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    Fontana, serve una nuova cultura del risultato nella P.A.

    (ANSA) – ROMA, 18 GEN – “E’ consapevolezza sempre più diffusa
    che l’attività amministrativa debba essere al servizio dei
    cittadini per soddisfarne le giuste attese. Una nuova e
    pragmatica cultura del risultato dovrà perciò affermarsi nella
    Pubblica Amministrazione, che dovrà essere in grado di rendere
    conto ai cittadini delle proprie decisioni. Di qui la necessità
    di assicurare l’equilibrio nei rapporti fra amministrazione e
    politica, che devono virtuosamente cooperare nell’interesse
    generale”. Lo afferma il presidente della Camera Lorenzo Fontana
    alla giornata di apertura dell’ottavo Corso-concorso per
    dirigenti organizzato dalla Scuola Nazionale
    dell’Amministrazione (SNA).   
    Per Fontana, “oggi la Scuola Nazionale di Amministrazione si
    trova di fronte a una sfida epocale: deve essere capace di
    selezionare e preparare dirigenti in grado di partecipare
    pienamente ai processi di modernizzazione richiesti dalla
    società e dal contesto globale, soprattutto quelli connessi alla
    sfida della trasformazione digitale.   
    Ci attendono dunque scelte difficili e complesse, in un
    confronto aperto e non garantito con altri Stati e con altri
    sistemi amministrativi e politici. La forza stessa della nostra
    Repubblica, delle sue istituzioni e dei suoi poteri si misurerà
    nella capacità dell’amministrazione di innovare e di
    semplificare le proprie procedure senza con ciò disperdere le
    esperienze acquisite e proprie della sua tradizione”.   
    “Auspico quindi che anche nel prossimo futuro la Scuola
    Nazionale dell’Amministrazione possa implementare ulteriormente
    questa sua essenziale funzione nel quadro delle nostre
    istituzioni, contribuendo alla crescita economica e sociale del
    Paese”, conclude Fontana. (ANSA).   

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    Shoah: Di Segni, grazie a Meloni e al governo per l'attenzione

    (ANSA) – ROMA, 18 GEN – “Ringrazio l’intero governo e il
    presidente Meloni per l’attenzione che abbiamo potuto cogliere
    in queste prime settimane di collaborazione su questi temi
    morali, valoriali per l’Italia e l’Europa, che possono sembrare
    marginali nell’emergenza assoluta che siamo chiamati, come
    cittadini o responsabili di governo, a gestire, ma alla fine
    costituiscono la base delle relazioni su cui un Paese va avanti.   
    Sono veramente molto, molto importanti le diverse esternazioni
    da parte del governo, vanno esattamente nella direzione di
    sottolineare il valore del Giorno della memoria”. Lo ha
    dichiarato il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche
    italiane, Noemi Di Segni, alla conferenza stampa di
    presentazione delle iniziative per il Giorno della Memoria
    patrocinate dalla Presidenza del Consiglio. (ANSA).   

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    Csm: eletti 9 candidati su 10, ma c'è il 'caso Valentino'

    Dei 10 candidati laici da mandare al Csm, il Parlamento convocato in seduta comune ne elegge solo 9. Il nome indicato da Fratelli d’Italia all’ultimo momento, cioè a metà elezione, quello di Felice Giuffrè non ottiene i numeri necessari. Gli altri che ce la fanno sono: Isabella Bertolini (521 voti), Daniela Bianchini e Rosanna Natoli (con 519 voti) in quota FdI; Roberto Romboli per il Pd, che risulta il più votato con 531 preferenze. Mentre quello che ne ottiene meno è Ernesto Carbone, indicato da Azione-Iv, con 399 consensi. Sul suo nome infatti non regge l’intesa con il M5S. Ma passano anche Claudia Eccher (519), Fabio Pinelli (516) per la Lega e Michele Papa (506) indicato dai 5 stelle. Le Camere dunque dovranno tornare a riunirsi per eleggere un solo componente laico. E la seduta è convocata per martedì 24 gennaio alle 16. L’elezione dei 10 laici fa esplodere il caos nella maggioranza. E a scatenare le polemiche è la candidatura di Giuseppe Valentino, penalista calabrese già sottosegretario alla Giustizia. Fratelli d’Italia lo indica per giorni come nome sul quale puntare per la vicepresidenza dell’organo di autogoverno dei magistrati, senza che nessuno avesse nulla da ridire. Ma è quando i parlamentari cominciano a votare nell’Aula di Montecitorio, attrezzata per l’occasione, che ci si ricorda come Valentino risulti indagato in un processo di ‘ndrangheta, conosciuto come ‘Gotha’, tirato in ballo da un collaboratore di giustizia nel 2021. La notizia, pubblicata su alcuni siti durante la chiama e sottolineata dagli esponenti dei 5 Stelle che annunciano l’intenzione di non votarlo, sembra mandare per aria l’accordo raggiunto faticosamente dopo giorni di intensa trattativa all’interno della maggioranza e tra maggioranza e opposizione. E all’indomani dell’arresto del boss Matteo Messina Denaro con la premier Giorgia Meloni volata a Palermo per dire che contro la criminalità organizzata sarà lotta senza quartiere, “Fratelli d’Italia questo cedimento non può proprio permetterselo”, si osserva da più parti nel centrodestra. E allora scatta lo stop al voto. I parlamentari di FdI vengono invitati a non rispondere alla prima chiama anche se per alcuni è troppo tardi. Nella maggioranza in molti si sono già espressi, ma si spera ancora di poter rimediare. Così si tratta ancora una volta tra tutti i protagonisti, presenti stavolta in Transatlantico, e alla fine sui telefonini di senatori e deputati del centrodestra compare un altro invito: votate per Felice Giuffrè, ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico a Catania, invece che per Valentino. Ma ormai è caos e alcuni parlamentari azzurri osservano che questo “con Niccolò non sarebbe mai successo”, sottolineando come nelle scorse legislature la partita delle scelte per il Csm la giocasse sempre Niccolò Ghedini con “ottimi risultati”. Intanto che si decide e che tutti i gruppi si convincono a votare il nuovo nome, nessuno passa più sotto i catafalchi e le votazioni di fatto si sospendono per oltre un’ora. Ma poi arriva la notizia della rinuncia di Valentino a candidarsi e tutto riprende. Lui si difende da ogni sospetto e parla di “fango” che gli è stato gettato addosso, mentre i vertici di Fratelli d’Italia inviano note a sostegno del collega di partito, ex senatore, nonché presidente della Fondazione di Alleanza Nazionale dal 2017. E mentre i parlamentari tornano in Aula a esprimere le proprie preferenze si fanno i conti: su Giuffrè non è facile raggiungere il quorum richiesto visto che quasi tutti i senatori e molti deputati avevano già votato per Valentino. Sugli altri 9 candidati, invece, l’intesa sembra reggere visto che si è riusciti anche a rispettare il dettato dell’ultima riforma del Csm per prevede il rispetto dell’equilibrio di genere. E a mettere in campo più donne alla fine è Fratelli d’Italia che, oltre alla candidatura maschile, ne indica ben tre: Isabella Bertolini, Daniela Bianchini e Rosanna Natoli. Una se la intesta anche la Lega che, oltre all’avvocato Fabio Pinelli, punta tutto sull’avvocatessa di Trento Claudia Eccher.

