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    Tricapodanno: Bucci, sull'inchiesta non ho nulla da dire

    (ANSA) – GENOVA, 05 GEN – “Non ho altro da dire rispetto alla
    nota di ieri, punto”. Lo ha detto il sindaco di Genova Marco
    Bucci a margine del consiglio comunale dedicato alla gestione
    dei rifiuti in merito all’inchiesta in corso da parte della
    procura di Genova sui costi del Tricapodanno. Ieri il Comune
    aveva spiegato in una nota, citando tutti i riferimenti di legge
    di aver seguito una procedura corretta per l’affidamento di
    servizi. L’indagine è partita da un esposto (ANSA).   

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    L'omelia, 'Grati a Benedetto per dedizione e sapienza'

    Un’omelia molto spirituale, incentrata sul Vangelo del giorno, quello della morte di Gesù, è stato il ‘saluto’ di Papa Francesco a Benedetto XVI. Si è trattato di un testo breve, come nelle consuetudini di Bergoglio nelle Messe, e tutto improntato a parole di fede.    “Siamo qui con il profumo della gratitudine e l’unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l’amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni”, ha detto Papa Francesco riferendosi a Ratzinger. “È il Popolo fedele di Dio che, riunito, accompagna e affida la vita di chi è stato suo pastore”, ha aggiunto Francesco.    “Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce”, ha poi concluso il Papa chiedendo di “affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita”.    Non co sono stati riferimenti invece, come qualcuno poteva attendere, sulla persona di Ratzinger o sul loro rapporto che era sempre stato contrassegnato da affetto e rispetto.    Tuttavia Papa Francesco in quattro passaggi ha riportato parole che erano state pronunciate dal Papa emerito in passato.    Ha richiamato un passo dell’enciclica “Deus caritas est” del 2005, l’omelia di Benedetto nella Messa Crismale del 13 aprile 2006 e in due diversi passaggi l’omelia nella Messa di inizio del pontificato, quella del 24 aprile del 2005.

    Da rileggere. L�omelia di #PapaFrancesco per i funerali di #BenedettoXVI. Come le donne del Vangelo al sepolcro, siamo qui con il profumo della gratitudine e l�unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l�amore che non si perde�

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    Ipotesi far slittare primarie Pd al 26/2.Letta, decide direzione

    (ANSA) – ROMA, 05 GEN – Torna in auge l’ipotesi di far
    slittare le primarie dal 19 al 26 febbraio. Secondo quanto si
    apprende da ambienti di partito in mattinata ci sarebbe stato al
    Nazareno un incontro tra rappresentanti dei candidati alla
    segreteria, da cui sarebbe emersa una intesa di massima su
    questa data. Se l’accordo fosse formalizzato, dovrebbe passare
    per la direzione del partito la prossima settimana. Per il
    segretario Letta però – spiegano fonti del Nazareno – la data
    per le primarie resta quella del 19 febbraio in linea con quanto
    già deciso. Eventualmente sarà la direzione della prossima
    settimana a valutare la richiesta dei candidati, essendo la
    direzione stessa delegata dall’assemblea nazionale a gestire
    l’ingorgo creato dal voto imminente per il rinnovo della 4
    amministrazioni regionali. (ANSA).   

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    Berlusconi, mi ha chiamato Weber,Fi importante in Ppe e in Ue

    (ANSA) – ROMA, 05 GEN – “Mi ha telefonato questa mattina il
    nostro presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber,
    venuto in Italia per i funerali di Papa Benedetto XVI. Ci siamo
    confrontati su tutti i problemi di cui si sta occupando l’Unione
    europea e abbiamo condiviso le nostre preoccupazioni. Mi ha
    fatto molto piacere sentire da Weber l’importanza che viene
    attribuita a Forza Italia nel Ppe e in Europa”. Lo scrive il
    leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sui social. (ANSA).   

