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    Qatargate,Il Belgio chiede di congelare i conti di Panzeri e della figlia

    La magistratura belga che indaga sul Qatargate ha chiesto all’Italia, attraverso Eurojust, di congelare due conti correnti, uno intestato ad Antonio Panzeri, l’altro alla figlia Silvia. I due conti fanno parte dei sette che erano stati acquisiti in esecuzione di un ordine di investigazione europeo emesso nell’ambito dell’indagine su una presunta corruzione di europarlamentari per favorire gli interessi di Qatar e Marocco.
    Nei giorni scorsi la Procura di Milano aveva ricevuto l’ordine di investigazione europeo dai magistrati belgi, che indagano per associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio, con la richiesta di effettuare una serie di perquisizioni. La Gdf aveva trovato e sequestrato somme in contanti nella casa di famiglia di Panzeri nella Bergamasca (17mila euro) e in quella di Abbiategrasso di Francesco Giorgi (20mila euro), ex collaboratore dell’ex eurodeputato. Inoltre, era stata acquisita documentazione su sette conti correnti riferibili a Panzeri, alla figlia, a Giorgi e all’ex segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati Luca Visentini. Le carte sui conti sono state trasmesse in Belgio e, poi, dalle autorità di Bruxelles è arrivata in queste ore in Italia, attraverso Eurojust, la richiesta di congelarne due: uno di Panzeri e l’altro della figlia. Si tratta dei due conti in cui sarebbero state rintracciate le somme più consistenti e che si sospetta possano essere provento del reato di corruzione. Dell’istanza sono stati informati gli inquirenti milanesi ed ora si sta valutando la competenza territoriale per effettuare il sequestro, che potrebbe ricadere, a quanto pare, su un’altra Procura lombarda. Si tratta di eseguire un cosiddetto certificato di congelamento, come avvenuto ieri per l’appartamento a Cervinia, in Val d’Aosta, acquistato da Niccolò Figà-Talamanca. Un sequestro che dovrà essere disposto da un gip. Intanto, entro il 24 dicembre la difesa di Maria Dolores Colleoni, la moglie di Panzeri per la quale la Corte d’Appello di Brescia ha dato il via libera alla consegna al Belgio, presenterà ricorso in Cassazione contro tale decisione.
    L’ufficio di presidenza del gruppo S&D all’Europarlamento ha deciso di sospendere un suo funzionario per ‘colpa grave’ nell’ambito delle indagini in corso sul cosiddetto Qataragate. Secondo quanto si è appreso da fonti dell’Eurocamera, si tratterebbe di un consigliere politico di nazionalità non italiana che ha lavorato nell’ambito della commissione esteri del Pe. Il segretariato del gruppo ha immediatamente informato le competenti autorità del Belgio.Mihalis Dimitrakopoulos, l’avvocato dell’ex vicepresidente dell’Europarlamento Eva Kaili in carcere nell’ambito del Qatargate, è volato questa mattina a Bruxelles per incontrare la sua assistita. Il colloquio, richiesto dalla stessa Kaili, è attualmente in corso. “Non sono né pessimista né ottimista”, ha detto Dimitrakopoulos all’ANSA e alcuni media ellenici fuori dal carcere di Haren. L’avvocato greco ha riferito che Kaili è “forte” e da quando si trova in detenzione ha visto soltanto il padre. Dimitrakopoulos nel pomeriggio si recherà al Palazzo di Giustizia per visionare le carte della procura prima dell’udienza di domani.
    “La procedura penale è segreta, per questo non posso dire molto, ma la sola cosa che posso dire è che Eva Kaili è innocente”. Lo ha detto Mihalis Dimitrakopoulos, l’avvocato dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo, dopo un incontro di quasi cinque ore con la sua assistita nel carcere di Haren. Le ricostruzioni sui giornali circa le confessioni di Kaili sul Qatargate “non corrispondono alla verità”, ha aggiunto.
    Kaili accusa, ‘i soldi trovati in casa erano di Panzeri’
