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    Grecia chiede intervento Ue per la carenza di farmaci

    (ANSA) – ATENE, 03 GEN – Il ministro della Salute greco
    Thanos Plevris ha inviato una lettera alla Commissaria europea
    per la Salute, Stella Kyriakides, chiedendo “una politica
    centrale a livello dell’Unione Europea per il problema della
    carenza di farmaci che affligge tutti gli Stati membri dell’Ue”.   
    Nella lettera inviata da Plevris si legge: “Recentemente, il
    problema dell’approvvigionamento di alcuni farmaci è aumentato
    in tutta l’Unione, a causa della riduzione della produzione
    dovuta alla pandemia di Covid-19, alla crisi energetica, alla
    guerra in Ucraina e alla riduzione del processo produttivo nei
    Paesi in cui si trovano le materie prime”. Nelle ultime
    settimane si sono registrate nelle farmacie greche carenze
    significative di farmaci da banco, come gli sciroppi
    antipiretici e gli sciroppi per la tosse ma anche antibiotici e
    farmaci per inalazione che interessano soprattutto i bambini.   
    Per risolvere il problema, sempre nella giornata di oggi il
    ministro Plevris ha annunciato una serie di misure, al termine
    di un incontro con l’Agenzia greca per i prodotti farmaceutici
    (EOF), con i rappresentanti dei grossisti e delle farmacie. Tra
    gli interventi annunciati è previsto l’aumento dei prezzi di
    alcuni farmaci molto economici, in modo che possano essere
    promossi sul mercato greco e non, come avverrebbe, su quello
    internazionale dove invece vengono venduti a prezzi più alti.   
    (ANSA).   

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    Forze armate, Kiev ha liberato il 40% dei territori occupati

    (ANSA) – ROMA, 03 GEN – Il comandante in capo delle forze
    armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny ha reso noto su
    Telegram che il 40% dei territori occupati dall’esercito russo
    dall’inizio dell’invasione è stato liberato, come riporta la
    Cnn.   
    “Le forze armate hanno liberato il 40% dei territori occupati
    durante l’invasione su vasta scala e il 28% di tutti i territori
    occupati dalla Russia dal 2014”, ha riferito Zaluzhny,
    aggiungendo che l’attuale linea del fronte è lunga 1.500
    chilometri e che le forze armate ucraine hanno ricevuto un
    addestramento militare nel territorio di 17 Paesi europei:
    “Grazie a partner internazionali è stato possibile addestrare
    più di 20.000 soldati. Nel 2022, più di 600.000 persone sono
    state evacuate dalle zone delle ostilità e sono state introdotte
    più di 2 milioni di tonnellate di beni umanitari”. (ANSA).   

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    Qatargate: chiesto lo stop all'immunità per Cozzolino e Tarabella

