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    Mattarella: 'La democrazia ha bisogno del sapere delle università'

    “Oggi, qui a Zurigo – ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Politecnico di Zurigo -, una folta presenza di studenti, ricercatori e docenti italiani rispecchia la ricchezza della collaborazione scientifica e tecnologica fra la Svizzera e l’Italia, una delle dimensioni più rilevanti del nostro partenariato bilaterale. Una collaborazione che si inserisce pienamente nel più ampio contesto europeo e contribuisce allo sviluppo economico e al progresso civile e sociale del nostro continente, grazie anche alla preziosa partecipazione delle università svizzere ai programmi europei nel settore della ricerca e della formazione, come Horizon Europe e Erasmus+, che mi auguro possa presto riprendere a pieno titolo nel quadro di un rinnovato dialogo con Bruxelles”.
    “Lo scambio di idee e l’incontro con giovani provenienti da diversi Paesi europei favorisce la formazione di un’autentica coscienza critica e mette in comune le esperienze. Democrazia e libertà – valori essenziali per tutti i popoli europei – hanno bisogno del sapere che le università alimentano. Non possono rinunciare al confronto delle idee e delle conoscenze che dalle università trae origine e impulso”. 

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    Camera, ok a mozione di maggioranza che dice no al salario minimo

    No all’introduzione del salario minimo. Il governo dovrà invece “raggiungere l’obiettivo della tutela dei diritti dei lavoratori attraverso una serie di iniziative, a partire dall’attivazione di percorsi interlocutori tra le parti non coinvolti nella contrattazione collettiva, “per monitorare e comprendere motivi e cause della non applicazione”. Lo prevede la mozione di maggioranza approvata dall’Aula della Camera con 163 voti a favore, 121 no (M5S, Pd e AVS) e 19 astenuti (i deputati del Terzo Polo). Respinti i testi delle opposizioni: i presentatori non hanno accettato le riformulazioni proposte dal governo.
    Pd, M5s e Alleanza Verdi e Sinistra si compattano alla Camera sul voto per le mozioni sul salario minimo. Tutte e tre i gruppi hanno infatti votato in modo incrociato a favore di tutte le mozioni presentate per l’introduzione del salario minimo.
    In particolare, il testo impegna il Governo “a raggiungere l’obiettivo della tutela dei diritti dei lavoratori non con l’introduzione del salario minimo, ma attraverso le seguenti iniziative: a) attivare percorsi interlocutori tra le parti non coinvolte nella contrattazione collettiva, con l’obiettivo di monitorare e comprendere, attraverso l’analisi puntuale dei dati, motivi e cause della non applicazione; b) estendere l’efficacia dei contratti collettivi nazionali comparativamente più rappresentativi, avvalendosi dei dati emersi attraverso le indagini conoscitive preventivamente svolte a livello nazionale, alle categorie di lavoratori non comprese nella contrattazione nazionale; c) avviare un percorso di analisi rispetto alla contrattazione collettiva nazionale, che, soprattutto in certi ambiti, coinvolge un gran numero di lavoratori, alla luce della frequente aggiudicazione di gare che recano in loro seno il concetto della migliore offerta economica”.
    Il governo dovrà quindi “mettere in atto una serie di misure di competenza volte al contrasto dei cosiddetti contratti pirata in favore dell’applicazione più ampia dei contratti collettivi, con particolare riguardo alla contrattazione di secondo livello ed ai cosiddetti contratti di prossimità; favorire l’apertura di un tavolo di confronto che assicuri il pieno coinvolgimento delle parti sociali e del mondo produttivo sul tema cruciale delle politiche finalizzate alla riduzione del costo del lavoro e all’abbattimento del cuneo fiscale, al fine di rilanciare lo sviluppo economico delle imprese, incrementare l’occupazione e la capacità di acquisto dei lavoratori; porre in essere interventi e azioni volti a liberare risorse da altre voci della spesa pubblica per destinarle al mercato del lavoro e favorire l’occupazione che rappresenta il volano di crescita del nostro Paese, nonché implementare una serie di politiche attive volte a garantire una più veloce collocazione dei giovani nel mondo del lavoro (ad esempio, alternanza scuola lavoro).