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    Benzina, allo studio una app per favorire scelta prezzi

     Potrebbe arrivare un’app pubblica per favorire la scelta dei benzinai da parte degli automobilisti. L’ipotesi sarebbe tra quelle sul tappeto, insieme all’introduzione di un meccanismo con il Qr code, per superare il nodo dell’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale nelle stazioni di servizio. Secondo quanto si è appreso, l’ipotesi consentirebbe una scelta facile evitando all’automobilista di avvicinarsi ai cartelloni per verificare il prezzo con il qr code e,insieme rappresenterebbe una banca dati con la quale sarebbe possibile, per le autorità preposte, effettuare monitoraggio, controlli ed eventualmente intervenire. 

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    Greta fermata dalla polizia dopo la protesta in Germania

    L’attivista svedese Greta Thunberg è stata fermata dopo una manifestazione di protesta contro una miniera di carbone in Germania. Lo rende noto la polizia tedesca.
    Greta era oggi tra i manifestanti portati via dalla polizia nei pressi della miniera di lignite di Garzweiler, in Germania, a pochi km dal villaggio di Luetzerath, dove per giorni ci sono stati scontri tra ecologisti e forze dell’ordine. La polizia, secondo quanto riferisce la Zdf, ha confermato che Thunberg e altri sono stati trasportati via dal sito della miniera e poi fermati. Un fotografo della Dpa ha osservato che Thunberg è stata portata via da tre agenti di polizia ed è poi stata sottoposta a un controllo.   

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    Elezioni del Csm, scoppia il caso Valenttino

    Nell’Aula di Montecitorio, dopo una sospensione che c’era stata in attesa che si risolvesse il ‘caso Valentino’, i parlamentari tornano a votare per i 10 laici da mandare al Csm. E al posto di Giuseppe Valentino, che risulta indagato in un processo di ‘ndrangheta, si invita a convergere sul nome di Felice Giuffrè.
    Questo l’elenco dei candidati sui quali si conferma l’intesa tra maggioranza e opposizione: Isabella Bertolini, Daniela Binachini, felice Giuffré, Rosanna Natoli, Claudia Eccher, Fabio Pinelli, Enrico Aimi, Roberto Romboli, Michele Papa, Ernesto Carbone.

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    Telefonata Meloni-Macron: urgente controllo delle frontiere dell'Ue

    “Cordiale conversazione telefonica tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron nel corso della quale sono stati affrontati i principali temi al centro dell’agenda europea e internazionale”. Lo rende noto Palazzo Chigi.
    Nella telefonata fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron “è stata ribadita la volontà di garantire il pieno sostegno all’Ucraina e l’urgenza di individuare a livello europeo soluzioni efficaci per sostenere la competitività delle imprese europee e per contrastare l’immigrazione illegale attraverso un effettivo controllo delle frontiere esterne dell’Unione europea”. Palazzo Chigi sottolinea che “il Presidente del Consiglio Meloni e il Presidente Macron hanno concordato di continuare a confrontarsi su queste tematiche largamente condivise”. 

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    A P.Chigi prima riunione cabina coordinamento per il Giubileo

    (ANSA) – ROMA, 17 GEN – Prima riunione nel pomeriggio a
    Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, della cabina di
    coordinamento per il Giubileo. Al tavolo con il sottosegretario
    alla presidenza Alfredo Mantovano il sindaco di Roma e
    commissario per il Giubileo Roberto Gualtieri, il ministro del
    Turismo Daniela Santanché, monsignor Rino Fisichella, i vertici
    della società Giubileo 2025, il prefetto di Roma Bruno Frattasi,
    il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e gli staff
    tecnici coinvolti.   
    La riunione è servita a fare un punto dopo l’avvio ufficiale
    della macchina per il Giubileo con la presentazione del primo
    Dpcm dei giorni scorsi, con i lavori che dovranno andare avanti
    a ritmi serrati. La cabina di riunirà a cadenza regolare e già
    dopo il primo incontro si è fissata una nuova riunione tra due
    settimane per il primo aggiornamento sullo stato degli
    interventi. (ANSA).