull’immigrazione “agiamo con umanità e fermezza: non abbiamo nessuna intenzione di venire meno ai doveri dell’accoglienza, ma in Italia non si entra illegalmente, la selezione non la fanno i trafficanti di esseri umani. Vogliamo governare i flussi anzichè subirli”.
    Ci sono 100mila migranti nel sistema di accoglienza e le prefetture segnalano una saturazione dei posti disponibilità e criticità, ha detto Piantedosi nell’informativa al Senato.
    Nel 2022 si registrano 69mila richieste di asilo, il 56% in più rispetto allo scorso anno. Ed il 57% di quelle esaminate si sono concluse con i diniego; significa che la maggioranza dei migranti che arrivano in Italia è spinta da motivazioni economiche e non ha titolo di restare qui: così il ministro Piantedosi.
    “La presenza di navi ong continua a rappresentare un fattore di attrazione, un ‘pull factor'” per i flussi di migranti e sono importanti anche per “le organizzazioni criminali che basano il loro modus operandi sulla presenza di assetti ong nell’area”.
    La forma volontaristica del meccanismo di redistribuzione dei migranti “non riesce a decollare, serve una nuova politica europea realmente basata sul principio di solidarietà”, ha aggiunto Piantedosi. 
    “Siamo per attivare corridoi umanitari per le persone vulnerabili, da usare come leva anche per i Paesi di origine e transito dei flussi – ha spiegato Piantedosi -. Dobbiamo creare percorsi legali di ingresso per i Paesi che collaborano alla prevenzione delle partenze illegali ed ai rimpatri, con un meccanismo premiale a favore dei Paesi più impegnati nel contrasto all’immigrazione illegale”. 
    “L’individuazione del ‘place of safety’ avrebbe dovuto esser fatta dallo Stato competente dell’area Sar Malta in cui le navi sono intervenute, Libia e Malta, e poi dallo Stato di bandiera. La richiesta del ‘pos’ deve arrivare dallo Stato di bandiera delle navi non dalle ong. Queste navi agiscono in modo autonomo compromettendo anche la capacità di fare operazioni di salvataggio. E’ quindi legittimo considerare il transito di queste imbarcazioni non inoffensivo”. 
    “C’è chi, anche da posizioni oggi critiche nei confronti dell’azione del Governo, ha sostenuto in passato la necessità di una razionale regolamentazione degli ingressi per favorire l’occupazione nei settori lavorativi trascurati dagli italiani; e chi sosteneva che aprire i porti fosse da irresponsabili, che rischiava di indurre a partire migliaia di persone difficilmente integrabili e che non saremmo stati in grado di accogliere, affermazione che proveniva anche da chi ha definito in questi giorni la nostra posizione un disastro e una sceneggiata”. “Comprendo – aggiunge Piantedosi – che per qualcuno cambiare opinione possa essere anche sempre possibile, ma osservo che temi così delicati vanno affrontati con maggiore ispirazione alla coesione tra le istituzioni”.
    “Nel periodo che va dall’1 gennaio 2021 al 9 novembre 2022 le ong, nell’ambito di 91 eventi di sbarco, hanno portato sulle coste italiane 21.046 migranti, di cui 9.956 nel 2021 e 11.090 nel 2022”. Così il ministro dell’Interno aggiungendo che “secondo i dati Frontex, sul totale degli ingressi irregolari nel territorio dell’Unione nel 2022, gli attraversamenti lungo il canale di Sicilia rappresentano la rotta principale degli ingressi illegali diretti in Europa via mare. Tali ingressi sono incomparabili ai flussi via terra per oneri, modalità tecnico-operative e complessità di scenari di intervento”. Il ministro ha quindi ricordato che gli oltre 90.000 ingressi di migranti del 2022, mostrano un aumento del 60% rispetto allo stesso periodo del 2021, “incidendo pesantemente sul sistema di accoglienza nazionale già provato dagli arrivi dall’Ucraina, oltre 172.000 persone accolte in Italia”.