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    Mattarella firma la Manovra, tesoretto di 400 milioni per gli emendamenti

    lI presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la legge di Bilancio. Lo si è appreso al Quirinale. Precedentmente il testo della manovra era stato bollinato dalla Ragioneria dello Stato. L’obbligo di accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat, senza incorrere in sanzioni, resta fissato a 60 euro. Gli articoli in totale salgono a 174 contro i 156 dell’ultima bozza.La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato i sindacati, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, mercoledì 7 dicembre alle 12.30 a Palazzo Chigi sulla manovra. Lo si apprende da fonti sindacali. Alla riunione parteciperanno anche i ministri economici.

    Agenzia ANSA

    Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ricorda la sua proposta a Cisl e Uil di mobilitazione per chiedere un camboiamento della legge di bilancio e per riforme che combattano le diseguiaglianze (ANSA)

    Si è conclusa dopo circa un’ora e venti minuti la riunione sulla manovra fra la premier Giorgia Meloni e I capigruppo di maggioranza a Palazzo Chigi.  “Le priorità della Lega sono già ampiamente soddisfatte in legge di bilancio, adesso studiando bene il testo definitivo vedremo cosa si può migliorare: qualche emendamento lo presenteremo ma siamo molto soddisfatti di quello che già c’è”. Lo ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, al termine della riunione di maggioranza a Palazzo Chigi sulla manovra. “Tutte le forze politiche sono soddisfatte, nel lavoro di commissione e di Aula cercheremo di portare qualche miglioria ma niente di stravolgente perché il testo già risponde alle nostre aspettative. Ci siamo dati un metodo di lavoro sulle scadenze e i tempi di lavoro – ha spiegato -, abbiamo guardato il calendario dei vari decreti che avremo nel mese di dicembre, stiamo iniziando a fare delle ipotesi su come impostare il lavoro in Aula, solo di questo abbiamo parlato. Non c’è solo la manovra, ci sono i decreti giustizia, Nato, l’Aiuti quater, è un dicembre molto ingolfato dal punto di vista parlamentare”. “Abbiamo definito il time table di un ordinato svolgimento dei lavori parlamentari visto che all’attenzione delle Camere ci sono vari decreti, come il decreto Calabria-Nato, il decreto giustizia e abbiamo visto le scadenze anche della legge di Bilancio. C’è stato l’impegno da parte di tutti a stringere i tempi”. Lo ha riferito ai giornalisti lasciando la riunione a Palazzo Chigi la Presidente dei senatori di Fi Licia Ronzulli. Alla domanda se Fi abbia avuto rassicurazioni o garanzie sui propri emendamenti, Ronzulli ha risposto: “non abbiamo parlato nello specifico degli emendamenti. Fi presenterà proposte sulla decontribuzione per le assunzioni dei giovani e sulle pensioni minime, ma non ci sono state date garanzie”. I cronisti hanno quindi chiesto se la presidente Meloni avesse chiesto una limitazione nel numero degli emendamenti: “è il senso di responsabilità di noi tutti che porterà a limitarne il numero: non tanti ma di ottima qualità”.

    Agenzia ANSA

    La prima manovra del governo Meloni sta per arrivare in Parlamento. Riceve la bollinatura della Ragioneria e la firma del Presidente della Repubblica. Confermato l’impianto da 35 miliardi, 21 impegnati per contrastare il caro energia fino a marzo. Spuntano fondi per lacybersicurezza e la metro C di Roma (ANSA)

    I fondi che il Mef avrebbe accantonato per coprire gli emendamenti di iniziativa parlamentare alla legge di Bilancio dovrebbero aggirarsi attorno ai 400 milioni di euro. Lo riferiscono diverse fonti parlamentari interpellate dall’ANSA dopo l’incontro tra il governo e i capigruppo della maggioranza sulla manovra.
    Metro C a Roma: 50 milioni di euro – Per il completamento della tratta T2, la realizzazione della tratta Tl e l’adeguamento contrattuale per maggiori costi della tratta T3 della metro C di Roma, la manovra autorizza una spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025, di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 e 2029, di 500 milioni per ciascuno degli anni 2030 e 2031 e di 450 milioni per l’anno 2032. Questi – riporta il testo bollinato – costituiscono il limite massimo del concorso dello Stato agli oneri derivanti dalla realizzazione delle tratte.
    400 milioni per Cortina Milano 2026 – Per garantire la realizzazione del piano complessivo delle opere per i giochi olimpici e paraolimpici di Cortina Milano 2026 il testo bollinato della manovra prevede un’autorizzazione di spesa di 400 milioni di euro, di cui 120 milioni per il 2024, 140 milioni per il 2025 e 140 milioni per il 2026.

