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    L'antisemitismo c'è ancora. L'allarme di Liliana Segre

     L’antisemitismo “purtroppo” è ancora un pericolo attuale. “Io so solo che ricevo, oltre all’abbraccio affettuoso delle persone, anche insulti e minacce.    Sono la donna più vecchia in Europa a 92 anni che per l’odio antisemita ancora ha bisogno di essere protetta e questo credo sia una grande vergogna del mondo che mi circonda”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, durante il suo intervento all’esposizione dei fascicoli della Cittadella degli Archivi relativi al censimento degli ebrei del 1938 al Memoriale della Shoah di Milano.    
    “Io sono una delle pochissime ancora in vita che ricorda, perciò torno in questo posto e desidero che diventi conosciutissimo almeno dai milanesi”, ha aggiunto Segre. “Quando non avevo la scorta, sino a tre anni fa – ha ricordato – spesso prendevo un taxi e se parlavo del Memoriale della Shoah ai tassisti, novantanove su cento, mi dicevano ‘Eh?'”.    Perché “se non sanno i tassisti del centro di Milano” dove si trova il Memoriale “come si può sperare che le mie vecchie amiche borghesi di Milano, che non sono affatto antisemite e con cui faccio le partite la domenica, lo sappiano?”. “Il più delle persone – ha continuato – non sono venute a visitare questo luogo. Quindi invito il sindaco a invitare qui le cooperative dei tassisti”.    Secondo Segre “andrebbe fatto il giro di questo Memoriale in silenzio. Uomini, donne, bambini, come quei bambini che oggi muoiono in Ucraina, sono stati deportati da qui e arrivati a destinazione venivano uccisi immediatamente – ha concluso – questo è uno dei pochi luoghi storici italiani, si parte da qui”. 

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    Giappone, in arrivo ottava ondata, aumentano contagi

    Contagi da Covid nuovamente in crescita in Giappone con il Paese che ufficialmente – seconda quanto a dichiarato l’Associazione nazionale dei medici, si confronta con l’ottava ondata del virus. Per due giorni di fila, tra martedì e mercoledì, i casi giornalieri hanno superato quota 100mila a livello nazionale, e oltre 10mila solo a Tokyo. Su base settimanale il rialzo nella capitale è del 24,7%.    Quarantasei delle 47 prefetture del Paese hanno segnalato aumenti, mentre i decessi nelle ultime 24 ore si assestano a 87, e riguardano in particolar modo gli anziani. La recrudescenza del coronavirus arriva ancora una volta dopo che il governo giapponese ha avviato un programma di sussidi per i residenti per incentivare il turismo interno, e ha rimosso il limite agli arrivi dei turisti stranieri alle frontiere. Secondo uno studio del Nagoya Institute of Technology – condotto con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, si prevede che a metà gennaio le infezioni in Giappone potrebbero superare il picco raggiunto in agosto, quando si registravano oltre 260mila casi giornalieri.    Nelle regioni più fredde come la prefettura a nord di Hokkaido, si stima che i contagi cresceranno più velocemente per l’assenza di ventilazione nei locali al chiuso.    

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    Proposta Lega per dialetto veneto a scuole e tv della Regione

    Dialetto veneto nelle scuole della Regione, fino dalla materna e la possibilità per l’ente territoriale di “sottoscrivere accordi con la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e con le emittenti radiotelevisive locali, anche a tal fine appositamente costituite, per la promozione di trasmissioni giornalistiche e di programmi generali in lingua minoritaria”. E’ quanto prevede una proposta di legge a prima firma di Massimo Bitonci e presentata il 13 ottobre alla Camera.
     La proposta di legge depositata da 18 deputati del gruppo della Lega è di due articoli e interviene sulla legge del dicembre 1999 che tutela le minoranze linguistiche storiche. Il testo – secondo quanto viene spiegato nella relazione introduttiva – anche in base ad alcuni pronunciamenti europei interviene in prima istanza aggiungendo il veneto tra le lingue storiche tutelate nella legge del ’99 cioè quelle “delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano, il sardo”. Le successive modifiche alla legge citata “riguardano – si spiega ancora – provvedimenti relativi all’obbligatorietà dell’insegnamento delle lingue minoritarie nel rispettivo territorio regionale nonché la tutela delle stesse lingue e culture minoritarie anche fuori dai confini nazionali italiani”.    Si tratta, per le scuole, dell’insegnamento del veneto in parallelo con l’italiano alle materne, mentre alle scuole elementari e secondarie di primo grado “l’uso anche della lingua della minoranza come strumento di insegnamento”. Le Regioni possono inoltre “promuovere iniziative per la tutela e la valorizzazione delle lingue minoritarie, anche fuori dai confini regionali e nazionali italiani, con particolare riguardo agli ambiti storici o di emigrazione dei relativi insediamenti linguistici”. Infine si prevede la possibilità per le Regioni di stipulare accordi con le emittenti di servizio pubblico e le radio e tv locali per programmi in dialetto.    

