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    Fiamme in condominio a Mantova, un morto e 13 intossicati

    (ANSA) – MANTOVA, 21 NOV – Una persona è morta e altre
    tredici sono rimaste intossicate in un incendio scoppiato ieri
    sera poco prima di mezzanotte in un appartamento di un palazzo
    nel quartiere di Cittadella, alla periferia di Mantova. La
    vittima non è ancora stata identificata.   
    Le fiamme si sono sviluppate in un alloggio abitato da una
    coppia con un bambino. I tredici intossicati, tra cui alcuni
    bambini, sono stati ricoverati negli ospedali di Mantova e di
    Castiglione delle Stiviere. Il condominio è abitato da molte
    famiglie straniere. I vigili del fuoco sono ancora in azione.   
    (ANSA).   

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    Verso una Manovra da 32 miliardi. Taglio del cuneo per redditi bassi

     Si va verso una manovra di 32 miliardi di euro con misure che saranno limate fino al loro ingresso in consiglio dei ministri, previsto per domani pomeriggio. Il governo è a lavoro con i tecnici e non si esclude una riunione politica domani per fare il punto della situazione su un pacchetto di misure che potrebbero essere definite nel dettaglio anche dopo il varo del documento che rappresenterà la cornice che conterrà i provvedimenti della nuova legge di bilancio. Al vaglio dei tecnici, con la supervisione politica, tra le altre misure, quella sull’azzeramento dell’Iva per i generi alimentari di prima necessità come pane, pasta e latte: una misura ancora in fase di valutazione e considerata poco incisiva per i numeri poco significativi, ma di grande impatto – si ragiona in ambienti parlamentari – verso i cittadini.
    Sul cuneo fiscale si va verso una replica del taglio di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro, mentre il taglio sarà incrementato di un altro punto, fino a 3 punti, per le fasce più fragili, quelle con un reddito inferiore a 20mila euro. E’ questa, secondo quanto si apprende da fonti governative, la misura allo studio per la manovra. Sulla flat tax, invece, resterebbe confermato l’aumento della soglia (da 65 a 85mila euro) per autonomi e partite Iva, mentre sembra perdere quota l’ipotesi di introdurre anche una flat tax incrementale.

    Agenzia ANSA

    La proposta della Lega inizialmente restringeva il campo ai soli matrimoni religiosi. Furgiele: ‘Sarà allargata a tutti matrimoni per incentivare il settore del wedding’ (ANSA)

    All’interno della maggioranza “c’e assolutamente accordo su tutta la manovra, stiamo lavorando anche su altri dettagli. Se riuscissimo ad azzerare l’Iva sui beni di prima necessità e infanzia sarebbe un bel segnale”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, a margine del congresso provinciale della Lega a Treviglio (Bergamo).    “Più di così in queste situazioni è difficile fare, partendo da almeno 20 miliardi delle bollette di luce e gas”, ha concluso Salvini. 
    “Stiamo lavorando giorno e notte – ha aggiunto Salvini – sono contento perché stiamo raggiungendo obiettivi che ci eravamo prefissati” come “fermare la Legge Fornero, avviare quota 41, alzare la Flat tax almeno agli 85mila per arrivare a 100mila, rottamare milioni di cartelle esattoriali – ha concluso il ministro – e tagliare un po’ di sprechi del reddito di cittadinanza”.

    Agenzia ANSA

    Ministr.o: ‘L’aiuto per le assunzioni tra i giovani ci sarà’ (ANSA)

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    Bonus fino 20 mila euro per chi si sposa, non solo in chiesa