    Agenzia ANSA

    Il governo durerà a lungo e con la manovra sono stati mantenuti gli impegni, guardando alla crescita economica e con attenzione al lavoro, dice la premier Meloni intervistata dal direttore del Corriere della Sera. Carlo Calenda a Palazzo Chigi per incontrare la premier (ANSA)

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    Mosca provoca l'Italia 'Lince distrutto'. Ma è un fake

    La Russia entra a gamba tesa, ancora una volta, nel dibattito politico italiano. E lo fa a modo suo: con un post provocatorio sui social nel giorno in cui in parlamento si discute sulla proroga dell’invio di armi all’Ucraina. “Made in Italy. L’auto blindata Lince MLV consegnata all’esercito ucraino vicino ad Artiomovsk (Bakhmut). Tutti i contribuenti italiani sono felici con tale destinazione dei loro soldi?”, scrive l’ambasciata di Mosca a Roma su Facebook, in calce a una foto in cui si vede un blindato distrutto. L’immagine è presa dall’alto, probabilmente da un drone, il veicolo appare quasi schiacciato a terra, le gomme sgonfie e impantanate nel fango, in mezzo a una strada di quello che appare un villaggio bombardato e deserto, tra piccole case di legno andate in frantumi. La sede diplomatica russa, non nuova a simili post tra il macabro e il sarcasmo, lascia intendere che si tratti di un blindato Lince pagato con i soldi degli italiani e inviato a Kiev. Ma un sito di esperti di difesa, Ukraine Weapons Tracker, aveva già postato la stessa immagine ieri, spiegando che “un veicolo corazzato multiuso ucraino MLS Shield, undici dei quali sono stati acquistati in Italia da volontari, è stato danneggiato da un missile Grad russo nell’est” del Paese, dove nelle ultime settimane il fronte ristagna ma continua a mietere vittime. Il sito di tracciamento di armi in Ucraina si riferisce agli 11 blindati Shield acquistati dall’Italia l’estate scorsa dall’ex presidente Pedro Poroshenko, in parte con fondi propri e in parte con una raccolta fondi popolare, e donati alle forze di Kiev per sostenere la guerra contro gli occupanti russi. Secondo il sito, inoltre, il veicolo nella foto “ha subito lievi danni, ha protetto l’equipaggio ed è stato successivamente recuperato”. Non si tratterebbe di un Lince, dunque, come suggerito dall’ambasciata di Mosca (anche la Russia peraltro è dotata di Lince, grazie a contratti per 200 mezzi conclusi negli anni passati), ma di un’altra mossa della propaganda russa per dividere l’opinione pubblica italiana sull’opportunità o meno di continuare a fornire gratuitamente aiuti militari a Kiev. Un nuovo decreto per la proroga di un anno dell’invio di armi ed equipaggiamenti all’Ucraina sarà calendarizzato entro il 31 dicembre, ha assicurato intanto il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo il ritiro di un emendamento presentato dai relatori Roberto Menia (FdI) e Clotilde Minasi (Lega) al decreto legge sulla partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della Nato e sulle misure per il servizio sanitario della regione Calabria. Le opposizioni infatti ne avevano chiesto lo stralcio: il Pd, pur ribadendo il diritto dell’Ucraina a difendersi, aveva sottolineato come un tema come quello della guerra meritasse un decreto ad hoc e non “un emendamento dei relatori, e non del governo, a un decreto con tutt’altro oggetto”. Per il M5S “è una questione di democrazia. Il governo abbia il coraggio di venire in Parlamento a spiegare e ad affrontare il dibattito che una simile decisione richiede”. “Il governo non si è mai nascosto sulle necessarie autorizzazioni per l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina. Abbiamo dato più volte ampia e totale disponibilità di riferire alle Camere”, ha spiegato Crosetto dopo aver ricevuto garanzie “di tutti i gruppi parlamentari a calendarizzare un decreto sul merito della questione e ad approvarlo entro il 31 dicembre 2022”.
     