    Il Parlamento europeo ha avviato una procedura d’urgenza per la revoca dell’immunità a due europarlamentari. nell’ambito del Qatargate. “Non ci sarà impunità. Nessuna”, ha annunciato la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola, sottolineando che la decisione è stata presa a seguito di una richiesta delle autorità giudiziarie belghe.
    Secondo i quotidiani belgi Le Soir e Knack sono Andrea Cozzolino e Marc Tarabella i due eurodeputati per i quali la giustizia belga ha chiesto la revoca dell’immunità parlamentare all’Eurocamera. “Confermiamo di aver avviato la richiesta di revocare l’immunità parlamentare a due membri del Parlamento europeo ma non daremo i nomi o altre informazioni”, ha fatto sapere solamente il portavoce della Procura di Bruxelles interpellato sulla vicenda.L’abitazione dell’eurodeputato socialista Marc Tarabella era stata perquisita il 10 dicembre, alla presenza della presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola, all’indomani dell’arresto di sei persone nell’ambito del Qatargate, tra cui la vicepresidente del Parlamento Eva Kaili, il suo compagno Francesco Giorgi e l’ex europarlamentare italiano Antonio Panzeri. Tarabella, ricorda Le Soir, sostiene con forza di non aver mai ricevuto alcun regalo dal Qatar. Giorgi è l’assistente parlamentare di Cozzolino e secondo quanto riferito dalla stampa belga avrebbe ammesso di aver ricevuto denaro dal Marocco e dal Qatar per promuovere i propri interessi all’interno del Parlamento. Cozzolino aveva anche chiesto recentemente tramite i propri avvocati di essere ascoltato dagli inquirenti, pur sostenendo la propria innocenza.
    L’iter della revoca delle immunità parlamentari: al via alla Plenaria del 16 gennaioSecondo l’iter previsto dal Regolamento del Parlamento europeo, la Commissione affari giuridici nominerà un relatore, e i casi in questione verranno presentati nel corso di una riunione della Commissione stessa, dove può aver luogo anche un’audizione. Il progetto di relazione verrà quindi discusso e votato in seno alla Commissione che adotterà una raccomandazione affinché l’intero Parlamento approvi o respinga la richiesta. Tutti i casi di immunità sono esaminati a porte chiuse. La raccomandazione verrà quindi presentata alla Plenaria. In caso di approvazione da parte della Plenaria, a maggioranza semplice, il Presidente comunica immediatamente la decisione del Parlamento al deputato o ai deputati interessati e all’autorità nazionale competente. La presidente del Parlamento europeo, viene precisato, ha chiesto a tutti i servizi e alle commissioni di dare priorità a questa procedura, in vista della sua conclusione entro il 13 febbraio 2023. La presidente dell’Europarlamento annuncerà la richiesta sulla revoca dell’immunità parlamentare per due eurodeputati coinvolti nello scandalo di corruzione legato al Qatar alla prima plenaria possibile del Parlamento, il prossimo 16 gennaio. La richiesta sarà quindi rimessa alla Commissione per gli affari giuridici (Juri) per una proposta di decisione. Lo comunica il Parlamento europeo.

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    Casellati spinge sulle riforme. Verdi e Pd: 'Opposizione dura'

    In una intervista al Messggero il ministro Elisabetta Alberti Casellati rilancia una proposta di riforma della Costituzione, annunciando una consultazione con i gruppi parrlamentari in attesa di una proposta dell’esecutivo. Immediata la reazione dell’opposzione. I Verdi respingono con forza l’ipotesi di presidenzialismo. Mentre il Pd annuncia “opposizione rigorosissima”. 

