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    La Russa, per il 25 aprile non basta andare a un corteo

    (ANSA) – ROMA, 21 DIC – “Se per festeggiare il 25 Aprile
    bisogna andare a un corteo in cui si può essere dileggiati e
    spintonati come è successo, immaginate se ci andassi io in una
    manifestazione in cui perfino le Brigate ebraiche sono state mal
    tollerate….”. L’ha detto Ignazio La Russa in occasione degli
    auguri di Natale con la stampa parlamentare. E ha aggiunto:
    “Ma io l’ho già fatto: il 25 Aprile quando ero al vertice della
    Difesa sono andato al cimitero di Milano dove c’è la statua
    dedicata ai partigiani e ho portato un’enorme mazzo di fiori che
    credo fosse il segno del mio riconoscimento per chi ha dato la
    vita per riconquistare la libertà”. (ANSA).   

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    La Russa, in Italia serve ancora pacificazione nazionale

    (ANSA) – ROMA, 21 DIC – “Vorrei che, al termine del mio
    mandato, avessimo fatto un piccolo passo in avanti sulla
    pacificazione e nessuno mi venga a dire che non ce n’è bisogno.   
    A quasi 77 anni dalla fine della guerra siamo ancora in qualche
    modo in un interminabile dopoguerra, in alcuni momenti di vita
    pubblica c’è ancora un’Italia non sempre pacificata, pur nelle
    inevitabili e doverose differenze di pensiero. Se riuscissimo a
    fare un passo in avanti sul grado di accettazione del pensiero
    altrui, sempre nel rispetto delle leggi,daremmo un contributo
    importante”. L’ha detto il presidente del Senato, La Russa nella
    consueta cerimonia degli auguri natalizi. (ANSA).   

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    Sisto, ipotesi scudo nasce da uno studio promosso anche dal Mef

    (ANSA) – ROMA, 21 DIC – “La proposta sullo “scudo” nasce da
    uno studio interministeriale, promosso dal Mef e dal ministero
    della Giustizia. In una delle riunioni, a cui ho partecipato
    assieme al collega del Mef Maurizio Leo, è stata esaminata la
    possibile estinzione dei reati ‘per comportamento riparatorio’:
    tu paghi il cento per cento di quel che devi pagare e a fine
    corsa, se hai pagato tutte le rate unitamente ad una sanzione
    ridotta, estingui i cosiddetti ‘reati formali’, i piccoli reati.   
    Questo è stato il principio che i due ministeri insieme hanno
    valutato: non è affatto un condono”. Così a Radio Anch’io il
    viceministro alla Giustizia Francesco Sisto (ANSA).   

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    Manovra: soppressa la norma sul Pos, prorogato il bonus 110%

    Maratona notturna per la votazione sugli emendamenti alla manovra in commissione Bilancio alla Camera. La commissione, al settimo giorno di lavoro, ha concluso l’esame degli emendamenti e ha dato il mandato ai relatori, Paolo Trancassini, Roberto Pella e Silvana Comaroli: il testo approderà in Aula alla Camera domani, con il voto di fiducia atteso venerdì.
    Tra le norme che hanno avuto il via libera c’è la proroga al 31 dicembre per il 110%, mentre è stata soppressa la norma sul tetto di 60 euro per il pagamento con Pos. Tornano quindi le multe ai commercianti che rifiutano di accettare pagamenti con carte e bancomat. Rimodulata l’App18 per i 18enni: arrivano due nuovi bonus, basati sul reddito e sul merito, la ‘Carta della cultura Giovani’ e la ‘Carta del merito’. Torna la possibilità di rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al tasso fisso e cambia la norma che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni: sale dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale. 
    Approvata anche la nuova stretta sul Reddito di cittadinanza. Non dovrà più essere “congrua” la prima offerta che – rifiutata – fa perdere il diritto al sostegno. Slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo, lo stralcioautomatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015. Vengono invece prorogati, fino al 30 giugno 2023, tavolini all’aperto e dehors liberi. Ok al bonus Iva al 50% per l’acquisto di ‘case green’ e al fondo per i collegamenti aerei per Sardegna e Sicilia.