    Eva Kaili “si fidava” del compagno Francesco Giorgi e “lui l’ha tradita”. Lo ha detto l’avvocato della stessa Kaili, Mihalis Dimitrakopoulos, al termine di un colloquio di oltre quattro ore con l’ex vicepresidente del Parlamento europeo svoltosi nel carcere di Haren.”I soldi trovati erano di Antonio Panzeri”. Ad una manciata d’ore dall’udienza che la vedrà in tribunale a Bruxelles, Eva Kaili, attraverso il suo legale, prova a mettere giù uno schema di difesa. L’ex vicepresidente dell’Eurocamera, da un punto di vista politico, è il pezzo da novanta del Qatargate. Le sue dichiarazioni, in un modo o nell’altro, potrebbero imprimere una svolta ad un caso che rischia di allargarsi a macchia d’olio. E anche in vista dell’appuntamento di giovedì la Procura federale belga ha deciso di imporre una stretta sulle fughe di notizie rimbalzate in questi giorni, aprendo un’inchiesta ad hoc. “Le fughe di notizie alla stampa possono mettere a rischio il caso, ed è per questo che stiamo avviando un’indagine per violazione del segreto professionale”, ha affermato un portavoce della procura al quotidiano belga L’Echo. La tesi fornita dall’avvocato Michalis Dimitrakopoulos è sensibilmente diversa dalle dichiarazioni che Kaili avrebbe fatto agli inquirenti. L’esponente socialista, secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, ha ammesso di aver incaricato il padre di nascondere le mazzette di denaro e di essere a conoscenza dell’attività portata avanti dal marito, Francesco Giorgi, con l’ex eurodeputato Antonio Panzeri. “La signora Kaili non ha mai ammesso di aver chiesto al padre di trasferire il denaro” ritrovato a casa sua “per nasconderlo”, ha replicato Dimitrakopoulos da Atene, sottolineando la totale estraneità della sua cliente con il caso. L’eurodeputata ellenica, ha spiegato, sostiene di essere stata informata del denaro quando il suo compagno è stato arrestato vicino al garage della loro casa. In quel momento ha cercato di trovare il proprietario del denaro, ovvero Panzeri, per consegnarglielo. “Un’opzione era quella di consegnare il suo compagno alla polizia, un’altra era quella di riportare il denaro al suo proprietario. Kaili non aveva l’obbligo di denunciare il marito secondo la legge europea”, ha precisato l’avvocato. Di certo, con il passare dei giorni l’inchiesta si complica. Tra gli eurodeputati si ripercorrono le votazioni non solo sul Qatar ma anche sull’altro Paese coinvolto nel caso, il Marocco. Rabat, in alcuni cablogrammi del 2014, definiva Panzeri “un amico” e delineava il suo ruolo per fare pressione su alcuni temi, come l’accordo agricolo Ue-Marocco o la questione del Sahara occidentale. Il numero di indagati non è cambiato ma il quadro potrebbe evolversi. Il quotidiano belga Le Soir, ad esempio, ha riportato nuove dichiarazioni rilasciate da Panzeri agli inquirenti, ai quali avrebbe indicato l’eurodeputato belga Marc Tarabella come destinatario dei suoi “regali”. A tutto ciò si aggiunge l’interrogativo che in queste ore domina i corridoi brussellesi: la Commissione, in qualche modo, sapeva? Nelle carte dell’inchiesta dei servizi segreti belgi – i primi a muoversi, la scorsa estate – sarebbe ipotizzato un coinvolgimento di funzionari del Servizio di Azione Esterna. “Siamo consapevoli che ci sono indagini in corso, e che gli accadimenti sono seri. Va fatta chiarezza su cosa è successo ma non commentiamo a indagini in corso”, ha spiegato il portavoce dell’esecutivo europeo Peter Stano. L’inchiesta rischia di complicare non poco i rapporti tra Bruxelles e il Qatar al termine di un anno in cui l’importanza di Doha sul dossier energia si è impennata. E dopo il duro avvertimento lanciato da Doha nei giorni scorsi, a margine della conferenza di Baghdad, si è registrato un primo faccia a faccia, ai massimi livelli tra l’Ue e il Paese del Golfo. Josep Borell ha infatti incontrato il ministro degli Esteri qatarino Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. “Abbiamo concordato sulla necessità che le indagini facciano piena chiarezza”, ha twittato l’Alto Rappresentante europeo che sembra non aver fermato la procedura per la nomina di inviato Ue nel Golfo. In pole c’erano Dmitris Avromopoulos e Luigi Di Maio. Il primo, finito nel mirino per essere stato nel board di Fight Impunity, ha gridato al complotto. “Non esiste alcuna macchinazione sulla nomina”, è stata la netta replica di un alto funzionario europeo.

