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    'Commissione d'inchiesta' Bongiorno: 'Pensiamoci'

    “Sono convinta che non debba essere il singolo caso a far nascere un’iniziativa legislativa o una commissione parlamentare, tuttavia il tema posto merita molta attenzione perchè soprattutto dopo il caso Palamara c’è stata una del tutto inadeguata riflessione sul tema fondamentale dell’indipendenza della magistratura”. Lo afferma la presidente della Commissione Giuistizia del Senato Giulia Bongiorno commentando la richiesta del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (FI) di istituire una commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia dopo l’assoluzione di Berlusconi dal processo ‘Ruby-ter’. 

    Agenzia ANSA

    “La nuova assoluzione per Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter – avvenuta dopo una fulminea camera di consiglio a seguito della richiesta della stessa pubblica accusa – dovrebbe definitivamente spingere i garantisti di ogni parte e coloro che hanno a cuore una giustizia realmente giusta ad avviare finalmente una riflessione approfondita sull’uso politico che è stato fatto della giustizia nell’ultimo quarto di secolo” 

       

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    Forza Italia: Dopo assoluzione nel Ruby Ter si avvii una commissione di inchiesta

    “La nuova assoluzione per Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter – avvenuta dopo una fulminea camera di consiglio a seguito della richiesta della stessa pubblica accusa – dovrebbe definitivamente spingere i garantisti di ogni parte e coloro che hanno a cuore una giustizia realmente giusta ad avviare finalmente una riflessione approfondita sull’uso politico che è stato fatto della giustizia nell’ultimo quarto di secolo”. Lo afferma Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera.
        “Già nella scorsa legislatura – prosegue – Forza Italia presentò una proposta di legge per istituire una commissione di inchiesta parlamentare sul tema con il convinto sostegno di tutti i partiti del centrodestra. La stessa identica proposta è stata presentata da Forza Italia alla Camera dei Deputati con l’avvio della nuova legislatura. Il lavoro della commissione alla luce anche delle notizie sul mercimonio tra le toghe venuto a galla con i recenti scandali, diventa sempre più un obbligo per chiunque abbia a cuore la necessità di un corretto svolgimento dei processi”.

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    Lollobrigida: scontato che nessuno rimanga indietro

    “Non deve rimanere indietro nessuno, mi pare scontato”. Lo afferma il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida rispondendo ad una domanda sulle obiezioni dei governatori del Sud. “Il governo Meloni si ispira della sussidiarietà, al principio dell’unità nazionale. C’è una condivisione ampia”. 

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    Tra i doni per Papa Francesco anche presepe di un detenuto

    (ANSA) – ASTI, 18 NOV – In Vescovado ad Asti da giorni si
    consegnano doni e presenti per il Santo Padre, che arriverà in
    città nel fine settimana. Tra i tanti omaggi, figura anche un
    presepe realizzato dai detenuti del carcere di Asti, tramite
    l’associazione Effatà. Il presepe è stato realizzato
    artigianalmente da un detenuto originario di Napoli, 65 anni,
    che tutti chiamano “Dudù”.   
    In occasione della visita del Santo Padre, dalla direzione
    della Casa di Reclusione, in accordo con il vescovo mons. Marco
    Prastaro, è venuta la proposta di salutare il suo arrivo
    donandogli, durante la permanenza in Bescovado, un presepe
    realizzato da Dudù insieme ad alcuni pensieri e scritti dei
    detenuti.   
    I presepi di Dudù saranno in esposizione e acquistabili, il
    sabato e la domenica pomeriggio fino al 18 dicembre, presso la
    bancarella situata sotto i portici Anfossi. L’iniziativa è
    inserita all’interno del progetto “Anche cose belle”. La
    raccolta di fondi servirà per finanziare le attività all’interno
    dell’Istituto realizzate dall’Associazione di volontariato
    penitenziario Effatà di Asti. (ANSA).   