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    Manovra, tensione in Commissione salta lo scudo per i reati fiscali, giovedì l'approdo alla Camera

    Slitta di un giorno, a giovedì alle 8, l’approdo della manovra in Aula alla Camera. Lo ha deciso la capigruppo di Montecitorio, alla luce dei ritardi nei lavori in commissione Bilancio. La discussione generale si concluderà intorno alle 11, sempre di giovedì, quando il governo porrà la questione di fiducia. Il termine per gli emendamenti è alle 8, quello per gli ordini del giorno alle 10. Il voto di fiducia è atteso attorno alle 11 di venerdì.
    Non entra in manovra “alcun emendamento” su uno scudo penale per i reati fiscali. Lo riferisce il relatore Pella. “Non c’è”, replica l’esponente di FI a chi gli chiede se sia in arrivo la misura annunciata nei giorni scorsi.  “Vittoria, lo scudo penale non c’è” ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani uscendo dalla commissione Bilancio a proposito dell’emendamento che sarebbe dovuto entrare in manovra e riguardante l’estinzione di alcuni reati tributari. “Il nostro atteggiamento preventivo di ferma opposizione ha dato i suoi frutti: il relatore ha appena dichiarato che non porteranno questo condono penale come emendamento. Ovviamente non ci fermiamo qui: è una grande vittoria, per quanto ci riguarda, che otteniamo rispetto al kit dei furbetti dell’evasione. Però è chiaro che sorveglieremo perché questo emendamento non ritorni da nessuna parte nel corso dell’iter di approvazione di questa manovra di bilancio”. Così il leader M5s Giuseppe Conte commenta il ritiro dell’emendamento sullo scudo per i reati fiscali.
    “Ribadisco che mi risulta abbastanza incomprensibile la sbandierata vittoria del Pd per un emendamento, ovvero la tregua fiscale, che si asserisce ritirato quando invece non è mai stato depositato. Evidentemente la legge di bilancio non è lo strumento idoneo per la finalità della misura di cui si parla. Questo non esclude che la norma in questione non sia inserita in un altro provvedimento e che possa trovare adeguata collocazione. Sarà la maggioranza a stabilire quale sia quella giusta”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.
    “C’è l’impegno a votare tutto con senso di responsabilità, senza lasciare fuori nulla. E’ la garanzia che mi sento di dare. Dobbiamo votare tutto e arrivare fino in fondo”. Lo ha detto uno dei relatori alla manovra, il deputato di Forza Italia Roberto Pella, in attesa della ripresa dei lavori in commissione Bilancio alla Camera. “All’opposizione va reso merito e va ringraziata – ha aggiunto -. Si riparte con la presentazione degli emendamenti dei relatori per chiudere una manovra che possa avere la soddisfazione di tutti. Negli emendamenti saranno assorbite anche proposte di tutte le forze politiche”.
    Il bonus per i diciottenni potrà arrivare fino a mille euro. Lo annuncia il presidente della commissione Cultura Federico Mollicone. Il meccanismo, che entrerà in manovra, combina due criteri: il tetto Isee fino a 35mila euro e il risultato scolastico alla maturità. Il bonus arriverà solo a chi rispetta almeno uno dei due criteri e in quel caso sarà pari a 500 euro mentre raddoppierà per chi li soddisfa entrambi.”Confermiamo l’Isee ma la grande novità è che raddoppia, non ci sarà solo il criterio di un Isee medio basso ma gli studenti meritevoli, che otterranno 100 alla maturità e con un Isee sotto la soglia, possono raddoppiare”. Per i lavoratori dello spettacolo “al contrario del governo precedente verranno aumentati i fondi” sull’indennità di discontinuità. “Dobbiamo definire bene” la misura ma “è un lavoro che faremo con le categorie, si tratta di lavoratori che abbiamo a cuore e conosciamo la loro precarietà”. Lo ha spiegato il presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone (FdI).
    Salta il divieto per la P.a. di conferire incarichi remunerati di qualunque tipo ai pensionati. La modifica rende ampiamente superato il divieto per la Pubblica amministrazione di conferire incarichi di qualunque tipo retribuiti a soggetti in quiescenza, lasciando comunque vigenti gli obblighi di comunicazione al Parlamento.
    Arriva il tetto agli stipendi per i manager delle banche salvate con l’intervento dello Stato. Il trattamento economico annuo per gli incarichi conferiti dal primo gennaio 2023 non possa superare quello del primo presidente della Corte di Cassazione, fissato in 240mila euro annui.
    Il rifinanziamento del bonus psicologo potrebbe entrare in manovra. Secondo quanto viene riferito, infatti, questa sarebbe una delle misure del Pd sulle quali ai Dem sarebbe stata presentata una riformulazione e che potrebbe, dunque, avere il parere favorevole da parte del governo.Il rifinanziamento del bonus psicologo potrebbe entrare in manovra. Secondo quanto viene riferito, infatti, questa sarebbe una delle misure del Pd sulle quali ai Dem sarebbe stata presentata una riformulazione e che potrebbe, dunque, avere il parere favorevole da parte del governo.
    Un fondo alimentato dalla tassazione sugli extraprofitti delle banche per garantire ristori ai commercianti penalizzati dalle commissioni sui pagamenti elettronici. Si lavora a un’intesa bipartisan, come confermano fonti di maggioranza e opposizione, per inserire in manovra questa soluzione, dopo che il governo ha deciso di eliminare la norma sul Pos. Secondo l’ipotesi allo studio, che potrebbe finire in un emendamento dei gruppi parlamentari, un Dpcm istituirà il fondo definendo aliquote e soglie con cui calcolare gli extraprofitti e il contributo straordinario. Il ristoro avverrebbe in forma di crediti di imposta.
    Poco più di un milione di euro a tutela delle libere professioniste, la tassazione dal 23% al 5% delle pensioni erogate ai frontalieri da enti o istituti del Principato di Monaco e l’aumento dallo 0,5% al 2% del tasso di interesse applicato per pagamenti ratealizzati dopo il ravvedimento speciale delle violazioni tributarie. Sono alcune delle proposte di modifica alla manovra previsti nei 31 emendamenti dei relatori depositati in commissione Bilancio alla Camera.
    Un tasso del 2% per le rate di chi aderisce al ravvedimento speciale delle violazioni tributarie previsto dalla manovra. E’ quanto prevede un emendamento dei relatori alla manovra. Una misura che, stando alla relazione tecnica, dovrebbe, per altro, “determinare effetti positivi di gettito”. La percentuale viene inserita al posto del “tasso di interesse legale”, che, secondo quanto spiegato nella relazione illustrativa all’emendamento “è stato prudenzialmente ipotizzato, sulle rateazioni, pari allo 0,5%, inferiore dunque al 2% che dovrebbe “determinare effetti positivi di gettito”.
    Manovra, Renzi: ‘Azzerare 18App e’ uno scandalo, schiaffo a giovani e cultura’