    La Lega presenta una proposta di legge alla Camera che prevede un bonus matrimonio fino a 20 mila euro ma unicamente per chi si sposa in chiesa. La proposta è stata depositata da Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto. E si basa tra l’altro sulla detrazione del 20 per cento delle spese collegate alla celebrazione del matrimonio religioso: dagli ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, agli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il parrucchiere, il make-up e il servizio fotografico. Obiettivo dei proponenti è risollevare la sorte dei matrimoni religiosi calo.
    Molte le critiche ricenute tra cui quella del Pd e di Azione la cui presidente Mara Carfagna dice: “E meno male che Zaia stamattina aveva prospettato una Lega quasi normale: ‘Basta battaglie di retroguardia’. Pronta la risposta della Lega romana e salviniana: lo Stato paghi 20mila euro a chi si sposa in chiesa. Altro che “libera Chiesa in libero Stato”, qui siamo ancora al Papa Re”. Lo scrive su Twitter Mara Carfagna, presidente di Azione, commentando la proposta di legge depositata alla Camera dalla Lega che prevede un bonus matrimonio fino a 20mila euro per le coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso.
    “La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no”. Così il deputato della Lega Domenico Furgiuele, primo firmatario della proposta di legge.   

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    Bonaccini, 'mi candido a segretario' del Partito Democratico