    Agenzia ANSA

    Quella migratoria”non è più solo di un’emergenza”, affermano i vescovi italiani, nel messaggio in occasione della 45/a Giornata Nazionale per la Vita. Tra i temi menzionati anchre aborto e fine vita e femminicidi 

    Sui migranti “abbiamo posto un problema generale. Non è un problema che l’Italia ha con la Francia, noi poniamo un problema politico, di legalità”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa col ministro degli Esteri greco Nikos Dendias. Il regolamento di Dublino “sembra affaticato” e adesso rischia di essere superato, ma non si può prescindere da una solidarietà europea”. E “mi sembra che questo grido partito dai paesi frontalieri del sud cominci ad essere accolto, c’è disponibilità. I problemi non si risolvono in una riunione, ma ho trovato, a partire da Grecia, Malta e Slovenia, solidarietà”.
    Sugli arrivi sui migranti in Italia “siamo pronti a dare sostegno e ad aiutare in questa situazione. E avrò anche l’opportunità di incontrare il nuovo ministro italiano domani in Germania e questa è forse una cosa di cui discuterò”, ha detto la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, incontrando la stampa dopo la riunione del Collegio dei commissari. Domani in Germania il ministro Matteo Piantedosi è atteso alla riunione del G7 dell’Interno.

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    Covid, Schillaci: 'Dopo 4-5 giorni fine isolamento per gli asintomatici'

    “I pazienti asintomatici positivi al Covid, dopo 4 o 5 giorni, credo si possano far tornare all’attività normale. Anche chi ha una sintomatologia lieve può tornare prima, dopo almeno 24 ore di assenza di febbre, magari con qualche precauzione come la mascherina, per proteggere i più fragili”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite a Porta a Porta su Rai Uno in onda questa sera, rispondendo in merito all’addio ai tamponi di fine quarantena, tema che sarà affrontato in “un’ordinanza che stiamo mettendo a punto”.
    “Gli unici due stati che hanno messo multe ai non vaccinati e le hanno poi revocate, sono Austria e Grecia. Per ora da noi sono rimaste, vediamo se ci saranno provvedimenti, in tal senso, da parte del Parlamento”, ha aggiuinto Schillaci in merito alle sanzioni previste a chi non si è vaccinato contro il Covid-19, la cui eliminazione era stata prevista attraverso un emendamento del Governo nel decreto legge Aiuti ter, poi non presentato. 
    Siamo in una fase di “endemica del Covid” e “per tornare alla normalità dobbiamo avere le stesse accortezze che avevamo prima per l’influenza”, ha spiegato il ministro, ospite alla puntata di Porta a porta che andrà in onda stasera. “Quando si stava male con l’influenza – ha aggiunto – appena i sintomi finivano si rientrava a lavoro. Oggi siamo ancora più responsabilizzati in questo e usiamo la mascherina quando siamo in presenza di persone più fragili”.
    Intervenendo in merido alle polemiche seguite alle dichiarazioni del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, sui vaccini anti Covid, Schillaci ha detto: “Il sottosegretario ha chiarito la sua posizione. Si è vaccinato, è un farmacista, categoria che ha contribuito moltissimo alla vaccinazione in pandemia. La sua posizione è completamente chiara e in linea con quanto affermato dal primo ministro al G20 di Bali”. “Come ha detto il primo ministro – ha aggiunto – l’Italia contribuirà moltissimo alla lotta futura a altre pandemie”.

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    Sgarbi: “Incontro Sangiuliano per dare un futuro a Morgan”

    “Questa sera vedrò il ministro (della Cultura, Gennaro Sangiuliano ndr) per dare un futuro a Morgan. Cercheremo di dargli quello che merita”. Lo ha detto il sottosegretario di Stato alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in occasione fella presentazione della mostra di Jo Endoro a Milano nell’ambito della Milanesiana.
    “Voglio portare in Italia il modello giapponese del Trésor national vivant – ha spiegato – alcuni personaggi del nostro tempo sono opere d’arte viventi e non occorre aspettare che muoiano per dedicare loro una strada: io comincio da Morgan questa impresa nuova”.
    Per Sgarbi, “sarebbe stato triste perdere Carmelo Bene, seppure con la vita sregolata che oggi si attribuisce a Morgan. Senza Bene il governo avrebbe avuto il limite nel far riferimento alla cultura di cui tanto si parla. Il nostro Bene oggi è Morgan. In senso letterale e in riferimento a Carmelo Bene”.   