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    Riunione straordinaria dei ministri dell'interno Ue il 25 novembre. Si lavora a ricollocamenti e salvataggi

    La riunione straordinaria dei ministri dell’Interni europei sul dossier migranti, a quanto si apprende da fonti europee, si terrà il 25 novembre. “Il piano d’azione sui migranti sarà proposto in tempo utile per il prossimo Consiglio Affari Interni”. Lo ha spiegato il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, soffermandosi sul dossier migranti nel corso del briefing quotidiano. Il Consiglio Affari Interni ordinario era previsto il prossimo 8 dicembre ma la riunione è stata anticipata. 
    In vista di un’azione che si presume in tempi rapidi dell’Ue sul dossier migranti, fonti europee sottolineano come “si lavorerà intensamente a un accordo politico sui principali punti” sul tavolo e “in particolare sull’intesa sui ricollocamenti e su una gestione trasparente e regolamentata dei salvataggi in mare”
    In merito al Piano europeo sui migranti in preparazione “intendiamo dare il nostro contributo, ci sarà una proposta dell’Italia, che è quella condivisa con i Paesi di primo ingresso, ma non credo andrà molto lontano da quella della Commissione”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine della riunione del G7.
    Piantedosi sta partecipando ad Eltville, in Germania, al G7 dei ministri degli Interni. In un colloquio fra i partner l’Italia ha confermato di volersi attenere alle regole Ue, senza procedere da sola, sui migranti, e la Germania ha ribadito ancora una volta di voler tener fede al meccanismo di solidarietà. È quanto si apprende del bilaterale tra  Matteo Piantedosi, e la collega tedesca  A quanto trapela, Piantedosi avrebbe detto “più volte” che l’Italia “non intenda affatto procedere da sola” sui migranti, mentre la ministra Faeser ha sottolineato che Berlino terrà fede agli impegni.
    “Non abbiamo mai avuto motivi di divergenza con la Francia. Mi è dispiaciuto che non ci fosse il collega Darmanin, trattenuto da impegni parlamentari a Parigi. Non abbiamo mai avuto punti di divergenza e non li abbiamo mai creati. Confido che quanto prima avremo modo di chiarire questo”, ha poi detto Piantedosi in conferenza stampa.
    “Non c’erano punti di divergenza, ma al contrario le bilaterali sono state occasione per constatare che ci fosse forte convergenza sia con la ministra tedesca che con la commissaria europea”, ha affermato Piantedosi riferendosi a Faeser e Johansson.
    “Non era il momento e abbiamo deciso di non parlarne”, ha poi risposto Piantedosi a chi gli chiedeva se avesse parlato con la omologa tedesca della responsabilità degli Stati di bandiera delle navi ong. “Abbiamo condiviso di non affrontare qui la questione. Non era questa la sede per cercare una sorte di foro giudicante rispetto a posizioni che possono essere divisive”. “Siamo pienamente convinti che gli episodi degli ultimi giorni potranno essere parte marginale del problema se condivideremo politiche comuni che in qualche modo risolvano alla radice i flussi irregolari delle migrazioni”.
    Berlino terrà assolutamente fede al meccanismo di solidarietà. Entrambi i ministri hanno sottolineato che i rimpatri devono essere più efficienti, interesse che Germania e Italia condividono. Serve inoltre una più stretta cooperazione con i Paesi africani, si è sottolineato. I due ministri hanno anche affrontato il tema della collaborazione sul contrasto alla criminalità organizzata e alla droga, ricordando peraltro la strage di Duisburg, commessa nell’agosto del 2007 dalla ‘ndrangheta, quando furono uccise sei persone. La Germania ha molto da imparare dall’Italia, ad esempio su come contrastare il riciclaggio di denaro, ha ammesso la parte tedesca.