    Agenzia ANSA

    Post dell’ambasciata russa a Roma sull’auto blindata: ‘Era stata consegnata agli ucraini’ (ANSA)

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    Calderoli, voglio dare al Paese più autonomia e ce la farò

    (ANSA) – BOLZANO, 29 NOV – “Sono lieto che anche a livello
    europeo si affronti il tema dell’autonomia differenziata in
    chiave positiva, come hanno fatto il presidente Arno Kompatscher
    ed cancelliere federale austriaco Karl Nehammer in queste ore.   
    Positivo il fatto che il cancelliere si sia interessato a questo
    processo e che il presidente Kompatscher si sia espresso in
    senso favorevole, a differenza di chi in Italia spreca fiumi di
    inchiostro contro un testo che nei fatti ancora non esiste e sul
    quale si sta lavorando in collaborazione con gli enti
    territoriali”. Così in una nota il ministro per gli Affari
    Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, commentando
    l’avvenuto confronto a Vienna tra il governatore altoatesino ed
    il cancelliere austriaco.   
    “L’intendimento mio e del governo è conferire maggiori forme
    di autonomia per le Regioni a statuto ordinario, garantendo
    comunque per Regioni e Province a statuto speciale la tutela
    delle proprie prerogative. Non solo non correranno alcun rischio
    rispetto all’autonomia che già hanno, ma stiamo lavorando con la
    volontà di restituire la piena autonomia di cui erano titolari.   
    Voglio dare al Paese più autonomia e sono certo di farcela. Se
    qualcuno pensa di farmi tornare indietro o cambiare idea,
    cambierà e cambierò mestiere”, conclude Calderoli. (ANSA).   

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    'Ok al decreto armi entro fine anno' Crosetto fissa i tempi

     “Come ha spiegato oggi il ministro ai Rapporti con il Parlamento Ciriani, il governo non si è mai nascosto sulle necessarie autorizzazioni per l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina. Abbiamo dato più volte ampia e totale disponibilità di riferire alle Camere. In ogni caso ho chiesto al ministro Ciriani di ritirare l’emendamento in questione dopo che mi ha confermato l’impegno di tutti i gruppi parlamentari a calendarizzare un decreto sul merito della questione e ad approvarlo entro il 31 dicembre 2022”. Così il ministro ella Difesa, Guido Crosetto.
    “Il governo non si è mai nascosto sull’invio di invio armi all’Ucraina. Il ministro Crosetto ha dato totale disponibilità a riferire alle Camere prima dell’invio. Si tratta di prorogare una norma e l’emendamento era una scelta tecnica per rendere più semplice e veloce il deposito e garantire la conversione entro il 31 dicembre. Se le opposizioni ci danno garanzie di convertire un decreto entro dicembre, il Cdm, su proposta del ministro della Difesa Crosetto, prenderà in considerazione la possibilità di un decreto”. Così il ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani al termine della conferenza dei capigruppo Senato.
    In precedenza era stato sitirato definitivamente l’emendamento dei relatori al decreto Nato che introduceva nel provvedimento la proroga dell’invio di armi all”Ucraina fino a dicembre 2023. Lo si apprende a margine delle commissioni Difesa e Sanità del Senato dove il provvedimento è all’esame. Slitta a domani alle 14 l’esame in Aula del Senato del decreto recante disposizioni urgenti di proroga della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della Nato, delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria, nonché di Commissioni presso l’Aifa. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. 

