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    Meloni a Zelensky, cordoglio governo per il tragico incidente

    (ANSA) – ROMA, 18 GEN – Il presidente del Consiglio Giorgia
    Meloni e tutto il Governo esprimono profondo cordoglio e
    vicinanza al presidente dell’Ucraina Zelensky, al primo ministro
    Shmyhal e a tutto il popolo ucraino per il tragico incidente nel
    quale hanno perso la vita il ministro dell’Interno Monastyrsky,
    il vice ministro Yenin, il sottosegretario Lubkovych e
    l’equipaggio dell’elicottero. Lo comunica Palazzo Chigi.   
    Il Governo italiano si unisce al dolore dell’Ucraina e rivolge
    alle famiglie delle vittime il suo pensiero commosso (ANSA).   

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    Berlusconi, Fi si batterà contro direttiva su case green

    (ANSA) – ROMA, 18 GEN – “Forza Italia si batterà in tutte le
    sedi contro la direttiva Ue sulla riqualificazione degli
    edifici, proprio perchè noi crediamo nell’Europa e vorremmo che
    si evitassero alcuni gravi errori, che danno argomenti ai nemici
    dell’integrazione europea. La tutela della salute e
    dell’ambiente non si realizza in questo modo”. Lo scrive sui
    social il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. (ANSA).   

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    Shoah: Di Segni, attuare raccomandazioni della commissione Segre

    (ANSA) – ROMA, 18 GEN – “La sfida non è tanto fare una nuova
    commissione parlamentare” contro l’odio “ma prendere le
    raccomandazioni fatte nel rapporto finale della commissione
    presieduta dalla senatrice Segre, e passare all’attuazione di
    alcune raccomandazioni molto significative e concrete, anche in
    termine di legislazione”. Lo ha dichiarato il presidente
    dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni,
    alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative per il
    Giorno della Memoria patrocinate dalla Presidenza del Consiglio.   
    “Per parte nostra – ha aggiunto -, alcune di queste
    raccomandazioni riguardano anche come è configurato oggi il
    reato di incitamento all’odio, banalizzazione e negazionismo,
    che oggi è aggravante, se e come ipotizzarlo come fattispecie
    autonoma. E poi il discorso dell’apologia del fascismo”. (ANSA).   

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    Autonomia: incontro Meloni-Salvini-Tajani nel pomeriggio

    (ANSA) – ROMA, 18 GEN – Secondo quanto si apprende da fonti
    di maggioranza, un incontro sulla riforma dell’autonomia
    differenziata dovrebbe tenersi nel pomeriggio, alle 18, tra la
    leader di Fratelli d’Italia e premier, Giorgia Meloni e suoi
    vicepremier Matteo Salvini, della Lega, e Antonio Tajani di
    Forza Italia. (ANSA).   

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    Mantovano, sui social crescente rancore antisemita

    (ANSA) – ROMA, 18 GEN – “C’è un incremento preoccupante di
    episodi di antisemitismo, nel mondo, in Europa e in Italia.   
    L’attenzione del governo è molto concreta. Fra le mie deleghe
    c’è quella si Servizi di informazione e sicurezza e posso
    garantire un costante monitoraggio sul cyberspazio antisemita,
    soprattutto sui social”. Così il sottosegretario alla Presidenza
    del Consiglio Alfredo Mantovano, presentando le iniziative del
    Giorno della Memoria: “Sui social c’è un contesto di rancore
    crescente, un incremento di uscite antisemite: è all’attenzione
    dell’Autorità di sicurezza, per individuare i responsabili e i
    reati da denunciare alla magistratura”. (ANSA).   

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    Fontana, serve una nuova cultura del risultato nella P.A.

    (ANSA) – ROMA, 18 GEN – “E’ consapevolezza sempre più diffusa
    che l’attività amministrativa debba essere al servizio dei
    cittadini per soddisfarne le giuste attese. Una nuova e
    pragmatica cultura del risultato dovrà perciò affermarsi nella
    Pubblica Amministrazione, che dovrà essere in grado di rendere
    conto ai cittadini delle proprie decisioni. Di qui la necessità
    di assicurare l’equilibrio nei rapporti fra amministrazione e
    politica, che devono virtuosamente cooperare nell’interesse
    generale”. Lo afferma il presidente della Camera Lorenzo Fontana
    alla giornata di apertura dell’ottavo Corso-concorso per
    dirigenti organizzato dalla Scuola Nazionale
    dell’Amministrazione (SNA).   
    Per Fontana, “oggi la Scuola Nazionale di Amministrazione si
    trova di fronte a una sfida epocale: deve essere capace di
    selezionare e preparare dirigenti in grado di partecipare
    pienamente ai processi di modernizzazione richiesti dalla
    società e dal contesto globale, soprattutto quelli connessi alla
    sfida della trasformazione digitale.   
    Ci attendono dunque scelte difficili e complesse, in un
    confronto aperto e non garantito con altri Stati e con altri
    sistemi amministrativi e politici. La forza stessa della nostra
    Repubblica, delle sue istituzioni e dei suoi poteri si misurerà
    nella capacità dell’amministrazione di innovare e di
    semplificare le proprie procedure senza con ciò disperdere le
    esperienze acquisite e proprie della sua tradizione”.   
    “Auspico quindi che anche nel prossimo futuro la Scuola
    Nazionale dell’Amministrazione possa implementare ulteriormente
    questa sua essenziale funzione nel quadro delle nostre
    istituzioni, contribuendo alla crescita economica e sociale del
    Paese”, conclude Fontana. (ANSA).   

