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    Sangiuliano, Dante il fondatore del pensiero di destra italiano

     “Il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri: la destra ha cultura, deve solo affermarla”. Lo afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano intervistato da Pietro Senaldi nel corso della kermesse milanese di FdI, “Pronti, candidati al via”.

    Sangiuliano: ‘Il fondatore del pensiero di destra in Italia e’ stato Dante Alighieri’

    “Quella visione dell’umano della persona la troviamo in Dante – ha aggiunto Sangiuliano – ma anche la sua costruzione politica credo siano profondamente di destra. Ma io ritengo che non non dobbiamo sostituire l’egemonia culturale della sinistra , quella gramsciana, a un’ altra egemonia, quella della destra. Dobbiamo liberare la cultura che è tale solo se è libera, se è dialettica”.
      “Il Ministro Sangiuliano lasci stare almeno Dante – afferma Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione cultura – capiamo che è un ottima fonte di pubblicità e che al Ministro piace pronunciare parole in libertà, ma non scomodiamo il padre della lingua italiana per analisi risibili e caricaturali. Invece di pensare a governare, all’inflazione che si mangia gli stipendi, alla benzina che rincara, si impossessano -senza timore di sembrare ridicoli- anche di Dante. Se non fosse un momento drammatico per il Paese ci sarebbe da ridere. Le parole improbabili del Ministro Sangiuliano indicano chiaramente la qualità dell’esecutivo Meloni: tante chiacchiere e zero fatti”.
    “Se il ministro Sangiuliano deve andare a scomodare Dante per trovare un riferimento culturale alla destra, il ministro della cultura ha qualche problema con la storia e la Meloni ha qualche problema con la scelta dei ministri, scrive su Twitter Raffaella Paita, Presidente del Gruppo Azione-Italia Viva in Senato. 
    “Non ci spieghiamo come il ministro Sangiuliano abbia potuto considerare il sommo Poeta come ‘il fondatore del pensiero di destra in Italia’ – commenta il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli -. Basterebbe il fatto che Dante stava con i guelfi bianchi e chi lo ha esiliato sono i neri: ogni altra considerazione e’ superflua. Per questo il ministro della Cultura fa riferimenti culturali sbagliati, perché dovrebbe sapere che Dante nel 1302 fu costretto all’esilio proprio perché militava nei guelfi Bianchi e voleva uno stato laico, attaccava duramente il trasformismo della politica e auspicó la funzione regolatrice del diritto e la socialità dell’uomo, temi che non sono propri della destra di Giorgia Meloni. Quindi consigliamo al ministro di lasciare perdere Dante, perché i riferimenti culturali della destra oggi sono Trump e Bolsonaro.”
        

    Agenzia ANSA

    Il regista, ‘rispetto il ministro, ma è un po’ pretestuoso’ (ANSA)

       

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    Meloni alla convention di Fdi: “Avere il coraggio di pensare in grande”. E cita Garibaldi

    L’intervento della premier, Giorgia Meloni, alla convention di Fdi

    “Quello che avremo di fronte sarà un periodo complesso, ma questo scenario carico di crisi non deve impedirci di guardare il futuro con ottimismo: dobbiamo passare dalla gestione della crisi a pensare in grande, aver il coraggio per il lungo periodo”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in collegamento con la kermesse milanese di FdI, “Pronti, candidati al via”. “Ora programmare e realizzare molte cose e risultati alla fine. L’orizzonte è nostro tema di forza”.
    “Voglio ringraziare tutti gli intervenuti, la classe dirigente del partito. La nostra avventura è appena cominciata, Il responso della Lombardia è molto importante”, ha aggiunto  Meloni. “Pronti, candidati al via”. “E’ una occasione per dimostrare come andare meglio: possiamo tornare ad avere la stessa visione in Lombardia come al governo”. 
    La premier cita anche Garibaldi: “Ricordo quella frase attribuita a Garibaldi: qui si fa l’Italia o si muore, la penso così”.
    “Non c’è giorno e non c’è ora in cui non mettiamo tutto noi stessi in questo impegno: faremo quello che va fatto, con coraggio e determinazione, quello che è giusto in coscienza. Mi interessa sapere i dati economici, della natalità, della produttività tra 5 anni”, dcie ancora Meloni. “Spero e sono certa – aggiunge – che avremo questi cinque anni, malgrado la opposizione e non solo”. 