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    Majorino corre in Lombardia. Sarà il candidato del centrosinistra

    Il centrosinistra ha deciso di chiedere all’europarlamentare Pierfrancesco Majorino di candidarsi a presidente della Regione Lombardia. L’annuncio è stato fatto questa sera alla fine di una riunione a cui hanno partecipato i rappresentanti della coalizione. 
    ‘Le forze politiche e civiche di centrosinistra, ambientaliste e liberal-democratiche, che in questi mesi hanno lavorato alla costruzione della coalizione per l’alternativa alla Giunta Fontana – si legge in una nota congiunta -, si sono riunite completando il lavoro sulle priorità programmatiche condivise e che verranno offerte quale contributo alla stesura del programma del candidato Presidente”. “È stato inoltre deciso di coinvolgere nella costruzione del programma alcune eminenti personalità della società civile e progressista lombarda, e di chiedere all’Europarlamentare Pierfrancesco Majorino – prosegue il comunicato – di guidare il lavoro della coalizione, candidandosi a Presidente di Regione Lombardia’
    “Sono onorato ed emozionato”: Majorino affida a un post sui social il primo commento dopo l’annuncio del centrosinistra. Una sfida che, è convinto, si può vincere. “A partire dalla giornata di domani incontrerò le forze del centrosinistra – spiega – per costruire insieme, e secondo le modalità condivise, la proposta più forte possibile per cambiare pagina in Regione. Possiamo battere la destra di Attilio Fontana e sono convinto che ce la metteremo tutta”.

    +Europa, appoggiamo Majorino ma non con il M5S”Abbiamo espresso l’appoggio al candidato indicato dal Pd, Majorino. E abbiamo ribadito che la nostra partecipazione è riferita a una coalizione che, come oggi, non comprende il M5S”: +Europa lo ha spiegato dopo la riunione di oggi con cui si è scelto il candidato del centrosinistra alle prossime regionali in Lombardia. Alla riunione, oltre a Pd e +Europa, hanno partecipato anche Verdi, civici e Sinistra Italiana.
    SI, Majorino marca la differenza con il centrodestra “Il profilo dell’europarlamentare lombardo (Pierfrancesco Majorino, ndr) corrisponde alle caratteristiche di una figura nettamente differente per storia, posizioni e credibilità a quelle di Attilio Fontana e Letizia Moratti espresse nel campo del centrodestra”. Così in una nota commenta Sinistra Italiana la scelta del candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Lombardia. È giunto il momento “di stringere il confronto programmatico, sul quale si era lavorato in comune accordo anche con il M5S fino a luglio, e definire la piattaforma”. Per il segretario regionale Sinistra Italiana, Paolo Matteucci, “la storia di Pierfrancesco è credibile e siamo sicuri che la sua candidatura possa aprire anche il dialogo verso le altre forze politiche come il M5S che fino alle elezioni politiche sono state parte di questo percorso”. Il neoeletto senatore per Alleanza VerdiSinistra, Tino Magni, spiega che “le forze in campo hanno trovato un punto di convergenza da cui iniziare il confronto programmatico sia all’interno che all’esterno della coalizione”.

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    Irregolarità nelle coop della famiglia Soumahoro, indagano i pm