       “Piena convergenza per iniziative comuni al fine di governare i flussi migratori”. È quello che ha twittato il Viminale sull’incontro bilaterale avuto dal ministro Matteo Piantedosi 

    Agenzia ANSA

    L’ANALISI di Mattia Bagnoli (ANSA)

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    Meloni: 'Le onorevoli che allattano in Aula, segno di attenzione'

     “È una buona notizia la decisione della Giunta per il Regolamento della Camera di consentire alle mamme deputate di portare i loro bimbi nell’aula di Montecitorio per poterli allattare. È un segnale importante di attenzione nei confronti della maternità, dell’infanzia e della famiglia e un passo avanti sulla strada della conciliazione vita-lavoro”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.     

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    Birmania: liberati 700 prigionieri, di cui 4 stranieri

    (ANSA-AFP) – ROMA, 17 NOV – La giunta militare birmana ha
    annunciato di aver liberato 700 prigionieri, tra cui un’ex
    diplomatica britannica, un giornalista giapponese e un
    consigliere australiano dell’estromesso governo di Aung San Suu
    Kyi. Rilasciato anche un quarto straniero di cui però non si
    conoscono le generalità. L’ex ambasciatrice britannica Vicky
    Bowman, il consigliere economico australiano Sean Turnell e il
    reporter giapponese Toru Kubota “saranno rilasciati in occasione
    della festa nazionale”, ha detto una fonte ufficiale all’Afp.   
    (ANSA-AFP).   

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    No al termovalorizzatore a Roma Esposto M5S alla Corte Conti

    “Ieri via Pec abbiamo depositato l’esposto alla Corte dei Conti contro l’inceneritore voluto da Gualtieri e dalla maggioranza che lo sostiene: è ora di porre un freno deciso a questa decisione scellerata che rischia seriamente di danneggiare un territorio, la salute dei cittadini capitolini e di minare il futuro delle giovani generazioni. Non deroghiamo e non derogheremo in alcun modo ai nostri princìpi, ma lotteremo fino in fondo a difesa di Roma e della salute dei nostri concittadini”. Così, in una nota congiunta, i gruppi capitolini M5S Roma, Lista Civica Raggi e la consigliera della Civica Raggi in IX Municipio Carla Canale. 

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    Salvini: entro due anni l'avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto

    L’avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto entro due anni con il coinvolgimento dell’Ue. Lo assicura Matteo Salvini che, da ministro delle Infrastrutture, torna sul tema del collegamento tra la Calabria e la Sicilia indicando “un arco temporale” per l’inizio dell’opera. Luedì, assicura il leader della Lega, il provvedimento sarà inserito nella Manovra in Consiglio dei Ministri.
    Salvini: lunedì nella Manovra ci sarà anche Ponte sullo Stretto”Nella manovra di bilancio che portiamo in cdm lunedì un altro ponte di cui si parla da 54 anni sarà un esempio del genio italiano perché, se sarà come sarà, sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. L’Italia tornerà un punto di attrazione”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando del Ponte sullo Stretto a margine della cerimonia di riapertura al traffico del ponte monumentale di Ariccia. 
    Salvini: avvio in 2 anni,Ue faccia sua parte”Lunedì in cdm verrà riattivata la società stretto di Messina. Conto che in questa legislatura partano i lavori però serve anche l’Alta velocità. Nessuno può promettere un ponte in 5 anni con una campata unica di 3,3 chilometri con costi notevoli. Sarò il 5 dicembre a Bruxelles per chiedere che l’Europa faccia la sua parte, partecipi al finanziamento di un progetto che è europeo, quella non è la Messina-Reggio Calabria ma la Palermo-Berlino”. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Incalzato sui tempi, ha aggiunto: “Sicuramente” l’obiettivo è “partire con i lavori nell’arco di due anni, diamo un arco temporale”.