    Agenzia ANSA

    Post dell’ambasciata russa a Roma sull’auto blindata: ‘Era stata consegnata agli ucraini’ (ANSA)

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    Mattarella firma la Manovra, tesoretto di 400 milioni per emendamenti

    lI presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la legge di Bilancio. Lo si è appreso al Quirinale. Precedentmente il testo della manovra era stato bollinato dalla Ragioneria dello Stato. L’obbligo di accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat, senza incorrere in sanzioni, resta fissato a 60 euro. Gli articoli in totale salgono a 174 contro i 156 dell’ultima bozza.
    Si è conclusa dopo circa un’ora e venti minuti la riunione sulla manovra fra la premier Giorgia Meloni e I capigruppo di maggioranza a Palazzo Chigi.  “Le priorità della Lega sono già ampiamente soddisfatte in legge di bilancio, adesso studiando bene il testo definitivo vedremo cosa si può migliorare: qualche emendamento lo presenteremo ma siamo molto soddisfatti di quello che già c’è”. Lo ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, al termine della riunione di maggioranza a Palazzo Chigi sulla manovra. “Tutte le forze politiche sono soddisfatte, nel lavoro di commissione e di Aula cercheremo di portare qualche miglioria ma niente di stravolgente perché il testo già risponde alle nostre aspettative. Ci siamo dati un metodo di lavoro sulle scadenze e i tempi di lavoro – ha spiegato -, abbiamo guardato il calendario dei vari decreti che avremo nel mese di dicembre, stiamo iniziando a fare delle ipotesi su come impostare il lavoro in Aula, solo di questo abbiamo parlato. Non c’è solo la manovra, ci sono i decreti giustizia, Nato, l’Aiuti quater, è un dicembre molto ingolfato dal punto di vista parlamentare”. “Abbiamo definito il time table di un ordinato svolgimento dei lavori parlamentari visto che all’attenzione delle Camere ci sono vari decreti, come il decreto Calabria-Nato, il decreto giustizia e abbiamo visto le scadenze anche della legge di Bilancio. C’è stato l’impegno da parte di tutti a stringere i tempi”. Lo ha riferito ai giornalisti lasciando la riunione a Palazzo Chigi la Presidente dei senatori di Fi Licia Ronzulli. Alla domanda se Fi abbia avuto rassicurazioni o garanzie sui propri emendamenti, Ronzulli ha risposto: “non abbiamo parlato nello specifico degli emendamenti. Fi presenterà proposte sulla decontribuzione per le assunzioni dei giovani e sulle pensioni minime, ma non ci sono state date garanzie”. I cronisti hanno quindi chiesto se la presidente Meloni avesse chiesto una limitazione nel numero degli emendamenti: “è il senso di responsabilità di noi tutti che porterà a limitarne il numero: non tanti ma di ottima qualità”.
    I fondi che il Mef avrebbe accantonato per coprire gli emendamenti di iniziativa parlamentare alla legge di Bilancio dovrebbero aggirarsi attorno ai 400 milioni di euro. Lo riferiscono diverse fonti parlamentari interpellate dall’ANSA dopo l’incontro tra il governo e i capigruppo della maggioranza sulla manovra.

    Agenzia ANSA

    Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ricorda la sua proposta a Cisl e Uil di mobilitazione per chiedere un camboiamento della legge di bilancio e per riforme che combattano le diseguiaglianze (ANSA)

    Metro C a Roma: 50 milioni di euro – Per il completamento della tratta T2, la realizzazione della tratta Tl e l’adeguamento contrattuale per maggiori costi della tratta T3 della metro C di Roma, la manovra autorizza una spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025, di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 e 2029, di 500 milioni per ciascuno degli anni 2030 e 2031 e di 450 milioni per l’anno 2032. Questi – riporta il testo bollinato – costituiscono il limite massimo del concorso dello Stato agli oneri derivanti dalla realizzazione delle tratte.
    400 milioni per Cortina Milano 2026 – Per garantire la realizzazione del piano complessivo delle opere per i giochi olimpici e paraolimpici di Cortina Milano 2026 il testo bollinato della manovra prevede un’autorizzazione di spesa di 400 milioni di euro, di cui 120 milioni per il 2024, 140 milioni per il 2025 e 140 milioni per il 2026.

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    Il governo durerà a lungo e con la manovra sono stati mantenuti gli impegni, guardando alla crescita economica e con attenzione al lavoro, dice la premier Meloni intervistata dal direttore del Corriere della Sera. Carlo Calenda a Palazzo Chigi per incontrare la premier (ANSA)