    Casellati: “Le riforme sono una scommessa da vincere per il paese”Per il ministro Elisabetta Alberti Casellati, le riforme sono una scommessa da vincere per il Paese. “Grazie alla Costituzione di cui festeggiamo i 75 anni, l’Italia è diventata uno Stato moderno, avanzato, attrattivo, stabilmente fra i grandi del mondo – dice il ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa al Messaggero – oggi abbiamo un compito importante: preservare il cammino percorso grazie alla ‘nostra’ Carta e insieme ripensare alcune soluzioni per renderla attuale e funzionale. Dalla fine degli anni ’80 abbiamo assistito a innumerevoli confronti, proposte, idee, commissioni, pensati e promossi da Parlamenti e governi della più diversa compagine politica, nella comune consapevolezza che per migliorare il funzionamento del circuito democratico è indispensabile una riforma. Sono decenni che, in particolare, sentiamo denunciare le debolezze della forma di governo italiana. Decenni che sentiamo invocare l’esigenza di razionalizzare le istituzioni politiche, ma, alla prova dei fatti, sembra che riformare questa parte della Costituzione sia una ‘missione impossibile'”. Casellati spiega che la nostra forma di governo oggi è profondamente cambiata, “plasmata dalla trasformazione del sistema partitico, dai cambiamenti della legge elettorale, dalle spinte all’integrazione europea, dal confronto con l’elezione diretta di sindaci e presidenti di Regioni abbiamo registrato una forte fragilità degli esecutivi, incapaci di dare un indirizzo politico di lungo termine. 69 governi in 75 anni con una durata media di 14 mesi. La stabilità – puntualizza – è dunque un’esigenza ineludibile per dare credibilità al nostro Paese e per rafforzare il sistema democratico. Troppo spesso si è assistito a un voto dei cittadini al quale è seguito un governo che non corrispondeva alle scelte degli elettori; un disallineamento che ha portato a un crescente astensionismo nelle ultime tornate elettorali”. “Io credo perciò che il nostro Paese sia ormai maturo per una riforma costituzionale che vada nella direzione dell’elezione diretta e popolare del presidente della Repubblica o del Consiglio, formule che noi stessi in Italia abbiamo sperimentato a livello locale e regionale. E allora, dopo 75 anni, in nome dei padri Costituenti, il nostro impegno non può che essere quello di attuare una riforma armonica e condivisa, che sappia rendere ancora più salda e più forte la nostra Costituzione per un’Italia che guarda al futuro”, conclude.
    Casellati: entro l’estate una proposta del governo “Ritengo che la mia attività di ascolto possa terminare entro la fine del mese di gennaio, ascoltando i rappresentanti di tutti i partiti o gli esperti indicati dalle varie forze politiche. La proposta sarà pronta quando avrò ascoltato le posizioni e le ragioni di tutti i gruppi parlamentari, sperando di trovare un punto di caduta”. I tempi? “Prima dell’estate la proposta del governo dovrebbe essere certamente pronta, ma è difficile per me oggi dare dei tempi certi. Dovrò anche ascoltare diversi costituzionalisti”. Lo afferma la ministra per le Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati, interpellata da Affaritaliani.it.
    Zaratti (AVS): “Mai un uomo solo al comando””La ministra Casellati fa sapere che inizierà una consultazione tra i gruppi parlamentari in merito alla proposta di modificare la Repubblica parlamentare in presidenziale. Noi daremo voce a quella consistente parte del Paese che guarda alla Costituzione come una bussola della nostra vita collettiva, proprio come indicato dal presidente Mattarella nel suo discorso di fine d’anno. Ci muoveremo dunque nel solco della Carta del ‘ 48, difendendo ogni spazio democratico e contro la cultura dell’uomo solo al comando. In ogni caso crediamo sia del tutto inopportuno che questa materia sia d’iniziativa governativa”. Così Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali della Camera.
    Fonti Pd: “C’è sciatteria, opposizione rigorosissima” “Improvvisazione, sciatteria e lacerazioni interne. Oltre questo l’azione di governo fin qui non si è spinta. Che lo stesso metodo di lavoro ricada sulle riforme istituzionali è una eventualità che preoccupa e sulla quale la nostra opposizione sarà netta e rigorosissima”. Così fonti del Nazareno interpellate in merito.

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    Riforme: fonti Pd, c'è sciatteria, opposizione rigorosissima

    (ANSA) – ROMA, 02 GEN – “Improvvisazione, sciatteria e
    lacerazioni interne. Oltre questo l’azione di governo fin qui
    non si è spinta. Che lo stesso metodo di lavoro ricada sulle
    riforme istituzionali è una eventualità che preoccupa e sulla
    quale la nostra opposizione sarà netta e rigorosissima”. Così
    fonti del Nazareno interpellate in merito. (ANSA).   

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    Autonomia: Calderoli, nel Governo non c'è doppia velocità

    (ANSA) – CATANZARO, 02 GEN – Il presidenzialismo e
    l’autonomia differenziata “sono strade completamente diverse e
    rincorrere l’una per l’altra veramente mi sembra sconclusionato
    e privo di senso e significato”. A dirlo il ministro per gli
    Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, parlando con
    i giornalisti, a Catanzaro, sull’eventuale esistenza nel governo
    di una doppia velocità per l’attuazione dell’autonomia. “Questi
    riscontri pubblicati sui giornali – ha aggiunto – non li ho
    verificati. Ho avuto un vertice col presidente Meloni, col
    ministro presidente Fitto e con altri ministri e detto che entro
    fine anno avrei fatto una proposta”. (ANSA).   

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    Ratzinger: 40 mila fedeli a San Pietro fino alle 14

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 02 GEN – Secondo la Gendarmeria
    vaticana, sono circa 40 mila i fedeli che hanno reso omaggio
    questa mattina a Benedetto XVI. Il dato è aggiornato alle 14 ed
    è destinato a crescere, visto che l’accesso alla Basilica di San
    Pietro è consentito fino alle 19. La salma del papa emerito
    resterà esposta fino a mercoledì, prima dei funerali in
    programma giovedì. (ANSA).