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    Germania: scontri tra ecoattivisti e polizia a Luetzerath

    Il carbone deve restare sottoterra, bisogna salvare Luetezarth. Con questo messaggio migliaia di persone – 35 mila secondo gli organizzatori, 10 mila per la polizia – hanno manifestato in Germania contro l’estrazione da parte del colosso energetico Rwe, programmata nel piccolo borgo del Land del Nordreno-Vestfalia. Alla testa del corteo, la svedese Greta Thunberg. Ed è stata proprio la notissima ecologista a spronare gli attivisti che occupano il sito dal 2020 alla resistenza: “I veri leader siete voi!”. Una protesta segnata da scontri violenti con le forze dell’ordine, che hanno utilizzato idranti, manganelli e spray al peperoncino, come riferito all’ANSA da un portavoce della polizia. Secondo il funzionario era chiara l’infiltrazione di soggetti violenti e black bloc, responsabili dell’escalation. “Una quindicina di attivisti – ha anche riferito Dietmar Bruening – hanno forzato l’ingresso nella miniera. Questo è molto rischioso. Il terreno è sdrucciolevole e bagnato, rischiano di restare seppelliti”. Molto atteso l’intervento di Greta, durissima con i Verdi, il governo tedesco e la Germania accusata fra l’altro di essere “fra i Paesi più inquinanti del pianeta e di avere enormi responsabilità”. “Voi siete la dimostrazione che i cambiamenti non arriveranno da coloro che stanno al potere, dai governi o dalle imprese, dai cosiddetti leader. No, i leader sono qui. Sono le persone che siedono nelle case sugli alberi e che già da anni difendono Luetzerath”, ha affermato, prendendo la parola davanti a una folla esultante. “Luetzerath è ancora qui, e finché il carbone resterà sotto terra, questa lotta non sarà finita”, ha incalzato. “Il fatto che i Verdi chiudano compromessi con imprese del genere mostra quali siano le loro priorità”, ha accusato parlando anche alla Dpa. “Ero già stata qui e oggi è un posto completamente diverso. Sembra davvero Mordor”, ha aggiunto citando la terra oscura del ‘Signore degli anelli’ di Tolkien. “Questo dimostra di cosa sia capace l’uomo quando i presupposti sono sbagliati”. Anche Greenpeace, che fa parte di un’ampia coalizione di associazioni contrarie all’estrazione del carbone, ha denunciato le conseguenze di un eventuale successo della miniera: “Luetzerath è un limite che non possiamo superare. Se venisse estratto tutto il carbone su cui si trova sarebbe impossibile per la Germania rispettare l’accordo di Parigi”, secondo Karsten Smid, esperta di energia di Greenpeace Germania. “L’avidità di Rwe non può essere più importante della salute di cittadine e cittadini e della protezione del clima. Questo carbone deve rimanere sottoterra”.

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    Benzina: Mattarella firma il decreto carburanti, oggi in Gazzetta

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto carburanti che oggi sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. 
    LA TEMPISTICA – Il prezzo medio dei carburanti, su base regionale, sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy. Lo dispone il decreto, in cui si precisa che “la frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni” saranno definite con decreto dello stesso Mimit “da adottarsi entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.
    I benzinai avranno poi altri 15 giorni per adeguare la cartellonistica presso ogni punto vendita, anche autostradale.
    LE SANZIONI – I gestori degli impianti di carburante che non comunicheranno i loro prezzi e non esporranno nel proprio punto vendita i prezzi medi calcolati dal ministero delle Imprese potranno essere puniti con sanzioni da 500 a 6.000 euro. “Dopo la terza violazione – si legge nel testo bollinato del decreto sulla trasparenza dei prezzi – può essere disposta la sospensione dell’attività per un periodo non inferiore a sette giorni e non superiore a 90 giorni”. L’accertamento è affidato alla Guardia di Finanza e l’irrogazione delle sanzioni al Prefetto.
    IN AUTOSTRADA – Nel decreto non compare alcun riferimento a potenziali tetti ai listini in autostrada. L’ipotesi era circolata nei primi giorni della settimana ma aveva sollevato dubbi di costituzionalità e di tutela della concorrenza.
    BONUS TRASPORTI – Torna il bonus di 60 euro per pagare l’abbonamento per il trasporto pubblico locale e ferroviario, ma sarà destinato alle persone con redditi inferiori a 20mila euro (non più 35.000 euro come nella versione precedente della misura). Il buono reca il nominativo del beneficiario, è utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva al fine del computo del valore dell’indicatore Isee.
    L’ACCISA MOBILE – Il decreto sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti aggiorna il meccanismo della cosiddetta ‘accisa mobile’ introdotta con la Finanziaria del 2008 per ridurre gli aumenti eccessivi. Il taglio delle accise, si legge nel testo bollinato del dl, “può essere adottato se il prezzo aumenta, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Def”. Il decreto tiene anche conto “dell’eventuale diminuzione” nella media del quadrimestre precedente.