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    Libano: restauri a tempo di record per museo Sursock

    (ANSA) – ROMA, 05 GEN – Il periodo festivo non ha fermato i
    lavori di restauro del museo Sursock di Beirut, specializzato in
    arte moderna e contemporanea, gravemente danneggiato dalle
    esplosioni avvenute nel porto della città libanese il 4 agosto
    2020. L’Unesco informa che il team di restauratori lavora senza
    sosta per garantire la riapertura del museo prevista per il
    prossimo mese di marzo.   
    “Restauro reso possibile – spiega l’Unesco – grazie al
    sostegno e ai finanziamenti della Cooperazione italiana”.   
    Commentando la notizia su twitter Marina Sereni, che da vice
    ministra agli Esteri nel maggio 2021 firmò l’accordo da un
    milione di euro per il restauro del museo scrive “Orgogliosi di
    aver contribuito a questa importante ricostruzione”. Le
    esplosioni che il 4 agosto investirono l’intera città, causando
    più di duecento morti e settemila feriti, causarono danni enormi
    in un raggio di 24 chilometri. In particolare, il museo d’arte
    moderna Sursock, al centro della vita culturale di Beirut negli
    anni ’60 e riaperto nel 2015 a seguito di un costoso restauro,
    che sorge ad appena ottocento metri dal porto, ha subito danni
    ingenti: le vetrate colorate del magnifico palazzo novecentesco
    in stile veneziano che ospita la collezione sono state spazzate
    via, parti del soffitto sono crollate, mentre le porte, di
    metallo, in legno, e anche quelle tagliafuoco, sono state
    divelte e scaraventate in tutto l’edificio. Quaranta delle 130
    opere in mostra sono state danneggiate più o meno gravemente. In
    particolare il ritratto di Nicolas Sursock, il collezionista
    d’arte a cui è intitolato il museo, dipinto da Kees van Dongen
    nel 1930, considerato una delle opere d’arte più pregiate della
    collezione, è stato gravemente lacerato. (ANSA).   

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    M5s, nel Lazio non ci sono più margini per un'intesa con il Pd

    (ANSA) – ROMA, 05 GEN – “Nel Lazio non ci sono più margini
    per accordi con il PD. Lo abbiamo detto in modo chiaro e
    trasparente. Con noi non serviva parlare di poltrone, serviva
    parlare di programmi, di progetti e dire un chiaro no
    all’inceneritore. Siamo coerenti con la nostra storia e non
    possiamo accettare un ambientalismo ad intermittenza in una
    colazione guidata da chi, come Renzi e Calenda, è già la
    stampella annunciata di questo governo”. Lo scrive su fb il
    capogruppo del M5s alla Camera Francesco Silvestri. (ANSA).   

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    Covid: fonti, Ipcr non aveva mandato su obbligo test in Ue

    (ANSA) – BRUXELLES, 05 GEN – Il meccanismo integrato
    europeo di risposta alle crisi (Ipcr), convocato ieri a
    Bruxelles dalla presidenza svedese del Consiglio dell’Unione
    europea, “era stato previsto sin dall’inizio per discutere e
    coordinare un approccio comune degli Stati membri e dare
    raccomandazioni alla luce del picco di contagi del Covid in Cina
    e in vista del grandissimo numero di viaggiatori cinesi attesi
    nell’Ue con la ripresa dei viaggi dal Paese e questo ha fatto:
    ha ‘fortemente raccomandato’ agli Stati di introdurre l’obbligo
    di test” in arrivo e ha “fortemente raccomandato” altre misure.   
    “L’Ipcr non aveva mandato per introdurre un obbligo europeo di
    effettuare test nell’Unione. Quella resta una scelta di livello
    nazionale”. E’ quanto spiega un funzionario europeo,
    interpellato circa le indiscrezioni sulla contrarietà di alcuni
    Paesi ai tamponi in ingresso per i viaggiatori in arrivo dalla
    Cina.   
    “L’Ipcr è stato voluto per coordinare un approccio comune Ue
    sul picco di epidemia in Cina, considerando anche che non
    abbiamo a disposizione dati credibili sui contagi, e dopo che
    già alcuni Stati come Italia, Francia e Spagna hanno introdotto
    test in arrivo”. “Tutti sono stati decisamente a favore di un
    approccio comune – prosegue il funzionario -. Ci sono differenze
    nazionali per intervenire e alcuni Paesi non hanno neppure voli
    diretti dalla Cina”. L’organismo non ha fornito raccomandazioni
    per i viaggiatori in arrivo nell’Unione con uno scalo in Paesi
    terzi: “Risulta complesso e alcuni Stati membri hanno dei
    problemi legali al riguardo. Verrà deciso anche questo a livello
    nazionale”, spiega al riguardo il funzionario.   
    Più in generale al momento sulle regole Covid “non è in
    agenda”, spiega anche, l’idea di reintrodurre “obblighi
    generalizzati per i viaggiatori in arrivo in Ue dal resto del
    mondo”. (ANSA).