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    Regione Lombardia, ok di Conte sulla candidatura di Majorino

    (ANSA) – MILANO, 21 DIC – Centrosinistra e Movimento 5 stelle
    sosterranno insieme Pierfrancesco Majorino come candidato
    presidente della Lombardia. Dopo l’accordo sul programma dei
    giorni scorsi, è arrivato oggi, a quanto si apprende, l’ok di
    Giuseppe Conte sul nome dell’europarlamentare Pd. (ANSA).   

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    Manovra: ok alla caccia ai cinghiali in città, si potranno mangiare

    Via libera della commissione Bilancio della Camera all’emendamento alla manovra che apre alla possibilità di abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città. L’emendamento è a firma Foti (Fdi).
    I cinghiali che saranno abbattuti, nell’ambito della misura inserita in manovra sulla caccia in città, saranno sottoposti ad analisi igienico-sanitarie e in caso negativo saranno destinati al consumo alimentare. Lo prevede la versione finale dell’emendamento di Fratelli d’Italia alla manovra approvato in commissione Bilancio.

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    Ucraina: consegnata al Papa una nuova lista di prigionieri

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 21 DIC – Il Papa ha ricevuto
    oggi una nuova lista di prigionieri ucraini alla fine
    dell’udienza generale. A consegnare i nomi al Pontefice è stata
    la moglie di uno di loro. Lo scrive l’Osservatore Romano.   
    La donna, Larissa, e il figlio Sergheii hanno anche
    consegnato al Papa un calendario per il 2023 con le immagini
    delle devastazioni della guerra. Il Pontefice ha guardato, a una
    a una, le pagine del calendario che testimoniano la tragedia
    della popolazione di Mariupol, la martoriata città nel sud-est
    del Paese, a lungo sotto l’estenuante assedio russo. “Azovstal”
    si legge nella prima pagina del calendario, proprio a ricordo
    della resistenza ucraina all’interno di quell’acciaieria
    divenuta un simbolo. “Larissa ha consegnato al Papa – riferisce
    l’Osservatore Romano – anche una lista di nomi di prigionieri
    ucraini. Con la speranza che si possa facilitare la loro
    liberazione o per lo meno un miglioramento delle loro condizioni
    di detenzione. Non si conosce il numero esatto dei prigionieri.   
    Ma tra loro c’è anche il marito di Larissa, il padre di
    Sergheii”.   
    A Francesco hanno simbolicamente donato un telo, ricamato
    secondo la tradizione popolare, come segno del volersi prendere
    cura degli altri, un’icona mariana e un’agenda: sulla copertina
    la mappa dell’Europa con, incastonata, un pezzo di terra
    ucraina. Ad accompagnare Larissa e Sergheii, la moglie
    dell’ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede, Diana
    Yurash, che ha offerto al Pontefice un tipico decoro natalizio
    realizzato con gli steli di grano. “Sono gli ultimi steli
    raccolti nei campi dove ora ci sono bombe e mine”, spiega Irina
    Skab, assistente dell’ambasciata. (ANSA).   

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    M5s, spegnere lo Spid è ennesima assurdità governo

    (ANSA) – ROMA, 21 DIC – “Dopo la lotta (persa malamente) ai
    pagamenti digitali ora il governo di Giorgia Meloni se la prende
    con le identità digitali. A oggi oltre 30mln italiani utilizzano
    #SPID, con un incremento di +30% rispetto al 2021. Spegnere SPID
    vuol dire complicare la vita a persone proprio quando hanno
    preso abitudine a usarlo. È l’ennesima assurdità un questo
    governo fuori dalla realtà, più preoccupato di cancellare ciò
    che è stato fatto da altri piuttosto che pensare a ciò che è
    utile alle persone”. Così su Facebook la capogruppo M5S al
    Senato, Barbara Floridia. (ANSA).   

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    Passa in manovra il salva-sport, tasse da restituire in 60 rate

    (ANSA) – ROMA, 21 DIC – Via libera alla norma ‘salva-sport’
    in manovra. La commissione Bilancio della Camera ha infatti
    approvato l’emendamento del governo che consente a federazioni
    sportive nazionali, enti di promozione sportiva, associazioni,
    società professionistiche e dilettantistiche di pagare in 60
    rate, con la maggiorazione del 3%, i versamenti sospesi per il
    Covid e in scadenza domani.   
    Si tratta complessivamente di 889 milioni di euro (fra
    versamenti per ritenute alla fonte, comprensive di addizionali
    regionali e comunali e dell’Iva), di cui 500 milioni di euro
    riconducibili ai club della Serie A del calcio. Queste mancate
    entrate per lo Stato nel 2022 saranno recuperate dal 2023 al
    2027, con una maggiorazione che vale 26,67 milioni di euro.   
    L’unica novità inserita rispetto al testo originario,
    modifica dal 31 dicembre al 29 dicembre 2022 la scadenza entro
    cui vanno saldate le prime tre rate (o in alternativa il
    pagamento in soluzione unica). Le altre vanno pagate
    mensilmente. Mancare una scadenza significa perdere il beneficio
    della rateizzazione e andare incontro alle sanzioni e alle
    disposizioni in materia di riscossione previste. (ANSA).