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    L'impero dei segni, le sfide nella sfida Bonaccini-Schlein

    La forza dell’innovazione contro l’energia moderata (e popolare, come recita uno slogan): quali sono gli elementi che guidano la comunicazione di Stefano Bonaccini e Elly Schlein in corsa per la guida del principale partito di opposizione, il Pd, insieme a Paola De Micheli e Gianni Cuperlo?
    Il podcast della serie L’impero dei segni prova a interpretare i messaggi dei due candidati con l’aiuto dell’esperto di comunicazione Alberto De Martini.

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    Meloni vede Visco, al centro prospettive economia

    (ANSA) – ROMA, 13 GEN – Il Presidente del Consiglio, Giorgia
    Meloni, ha incontrato questo pomeriggio a Palazzo Chigi il
    Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Si è trattato
    di un incontro cordiale, nel quale è stato affrontato il tema
    delle prospettive di crescita dell’Italia e degli scenari
    macroeconomici attesi per quest’anno. Lo riferisce una nota di
    Palazzo Chigi. (ANSA).   

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    Case green, alt della maggioranza. 'Una patrimoniale camuffata'

    Alt della maggioranza alla direttiva Ue sulle case green. “La casa è sacra e non si tocca. Fratelli d’Italia mette in guardia dal tentativo dell’Unione europea di rifilare all’Italia, con la direttiva sull’efficientamento energetico, una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari”: così in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti annunciando che il gruppo ha “presentato una risoluzione in Parlamento per chiedere che il governo intervenga per scongiurare l’approvazione di una norma che danneggerebbe milioni di italiani proprietari di immobili”.
    “La nostra priorità è rendere l’Europa più verde. Ci sono diversi dossier legislativi che sono ora in fase di negoziati al trilogo e il nostro obiettivo è arrivare a un accordo durante la presidenza. Tra questi, la direttiva sull’energia rinnovabile e la direttiva sull’efficientamento energetico”: così il premier svedese Ulf Kristersson nel corso della conferenza stampa con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

    Agenzia ANSA

    Tutti gli elementi principali dell’ultima bozza all’esame del Parlamento europeo (ANSA)

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    Case green dal 2030, ecco la direttiva Ue all'esame

    Case nuove a emissioni zero. E per tutte le altre requisiti più stringenti di efficienza. La controversa svolta dell’Europa sulle emissioni degli edifici pubblici e privati potrebbe farsi via via realtà nelle prossime settimane, portando alla ristrutturazione dell’intero parco immobiliare europeo per renderlo più sostenibile. La battaglia nell’arena istituzionale Ue è ancora tutta aperta, con oltre 1.500 emendamenti proposti dagli eurodeputati al testo messo a punto dalla Commissione europea.
    Ecco tutti gli elementi principali dell’ultima bozza all’esame del Parlamento europeo:
    * NUOVO TESTO – Entro il primo gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E. Tre anni più tardi sarà obbligatorio passare alla classe D. Una promozione che richiede un taglio dei consumi energetici di circa il 25%, con interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione, pannelli solari. Per arrivare alle emissioni zero al 2050.
    * SANZIONI – Saltate al momento le possibili limitazioni alla vendita o all’affitto della case per chi non possiede il bollino verde Ue. Toccherebbe comunque ai governi decidere quali sanzioni applicare, oltre all’automatica perdita di valore degli immobili non a norma.
    * ESENZIONI – Dagli interventi sono escluse le case di vacanza, i palazzi storici ufficialmente protetti, le chiese e gli altri edifici di culto. Ma anche le abitazioni indipendenti con una superficie inferiore a 50 metri quadrati.
    * DATE – La proposta di direttiva è stata presentata dal vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, il 15 dicembre 2021. Con una rassicurazione rivolta soprattutto all’Italia: “Nessun burocrate di Bruxelles confischerà la vostra casa se non è ristrutturata”. Il 24 gennaio il testo sarà messo ai voti alla commissione Energia del Parlamento europeo e potrebbe planare sul tavolo della plenaria a Strasburgo il 13 marzo. All’ok dell’Eurocamera seguiranno le trattative con i Paesi membri per arrivare all’approvazione definitiva.