    Agenzia ANSA

    Sondaggio Swg: Fratelli d’Italia con il 30,6% di consensi si conferma il primo partito. Il Movimento Cinque Stelle è al secondo posto con 17,4%, mentre il Partito Democratico è 14,7% (ANSA)

    L’esame della Manovra di Bilancio rimane prevista in Senato tra il 27 e il 29 dicembre in attesa di capire i tempi della Camera. Secondo quanto si apprende al termine della capigruppo di palazzo Madama dai rappresentanti dell’opposizione, anche in Senato sul provvedimento il governo sarebbe orientato a porre la fiducia.
    “Se il Parlamento ritenesse di non modificare la manovra, per il Mef il testo già approvato in Cdm va benissimo e sarà quello presentato in Aula e sul quale si porrà la fiducia, con l’eccezione della riformulazione sul Pos”. E’ quanto trapela da fonti del ministero.
    TERZO POLO- “Per noi la partita finisce qui”, lo ha detto il capogruppo del Terzo Polo in commissione Bilancio alla Camera, Luigi Marattin, lasciando i lavori della commissione insieme al capogruppo Matteo Richetti. “Siamo esattamente nelle condizioni nelle quali ci siamo lasciati alle 4 di stanotte, non ci sono i pareri, non ci sono le riformulazioni”, ha detto Richetti. “Da giovedì a oggi sono stati votati zero emendamenti, zero approvati e 421 sono stati accantonati. Segno che la maggioranza al suo interno ha difficoltà, non per le opposizioni ma perché Forza Italia vuole una cosa, la Lega un’altra. Il risultato e’ una manovra veramente inguardabile”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda in una conferenza stampa al Senato. “Partecipare ai lavori della commissione Bilancio è inutile e imbarazzante. Così non si può andare avanti, ci spiace molto. Questo tentativo di essere costruttivi non ha prodotto nulla. Quindi non parteciperemo più ai lavori della commissione, ma non faremo ostruzionismo cioè aspetteremo che la maggioranza raggiunga un’intesa”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda in una conferenza stampa al Senato.