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    Shoah: Di Segni, grazie a Meloni e al governo per l'attenzione

    (ANSA) – ROMA, 18 GEN – “Ringrazio l’intero governo e il
    presidente Meloni per l’attenzione che abbiamo potuto cogliere
    in queste prime settimane di collaborazione su questi temi
    morali, valoriali per l’Italia e l’Europa, che possono sembrare
    marginali nell’emergenza assoluta che siamo chiamati, come
    cittadini o responsabili di governo, a gestire, ma alla fine
    costituiscono la base delle relazioni su cui un Paese va avanti.   
    Sono veramente molto, molto importanti le diverse esternazioni
    da parte del governo, vanno esattamente nella direzione di
    sottolineare il valore del Giorno della memoria”. Lo ha
    dichiarato il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche
    italiane, Noemi Di Segni, alla conferenza stampa di
    presentazione delle iniziative per il Giorno della Memoria
    patrocinate dalla Presidenza del Consiglio. (ANSA).   

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    Csm: eletti 9 candidati su 10, ma c'è il 'caso Valentino'

    Dei 10 candidati laici da mandare al Csm, il Parlamento convocato in seduta comune ne elegge solo 9. Il nome indicato da Fratelli d’Italia all’ultimo momento, cioè a metà elezione, quello di Felice Giuffrè non ottiene i numeri necessari. Gli altri che ce la fanno sono: Isabella Bertolini (521 voti), Daniela Bianchini e Rosanna Natoli (con 519 voti) in quota FdI; Roberto Romboli per il Pd, che risulta il più votato con 531 preferenze. Mentre quello che ne ottiene meno è Ernesto Carbone, indicato da Azione-Iv, con 399 consensi. Sul suo nome infatti non regge l’intesa con il M5S. Ma passano anche Claudia Eccher (519), Fabio Pinelli (516) per la Lega e Michele Papa (506) indicato dai 5 stelle. Le Camere dunque dovranno tornare a riunirsi per eleggere un solo componente laico. E la seduta è convocata per martedì 24 gennaio alle 16. L’elezione dei 10 laici fa esplodere il caos nella maggioranza. E a scatenare le polemiche è la candidatura di Giuseppe Valentino, penalista calabrese già sottosegretario alla Giustizia. Fratelli d’Italia lo indica per giorni come nome sul quale puntare per la vicepresidenza dell’organo di autogoverno dei magistrati, senza che nessuno avesse nulla da ridire. Ma è quando i parlamentari cominciano a votare nell’Aula di Montecitorio, attrezzata per l’occasione, che ci si ricorda come Valentino risulti indagato in un processo di ‘ndrangheta, conosciuto come ‘Gotha’, tirato in ballo da un collaboratore di giustizia nel 2021. La notizia, pubblicata su alcuni siti durante la chiama e sottolineata dagli esponenti dei 5 Stelle che annunciano l’intenzione di non votarlo, sembra mandare per aria l’accordo raggiunto faticosamente dopo giorni di intensa trattativa all’interno della maggioranza e tra maggioranza e opposizione. E all’indomani dell’arresto del boss Matteo Messina Denaro con la premier Giorgia Meloni volata a Palermo per dire che contro la criminalità organizzata sarà lotta senza quartiere, “Fratelli d’Italia questo cedimento non può proprio permetterselo”, si osserva da più parti nel centrodestra. E allora scatta lo stop al voto. I parlamentari di FdI vengono invitati a non rispondere alla prima chiama anche se per alcuni è troppo tardi. Nella maggioranza in molti si sono già espressi, ma si spera ancora di poter rimediare. Così si tratta ancora una volta tra tutti i protagonisti, presenti stavolta in Transatlantico, e alla fine sui telefonini di senatori e deputati del centrodestra compare un altro invito: votate per Felice Giuffrè, ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico a Catania, invece che per Valentino. Ma ormai è caos e alcuni parlamentari azzurri osservano che questo “con Niccolò non sarebbe mai successo”, sottolineando come nelle scorse legislature la partita delle scelte per il Csm la giocasse sempre Niccolò Ghedini con “ottimi risultati”. Intanto che si decide e che tutti i gruppi si convincono a votare il nuovo nome, nessuno passa più sotto i catafalchi e le votazioni di fatto si sospendono per oltre un’ora. Ma poi arriva la notizia della rinuncia di Valentino a candidarsi e tutto riprende. Lui si difende da ogni sospetto e parla di “fango” che gli è stato gettato addosso, mentre i vertici di Fratelli d’Italia inviano note a sostegno del collega di partito, ex senatore, nonché presidente della Fondazione di Alleanza Nazionale dal 2017. E mentre i parlamentari tornano in Aula a esprimere le proprie preferenze si fanno i conti: su Giuffrè non è facile raggiungere il quorum richiesto visto che quasi tutti i senatori e molti deputati avevano già votato per Valentino. Sugli altri 9 candidati, invece, l’intesa sembra reggere visto che si è riusciti anche a rispettare il dettato dell’ultima riforma del Csm per prevede il rispetto dell’equilibrio di genere. E a mettere in campo più donne alla fine è Fratelli d’Italia che, oltre alla candidatura maschile, ne indica ben tre: Isabella Bertolini, Daniela Bianchini e Rosanna Natoli. Una se la intesta anche la Lega che, oltre all’avvocato Fabio Pinelli, punta tutto sull’avvocatessa di Trento Claudia Eccher.