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    Mattarella indignati per repressione ed esecuzioni in Iran

    (ANSA) – ROMA, 11 GEN – Il Presidente della Repubblica,
    Sergio Mattarella ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, per
    la presentazione delle Lettere Credenziali, il nuovo
    Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran, Mohammad Reza
    Sabouri. Nel breve colloquio – informa il Quirinale – il
    Presidente Mattarella ha espresso la ferma condanna della
    Repubblica Italiana e la sua personale indignazione per la
    brutale repressione delle manifestazioni e per le condanne a
    morte e l’esecuzione di molti dimostranti. (ANSA).   

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    Brasile: ministro Difesa di Lula smentisce le dimissioni

    (ANSA) – BRASILIA, 11 GEN – Il ministro della Difesa
    brasiliano, José Múcio, ha smentito l’intenzione di dimettersi
    dopo l’assalto ai palazzi del potere commesso domenica scorsa a
    Brasilia dai sostenitori dell’ex presidente della Repubblica,
    Jair Bolsonaro.   
    Múcio era stato criticato dai partiti di sinistra soprattutto
    per aver definito l’accampamento dei bolsonaristi davanti al
    quartier generale dell’Esercito una “manifestazione di
    democrazia”.   
    Attraverso una nota ufficiale, Múcio, uno dei 37 ministri
    nominati dal neo presidente Luiz Inacio Lula da Silva, ha
    affermato che le informazioni al suo riguardo che circolano sui
    social sono “completamente false”.   
    Poche ore prima, il deputato André Janones – figura influente
    nella strategia di comunicazione della campagna elettorale di
    Lula – aveva detto che il ministro della Difesa avrebbe
    consegnato la sua lettera di dimissioni “nelle prossime ore”.   
    (ANSA).   

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    Dl Aiuti quater: la Camera conferma la fiducia, 205 sì

    Con 205 voti a favore, 141 contrari e quattro astenuti la Camera conferma la fiducia al governo sul Decreto legge Aiuti quater. Dalle 16, dopo il question time, si passerà all’esame degli ordini del giorno sul provvedimento cui domattina l’Assemblea di Montecitorio darà il via libera definitivo.

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    Governo, pronto materiale per emergenza elettrica Ucraina

    (ANSA) – ROMA, 11 GEN – Si è riunito stamane a Palazzo Chigi
    il gruppo di lavoro “emergenza elettrica Ucraina”, voluto dal
    Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, operativo già da inizio
    dicembre. Lo comunica Palazzo Chigi. Nella riunione odierna è
    stata definita la lista delle disponibilità di materiali e
    attrezzature da parte dei principali operatori del settore
    elettrico e sulle modalità logistiche per il successivo
    imminente invio. Si tratterà di uno sforzo di grande impatto
    considerato che la donazione da parte del governo italiano di
    tale materiale potrebbe contribuire a garantire l’alimentazione
    elettrica di una comunità di circa 3 milioni persone. (ANSA).   

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    Usa: compagnie aeree, da guasto impatto su tutti i vettori

    (ANSA) – ROMA, 11 GEN – La compagnia statunitense American
    Airlines ha affermato che l’interruzione del servizio aereo ha
    avuto un impatto su “tutti i voli, compresi tutti i vettori”,
    riferisce la Bbc. La United Airlines dal canto suo ha dichiarato
    che tutti i voli nazionali saranno in ritardo fino a che la
    Federal Aviation Administration (Faa) non darà ulteriori
    informazioni. L’aeroporto internazionale Austin-Bergstrom del
    Texas ha confermato in un tweet che “un’interruzione della Faa
    sta causando lo stop a terra negli aeroporti in tutto il paese”.   
    Il segretario del Dipartimento dei trasporti degli Stati
    Uniti, Pete Buttigieg, ha dichiarato di essere in contatto con
    la Faa e che stanno lavorando per risolvere il problema “in modo
    rapido e sicuro”. (ANSA).   

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    Iran:attivista Lgbt, dimostranti vengono stuprati in carcere

    (ANSA) – ISTANBUL, 11 GEN – “Ha implorato la madre di
    portarla via dalla prigione, dice che ogni giorno viene stuprata
    e non solo da una persona ma da molte”. Lo ha denunciato
    all’ANSA Mikaeil Alizadeh, attivista Lgbt iraniano fuggito in
    Turchia, parlando della sorella di un amico, una diciottenne
    arrestata in Iran durante le proteste anti governative in corso
    da quasi quattro mesi. Alizadeh è un ballerino trentenne, vive a
    Istanbul dove è fuggito negli scorsi anni dopo avere subito
    abusi in Iran a causa della decisione di cambiare sesso quando
    aveva poco più di vent’anni e partecipa alle manifestazioni
    della comunità iraniana in Turchia a sostegno delle
    dimostrazioni nel suo Paese. “Protesto perché so quello che sta
    succedendo nel mio Paese, vivevo in Iran e anche lì facevo il
    ballerino ma per questo sono stato attaccato e stuprato”,
    afferma. Secondo l’attivista, il governo di Teheran esercita
    pressione sulle famiglie dei manifestanti arrestasti affinché
    non rendano pubbliche le vicende dei loro parenti in prigione,
    minacciando di ucciderli se i familiari rivelano alla stampa
    dettagli sugli abusi che subiscono in carcere. (ANSA).   

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    Più italiani che indiani a Londra, è boom malgrado la Brexit

    (ANSA) – LONDRA, 11 GEN – L’esodo post Brexit per ora non si
    vede, almeno fra gli italiani di Londra, secondo un’elaborazione
    pubblicata dall’agenzia Bloomberg di dati aggiornati di recente
    diffusi dall’Office for National Statistics britannico (Ons).   
    Dati che rivelano anzi come la vasta comunità di connazionali
    residenti nella capitale non cessi di crescere: e abbia
    raggiunto quota 146.000, scavalcando gli indiani censiti
    (137.000) come singolo contingente di stranieri più corposo
    presente nella City e dintorni.   
    Bloomberg allarga d’altronde l’orizzonte all’intero Regno
    Unito, segnalando – alla fine del 2021 – un incremento del 40%
    del totale degli italiani trapiantati oltre Manica nell’ultimo
    decennio: attorno ai 300.000 solo contando le persone registrate
    alle anagrafi consolari dei residenti all’estero (Aire). Un
    flusso che da sempre si concentra soprattutto su Londra, dove –
    al contrario di quanto indicato per altre comunità di Paesi
    dell’Europa occidentale, complessivamente in calo a causa degli
    ostacoli frapposti dalle conseguenze del divorzio del Regno
    dall’Ue – le statistiche continuano a evidenziare una tendenza
    alla crescita. Così come si verifica in direzione Londra da vari
    grandi Paesi extra europei. A pesare, peraltro, è anche
    l’emersione di vecchie presenze ‘semi-clandestine’: con
    l’iscrizione all’Aire d’italiani che in passato non ritenevano
    nemmeno di doversi registrare (nonostante gli obblighi di
    legge); e che invece sono venuti allo scoperto negli ultimi anni
    alla ricerca di maggiori tutele rispetto agli incerti del dopo
    Brexit. (ANSA).