    LEGA -“Come Lega vogliamo che la manovra si chiuda presto e bene, perché aiuta milioni di famiglie in difficoltà”. Lo afferma il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine della conferenza stampa della Gestione governativa navigazione Laghi. “E’ chiaro che le opposizioni fanno il loro mestiere, ma la manovra va approvata assolutamente entro capodanno”, aggiunge Salvini. “Quindi se si può discutere approfonditamente bene, altrimenti, siamo pronti a correre e a fare il 31 dicembre in Senato”
    M5S -“A 24 ore dall’approdo in Aula della manovra, la maggioranza e il governo sono nel caos più totale. Non c’è traccia degli emendamenti dei relatori né dei pareri o delle riformulazioni. A che gioco stiamo giocando? Di questo passo, l’esercizio provvisorio più che un rischio sembra una certezza, e non per colpa delle opposizioni: la maggioranza sta facendo tutto da sola. Il M5S non è disponibile a ulteriori rinvii: se la maggioranza e il governo non sono in grado di mandare in porto la legge di Bilancio se ne assumano la responsabilità davanti al Paese”. Lo affermano i 5s in commissione Bilancio.
    Si torna a poter pagare col pos anche un caffè, arriva la possibilità di cambiare il tasso variabile in fisso, si allargano le maglie della rivalutazione delle pensioni per i redditi medi. Ma spuntano anche regole ad hoc per le intercettazioni e un primo passo sui Lep per l’autonomia. Sono alcune delle novità che prendono forma nella manovra di bilancio alla luce delle modifiche previste negli emendamenti messi a punto dal governo.

    Il confronto con l’Ue spinge il governo a eliminare dalla manovra la soglia entro la quale i commercianti avrebbero potuto rifiutare di usare il pos

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    Milleproroghe, da Alitalia alle risorse per i motorini elettrici

    Ecco le misure contenute nella bozza del decreto Milleproroghe che sarà domani all’esame del Consiglio dei ministri
    Il funzionamento dell’amministrazione straordinaria per la vecchia Alitalia viene prorogata fino al 31 dicembre 2023. 
    Nuove risorse per moto e ciclomotori elettrici, riducendo gli importi previsti per quelli inferiori a euro 5. L’articolo stabilisce che vengano sottratti 5 milioni dall’ecobonus per l’acquisto nel 2023 e 2024 di ciclomotori e moto a 2, 3, 4 ruote omologati in una classe inferiore ad Euro 5: gli importi vengono invece attribuiti a moto e motocicli elettrici negli stessi anni.
    Viene prorogato fino al 2025 il meccanismo del contratto di espansione, il supporto alle imprese in crisi finanziaria che varino una riorganizzazione aziendale e favoriscano l’esodo anticipato verso la pensione dei dipendenti, che prima era previsto fino al 2023. Il testo conferma il limite minimo di organico per accedere al beneficio: non dovrà essere inferiore complessivamente a cinquanta incluse le aziende che abbiano sottoscritto, dal 2023 al 2025, un contratto di rete. Dal 1 gennaio 2023, invece, si dimezza a 500 il numero dei dipendenti, previsto originariamente a 1000, per quelle imprese di particolare rilevanza strategica che volessero accedere al contratto di espansione impegnandosi a 1 assunzione per ogni 3 lavoratori prepensionati. In questo caso, si legge nella bozza, almeno il 50% dei lavoratori assunti non dovrà aver compiuto il trentacinquesimo anno di età al momento dell’assunzione. E’ legata a questo criterio anche la proroga per ulteriori 24 mesi della riduzione dei versamenti a carico del datore di lavoro dell’indennità mensile che dovrà riconoscere ai lavoratori che, a fronte della risoluzione del rapporto, si apprestino a pensionarsi volontariamente, fino al raggiungimento della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico.
    Sei mesi in più, fino al 30 giugno 2023 per fare la dichiarazione Tari relativa all’anno 2021. La scadenza era già stata spostata dal termine originale al 31 dicembre 2022.
    Gli operatori sanitari, già esentati dall’obbligo della fatturazione elettronica fino al 2022, potranno continuare ad evitare questo adempimento anche nel 2023. 
    I termini per il contratto di servizio della Rai con il ministero delle Imprese del Made in Italy (ex ministero dello Sviluppo Economico) viene differito al 31 luglio 2023. Lo prevede una norma contenuta nella bozza del decreto Milleproroghe. 

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    Il governo pone la fiducia al Senato per il Dl aiuti quater

    Il governo ha posto in Aula al Senato la questione di fiducia sul dl aiuti quater, lo ha comunicato in Aula il ministro dei rapporti per il parlamento Luca Ciriani, spiegando che si tratta del “testo approvato dalla commissione”.Il provvedimento torna alla commissione bilancio per il parere e il dibattito sulla questione di fiducia avrà inizio domani alle ore 14. E’ la prima fiducia chiesta dal governo Meloni.