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    Decreto Aiuti quater, il testo è ancora aperto, si lavora sul superbonus

    A quasi una settimana dal Consiglio dei ministri in cui è stato approvato, il dl Aiuti quater non è ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Fonti di governo spiegano che si attende prima l’approvazione definitiva in Parlamento del decreto legge aiuti ter. Secono altre fonti di maggioranza impegnate su questo fronte, c’è anche in corso un lavoro per migliorare e rendere più chiaro il testo, in particolare sulle modifiche al superbonus, fra cui la previsione del décalage dal 110% al 90% anticipato di un anno, al 2023.
    Fra le questioni sul tavolo, i tempi in cui scatterà questa stretta. Per ora la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa ha spiegato che si passa al 90% “salvo per chi ha già deliberato a oggi l’intervento e presenta entro il 25 novembre la nota di inizio lavori”. All’indomani del Cdm, Forza Italia ha chiarito l’intenzione di presentare un emendamento per spostare la data di scadenza delle agevolazioni al 110% almeno di un mese per chi ha già deliberato in assemblea di condominio e ha già stipulato contratti.
    In queste ore è anche aperto un tavolo con l’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, che ha evidenziato alcune criticità, inclusa quella legata allo sblocco dei crediti di imposta, su cui nulla era previsto nelle bozze del dl circolate giovedì scorso prima del Cdm. Secondo fonti di maggioranza, si sta lavorando anche a questo tema, probabilmente per un intervento con emendamento durante l’iter in Parlamento, ma non è escluso che sia inclusa una norma nel decreto prima dell’invio al Quirinale. Come anticipato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Cirinai, potrebbero essere previsti termini più lunghi per la cessione dei crediti. 

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    Castellino bloccato fuori da Montecitorio, “Non è democrazia”

    “Questa non è democrazia”. Così Giuliano Castellino, ex leader di Forza Nuova e imputato al processo per l’assalto alla Cgil, protesta bloccato alle transenne accanto a Montecitorio, dove doveva entrare per una conferenza stampa per presentare il suo nuovo progetto politico.

    Castellino presenta il suo nuovo partito ‘Italia Libera’ insieme a Taormina

    Castellino ha parlato con i cronisti e protestando perchè al momento non gli viene permesso l’ingresso alla Camera dei Deputati. “In Italia non esiste il libero pensiero, c’è il pensiero unico e questo ne è un esempio classico”, ha continuato a protestare Castellino bloccato per disposizioni della Camera prima della conferenza stampa alla quale avrebbe dovuto partecipare con Carlo Taormina. “Ero venuto qui per parlare di politica con professori e avvocati ma non posso parlare: Castellino non può parlare”, l’ex esponente di Forza Nuova si è poi allontanato.
    Taormina: non è democratico tenere fuori Castellino “Non so se è stata modificata la lista dei partecipanti. Castellino ci sarà, non hanno alcun motivo per non farlo entrare alla Camera ma, se così sarà, prenderemo atto di un atteggiamento non in linea con lo spirito democratico”. Lo dice all’ANSA Carlo Taormina, presidente di Italia libera, il movimento che sarà presentato alle 14 nella sala conferenze stampa di Montecitorio, in un evento a cui inizialmente era prevista anche la partecipazione dell’ex leader di Forza nuova Giuliano Castellino. “Auspichiamo un ripensamento – aggiunge Taormina -, se non lo faranno entrare non potremo certo stare in silenzio”.
    Anpi: bene Castellino fuori dalla Camera “Apprendiamo con grande soddisfazione che Giuliano Castellino è fuori dalla conferenza stampa alla Camera dei Deputati. La dignità delle Istituzioni democratiche è un bene irrinunciabile e inattaccabile”. Lo scrive l’Associazione nazionale partigiani in un tweet.