    “Ho creduto di dovervi parlare in questa riunione di circolo perché ho deciso di candidarmi a segretario del Partito Democratico nazionale”. Come previsto, lo annuncia il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, parlando nel suo circolo di Campogalliano (Modena) e ricevendo un’ovazione dai sostenitori presenti. “Mi è parso giusto dirlo prima di tutto a voi e dirlo qui. Cioè agli iscritti del mio circolo, ai compagni e alle compagne, agli amici, nel mio comune. Peraltro, io sono nato proprio lì davanti, in questa piazza”, ha aggiunto. 
    “Dopo la dura sconfitta del 25 settembre e la scelta di Enrico Letta di aprire il percorso congressuale, mi sono preso il tempo per ragionare e per capire se io possa essere utile al Pd. In queste settimane tantissimi mi hanno chiesto di candidarmi: iscritti ed elettori, sindaci e amministratori, donne e uomini che sono o erano nostri elettori. Persino diversi che non lo sono mai stati, ma che avrebbero voglia di guardare a noi con speranza, fossimo in grado di dargliela. Mi ha fatto molto piacere, ovviamente, anche se avverto il peso e la responsabilità di questa scelta”. E’ un passaggio del discorso di Stefano Bonaccini, che ha annunciato la candidatura a segretario del Pd. “Sento il peso – ha aggiunto – perché sono consapevole di come il Pd sia necessario per la stessa qualità democratica del Paese, rappresentando ideali e valori alternativi alle posizioni più conservatrici e alle derive populiste o sovraniste”.
    In gioco c’è la vita stessa del partito “Di una cosa sono sicuro: – ha spiegato – se, come credo, in gioco per la prima volta da quando è nato c’è la vita stessa del nostro partito, e non la mia candidatura o il mio destino personale (di quello chissenefrega), allora ne vale senz’altro la pena. Comunque vada”. “Io – ha aggiunto – sono il più convinto che ci sia tanto da fare e da rigenerare, ma dico subito che non basterà un congresso: ci aspetta una traversata nel deserto”. Così il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, secondo cui il “nostro compito” è “far tornare ad essere il Pd un grande partito popolare, radicato nella società, a vocazione maggioritaria, perno di un nuovo centrosinistra capace di battere la destra nelle urne alle prossime elezioni. Riportare la prossima volta il Pd al Governo”. E “essere riferimento noi anche per la famiglia socialista e democratica europea”. “Abbiamo davanti cinque anni di opposizione, ma fra cinque anni dovremo, insieme, aver costruito un Pd che vince. Che vince nelle urne e non governa per alchimie nate in Parlamento. La stagione in cui si sta al governo, anche se non si vince, è finita. Io credo l’abbiamo anche pagata”.
    Riprendiamoci lo spazio del centrosinistra “Definire e saper comunicare la propria identità è essenziale, altrimenti – è il pensiero di Bonaccini – le persone non ti riconoscono più. Dobbiamo ritrovare anche la semplicità del messaggio e del linguaggio per dire chi siamo, chi vogliamo rappresentare, quale idea di società abbiamo. Un militante di destra o del M5s impiega dieci secondi, a noi a volte non bastano 20 minuti”. Il candidato segretario ha aggiunto:  “Ho il massimo rispetto per le altre forze di opposizione, e una volta che avremo definito meglio la nostra identità ci occuperemo anche da alleanze. Ma non vogliamo delegare ai 5 Stelle di rappresentare loro da soli la sinistra, così come al Terzo polo di rappresentare da soli i moderati: il Pd nasce come partito di centrosinistra e questo spazio adesso ce lo andiamo a riprendere noi”.
    Non chiederò sostegno delle correnti “Non chiederò a nessuna corrente di sostenermi né vorrò il sostegno di qualsivoglia corrente”. Lo ha detto Stefano Bonaccini, parlando al circolo di Campogalliano. “Io – ha ribadito in un altro passaggio – non mi sono mai iscritto ad una corrente e lo voglio dire ai più giovani: si vive benissimo lo stesso, direi anche meglio”. “Credetemi, è anche l’unico modo per essere davvero una comunità. Altrimenti perché un volontario dovrebbe montare una Festa de l’Unita, fare volantinaggio o partecipare a una manifestazione?”.
    Che impressione i dirigenti nei listini “A me ha fatto una certa impressione vedere tutti i dirigenti di primo piano del nostro partito candidati nei listini e mai nei collegi uninominali, dove i voti devi andarli a strappare uno a uno per vincere”. Così Stefano Bonaccini, criticando il meccanismo delle correnti del Pd. “Ma se ci vado a mettere la faccia io, che abito a Campogalliano, e poi scopro che il dirigente nazionale che abita in quel territorio si è fatto candidare in un listino di un’altra regione, secondo voi siamo più o meno credibili?”, ha domandato.
    Continuerò come presidente Emilia-Romagna “Non conosco altro modo e continuerò a fare così. Come continuerò a fare da presidente della Regione Emilia-Romagna, fino alla fine del mandato”. Lo ha detto Stefano Bonaccini, candidandosi a segretario del Pd.
    Rinnovare la classe dirigente tornando all’antico “Se vogliamo che il cambiamento sia profondo e arrivi ai cittadini anche la classe dirigente deve essere rinnovata. Cambiando però metodo, o se preferite tornando all’antico: non possiamo più permetterci di selezionare le classi dirigenti attraverso le correnti. Né di organizzare il partito stesso e il suo funzionamento attraverso le correnti. Né di fare le candidature per correnti”. E’ l’appello di Stefano Bonaccini che ha ribadito l’appello al rinnovamento della classe dirigente. “Chiederò una mano particolare a sindaci, amministratori locali, al gruppo dirigente diffuso sul territorio, ai tanti segretari di circolo che per pura passione e spirito di servizio dedicano intere giornate della loro vita per tenere insieme comunità e militanti. Anche perché mi è abbastanza chiaro che non avrò il sostegno di molti nel gruppo dirigente nazionale”.
    Felice che Schlein entri, se vorrà sarà bella sfida  “Schlein? Ci stimiamo, ci vogliamo bene e abbiamo lavorato benissimo insieme in Regione. Non mi sentirà mai usare una parola che non sia rispettosa e di affetto per lei. Anche perché gli elettori non ne possono più di una classe dirigente che si fa la guerra”. “Sarà una bella sfida se vorrà candidarsi. Mi fa piacere che ha deciso di iscriversi al Pd e di dar vita al processo costituente”. Lo dice il candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini a Mezz’ora in + su Rai3. “Sul tema dei giovani non credo che il tema sia l’età che si ha perché in Emilia Romagna scoprimmo che il 61% dei ragazzi tra i 18 e i 25 anni votò per Bonaccini”, aggiunge.
    Ripartire da nostre condizioni o niente  ‘Visto che Calderoli ha ritirato la bozza e ha detto che non impegna il governo, si riparta da capo e queste sono le nostre condizioni. Altrimenti di autonomia non se ne puo’ parlare’. Cosi’ il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini a Mezz’Ora in piu’. ‘Definire i livelli essenziali di prestazione per mettere tutti sulla stessa linea; togliere dal campo il tema dei residui fiscali; coinvolgere il Parlamento e togliere alcune materie divisive’ come ‘la scuola’. ‘L’autonomia funziona se non da’ a qualcuno togliendo ad altri’, aggiunge sottolineando che la sua proposta e’ stata apprezzata da Puglia, Campania, Calabria e Abruzzo. 