    Mancati pagamenti e irregolarità contrattuali. In queste due direzioni si orienterebbero gli accertamenti della procura di Latina che ha raccolto le denunce di alcuni lavoratori della coop Karibu e Consorzio Aid. Le strutture sono gestiste dalla suocera e dalla moglie del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Aboubakar Soumahoro.
    Le indagini sono state affidate ai carabinieri, che hanno acquisito anche una serie di documenti trovati all’esterno di una delle coop nel corso di un trasloco. Materiale che sarà ora analizzato dagli uomini dell’Arma che sono al lavoro assieme all’Ispettorato del lavoro a cui i lavoratori si sono rivolti.
    Immediata la reazione del deputato che affida ad un post su Facebook la sua indignazione. “Falso! Non c’entro niente con tutto questo e non sono né indagato né coinvolto in nessuna indagine dell’Arma dei carabinieri, di cui ho sempre avuto e avrò fiducia. Non consentirò a nessuno di infangare la mia integrità morale. Per questo, dico a chi pensa di fermarmi, attraverso l’arma della diffamazione e del fango mediatico, di mettersi l’anima in pace. A chi ha deciso, per interessi a me ignoti, di attaccarmi, dico: ci vediamo in tribunale! Ho dato mandato ai miei legali di perseguire penalmente chiunque infanga il mio nome o la mia immagine, mi diffama o getta ombra sulla mia reputazione”.
    Ma la polemica è ormai accesa. E il gruppo Fratelli d’Italia della Camera dei Deputati depositerà nelle prossime ore un’interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone per sollecitare eventuali provvedimenti nei confronti delle due cooperative Karibu e Consorzio Aid. “I fatti riportati dagli organi di stampa, se confermati, sono gravi e meritano un’immediata azione di trasparenza”, scrivono. Mentre per il capogruppo della Lega in consiglio regionale del Lazio, Angelo Tripodi, “il deputato Aboubakar Soumahoro, tace incredibilmente sia sulla coop ricca di debiti sia sulle disperate richieste d’aiuto dei migranti e dei lavoratori, stranieri e italiani, in linea con il segretario del Pd Enrico Letta, e il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che ha elargito fondi regionali al sistema dell’accoglienza. Uno scenario preoccupante, in cui si interseca il legame tra la coop e alcuni Comuni governati dal Pd e dalla sinistra ormai da anni”.
    Ma il neo deputato tira dritto e aggiunge, “non ho mai barattato e non baratterò mai la mia ricchezza spirituale con le ricchezze materiali, perché per me la ricchezza spirituale ha la supremazia su quella materiale. Siamo qui di passaggio. Per questo, per tutta la vita, ho camminato nella verità, ho agito nella trasparenza e ho esercitato con onestà la mia vocazione di lotta per un mondo di diritti, di dignità e di legalità”.   

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    Ucraina: il Pd chiede al governo di riferire al Parlamento

    “Sia il Parlamento sia il governo si sono insediati da poco. Sull’Ucraina, è giusto che il governo venga a riferire in Parlamento e che il Parlamento dia il proprio indirizzo. Noi presenteremo una nostra risoluzione, arriveremo in Aula con una nostra posizione”. Lo ha detto il senatore e responsabile Sicurezza del Pd, Enrico Borghi
     “Il tema del cessate il fuoco e di una conferenza di pace – spiega Borghi – deve partire dal riconoscimento che questa vicenda ha una responsabilità precisa: c’è un’invasione da parte di uno Stato, la Russia, contro un altro Stato, l’Ucraina”.
    “Dobbiamo operare per la pace – ha aggiunto Borghi – sfruttando gli spiragli che si sono aperti dopo la condanna unanime dell’invasione russa e dopo l’incontro tra Biden e Xi”.
    “Per noi – ha continuato – è poi indispensabile l’attivazione del Copasir: c’è stato un incontro fra il direttore della Cia e il suo omologo russo, serve quindi un’audizione con i vertici del nostro apparato di sicurezza”.
    In tema di fornitura di nuove armi all’Ucraina: “Noi – risponde Borghi – diremo che dobbiamo rimane nell’alveo degli accordi internazionali, non ci si deve discostare dalle intese raggiunte con gli alleati”. Per Borghi, “nell’ambito della riflessione con gli alleati, è poi necessario chiedere di riconoscere il ruolo d’Italia nel rapporto con i Paesi dell’Africa. Non dobbiamo sottovalutare ciò che sta accadendo in Africa e nel Mediterraneo, che è teatro di esercitazione russe”.