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    Bossi operato lascia terapia intensiva, 'condizioni buone'

    (ANSA) – MILANO, 20 NOV – Il fondatore della Lega Nord,
    Umberto Bossi, è uscito – da quanto si è appreso – dalla Terapia
    intensiva dell’ospedale Circolo di Varese dopo essere stato
    operato, ieri, per una ulcera gastrica. Le sue condizioni sono
    considerate “buone”.   
    Nel primo pomeriggio di sabato il senatur, 81 anni, aveva
    accusato un malore nella sua casa di Gemonio. Trasportato in
    breve tempo dal personale del 118 al Pronto Soccorso,
    accompagnato dalla moglie Manuela Marrone e dal figlio Renzo.   
    inizialmente si temeva fosse qualcosa di grave anche per i
    problemi di salute che lo affliggono dall’ictus del 2004. Verso
    sera però il sospiro di sollievo: dopo essere stata trattata la
    patologia con i provvedimenti terapeutici necessari le
    condizioni del paziente – aveva spiegato l’Asst Sette Laghi di
    Varese – sono state ritenute stabili e non sono state giudicate
    critiche dai clinici che lo hanno preso in cura.   
    Oggi è stata annunciata, alle 19, una visita di una
    delegazione del Comitato Nord, nato per volontà di Umberto Bossi
    all’interno della Lega per valorizzare le tematiche
    settentrionali, tra cui è presente l’europarlamentare Angelo
    Ciocca. E’ stato spiegato che visto il rapido miglioramento
    delle condizioni di salute, Umberto Bossi dovrebbe essere
    presente, il 27 novembre, a Castello di Giovenzano (Pavia), per
    un’altra tappa del tour proprio del Comitato Nord. (ANSA).   

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    Mattarella, vittime incidenti della strada sofferenza inaccettabile

    “L’elevato numero di persone che perdono la vita o che rimangono gravemente ferite sulle nostre strade costituisce una sofferenza sociale inaccettabile. Le vittime del traffico stradale sono un prezzo che la comunità non può tollerare. In questa Giornata mi unisco nel ricordo delle vittime e dei feriti ed esprimo vicinanza ai loro familiari”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada. 
    “Ogni anno migliaia di persone perdono la vita, rimangono ferite o disabili a causa di incidenti stradali. Nella Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada – scrive la premier, Giorgia Meloni – voglio esprimere la mia sincera, sentita vicinanza al dolore delle tantissime famiglie che patiscono questa sofferenza. Come Presidente del Consiglio voglio garantire l’impegno del Governo affinché le strade italiane siano sempre più sicure. Lo onoreremo con l’intensificazione dei controlli sui luoghi dove avviene il maggior numero di incidenti e con la promozione di una cultura della sicurezza e della responsabilità, lanciando tra l’altro una campagna di prevenzione su alcool e droga, causa di non pochi sinistri, nonché con interventi sulle infrastrutture e con il potenziamento dei sistemi di mobilità pubblica. Lavoreremo in sinergia con le istituzioni competenti a livello nazionale ed europeo, perché fermare le stragi sulle strade è un obbligo morale nei confronti dei cittadini”.

    Agenzia ANSA

    “Il Governo intende istituire un gruppo di lavoro con tutti i Ministeri e le Istituzioni competenti per stilare un piano d’azione operativo e concreto. (ANSA)

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    Infanzia: Meloni, dare centralità ai ragazzi è la priorità del governo

     “Il Governo intende istituire un gruppo di lavoro con tutti i Ministeri e le Istituzioni competenti per stilare un piano d’azione operativo e concreto.   Dare nuova centralità ai bambini e ai ragazzi è una priorità: una sfida epocale, che intendiamo portare avanti perché il futuro della nostra Nazione dipende dalla capacità di rispondere ai bisogni delle giovani generazioni”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. 
    Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ricorda che “La Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha posto bambini e ragazzi al centro di una rete di diritti fondamentali: il diritto alla non discriminazione, il rispetto del superiore interesse del bambino, il diritto alla vita, a un corretto sviluppo, il diritto all’ascolto”.  “Conflitti globali, povertà diffusa, cambiamenti climatici sono minacce al pieno godimento dei diritti dei bambini, duramente provati anche dagli anni della pandemia. Il rischio non è solo la compressione di diritti fondamentali. Guerra e povertà, troppo spesso – prosegue Mattarella – diventano il retroterra di abusi e violenze consumate sui più deboli, evocano storie di infanzie spezzate, di bambini costretti a diventare adulti senza avere gli strumenti per affrontare la vita. Oggi si celebra l’inclusione per ogni bambino: un obiettivo perseguibile solo se si riconosce il ruolo dell’istruzione all’interno della società quale strumento efficace per combattere povertà, sfruttamento e disuguaglianze. Tutelare l’infanzia e l’adolescenza significa tutelare il futuro dell’umanità, significa gettare le fondamenta su cui costruire una comunità di cittadini liberi e responsabili. Deve essere profusa ogni energia per garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini una infanzia che risponda ai loro bisogni e alle loro aspirazioni, offrendo opportunità di crescita affinché si possano formare, facendo propri i valori della pacifica convivenza, adulti, domani, capaci di rendere il mondo un posto migliore”, conclude.

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    Manovra al rush finale. Taglio del cuneo per i lavoratori

    “Ieri ho riunito le forze di maggioranza e i ministri competenti per discutere dei provvedimenti da inserire nella Legge di Bilancio, anche in attesa del Consiglio dei Ministri che avrà luogo lunedì, con importanti iniziative del Governo”. Lo scrive su Facebook la premier, Giorgia Meloni.  “Siamo al lavoro su una legge finanziaria attenta a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai redditi bassi. Un provvedimento per fronteggiare il caro bollette e sostenere milioni di cittadini in questo periodo difficile e delicato: queste sono le nostre priorità” continua Meloni.
    “La misura del cuneo fiscale non è attualmente finanziata per il 2023. Volontà del governo è non solo finanziarla e quindi rinnovarla per il prossimo anno ma anche aumentarla per i redditi più bassi dei lavoratori”. E’ quanto afferma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Per quanto riguarda altre misure di cui si parla oggi sui quotidiani – aggiunge – si precisa che si tratta di mere ipotesi presentate nel corso della riunione che sono in corso di valutazione politica”.

    Agenzia ANSA

    ‘Per un periodo di tre, quattro o cinque anni’. Il Cav inaugura a sede milanese di Forza Italia: ‘Ripartiamo da qui per conquistare l’Italia’ (ANSA)

    Non la pensa così il presidente del M5s Giuseppe Conte che attacca il governo sul Facebook. “Viaggio in prima classe per evasori e corrotti che girano con mazzette in contanti, un tuffo senza paracadute nel precipizio sociale ed economico per lavoratori e famiglie povere. È l’Italia che ha in mente Giorgia Meloni. Un Paese che volta le spalle alle difficoltà di lavoratori e famiglie, taglia il Reddito di cittadinanza a donne e uomini over 50 e 60 che faticano a trovare un impiego e a persone che già lavorano, ma chiedono il Rdc per integrare stipendi da fame. Altro che ‘divano’! Siamo pronti a dare vita a un’opposizione fortissima in tutte le sedi, nelle Istituzioni e nel Paese”.

       

    Agenzia ANSA

    “La prima iniziativa” della fase costituente del Pd è “sabato 3 dicembre: iniziative su tutti i territori sulla nostra controproposta di legge di bilancio” che riguarda “salari, caro vita, inflazione, salario minimo…”. L’assemblea approva il via al congresso costituente (ANSA)